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di Gianni Lannes
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/10/scie-chimiche-la-nasa-ammette-le.html#more
E’ in atto una guerra segreta e non dichiarata contro l’umanità. Ci stanno avvelenando anche grazie alla nostra disattenzione. Le prime vittime: i più indifesi sono i bambini che ignorano questa minaccia, ma gli adulti che sanno e potrebbero difenderli si girano dall’altra parte.
Rendiamoci conto: non possiamo far finta di niente, e farci prendere per i fondelli da qualche demente foraggiato per ingannare il prossimo. Il negazionismo di una strage in corso è un gravissimo reato che non può essere assolutamente tollerato! Occorre una controffensiva su vasta scala che parta inizialmente dall’occupazione pacifica di tutti gli aeroporti (ho la lista completa) da cui decollano, atterrano e sostano queste mostruosità militari.
In palese violazione del diritto alla vita, va precisato che simili operazioni godono di connivenza dei vertici di Governo nonché dello Stato Maggiore della Difesa e dell’Aeronautica Militare all’interno del quadro Nato, in ossequio alle clausole segrete aggiuntive del Patto atlantico, mai ratificate dal Parlamento italiano.
Milioni di persone ogni giorno scrutano il cielo ed avvistano velivoli a bassa quota che disseminano scie di veleni (chemtrails).

Nel corso degli anni sono state pubblicate in rete numerosissime prove scientifiche e tecniche, inequivocabili ed incontrovertibili.
Chi si ostina a negare l’evidenza è un criminale e per tale ragione va perseguito non solo per legge, ma soprattutto socialmente, per impedirgli di nuocere alla vita ed alla conoscenza. Chiunque dotato di un minimo di sale in zucca e di onestà morale, per fortuna si rende conto che non si tratta di scie di condensazione (contrails) emesse dallo scarico degli aerei, bensì di aerosolterapia bellica. Il sistema sociale in cui viviamo è basato sulla menzogna, alimentata dal sistema di potere dominante e progata dai cosiddetti mezzi di disinformazione (mass media).
Il modo più efficace per nascondere qualcosa è metterla sotto il naso di tutti. Ho notato che almeno in due film (il recente: La grande bellezza di Sorrentino, e poi L’appartamento spagnolo uscito nel 2002 – ma potrebbero essere di più le pellicole cinematografiche che lasciano passare messaggi subliminali – si notano scie chimiche in diverse e ricorrenti scene.
Bisogna vivere in un mondo migliore. Non basta soltanto sognarlo ad occhi aperti.
L’unica parole d’ordine è ribellione, prima che sia troppo tardi. Su la testa!
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/09/scie-chimiche-esperimenti-pericolosi-e.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=scie+chimiche
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=nasa
http://www.theguardian.com/politics/2002/apr/21/uk.medicalscience
http://www.fas.org/irp/offdocs/nsam-jfk/nsam-235.htm
http://ia700404.us.archive.org/17/items/1980LsdFollowUpStudyVol2/1980LsdFollowUpStudyVol2.pdf
http://mcm.dhhq.health.mil/cb_exposures/briefings_reports.aspx
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Il Parroco Bergoglio e le sue affermazioni anticristiane
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I “diritti civili” come strumento per distruggere la società europea
Segnalazione de Il Faro sul Mondo
di Mauro Indelicato
Civiltà, progresso, modernità, diritti, ecc.; sono parole belle, senza dubbio, che evocano qualcosa di bello, di positivo, che danno una carica immediata di positività a chi le ascolta. Ma, in fondo, queste parole oggi esprimono il dramma che sta vivendo il mondo occidentale e l’Europa in particolar modo.
Aver avuto lo scrupolo e la capacità di strumentalizzare queste parole, dà l’idea di come oramai da diversi decenni la cultura e l’informazione di massa siano in mano alla massoneria ed a quelle lobby economico–finanziarie che stanno anestetizzando l’intelletto dell’uomo europeo.
Queste parole sono oramai diventate autentici scudi dietro i quali chi ha interesse a trasformare la società in un determinato modo, lo fa in maniera indisturbata, passando anzi quasi come eroe e come, per l’appunto, un “progressista” o un fautore della protezione dei diritti civili, etici ed umani e chi non la pensa in questa prospettiva, rischia seriamente di essere emarginato dalla società ed accusato di pericoloso anacronismo.
In proporzione, poniamo il caso di trovarci in un vigneto, che produce dell’ottimo vino da tanti anni e che frutta parecchio denaro ai proprietari; il vicino, un po’ per invidia, un po’ perché ha interesse a mettere in difficoltà il rivale, propone al proprietario del vigneto un qualcosa che a prima vista sembra poter migliorare la situazione del suo terreno: gli mostra, in particolare, come sarebbe bello a livello estetico quel terreno se, al posto del vigneto, ci fosse una bel campo di rose e si propone come “benefattore”, partecipando alla conversione di quel pezzo di terra.
Convinto dall’aspetto estetico prodotto dalle rose, il proprietario del vigneto accetta l’affare e, a poco a poco, convincendo della bontà della scelta la famiglia, inizia ad estirpare l’uva che fruttava tanto a livello economico e ad impiantare delle rose certamente gradevoli, ma che a lungo andare si riveleranno un vero e proprio disastro a livello economico, che manderà in rovina la famiglia.
In questo momento, la massoneria in Europa ha il ruolo che ha il vicino nell’aneddoto, le parole dette ad inizio articolo invece sono come quelle rose molto gradevoli a livello estetico, che sembrano dare un tocco diverso e migliore al terreno, ma che manderanno al disastro l’economia e, forse, l’unità di quella famiglia; infine, il povero proprietario del terreno, è il cittadino medio europeo, così impressionato dall’aspetto estetico, da dimenticarsi i veri valori e le vere vocazioni di quel pezzo di terra, contribuendo inconsapevolmente al disastro.
Il cittadino medio europeo infatti, viene manovrato da tempo, ma da qualche anno a questa parte chi manovra il timone, fa credere all’italiota o al francese o al tedesco di turno di possedere la guida; i veri traghettatori, come fanno da decenni (o forse secoli) a creare questa illusione? Semplice: traslando le discussioni nel campo falso dei diritti, facendo quindi passare nel dimenticatoio le vere questioni relative alla sopravvivenza stessa dell’Europa.
E così, mentre il povero proprietario della vigna semina le nuove piante al posto del vigneto, convinto di aver fatto da solo la scelta migliore, non sa che sta consegnando il suo futuro a quel vicino che ha speculato sul suo terreno e sulla sua famiglia.
E dunque, mentre in Europa ci si ammazza tra poveri da decenni su temi quali l’aborto, il matrimonio gay, il divorzio, l’eutanasia, ecc., con la convinzione che siano questi i temi vitali per il futuro, il Bilderberg, la Trilaterale e tante altre organizzazioni che nelle riunioni usano il simbolo di compasso e squadretta, hanno creato i mostri delle monete uniche, del mercato finanziario incontrollato, delle banche che prendono le redini del potere e di tutti quei meccanismi che hanno prodotto quei risultati oggi sotto gli occhi di tutti.
Ma spacciare prodotti dannosi per grandi conquiste di civiltà, non è solo servito, onestamente parlando, a distrarre l’appagato e quindi pigro e poco lucido uomo medio europeo: tornando all’aneddoto infatti, quelle rose non sono servite semplicemente ad orientare il dibattito familiare su canali estetici e non economici, ma sono servite esse stesse a distruggere l’economia e l’unità di quella famiglia e di quella azienda vinicola.
Se è vero infatti, che molti versi della massoneria incitano, per il predominio sul mondo, a dividere la società e, per farlo, auspicano la corruzione dei costumi, la perdita di sacralità della donna e la stessa fine delle società omogenee europee, allora è chiaro che molti di quei provvedimenti spacciati come “diritti civili” sono serviti e servono allo scopo delle elite.
Prendiamo, ad esempio, gli anni ’60: è il decennio della presunta “libertà sessuale”, delle proteste che volevano la demolizione dei principi cardini della società, da lì in poi al centro del dibattito politico (o pseudo tale) ci sono stati esclusivamente o quasi i diritti civili. Si è partiti con il divorzio, poi l’aborto, poi le nozze gay, poi l’eutanasia, la ricerca sugli embrioni, adesso siamo nel decennio dei diritti da dare, senza se e senza ma, agli immigrati che sbarcano nelle nostre coste.
Quel che è più grave però, sono le pieghe che questi presunti dibattiti democratici hanno preso, se è vero infatti che oggi, se si va in televisione a dire di essere contrario alle nozze omosessuali, si viene accusati di essere omofobi, così come se si cerca di orientare il dibattito sull’immigrazione verso la reale questione della speculazione economica di gruppi criminali sulle spalle di poveretti costretti a lasciare le famiglie, si viene accusati di razzismo.
Si è creata cioè una dittatura culturale, che viene però dipinta dello stesso colore magnifico che assumono le rose impiantate sul terreno; siamo tutti convinti di esser nel giusto, si inculca ai giovani la mentalità del progresso, del consumismo, si dipinge la civiltà per come le elite vogliano che si dipinga.
Torniamo un attimo agli anni ’60: da cosa è partito, a livello artistico–sociale, questo marasma? E soprattutto da dove? Guarda caso, dalle patrie di chi ha vinto la seconda guerra mondiale e da chi quindi ha iniziato ad imporre la propria cultura anglosassone anche nei paesi neolatini; facciamoci caso: basta sentire una schitarrata elettronica ed una parola con accento inglese, che subito si giudica positivamente anche la più becera tra le canzoni.
E così, a partire da chi è cresciuto negli anni ’70 e ’80, si è diffusa l’idea che il cinema americano sia il migliore, che la musica inglese sia la più alta forma d’arte, contrapposta al provincialismo italiano ancora fermo alle “canzonette” di Mina e Lucio Battisti, gente che non ha condotto una vita a sfasciare alberghi in giro per il mondo o a far apparire positivo drogarsi con tutte le sostanze possibili ed immaginabili.
In poche parole, si è avuta la diffusione di gruppi e band che hanno proposto uno stile di vita nella quale l’etica è stata fatta apparire come vetusta, retrograda e dannosa; per esempio, chi ha avuto la possibilità di guardare il film (?) sulla vita di Eminem, imbecille sfascia strumenti in voga negli anni 2000, il quale ha interpretato se stesso nella pellicola in un nauseabondo culto della personalità, ha potuto notare in molte scene la derisione verso chi aveva una famiglia “rose e fiori”, senza che nessun membro fosse stato arrestato, avesse tradito la moglie o si fosse divorziato.
E’ solo un caso la diffusione di questa cultura tramite queste band? Non proprio: è stato dimostrato di recente, che i Rolling Stones venivano finanziati dal principe Rupert zu Loewenstain, amico dei Rothschild ed a capo dello Snom, potente organizzazione paramassonica, così come è stato dimostrato che il capo della Emi, la casa discografica che lanciò i Beatles (coloro che dissero, ad un certo punto, “siamo più famosi di Gesù”), era legato ai servizi segreti inglesi ed alla massoneria londinese. O ancora, il paladino dei No Global, colui che viene etichettato come un “eroe del terzo millennio”, Bono Vox, cantante degli U2, è lautamente pagato dalla Monsanto, la multinazionale del cibo che sta avvelenando mezzo pianeta con i suoi prodotti geneticamente modificati e con l’ausilio di pesticidi potenti che negli Usa hanno fatto diminuire del 60% la popolazione delle api, gli insetti cioè da cui dipende la catena alimentare ed il mantenimento del 90% del cibo che ogni giorno mangiamo.
Come si vede dunque, dietro ogni nuovo idolo, creato ad arte (è il caso di dire), spacciato ai giovani come esempio da seguire e come emblema del grado di libertà raggiunta dalla società, si celano finanziatori, massoni, servizi segreti e multinazionali; e così, il giovane del terzo millennio europeo, con i suoi idoli musicali spuntati dal nulla, con la sua convinzione di esser libero, con la sua convinzione di esser rivoluzionario grazie alla maglietta di CheGuevara ed alla retorica anticlericale che sfodera con gli amici, non sospetta nulla del pericolo che grava sul suo futuro e del possibile disastro sociale a cui va spedita l’Europa, divenendo quindi complice della sua stessa fine.
Ma si è ancora in tempo: molti adolescenti, iniziano a svegliarsi ed a diffidare degli idoli prodotti dalla cultura di massa. Non sono la maggioranza forse, ma con l’avanzare della crisi e la perdita dei falsi privilegi materiali, sono sempre di più: per concludere con la metafora prima citata, fin quando non sarà estirpata l’ultima vigna, sarà sempre possibile ridare a quel terreno lo splendore di cui godeva un tempo.
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L’immagine del bramino bostoniano, il segretario di Stato John Kerry che, rannicchiato tra monarchi e despoti, annuncia che gli Stati Uniti avrebbero apertamente armato la creazione dell’MI6, al-Qaida siriana, ricorda una frase del “ricco sfondato”, coniato per descrivere i primi eccessi dell’ala templare dei bankster della City of London dei Rothschild. Con alleati come questi tirapiedi non eletti dei Fratelli musulmani, Kerry non ha bisogno di nemici.
Nel 1776 la British East India Company fondò una sede in quello che oggi è il Kuwait. Quando i membri kuwaitiani del clan hashemita al-Sabah, che condividono il loro cognome con il fondatore degli assassini Hasan bin Sabah, aiutarono i turchi ottomani a sedare le rivolte nel sud dell’Iraq, lo sheik della tribù Muntafiq regalò agli al-Sabah dei boschetti vicino Fao e Sufiyah, nel sud dell’Iraq. Kuwait era visto come altamente strategico dagli inglesi, per il suo ruolo a protezione delle rotte marittime nell’Oceano Indiano. Nel 1900 gli inglesi siglarono un accordo con Mubaraq al-Sabah, che staccò il Kuwait dall’Iraq e ne fece un protettorato britannico. La stragrande maggioranza delle persone che vivevano in quello che fu dichiarato Kuwait si oppose al piano britannico e voleva rimanere nell’Iraq. Nel 1914, nel bel mezzo della prima guerra mondiale, il residente inglese del Golfo promise allo sceicco Mubaraq al-Sabah il riconoscimento della Corona del suo nuovo Paese, in cambio del voltafaccia degli al-Sabah e dell’aggressione alle truppe dell’impero ottomano a Safwan, in Mesopotamia, in quello che oggi è l’Iraq. Il clan al-Sabah si guadagnò le sue strisce dell’Union Jack. La monarchia hashemita governa il Kuwait da quel giorno.
Nel 1917 gli inglesi fecero loro cliente Ibn Saud, cui dissero anche di incoraggiare le tribù arabe a respingere i turchi ottomani dalla regione del Golfo, all’inizio della prima guerra mondiale. Nello stesso anno, la Camera dei Rothschild attraverso la Dichiarazione Balfour, spinse per aver il sostegno della Corona a una patria ebraica in Palestina. Rothschild era meno preoccupato del popolo ebraico che di voler stabilire un avamposto in Medio Oriente, da dove lui e i suoi lacchè potessero vegliare sul centro del loro monopolio mondiale del petrolio. Un anno dopo gli ottomani furono sconfitti. Iraq, Giordania e Arabia Saudita furono ricavate dall’impero ottomano e caddero sotto il dominio britannico,
con Ibn Saud che prese il controllo dell’omonima Arabia Saudita. La sua progenie forma la moderna Casa dei Saud. La Palestina divenne parte della Transgiordania e fu gestita da un emiro scelto dagli inglesi. Gli Stati della Tregua dell’Oman (oggi Emirati Arabi Uniti) e la costa dell’Oman (oggi Oman) divennero anch’essi dei protettorati inglesi. Come Winston Churchill commentò tre decenni più tardi, “L’emiro è in Transgiordania, dove lo misi una domenica pomeriggio a Gerusalemme”. Nel 1922 il trattato di Jeddah in Arabia Saudita le diede l’indipendenza dalla Gran Bretagna, anche se la Corona ancora esercitava una notevole influenza. Nel corso degli anni ’20, con l’aiuto delle truppe britanniche, Ibn Saud conquistò altro territorio dagli ottomani, quando si annetté Riyadh. Inoltre occupò le città sante di Mecca e Medina degli hashemiti.
Gran Bretagna e Francia firmarono l’accordo di San Remo, che contemplava concessioni petrolifere in Medio Oriente tra i due Paesi. Entro due settimane gli Stati Uniti risposero con la politica della porta aperta, che incluse i Cavalieri degli Stati Uniti dal gioco petrolio in Medio Oriente. Piccoli produttori indipendenti statunitensi come Sinclair, si opposero a tale politica, lamentando che favorisse gli interessi petroliferi dei Rockefeller. Le major petrolifere statunitensi Exxon, Mobil, Chevron, Texaco e Gulf, le prime tre progenie della Standard Oil Trust di John D. Rockefeller, si unirono alla British Petroleum e alla Royal Dutch/Shell, in gran parte di proprietà della Casa Reale olandese degli Orange e della famiglia Rothschild, e ai francesi della Compaignie de Petroles, nel spartirsi il quadro petrolifero del Medio Oriente. L’Iraqi Petroleum Company (IPC) e il Consorzio iraniano sarebbero stati dominati dalle aziende europee, mentre la saudita Aramco sarebbe stata posseduta dai cavalieri statunitensi. I protettorati britannici sarebbero stati sfruttati attraverso varie combinazioni dei quattro cavalieri. Una filiale dell’IPC, la Petroleum Development of Truce Coast, iniziò i sondaggi in ciò che oggi sono gli Emirati Arabi Uniti (EAU), nel 1935. Oggi negli Emirati Arabi Uniti, l’industria petrolifera ADCO è per il 24% di proprietà della BP Amoco, per il 9,5% della Royal Dutch/Shell e per il 9,5% di Exxon-Mobil. L’ADMA è di proprietà per il 14,67% della BP Amoco e per il 13,33% della francese ex-Compaignie de Petroles, che ormai si è affermata come Total. La Esso Trading Company/Abu Dhabi è al 100% di proprietà di Exxon-Mobil. La Dubai Petroleum è per il 55% di proprietà della Conoco, che possiede anche il 35% del Dubai Marine Areas, di cui la BP Amoco detiene una quota del 33,33%. La maggior parte del petrolio degli Emirati Arabi Uniti va in Giappone. BP e Total ne detengono i contratti per il trasporto a lungo termine con gli Emirati Arabi Uniti. Chevron e Texaco, che avevano già aderito all’Aramco, e il loro ramo del marketing Caltex, formarono la Bahrain Petroleum Company (BPC) in quel protettorato. La nuova Chevron-Texaco oggi gestisce la BPC. In Qatar, Exxon-Mobil domina il ricco settore del gas naturale. Possiede buona parte della Qatargas, che attualmente fornisce al Giappone 6 milioni di tonnellate di gas naturale all’anno. E’ anche partner al 30% del gigantesco giacimento di gas di Ras Luffan, che produce 10 milioni di tonnellate di gas naturale all’anno. La BP si unì alla Gulf per avviare la Kuwait Oil Company, che vende oggi greggio scontato agli ex-proprietari dell’Amoco, BP e Chevron-Texaco (Chevron acquistò la Gulf nel 1981). Nel 1949 i Cavalieri degli Stati Uniti controllavano il 42% delle riserve di petrolio del Medio Oriente, mentre i Cavalieri anglo-olandesi il 52%. Il restante 8% era di proprietà di Elf-Total-Fina e di altre società minori.
Gli inglesi cominciarono a concedere l’indipendenza ai loro protettorati del Golfo a partire dal 1961 con il Kuwait e terminarono nel 1971, quando gli Emirati Arabi Uniti furono formati da sette emirati, i più importanti dei quali sono Dubai, Abu Dhabi e Sharjah. L’influenza inglese non scemò. L’Oman rimane particolarmente vicino alla Corona. Mercenari inglesi costituiscono le guardie reali che proteggono le famiglie dominanti in tutti i sei Paesi del GCC. Questi emirati sono governati da monarchie unifamiliari selezionate dai colonialisti britannici per realizzare il loro piano di dominare il petrolio del Medio Oriente e le rotte marittime fin dal tardo 18° secolo. Le sei famiglie regnanti del GCC sono legate tra esse, proprio come lo sono le famiglie reali d’Europa.
Una monarchia comoda
Il Kuwait fu creato ufficialmente a metà degli anni ’20 in virtù dell’accordo Sykes-Picot. La famiglia al-Sabah vi domina da allora. Su consiglio del re saudita Fahd, la cricca al-Sabah del Kuwait sciolse il parlamento nel 1975 e nel 1986, quando l’opposizione all’emiro divenne troppo forte. Il parlamento del Kuwait è una facciata, in quanto i leader dell’opposizione non possono andare al governo del Kuwait. Attualmente il 25% dei ministri sono membri della famiglia al-Sabah. Le donne non possono votare. Le decisioni politiche possono essere modificate con decreto dell’emiro. La ricca elite ereditaria che domina il Kuwait si affida a manodopera asservita immigrata per svolgere compiti sconvenienti come preparare la colazione o andare al negozio. L’80% della manodopera del Kuwait è composta da operai immigrati dai Paesi poveri dell’Asia come il Bangladesh, le Filippine e l’India. Questi lavoratori, che costituiscono il 63% della popolazione del Paese, spesso non vengono pagati. Lo stupro pubblico delle domestiche è un fatto comune.
L’economia del Kuwait è strettamente controllata da meno di venti famiglie. Lo sheik Ahmed Jaber al-Sabah, che morì nel 2006, aveva 4,8 miliardi di dollari. Come i Sudeiri sauditi, gli al-Sabah si tuffano nelle casse governative del Kuwait ogni volta che ne sentono il bisogno. Il clan al-Sabah è tristemente noto per il suo stile di vita opulento. La maggior parte del reddito annuo petrolifero del Kuwait, 60-100 miliardi di dollari, viene speso in beni di lusso. Molti dei giovani al-Sabah sono stati coinvolti in incidenti imbarazzanti con prostitute, gioco d’azzardo, alcol e droghe. In un’occasione, un nipote dell’emiro è stato arrestato mentre contrabbandava eroina in Francia. Il New York Times una volta definì il Kuwait, “meno che un Paese, una compagnia petrolifera di proprietà familiare con un seggio alle Nazioni Unite“. Un’altra potente famiglia kuwaitiana sono gli al-Ghanim, che ottenne grandi ricchezze aiutando BP e Gulf a costituire la Kuwait Oil Company. Nel 1945 gli al-Ghanim davano lavoro a metà dei kuwaitiani e spesso prestavano denaro alla famiglia al-Sabah. Possiedono la Yusuf Ahmed Alghanim & Sons, che alla fine degli anni ’70 divenne il più grande concessionario estero della General Motors. Gli al-Ghanim sono agenti di Isuzu, Holden, Phillips, Frigidaire, Link Belt Cranes, BP Lubricants, Learjet, Kirby, Hitachi, Qantas, British Airways, Gulf Air e Air India. Negli anni ’90 la famiglia al-Ghanim investiva 400 milioni di dollari l’anno. Nel 1975 Qutayba al-Ghanim comprò la Kirby Industries di Houston. Altre potenti famiglie kuwaitiane sono i bin Bihani e gli al-Qarafi.
In Qatar la famiglia dominante al-Thani s’è intrecciata con tutta la popolazione per consolidare il proprio potere. Nel giugno 1995 il re, lo sceicco Khalifa bin Hamad al-Thani era in vacanza in Svizzera, quando suo figlio Hamad, laureto a Cambridge, prese le redini del potere. Nonostante le mosse del giovane verso la democrazia, come ad esempio il lancio di al-Jazeera e un decreto che permetteva alle donne di votare, molti nel Golfo videro l’occupazione del palazzo come un colpo di Stato della CIA, in quanto l’anziano al-Thani era un alcolizzato e corrotto imbarazzante per Washington. Il Qatar ha la seconda riserva più grande di gas naturale (900 miliardi di piedi cubi) del mondo dopo la Russia. Ben presto gli Stati Uniti crearono Camp Snoopy alla periferia di Doha e posizionarono i loro caccia in due basi aeree del Qatar, al-Sayliyah e al-Udeid. Nel novembre 2001 il Qatar ha ospitato la riunione annuale dell’Organizzazione mondiale del commercio, in un edificio pacchiano di Doha comprendente uno Starbucks, un McDonalds e un Kentucky Fried Chicken. I monarchi al-Thani governano per decreto e sono piazzisti di molte multinazionali, tra cui BMW e International Harvester. Gestiscono diverse operazioni di franchising occidentali in Qatar, tra cui il Ramada Hotel. Un’altra famiglia vicina agli al-Thani, che esercita un notevole potere in Qatar, è la famiglia Darwish. Rappresenta Austin, Pirelli, Union Carbide, Phillips, Dunlop, GE, Hobart, Volkswagen, Audi e Fiat. La famiglia al-Mana è anch’essa influente, e rappresenta Peugeot e altre multinazionali.
Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) sono un agglomerato di sette emirati diversi che ebbero concessa dagli inglesi l’indipendenza nel 1971. Il Primo ministro degli EAU sheik Rasid bin Said al-Maqtum è membro della monarchia governante degli al-Maqtum. Il suo patrimonio netto è stimato 4 miliardi di dollari. I suoi quattro figli occupano la carica di Viceprimo ministro, ministro delle Finanze e dell’Industria, ministro della Difesa e comandante delle Forze di difesa di Dubai. Due di loro sono anche miliardari. La famiglia al-Nahiyan governa l’emirato di Abu Dhabi degli Emirati Arabi Uniti. Lo sceicco Zayed bin Sultan al-Nahiyan è diventato il più grande azionista della BCCI, che agiva da ufficiale pagatore per le operazioni della CIA in tutto il mondo, negli anni ’80. In seguito gli al-Nahiyan avviarono Flying Dolphin Airlines, indicato dalle Nazioni Unite come vettore del “contrabbando” in Afghanistan, e del contrabbando di armi in spregio agli embargo delle Nazioni Unite nei punti caldi africani, come la Sierra Leone.
In Bahrain, a lungo importante avamposto britannico e sede della Bahrain Petroleum Company di proprietà della Chevron-Texaco, sheik Isa bin Salman al-Khalifa e il suo clan presiedono lo staterello petrolifero. Al-Khalifa è stato un investitore della Harken Energy di George W. Bush, che si aggiudicò una concessione petrolifera off shore senza precedenti nelle acque del Bahrain, poco prima della guerra del Golfo. Le famiglie mercantili saudite dominano su gran parte del resto dell’economia del Bahrain. La famiglia Qanoo di Dhahran è particolarmente prominente. I Qanoo rappresentano Exxon-Mobil, BP Amoco, Norwich Union Insurance, Holland Persian Gulf Lines e Royal Nedlloyd Lines. Il loro punto di forza è il trasporto di greggio per tutti i Quattro Cavalieri, soprattutto dal Porto del Bahrain e dalla gigantesca raffineria saudita di Ras Tanura, che fu costruita dalla Bechtel a metà degli anni ’40. I Qanoo recentemente hanno aggiunto la Kuwait Shipping Company al loro impero. Un’altra famiglia importante in Bahrain sono gli al-Moayad. Il Bahrein ospita la Quinta Flotta degli Stati Uniti ed è un importante centro bancario off-shore per JP Morgan Chase, Citigroup e altre mega-banche globali specializzate in riciclaggio di petrodollari. Non a caso, una grande percentuale del greggio saudita viene raffinata in Bahrain, sotto l’occhio vigile della Quinta Flotta degli Stati Uniti e dei banchieri internazionali.
L’Oman è governato dalla famiglia al-Qaboo. Il paese gode di relazioni particolarmente strette con la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, ospitando importanti basi militari statunitensi e frequenti esercitazioni congiunte militari USA/Regno Unito. La National Bank of Oman era di proprietà della BCCI e, a sua volta, possedeva una grossa fetta dei depositi della BCCI. La banca veniva usata dagli sceicchi del GCC per finanziare le operazioni segrete della CIA. Lo sceicco al-Qaboo, monarca di Oman, ottenne una preziosa proprietà nei pressi del porto di Karachi in Pakistan, come premio per il suo sostegno alla guerra decennale della CIA in Afghanistan, per poi cederla all’US Navy. Exxon-Mobil ha una grande presenza in Oman. Negli anni ’90, il 28% del greggio estero della società proveniva dall’Oman.
Ma l’Arabia Saudita rimane la più grande polveriera nella regione grazie ai suoi 255 miliardi di barili di riserve petrolifere. Aramco, Bechtel e altre multinazionali occidentali avevano appreso presto la necessità di elevare alcuni cittadini sauditi, come Sulaiman Olayan, a posizioni di potere al fine di avere accesso al trono saudita. Questo processo, che segue un modello praticato dalle multinazionali di tutto il mondo, ha creato l’enorme disparità di ricchezze nel Regno. Da una parte si ha la Casa dei Saud e meno di venti famiglie dell’élite legate al trono, diventate ricche in quanto partner di joint venture e agenti di vendita delle multinazionali occidentali. Questo jet set di miliardari passa il tempo volando a Montecarlo per gettare soldi nel gioco d’azzardo e in feste sontuose per diplomatici occidentali, consumando abbondanti quantità di alcool e vivendo in palazzi opulenti. Re Fahd, il patriarca attuale della Casa dei Saud, da solo vale circa 18 miliardi di dollari. Dall’altra parte c’è il 99% dei cittadini sauditi, per lo più devoti musulmani sciiti, che lottano ogni giorno per guadagnarsi un’esistenza misera e che non hanno assolutamente alcuna voce nella monarchia ereditaria che governa senza democrazia il loro Paese. Questa disparità di ricchezza si è spesso dimostrata esplosiva, più di recente negli attacchi dell’11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti, dove 15 dei 19 dirottatori-fantocci degli aerei che colpirono le torri del World Trade Center e il Pentagono, erano di nazionalità saudita. Un grave motivo per cui gli Stati Uniti ora importano terrorismo saudita insieme al petrolio dell’Aramco. è che sono le aziende statunitensi che hanno contribuito a creare l’enorme disparità di ricchezza in Arabia Saudita, elevando alcune famiglie a dinastie finanziarie e attraverso di esse, avere l’appoggio incondizionato dei loro compari della Casa dei Saud.
Negli anni ’50, la famiglia Alireza vendeva i suoi monili per conto di Cartier, Van Cleef e Arples. Oggi possiede l’Haji Abdullah Alireza & Company (HAACO). La HAACO ha collaborato con Mobil per fondare l’Arabian Petroleum Supply Company, che all’inizio forniva marketing per il carburante degli aerei presso l’aeroporto di Jeddah, e da allora le operazioni si sono espanse. Un’altra joint venture HAACO/Mobil è l’Arabian Maritime Company. HAACO è agente di vendita per l’Arabia Saudita di Goodyear, Ford, KLM Airlines, Air Algerie, Pepsi, Dunlop e Westinghouse. La società di Alireza si è unita alla ITT come subappaltatori della Lockheed per un progetto per il controllo del traffico aereo nel Regno. Un’altra società controllata da Alireza, il Gruppo Rezayat, ha due joint venture con l’azienda per l’energia di Tulsa Williams International, una chiamata Saudi Arabian Fabricated Metals Industry e un’altra conosciuta come Rezayat & Williams Construction Company. Una terza impresa degli Alireza è la Saudi Arabian Engineering Company, una joint venture con la multinazionale olandese Amindha NV. Ancora un altro passo degli Alireza è la Crescent Transportation, una joint venture con la Sea-Land Corporation, che gestisce il terminal dei container del porto di Damman. La ditta di Jeddah Haji Hussein Alireza è il primo importatore al mondo di veicoli Mazda. L’Alireza è collegata con Brown & Root, filiale di Houston della Halliburton che si è fusa con la MW Kellogg per divenire la KBR. Alireza e Brown & Root gestiscono una società off-shore per la costruzione di oleodotti in Arabia Saudita chiamata Root-Alireza. La famiglia Alireza possiede enormi quantità di immobili nel Regno e notevoli quantità di azioni di molte delle più grandi aziende saudite tra cui National Pipe, in maggioranza di proprietà della giapponese Sumitomo.
La famiglia Juffali è anch’essa di Jeddah. Ha un valore di oltre un miliardo di dollari. La loro società principale, EA Juffali & Brothers, possiede la più grande concessionaria Mercedes Benz del mondo ed è agente di vendita di oltre 60 multinazionali straniere, tra cui IBM, Siemens, Massey Ferguson, FMC, Borg-Warner, Kelvinator e Michelin. Ha formato una joint venture con Siemens chiamata Arabia Electric, una con Dow Chemical chiamata Arabian Chemical Company, una con Borg-Warner, conosciuta come Saudi Air Conditioning Manufacturing Company e un altro con Massey Ferguson chiamato Arabian Tractor Manufacturing Company. Sheik Ahmed Juffali è membro del prestigioso Advisory Board della Chase Manhattan Bank. Gli investimenti all’estero della famiglia sono gestite dalla Enpro International di New York. La relazione più importante della famiglia Juffali è con Fluor Daniel, seconda società di costruzioni più grande del mondo dopo la Bechtel. I due hanno fatto squadra in una joint venture denominata Fluor Arabia, che fornisce servizi di ingegneria per numerosi progetti petroliferi, gasiferi e petrolchimici dei Quattro Cavalieri. Fluor Arabia ha costruito due interi complessi petrolchimici per la tentacolare Jubail Industrial City ed è attualmente impegnata in un progetto da 20 miliardi dollari per sfruttare il gas naturale dell’Arabia Saudita.
La famiglia al-Gosaibi di Dhahran è la famiglia più ricca della provincia orientale. Ha programmi di costruzione congiunti con le imprese giapponesi Mitsubishi Electric, Mitsui Harbor, Sanki Engineering e Nippon Benkan attraverso l’azienda di famiglia Khalif Abdel-Rahman Algosaibi Contracting. La famiglia ha anche una joint venture con Fiat, è proprietaria del franchising cambiavalute dell’American Express per l’Arabia Saudita e gestisce i fast food e gli hotel di Grand Metropolitan, che fino a poco prima possedeva Burger King, Olive Garden, Red Lobster e Godfather’s Pizza. La Saudi United Insurance Company è una joint venture di al-Gosaibi con tre aziende svizzere: Swiss Reinsurance, Commercial Union e Baloise Insurance. Oil Field Chemical Company è una partnership di al-Gosaibi con Essochem Belgium controllata da Exxon. Attraverso la National Bottling Company, la famiglia è proprietaria del franchising della Pepsi-Cola nella provincia orientale.
La famiglia Qanoo è anch’essa di Dhahran, sede del quartier generale dell’Aramco. I Qanoo hanno interessi in tutta l’Arabia Saudita, Bahrain, Oman e Emirati Arabi Uniti. I Qanoo sono gli agenti spedizionieri dei Quattro Cavalieri, così come agenti di vendita di numerose grandi compagnie aeree. Hanno una joint venture con Otis Elevators chiamata Saudi Otis e di una linea di bus con Greyhound, chiamata Saudi Arabian Greyhound Services. La famiglia è un importante azionista della più grande ditta di riciclaggio di petrodollari, l’Investcorp-Bahrain. I Qanoo hanno interessi nell’Ocean Inchcape Ltd., una società di servizi di manutenzione per le perforazioni off-shore controllata dalla famosa PONC/HSBC della famiglia inglese Inchcape. I Qanoo detengono una joint venture con un altro colosso delle costruzioni statunitense, Foster Wheeler.
Altre importanti famiglie saudite sono i Bugshan, i Suliman, gli Abdul-Latif Jamil, i Zahid, i Rajhji, i Qaaqis, i bin Mahfuz e i bin Ladin. Abdul Latif Jamil vale oltre 2 miliardi di dollari ed è l’agente della Toyota nel Regno dal 1955. I suoi investimenti all’estero vengono gestiti dalle Jaymont Properties di New York. La famiglia al-Rajhi possiede l’Al-Rajhi Banking & Investment Corporation e ha un valore di oltre 4 miliardi di dollari. Lo sceicco Khalid bin Mahfuz ha un valore di oltre 2 miliardi di dollari. Possiede la National Commercial Bank, la più grande del mondo arabo, ed è stato uno dei maggiori azionisti della BCCI. L’ormai famigerata famiglia bin Ladin ha guadagnato le proprie fortune nel settore delle costruzioni costruendo il palazzo reale saudita e rinnovando le città sante di Mecca e Medina. Salim bin Ladin era uno stretto socio d’affari di George W. Bush e amico di James Bath. I bin Ladin ha finanziato una cattedra di studi islamici alla Harvard. George Bush padre lavora al Carlyle Group, che ha gestito il patrimonio della famiglia bin Laden fino al novembre 2001. Sia Mohammed (padre di Usama) che Salim bin Ladin sono morti in incidenti aerei.
La più importante delle famiglie saudite sono gli Olayan, il cui patriarca Sulaiman era lo spedizioniere dell’Aramco divenuto insider miliardario della Morgan Guaranty. Il suo gruppo Olayan fu istituito con l’aiuto di Bechtel, vicino al quartier generale dell’Aramco a Dhahran. Presto la Saudi Arabian Bechtel Corporation venne avviata, con Olayan come partner. La Saudi Arabian Bechtel costruì le enormi centrali elettriche Ghazlan I e II nella provincia orientale, che forniscono la maggior parte dell’energia elettrica del Regno. Costruì anche la maggior parte dei gasdotti e degli oleodotti del Paese e un impianto d’iniezione di acqua di mare per il più grande giacimento di petrolio offshore del mondo, a Ghawar. L’Arabian Bechtel Company è la più recente venture Olayan/Bechtel in cui il principe ereditario Mohammed Fahd ha degli interessi. Ha costruito e gestisce l’enorme Jubail Industrial City e costruito il nuovo aeroporto internazionale di Riyadh. Un’altra joint venture, Saudi Arabian Bechtel Equipment Company, affitta le attrezzature pesanti nel Regno. Ma i rapporti della famiglia Olayan con Bechtel sono solo la punta di un iceberg. Il clan Olayan possiede la General Contracting Company che spesso subappalta i progetti dell’Aramco e funge da agente di vendita per International Harvester, FMC, United Technologies, Chrysler, Crane, Freuhauf, ITT, Grinnell, Cummins, British Leyland e Kenworth tra gli altri. Nel campo dei prodotti di consumo, l’Olayan General Trading Company è agente di vendita per American Tobacco, Armour, Nescafe, Quadrante, Bristol Meyers Squibb, Zuppa Campbell, Hunt-Wesson, 3M, Swisher, Sterling Drug e Kimberly-Clark. Attraverso altre società, l’Olayan rappresenta Kawasaki Steel, Hughes Tool, Mitsubishi e Owens-Corning. La sua Industrial Converting Company produce i prodotti di carta della Kimberly-Clark. Arabian Commercial Enterprises (ACE) è il braccio assicurativo della famiglia. I suoi clienti includono Aramco, Bechtel, BP Amoco, Mobil e Getty Oil. ACE possiede l’Al-Nisr Insurance Company in Libano e la Saudi Arabian Insurance of Bermuda. Gli Olayan hanno due joint venture chimiche con l’azienda svedese Nitro Nobel ed una con la Chemicals Champion di Houston. Il Gruppo Olayan possiede la metà della Saudi Arabian United Technologies, attraverso cui vende i motori Pratt & Whitney e gli ascensori Otis. Una joint venture con Texaco è la Sappco-Texaco Insulation Products. I Saudi Security Services dell’Olayan lavorano con la Burns International Security e la Freeport Security nella protezione delle operazioni delle multinazionali nel Regno. Alcune relazioni d’affari degli Olayan sono meno banali. Il suo partner nella joint venture Saudi Arabian Evergreen Aviation è l’Evergreen Aviation, la compagnia aerea del pilota trafficante di armi Richard Brenneke, che operò trasportando armi ai contras in Nicaragua. La ditta dell’Oregon ha una lunga storia quale compagnia aerea a contratto della CIA. L’Olayan Finance Company è legata alla Barclays Bank, un elemento chiave nel processo di riciclaggio dei narcodollari del Triangolo d’Argento dei Caraibi, e con Jardine Matheson, conglomerato di Hong Kong proprietario dell’Hong Kong Jockey Club e di gran parte della HSBC. Questa “triade” di joint venture è conosciuta come Barclays-Jardine-Olayan ed è insediata nelle Isole Cayman. L’Olayan è anche vicina ad American Express (AMEX), dove il rampollo di famiglia Sulaiman una volta era membro del consiglio assieme ad Henry Kissinger. AMEX ha legami con il narcotraffico globale, attraverso i suoi conttati con l’Edmund Safra Republic Bank, acquistata nel 1999 dalla HSBC.
Mentre gli Olayan accumulavano ricchezze e investivano in molte banche e società occidentali, incarnando il riciclaggio dei petrodollari, divennero la norma dell’élite saudita. Nel 1981 gli Olayan comprarono molte azioni di Chevron, Texaco, Amoco e Conoco. Sulaiman Olayan e il principe ereditario Khalid bin Abdullah bin Abdel Rahman al-Saud gestiscono Competrol, che detiene una quota dell’1% di JP Morgan Chase. Competrol possiede partecipazioni simili in Mellon Bank, Sud-Est Bancorp, Valley National First Bank Systems di Phoenix, First Interstate Bank e Hawaii Bancorp Competrol, e detiene il 19% delle società di private equity Donaldson, Lufkin & Jenrette e l’8% della First Chicago Corporation, da tempo centro di riciclaggio della CIA. Gli Olayan possiedono azioni di Occidental Petroleum, Westinghouse, Thermo Electron, Whittaker e United Technologies. Sulaiman Olayan è stato nei CdA di Morgan Guaranty, Exxon-Mobil e American Express. E’ presidente della Banca saudita-spagnola di Madrid e membro del Consiglio Internazionale della Morgan Guaranty Trust.
Il miliardario Sulaiman Olayan è una bella metafora delle relazioni Stati Uniti – Arabia Saudita. La sua immensa ricchezza e influenza sono il risultato diretto della volontà di sostenere la neo-colonizzazione delle riserve di petrolio del proprio Paese. Inoltre, la sua decisione d’investire questa ricchezza in illeciti occidentali, piuttosto che nello sviluppo del mondo arabo, ha contribuito alla povertà e ai disordini nella regione. Se Assad dovesse mantenere il controllo della Siria, Olayan e i suoi fratelli leccapiedi cominceranno a dormire male. La vendetta è amara.
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Il vertice britannico guidato dal premier Cameron ha ribadito che la priorità è quella di far ripartire la crescita e di aumentare libero mercato e competitività. Intanto il mondo si avvia verso il collasso energetico, climatico e delle risorse. Actionaid accusa i governi mondiali di aver dimenticato il tema della povertà globale, mentre Greenpeace si chiede dove siano finiti i cambiamenti climatici.
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“Nel G8 appena conclusosi a Lough Erne (Irlandas del Nord) il padrone di casa David Cameron ha ribadito che le priorità sono le tre T: trasparenza, commercio (trade), tassazione.” |
Qualche notizia dal mondo. In Alaska fanno 35 gradi; intanto l’Europa centro settentrionale è sconquassata da tornadi e alluvioni senza precedenti, quella meridionale attanagliata dall’afa. Sempre più studi affermano che la Terra è giunta sulla soglia del collasso delle risorse e di sconvolgimenti climatici di portata catastrofica. Le poche risorse rimaste sono distribuite in maniera sempre più diseguale; la crisi e la automazione del lavoro concorrono ad aumentare vertiginosamente queste disuguaglianze. Si prospettano guerre per l’acqua e per il cibo.
Eppure nel G8 appena conclusosi a Lough Erne (Irlandas del Nord) il padrone di casa David Cameron ha ribadito che le priorità sono le tre T: trasparenza, commercio (trade), tassazione. O ancora, sempre per usare espressioni del premier britannico il “golden thread of development” (filo d’oro dello sviluppo) e “free and fair trade, and open markets” (commercio libero ed equo e mercati aperti).
Insomma più mercato, più sviluppo, meno barriere, più competizione. E una rinnovata area di libero scambio transatlantica (fra Europa ed Usa) che mira ad aumentare i volumi di commercio internazionale di circa 100 miliardi annui. Sembra uno scherzo, ma i governanti dei paesi più influenti al mondo sembrano aver deciso di somministrare alla terra un’ulteriore dose -ancor più forte, forse letale- di quella medicina che l’ha portata al collasso attuale.
Non una parola sui cambiamenti climatici, sull’emergenza povertà che attanaglia una fetta sempre maggiore del globo, soprattutto l’Africa, sul disfacimento dei diritti e dello stato sociale in paesi come la Grecia e l’Italia, culle della democrazia.
Non sono mancate le voci di sissenso. Luca De Fraia, Vice Segretario Generale di ActionAid, lo aveva già preannunciato in apertura del vertice: “La lotta alla povertà e la priorità allo sviluppo dell’Africa vengono ridefiniti secondo la visione della leadership adesso alla guida del G8; siamo lontani dal piano di azione per battere la povertà che era stato al centro del Vertice di Gleneagles, sempre sotto la presidenza britannica, quando vennero presi impegni fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi del Millennio”.
“Otto anni fa – ha continuato De Fraia – la presidenza inglese mise al centro dell’agenda il tema degli aiuti per lo sviluppo”. Il riferimento è al summit di Gleneagles del 2005, che si era impegnato a raddoppiare gli aiuti all’Africa per arrivare a 50 miliardi di dollari all’anno entro il 2010, al completamento della cancellazione del debito per le nazioni piu’ povere e a sostenere l’accesso universale al trattamento per l’Aids. Oggi questi temi sembrano finiti di colpo nel dimenticatoio.
E sono scomparsi anche gli impegni sul clima, come ricorda Greenpeace: “Se si guarda al sito del vertice del G8, il tema dei cambiamenti climatici è imbarazzante nella sua assenza. E non è sempre stato così. Nel 2007, 2008 o 2009, per esempio, il clima è stato un elemento chiave degli incontri. Oggi c’è stato bisogni di forti pressioni da parte di Francia e Germania perché Cameron accettasse anche solo di sfiorare l’argomento.”
I potenti della terra sembrano sempre più schiavi delle loro stesse regole, incapaci di cambiare rotta nonostante il precipizio sia sempre più vicino. Un gruppo di struzzi finiti per sbaglio a sotterrare la testa sotto la terra irlandese. E da là sotto parlano e parlano di un mondo che fuori si sta distruggendo. Ma loro non lo sanno.
Fonte: http://www.ilcambiamento.it/vertici_internazionali/mondo_collasso_g8_pensa_mercati.html
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Sul Sedevacantismo Apocalittico iniziato nel 1960 e la Resilienza Cattolica.
la Chiesa Cattolica che voi vedete non è più quella vera, perchè è stata rimossa ma non eliminata, perchè Dio non permetterebbe mai di distruggere ciò che Lui ha fondato. Al momento, infatti, ci ha affidati alla Madre Celeste, l’augusto Tabernacolo. Il Papato attualmente è sospeso, come descritto a Fatima nella figura del Vescovo vestito di Bianco; e forse è stato ucciso definitivamente. Eppure noi ci comportiamo come se ancora fosse lì (anche nella recita “non una cum”); ed è un bene crederlo per non morire anche noi, e subito, e porci dalla parte dei guerrfondai, dei violenti, dgli integralisti di ogni sorta e latitudine. Prima serve una giusta e vera Conversione a cui tutti siamo chiamati, nella Verità e nella Carità. Questo è il misteryum Iniquitatis
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Gli stessi che ci hanno ingannato, ora ci rivelano l’inganno per tracimarci come pesci ignari verso il Nuovo Ordine Mondiale: questa è la misura transitiva che ci porterà dal caos alla definizione dei nuovi paradigmi sociali, economici e religiosi
Ho impressione che sia cominciato il disvelamento totale delle Menzogne, per farci scendere in piazza e prenderci a bastonate e portare i dissidenti nei campi FEMA. A loro serve per liberarsi delle coscienze attive (quelle che chiamato risvegliate) e poter fare i loro porci comodi senza trovare più resistenze.
La recente disvelazione del Datagate, ma già le wikileaks di Assange, le dichiarazioni dei giornali mainstream tedeschi sulle vere cause dell’attentato alle Torre Gemelle e l’intera internet cui ogni giorno spunta un nuovo sito di controinformazione per la disvelazione (anche limitata da forti azione di gatekeeper e debunking con disturbo quotidiano di trolls e censure, dimostrano che “qualcuno” vuol mettersi sopra all’inganno e alla segretezza per mostrarsi come salvatore e liberatore, addirittura apparendo come uno di noi, fragile, attaccabile e violabile. Ma ciò è possibile solo se esiste un accordo con i vertici (Bilderberg, il volano da cui ricevono gli ordini politici, editori, giornalisti, servizi segreti, eserciti, industriali, religiosi, ecc.) che gestiscono e governo del Nuovo Ordine Mondiale e che nulla hanno a che vedere con la Verità, i Risvegliati e la Resilienza Cattolica.
Bergoglio è uno dei prodotti di questa scelta. Papa Francesco, il noachide che ì stato elevato al ruolo dell’antipapa, attacca le fondamenta della Santa Chiesa, ma liberalizza il “politicamente corretto”, portando la religione Cattolica su un piano di società filantropica, di una religione immannete e non “Trascendente” come è sempre stata.
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Riflessione su falsi cristi e falsi profeti…
Buongiorno, ultimamente mi sono ritrovato a rileggere con attenzione alcuni di quei passi Bibblici nei quali si parla dei falsi profeti e falsi cristi che appariranno sulla terra prima della fine dei tempi.
Cercando di darmi delle risposte, la mia anima purtroppo incontra un profondo turbamento, e vi chiedo aiuto nella speranza che abbiate sia pazienza che voglia di darmi una mano affinchè risolva questo mio “dubbio” interiore.Per quanto riguarda i falsi profeti nella Bibbia vengono menzionati più volte (fonte: laparola.net)
Matteo 7:15
«Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci.Matteo 24:11
Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti.Matteo 24:24
perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.Marco 13:22
perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.Luca 6:26
Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché i padri loro facevano lo stesso con i falsi profeti.2Pietro 2:1
Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata.1Giovanni 4:1
Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo.Mi colpiscono sopratutto Matteo 24:24 nel quale Gesù parla esplicitamente dei “falsi cristi” capaci di ingannare addirittura “gli eletti” , ed anche 1Giovanni 4:1 .
Inoltre vorrei fare altre citazioni nelle quali il Signore e gli apostoli ci spiegano come smascherarli:
“…tali falsi apostoli, infatti, sono degli operai fraudolenti che si trasformano in apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsi,perché anche Satana si trasforma in angelo di luce” (2 Co. 11:4).
Inoltre vorrei ricordare dal Vangelo secondo Matteo 7,15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”.Questi sono dei buoni metodi per riconoscere i falsi cristi, però purtroppo la mia anima non riesce a trovare “calma” e vi spiego il perchè…
Premetto che sin dalla giovane età ho sempre creduto nell’intercessione dei Santi e della Verine Maria, ho sempre creduto nelle apparizioni Mariane quali Fatima e Medjugorje, ho sempre creduto in San Pio da Pietralcina e nelle sue Stigmate datregli dal Signore. Purtroppo ultimamente però, come già precedentemente detto, mi sono posto delle domande su ciò in cui credevo, e la risposta che mi balza in mente mi ha profondamente turbato:E se Gesù si riferisse proprio ai sù citati falsi cristi? Mi perdoni il Signore se in questo momento metto in dubbio la sua potenza manifestata attaverso i suoi umili servi, quali padre Pio e le pastorelle di Fatima, ma in Giovanni 24:24 Gesù ci avverte: “Faranno grandi segni e prodigi in grado di sedurre, se possibile anche gli eletti…” ovvero faranno miracoli talmente stupefacenti che trarranno in inganno anche gli “eletti” , non gli uomini qualunque…ma addirittura anche coloro i quali hanno il loro nome scritto nel Libro della Vita. Quindi si presuppone che QUESTI INGANNI, siano così ben architettati e di difficile comprensione che metteranno a dura prova moltissimi fedeli!
Ecco io mi domando come è possibile capire se un miracolo, una profezia, eccetera, siano realmente il frutto della volontà del Signore e non invece un opera malvagia eseguita dal maligno per indurre in tentazione? Del resto abbiamo visto che ” …..anche Satana si trasforma in angelo di luce…” probabilmente con lo scopo di trarre in inganno l’umanità.La mia idea è che come ci dice la Bibbia, dobbiamo guardare i frutti dell’albero, poichè un albero cattivo non darà certamente frutti buoni, quindi riconosceremo i falsi profeti dalle loro opere. Non solo, se non erro nelle Scritture vi è anche scritto di “saper capire e scegliere ciò che riteniamo giusto” sempre presupponendo di essere in linea con la volontà di Dio considerando che “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?” (Geremia 17:9)
Continuo a domandarmi, Padre Pio, i miracoli dei Santi, i miracoli di Maria, non potrebbero essere tutti opera del demonio (cito “…Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità….” ) tutto questo per indurre in tentazione facendo in questo modo “adorare la creatura e non il Creatore” ? Non potrebbero essere proprio questi i segni dei quali Gesù afferma che verranno molti falsi cristi che compieranno grandi miracoli? Se non erro infatti inoltre, in Corinzi si afferma chiaramente che non vi sarebbero stati più profeti, mentre in realtà continuiamo ad assistere a varie profezie.
Ma poi d’altro canto penso alle Parole del Signore quando lo accusarono di essere il principe dei demoni : ”
«Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito” ed a tutte quelle altre parabole che insegnano di guardare all’interno del proprio cuore pregando il Signore Dio tramite Gesù Cristo suo Unico Figlio.Insomma ho un po di confusione, spero possiate aiutarmi e sopratutto che lo Spirito Santo possa guidare le nostre menti ed i nostri spiriti verso la Verità che il Signore Dio ci ha comunicato.
Grazie!
Caro Sergio,
ritengo che il tuo dubbio sia molto diffuso, soprattutto in questa epoca, in cui vediamo fiorire un sacco di “veggenti” o “pseudo-veggenti”, “apparizioni o false apparizioni”, fenomeni più o meno paranormali, miracoli eucaristici eccetera.
Sullo specifico tema dei profeti, però, il discorso è su due piani, su quello Scritturale e su quello Magisteriale.
1. Dal punto di vista scritturale, i criteri sono quelli indicati da Gesù: i frutti. Deve trattarsi, ovviamente, di frutti di fede, nel senso che al fenomeno deve ricollegarsi una fede vera, fondata sul Catechismo, mai e per niente contrastante con il Catechismo, che è la Verità nella storia.
2. Dal punto di vista magisteriale, abbiamo la fortuna di appartenere alla Chiesa e quindi dobbiamo riferirci alle decisioni della Chiesa, cioè ai provvedimenti che si occupano proprio di profeti, veggenti, rivelazioni private (in buona sostanza la Congregazione per la Dottrina della Fede).
In questo modo abbiamo la certezza su questi fenomeni. Ad es. Padre Pio fu osteggiato per molto tempo, ma è stato proclamato santo e la pronuncia della Chiesa è vera. Al contrario, vi sono altre situazioni dove la Chiesa sta ancora vagliando le cose, in modo da raggiungere un pronunciamento ufficiale.
Dunque, non temere, laddove il tuo dubbio riguardi un santo, è evidente che è una tentazione del demonio, che vuole farti credere che i santi non esistono, che la perfezione cristiana è un sogno e che tu non ti salverai. Dunque, prega molto e cerca di affidarti alla Madre Chiesa, che è l’unica via della verità voluta da Gesù.
Concludo con una frase di Paolo VI, 20 dicembre 2006:
“Certo, falsi profeti continuano a proporre una salvezza a “basso prezzo”, che finisce sempre per generare cocenti delusioni. Proprio la storia degli ultimi cinquant’anni dimostra questa ricerca di un Salvatore a “basso prezzo” ed evidenzia tutte le delusioni che ne sono derivate. E’ compito di noi cristiani diffondere, con la testimonianza della vita, la verità del Natale, che Cristo reca a ogni uomo e donna di buona volontà. Nascendo nella povertà del presepe, Gesù viene ad offrire a tutti quella gioia e quella pace che sole possono colmare l’attesa dell’animo umano”
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Nelle stesse Scritture si può notare, a partire dall’esempio di Elia, del diverso esempio dei veri profeti nella vita quotidiana, e nel comportamento morale, rispetto ai falsi profeti:
- Uno dei primi “indici” penso sia la gratuità dell’opera profetica: così come hanno ricevuto gratuitamente, gratuitamente danno, sia in senso di “Grazia” che di “gratis”.
- Un altro fattore, a mio avviso essenziale, è un certo pudore nella proclamazione. Il profeta non si impone con la presenza, ma con la razionalità e la sensatezza di ciò che dice, che deve essere strettamente collegato alla realtà che si vive. Quindi, il classico profeta “matto”, che “danza”, già ostracizzato a partire dalla tradizione deuteronomista, nel nostro tempo deve essere ancora più sospetto.
- Infine (ma ci sarebbe molto altro da dire) il profeta è santo, o quantomeno è una persona che vive bene il suo rapporto con il Signore.
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Questo è molto importante, perchè esiste, sul piano teologico nell’ascesi, una compenetrazione profondissima tra la fede e le opere. Non si dà una perfezione cristiana che non si svolga sul piano dell’opera esteriore, come specchio e manifestazione del “tesoro” che Gesù ci attribuisce nel nostro interno. Dunque, sempre più pregnante è questo criterio, specialmente nelle epoche in cui, come l’odierna, la fama e il successo sono diventati una vocazione (vediamo, per es., il moltiplicarsi indomito di trasmissioni televisive di talent scounting, dove viene propagandata un’idea di successo *senza sacrificio* che è contraria alla natura umana).
Ed è dunque evidente che la falsa veggenza e la falsa profezia, nelle epoche consumistiche, si comporta proprio come “falso successo” e “falsa notorietà” basata principalmente su aspetti esteriori, su guadagni, sul potere, sul finire in copertina. Per questo non sopporto gente come Brosio, che fa del pellegrinaggio mariano un motivo da copertina.
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Gesù esiste, è vivo e presente ovunque, ma attenti ai falsi profeti!
Per chi non conosce bene il Vangelo, le parole “attenti ai falsi profeti” possono sembrare fuori dal tempo e lontane dalla realtà… ma è proprio per questo che Gesù sottolineò questo pericolo e il modo per evitarlo, prima di ascendere al cielo. Nel corso dei secoli i falsi profeti non sono mancati, e non ne mancano nemmeno ai tempi nostri. Ma nessuno di loro ha retto all’analisi fatta con i criteri indicatici nei vangeli e negli Atti degli Apostoli. Sono scomparsi nel nulla dal quale provenivano, e lo stesso accadrà a quelli contemporanei… e potremmo anche ignorarli, se non fosse per una cosa che ci deve invece far stare sempre in guardia: Non sappiamo quando tornerà Gesù, ma sappiamo che prima del Suo ritorno verrà l’anticristo e la sua opera non potrà essere ignorata. Per questo motivo dobbiamo essere sempre in guardia: il ritorno di Gesù può avvenire in qualsiasi momento, per cui in qualsiasi momento il nemico potrebbe essere all’opera. Prima di rileggere le parole del Vangelo, è opportuno fare una precisazione, visto che molti sono confusi su questo punto: Gesù non tornerà alla fine del mondo quando non ci sarà più nessuno in vita, ma tornerà in un giorno (o una notte) come tante, e sarà il Suo ritorno a porre fine a QUESTO mondo, eliminando il male e la morte. Detto questo, ci si può ancora chiedere: ma se ci fosse inviato un vero profeta, come lo potremmo riconoscere? Stando sempre alle parole di Gesù, e all’esempio fornito dai veri, grandi profeti della Bibbia, e particolarmente da S.Giovanni Battista, possiamo avere questi riferimenti di base:
- il vero profeta riporta la parola di Dio come l’ha ricevuta, senza interpretarla;
- non si mette in mostra, il suo scopo è solo diffondere il messaggio;
- non guadagna nulla per farlo, e rifiuta eventuali offerte;
- quel che afferma è conforme alla Sacra Scrittura;
- i frutti della sua opera devono essere una autentica conversione dei cuori e il ritorno alla Chiesa e ai Sacramenti per chi ne era lontano.
Brani tratti dai Vangeli ai quali fare riferimento:
Mt. 24,3ss Quando giunse sul monte degli Ulivi, si sedette; allora gli si avvicinarono i suoi discepoli e, in disparte gli dissero: “Dicci: quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?” Gesù rispose loro:”Badate che nessuno vi inganni! Poiché molti verranno nel mio nome dicendo: “Io sono il Cristo”, e molta gente sarà tratta in inganno. – – – Quando questo Vangelo del Regno sarà predicato in tutta la terra abitata, quale testimonianza a tutte le genti, allora verrà la fine”.
Mt. 24,15ss “Quando dunque vedrete stare in luogo Santo l’abominio della desolazione, di cui parla il profeta Daniele, chi legge intenda!, Allora quelli che stanno in Giudea fuggano sui monti, chi è sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, chi si trova in campagna non torni indietro a prendersi un mantello. Guai alle gestanti e a quelle che allattano in quei giorni. Pregate che la vostra fuga non avvenga d’inverno, né di sabato. Infatti, vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai c’è stata dall’origine del mondo fino ad ora, né mai vi sarà. Se non fossero stati abbreviati quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Tuttavia, a causa degli eletti, saranno abbreviati quei giorni”.
Mt. 24,23ss Allora se uno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui!”, oppure: “E’ là”, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi messia e falsi profeti, che faranno grandi miracoli e prodigi, tanto da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto. Se vi diranno: “Ecco, è nel deserto!” non ci andate;oppure: “Ecco, è nell’interno della casa!”, non ci credete; poiché come la folgore esce dall’oriente e brilla in occidente,così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. – – – Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze celesti saranno sconvolte. Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo, e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e splendore. Egli manderà i suoi angeli, i quali, con lo squillo della grande tromba raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli.
Mt. 24,37ss “Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio la gente mangiava, beveva, si sposava e si maritava, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non vollero credere finché si abbatté il diluvio e spazzò via tutti, proprio così sarà la venuta del figlio dell’uomo. Allora, se vi saranno due in campagna, uno sarà preso, l’altro lasciato; se due donne saranno a macinare con la mola, una sarà presa e l’altra lasciata”.
Mc. 13,33ss “State attenti, vegliate! Poiché non sapete quando sarà il tempo. Sarà come di un uomo che, partendo per un viaggio, ha lasciato la sua casa dando ogni potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ha comandato di vigilare. Vegliate, dunque, giacché non sapete quando il padrone della casa giungerà, se la sera o a mezzanotte, se al canto del gallo o al mattino. Che egli, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!”.
Atti 1,9ss Dette queste cose, mentre essi lo stavano guardando, fu levato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Stavano con lo sguardo fisso al cielo, mentre egli se ne andava: ed ecco che due uomini in bianche vesti si presentarono loro dicendo: “Uomini di Galilea, perché ve ne state guardando verso il cielo? Questo Gesù che è stato assunto di mezzo a voi verso il cielo, tornerà così, nel modo come lo avete visto andarsene in cielo“.
Stampiamo queste parole nella nostra mente e nei nostri cuori, e stiamo attenti! Anche ai nostri giorni c’è chi afferma di essere il Cristo “reincarnato” (e che bisogno avrebbe avuto Gesù di reincarnarsi, se è risorto con il suo Corpo Glorioso?) e seduce con prodigi folle sempre più grandi. Da un altro di questi falsi profeti si è fatto sedurre persino un Cardinale… V E G L I A T E ! ! !
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SOLVE ET COAGULA
(processo di purificazione e trasformazione)
di Nicolaus S.I.I. Gran Maestro dell’Ordine
Sono ormai così abituato alla sensazione di presenza di Fabrizio intorno a me, da aver perso la consapevolezza della sua scomparsa fisica ed avvertire questo stato come normale, sorprendendomi spesso a dialogare mentalmente con lui come se fosse fisicamente presente
Questa sensazione è diventata ancora più coinvolgente rileggendo il suo libro “Introduzione alla pratica alchemica”.
Ho avvertito più che mai il tono pacato della sua voce, quel suo discorrere tranquillo e sicuro come se le sue esperienze di verità fossero quasi banali, sempre pronto a sottolineare l’importanza dei nostri rituali, la pratica alchemica per noi più facile e idonea a trasformare il nostro piombo in oro.
Infatti il suo costante insegnamento, coerente con le considerazioni riportate nel suo libro, non ha mai inteso indicare o invitarci a percorrere una via di perfezione alternativa al nostro martinismo, tanto è che il titolo del suo libro è “Introduzione alla pratica alchemica”, non alla Alchimia pratica, e quindi ad una pratica operativa fondamentalmente tesa ad esaltare la consapevolezza individuale della propria dignità e del proprio compito, in tutto identica a quella che già ora ognuno di noi percorre, e che può indifferentemente essere chiamata sia Alchimia Spirituale che, meglio, Martinismo.
Senza mutare una virgola del contenuto del libro potremmo tranquillamente mutare il titolo, da “Introduzione alla pratica alchemica” in “Introduzione al Martinismo”, quel Martinismo che rappresenta la vita vissuta del nostro Maestro L. C. de S. Martin di cui quest’anno ricorre il bicentenario della sua scomparsa fisica, e che trasse la sua e la nostra dottrina da M. de Pasqually.
Quello stesso Martinismo che attraverso i secoli è giunto sino a noi tramite i G. M. passati Nebo e Giovanni Aniel.
Non a caso il libro di Fabrizio, forse l’unico da lui scritto nel lontano 1982, fu preparato quando era ancora suo e nostro G. M. Nebo, ed ebbe la prefazione del Fr. Antelius, al secolo Carlo Gentile, mio Iniziatore.
E’ particolarmente significativa per questo nostro Convegno la sintesi del libro sul retro della copertina:
“…Attraverso la dinamica del “Solve et Coagula” in cui si riassumono i dodici processi alchemici associati ai segni zodiacali, l’uomo contemporaneo può divenire la strada della sua liberazione intellettuale e morale, ricomponendo finalmente il cruciale conflitto che oppone la natura alla cultura”.
Con questa mirabile sintesi ritroviamo le vie di conoscenza quali Alchimia, Astrologia, Natura, cultura intellettuale o Scienza dell’Uomo, sua morale, normalmente separate e quindi dissolte, ora Coagulate dalla nostra dottrina Martinista.
Le citazioni tratte dal “Narciso e Boccadoro” di Herman Hesse ed indicate da Fabrizio a supporto delle operazioni di Solve et Coagula, sono una ulteriore conferma di questo.
C’è solo una pace che si conquista continuamente con lotte senza tregua e tale conquista deve essere rinnovata giorno per giorno.
Che sintetizza la qualità di Monaco Combattente che riconosciamo come nostra specifica connotazione e qualifica.
Un uomo destinato all’alto.. può anche errare per profondi ottenebramenti senza che nel sacrario della sua anima mai si spengano la Luce Divina e la forza creatrice
Che definisce i termini della nostra immensa dignità e rappresenta, in maniera sublime, la sintesi della nostra operazione di trasformazione del piombo in oro, il nostro grande desiderio di partecipare alla realizzazione della Grande Opera, la Reintegrazione degli Esseri nelle loro primitive proprietà virtù e potenza Spirituali e Divine.
La operazione di “Solve et Coagula” che rappresenta la pratica Alchemica, è assimilabile alle operazioni per noi più familiari di Analisi e Sintesi o di Logica Razionale ed Intuizione, o di Intelligenza e Saggezza, o, meglio, di “Binah e Hochmah”.
Nel corso delle nostre quotidiane esperienze di vita siamo chiamati ad applicare, spesso e senza rendercene conto, i criteri di analisi e sintesi, e quindi di frazionamento di un’unica complessità in più elementi semplici, che più facilmente si possono dissolvere nella nostra comprensione, per poi meglio focalizzare la base comune di tutti questi dettagli e coagulare la consapevolezza di una diversa unità.
Questo è il meccanismo basilare che utilizziamo per interiorizzare le nostre esperienze e per crescere in consapevolezza.
In questa operazione noi attiviamo sempre, alternativamente, sia la Logica che la Intuizione, e quindi rispettivamente l’Emisfero cerebrale Sinistro e Destro, Binah ed Hochmah, La Regina ed il Re, dalle cui nozze potrebbe nascere il figlio Androgino, il Sè, a condizione che sappiamo operare, cioè che dopo lunga esperienza, impariamo a trovare quel giusto coagulo permanente in grado di dissolvere ogni nodo in noi.
Il profano compie queste operazioni quasi automaticamente, senza rendersi conto delle forze che muove e dei potenziali risultati che sono in gioco, mentre l’Iniziato, pur chiamando queste operazioni in tanti modi diversi, è consapevole dell’uso degli strumenti a sua disposizione e questa consapevolezza diviene il lievito determinante, il catalizzatore che gli consentirà, con certezza, di conquistare il risultato a cui tendono tutti gli Iniziati: Il permanente risveglio del Se, di quel Coagulo Immortale capace di tutto dissolvere.
Analizzare noi stessi, dividere tutte le singole componenti della nostra personalità, separando quelle posticce da quelle via via più fondamentali, alla costante ricerca dell’uno in noi.
Per Herman Hesse “Sveglio” è chi conosce con l’intelletto e con la coscienza se stesso, le proprie forze intime ed irrazionali, i propri istinti e le proprie debolezze, e sa tenerne conto.
E così potrà imparare a conoscersi ed amarsi, a conoscere ed amare tutte le sue componenti, anche quelle buie e prima sconosciute, illuminandole tutte con la luce della propria consapevolezza, da sola idonea e sufficiente a provocare automaticamente quella progressiva purificazione necessaria alla nuova coagulazione, sempre pronti a ripetere, quanto prima, più e più volte, all’infinito, questa operazione, mai stanchi e mai domi, recuperando gli errori compiuti e procedendo a piccoli passi in quella trasformazione progressiva che ci avvicina al nostro obbiettivo di Reintegrazione.
E questo accadrà inevitabilmente, con un piccolo sforzo quotidiano, solo se sapremo alimentare in noi, con cura e dolcezza, quel fuoco alchemico del Desiderio che un Dio rubò per noi all’Olimpo.
Fabrizio ha affidato alle ultime pagine del suo libro il suo testamento spirituale, affinché ogni Iniziato ne acquisisca piena consapevolezza.
“…scopriamo, andando oltre, di essere più propriamente, un grumo nello spazio e nel tempo, che nel suo ultimo stadio di corpo fisico, nella sua pietrificazione, nel suo più lento e pesante modo di essere manifesto, rappresenta il punto di incontro di pensieri, sentimenti, istinti che, nel loro insieme, così come si esplicitano in ciascuno di noi, qui, oggi, formano tante unità mosaico, ciascuna irripetibile.
In me, qui ed ora, c’è una identità biologica, un codice personale, che è mio e dura finché dura la mia presenza su questo piano: codice personale che è costituito dagli innesti degli archetipi dell’inconscio collettivo, che sono di tutti, sulla mia personale e precipua eredità genetica e sulla mia, personale e precipua, connotazione ambientale.
L’atomo seme che distaccandosi dal mio cadavere trasmigrerà oltre l’universo fisico, essendo esso stesso insieme di tutte le esperienze, a tutti i livelli fatte, di quella mia incarnazione che ha appena cessato di essere, costituisce per l’appunto l’estratto di questo codice personale, cioè di quanto in questo codice sarò consapevolmente riuscito a far sopravvivere.
Accade più spesso di quanto comunemente non si creda che di questo codice personale poco o nulla si sia risvegliato e, di conseguenza, poco o nulla sopravviva a livello di consapevolezza.
Donde la necessità dell’esercizio quotidiano e costante volto a trasformare ogni cosa in rito, sì da accendere di consapevolezza ogni livello dell’uomo, dal supremo all’infinito.”
Affinché tutto dell’Uomo Iniziato diventi Immortale!
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COME RICONOSCERE I FALSI PROFETI
Questa lezione ci insegna “come riconoscere i Falsi Profeti.” Gesù nel Vangelo, e gli apostoli nelle lettere, non cessano un istante di avvertirci e insegnare sui falsi profeti. Predisse poi che questi sarebbero stati particolarmente abbondanti negli ultimi tempi.
Possibile che oggi questo avvertimento non sia più valido? Che tutti i profeti e maestri della nostra epoca moderna siano puri e autentici? Che Gesù si sia sbagliato nel metterci in guardia?
“Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in Mio nome una cosa che Io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire… ‘Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?’”
Insegnamenti pratici per un cristianesimo autentico
Cercheremo di capire come riconoscere la profezia vera dalla falsa, i profeti veri dai falsi, i maestri e l’insegnamento falso, e di stabilire la provenienza di tutte queste cose.
Prendiamo un insegnamento tratto dal Deuteronomio (18, 17-22):
“Io susciterò un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le Mie parole ed egli dirà loro quanto gli ho comandato.” (v. 17) [è questa l’utilità per Dio di avere un vero profeta: dice quello che Dio vuole, anche se gli costa!].
“Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, Io gliene domanderò conto.” (19) [É la responsabilità che portiamo su di noi quando ascoltiamo la Parola del Signore].
“Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in Mio nome una cosa che Io non gli ho comandato di dire [cioè che rivestirà col nome del Signore ciò che lui, il profeta, dice], o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire. Se tu pensi [e qui vediamo come Dio anticipi le nostre necessità]: ‘Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?’” (20-21).
Questo è proprio uno dei temi dell’insegnamento di oggi:
Riconoscere quando la parola viene dal Signore e quando ha altre origini. Perché se viene dal Signore, abbiamo un impegno, una responsabilità verso di essa. Se invece non viene da Lui, l’insegnamento della Scrittura ci dice:
“Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore; l’ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi avere paura.” (22)
Ø In altre parole, il profeta è passato avanti a Dio. Pensate che la cosa sia possibile?
Ø Ma il versetto di fa notare che se non è parola del Signore, non dovete avete paura del profeta, alleluia!
COME GIUDICARE IL PROFETA
In 1 Corinzi 14, 29-33, troviamo una lezione importantissima sull’argomento:
Come distinguere il falso profeta dal vero? – Infatti se è vero, va seguito, mentre altrimenti va lasciato perdere.
Ø Mi sono ritrovato in alcune chiese “governate” dalla profezia, dove alcuni profeti rivestivano col nome del Signore i loro pensieri (v. 20). Ma sta a noi giudicare:
“I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino.”
Ma a noi non piace giudicare.
Ø Pur di non dover fare il discernimento, preferiremmo buttar fuori tutti i profeti!
Ø Oppure vorremmo credere ad ogni cosa che viene detta, perché non vogliamo prendere una decisione?
Ø Ma il Signore ci chiede di giudicare la profezia.
Le regole evangeliche – Sul dono della profezia il Vangelo dà alcune regole precise
1. Libertà: “I profeti parlino…”
2. Limitazione: “”Siano in due, o al massimo in tre a parlare”
3. Fallibilità: “Gli altri giudichino.”
I falsi profeti rivestono col nome del Signore ciò che loro dicono. Ma solo se è veramente Dio dobbiamo impegnarci in quanto è stato detto. Ma come fare a riconoscerlo?
IDONEITÀ AL GIUDIZIO DELLA PROFEZIA
Tu non puoi avere il diritto di giudicare una cosa di cui non hai la giusta, vera comprensione spirituale. Così,
Non potrai giudicare la profezia con una mente carnale.
Ø Se vivi sotto altre regole, altre scritture e altri tipi di comprensione spirituale,
Ø se non vivi nella docilità allo Spirito Santo, come puoi giudicare la profezia?
Conosco un pastore pentecostale nella cui chiesa un giorno una donna si alzò in piedi e profetizzò: “Così dice il Signore: lasciate immediatamente questo posto!”
Ø Quel pastore ebbe abbastanza cervello da capire che era Dio e da abbandonare subito la Chiesa, seguito da tutti i fedeli.
Ø Pochi istanti dopo (era tempo di guerra) una bomba piombò su quella chiesa e la distrusse. E tutti furono salvi. Fa differenza dar seguito a una profezia, oppure pensare: “Sì, è una buona donna, ma non credo che il Signore intenda davvero farci abbandonare la chiesa proprio ora, nel bel mezzo della preghiera!”
Proseguiamo la nostra lettura di 1 Corinzi 14:
“Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia” (30).
Ø La gente dice che Dio non interrompe se stesso. É prestare attenzione.
Ø “Tutti infatti potete profetare, uno alla volta, perché tutti possano imparare ed essere esortati. Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti, perché Dio non è un Dio di confusione, ma di ordine”
Ø La cosa più facile sarebbe rigettare la profezia per non doverla giudicare.
Ø Ma allora ve ne andate alla cieca, senza guida, ed è proprio quanto avviene in molte chiese:
Ø sono legate alla profezia fino ad esserne schiave, senza usare il discernimento;
Ø oppure hanno rigettato profeti e profezia e non se ne interessano più.
SI PUÒ CADERE SCHIAVI DELLA PROFEZIA E DEI PROFETI?
E come può avvenire una cosa simile? Quei profeti cominciano a dire:
Ø “Così dice il Signore …” e mettono l’etichetta di Dio sui propri pensieri, legalizzandoli.
Perché devono essere gli altri profeti a giudicare?
Ø É la Scrittura a chiederlo! E se giudichiamo che la profezia è vera, dobbiamo fare quanto essa dice e obbedirle.
Ø Se durante la preghiera un profeta dice: “Alzate le braccia, lodate e adorate il Signore!” Se è parola di Dio dobbiamo farlo.
Una volta, ad un raduno internazionale, un profeta disse: “Toglietevi le scarpe, perché questo luogo è santo …” Noi che abbiamo fatto? Uno a uno, ce le siamo tolte. E il Signore Si fece presente con una tale potenza che riuscivamo a fatica a respirare. É una questione di obbedienza.
Ma c’è un altro problema:
GIUDICARE IL MISCUGLIO NELLA PROFEZIA
La profezia non è vera al 100%, o falsa al 100%. Sarebbe bello e facile se lo fosse. Ma purtroppo, le cose stanno diversamente.
Ø Pensate che il nemico possa portare un uomo a dire una cosa falsa e cattiva? Certamente!
Ø Spesso riesce a far sì che delle persone buone insegnino cose sbagliate. E tutti siamo soggetti a questo rischio.
Ø Pietro ce lo dimostra chiaramente – è un uomo buono che ha detto una cosa cattiva.
Gesù aveva molto discernimento e comprensione e non era facile metterlo nei guai. Ed ecco che Pietro pensa di darGli un ottimo consiglio: “Maestro, non puoi andare là a soffrire!”
Capite a cosa mi riferisco? – Gesù avrebbe potuto pensare: “Sembrano parole buone!” Ma capite che:
Ø Non è dal suono e dall’apparenza delle parole che possiamo giudicare se il profeta è falso!
Ø Non è di ciò che è evidente che ci dobbiamo preoccupare,
Ø ma di un uomo buono che dice una cosa falsa.
Ø Questo non piace a nessuno. Preferiamo aver fiducia nella persona e prendere per vangelo tutto ciò che dice. Ma Dio ci aiuti!
Ø Quindi, i profeti di cui dovete temere non sono quelli falsi al 100%, evidenti a chiunque,
Ø ma le brave persone che dicono cose cattive, o false.
Ø “Signore, non andare a soffrire!” Fu Pietro a dirlo, e suonava bene. Ma era frutto di disobbedienza, e il risultato sarebbe stato la perdita dello scopo di Dio.
Il pericolo della falsa profezia e dei falsi profeti
Quando un uomo buono dice una cosa cattiva, è una questione davvero eccitante.
Vi Farò un esempio pratico illustrato:
Ecco qui 2 bottiglie apparentemente uguali
QUALE PENSATE VI AMMAZZI MEGLIO?
Ø Pensate forse che la Coca “corretta” vi ammazzi di meno?
Ø Nessuno berrebbe veleno puro, e per questo il nemico prende qualcosa di ciò che piace alla gente e introduce qualche goccia di morte in un insieme di verità.
Ø Allora diventa indispensabile prendere dei provvedimenti seri:
Dobbiamo imparare a discernere i miscugli sia nella profezia, sia nei discorsi della gente, e dei profeti o maestri in particolare.
Ø Tutti quelli che hanno paura di farlo, o che non ci credono, se ne stiano pure a casa loro.
Ø Se volete procedere con Dio, vi posso garantire che vi sono collegati dei rischi.
Ø Troverete molti spiriti strani, strani uccelli, strana gente, persone, insegnanti, predicatori strani.
Ø Ma dovrete discernere quanto viene detto, conoscere bene i criteri su cui basarvi, e che vi permetteranno di misurare queste cose secondo la Bibbia.
Se quelle cose, valutate in Dio, risultano vere, devono essere un impegno per voi. Una volta valutato e misurato, non dovete più avere paura.
Perché Paolo dice che sono gli altri a dover giudicare?
Ø Perché se un profeta buono va oltre i limiti e sbaglia, porta distruzione all’intera assemblea, agli individui o a chiunque altro.
Ø Un profeta buono che va oltre, o che non espone tutto,
Ø È USATO DAL NEMICO per inserire nel suo messaggio quel tanto di morte sufficiente ad avvelenare tutto il messaggio e a portare distruzione.
Dobbiamo imparare a discernere il miscuglio – imparando ad usare gli strumenti di Dio, a discernere, a capire, a valutare messaggi e profezie!
Ø Se il profeta cresce nel ministero e nell’uso del dono, aiutato anche dal discernimento dei fratelli, si avvicinerà sempre più alla profezia pura, fino a raggiungere una purezza relativa del 100%.
Ø Quella persona sarà stata “corretta” da Dio, “purificata” attraverso le prove.
Alla mia prima predica – Dio mi parlava appena – presi il sermone ascoltato da un prete giapponese.
Ø Dio mi fu vicino e benedisse le persone che mi avevano ascoltato. Ma ero stato io a predicare.
Ø Poi ho ricercato il Signore affinché mi portasse ad un ministero di insegnamento puro, per quanto possibile; e mi correggesse quanto era necessario.
Costa caro – ma voglio arrivare a conoscere il contatto più puro possibile per me, onde permettere alla gente di avere dei ministri su cui fare affidamento.
Ø Al cento per cento?
COME GIUDICARE? – Come si valutano profeta e profezia?
Ø Sulla base della parola di Dio. – Su quella base dobbiamo valutate il profeta e stabilite il miscuglio che si manifesta nella sua vita.
Ø Si potrebbe usare un metodo più facile: cacciare il profeta;
Ø o non permettere a nessuno di parlare in lingue, o di interpretare. Allora non ci sarà bisogno di valutare.
Ricordo la mia prima profezia. Capii dove avrei dovuto fermarmi, perché il Signore Si fermò. Ma non io! Mi piaceva troppo! Così, Dio disse qualcosa, e Mumford aggiunse il resto.
Ø Volete sapere qual è stata la profezia più potente che io abbia ascoltato?
Ø Fu una sera ad un incontro, quando un uomo si alzò e disse ad alta voce: “Gesù, Gesù, Gesù!” E niente altro.
Ø E la potenza di Dio fu su di noi. Quell’uomo disse solo ciò che Dio gli aveva ispirato.
Lo scopo dell’intero “trattamento” correttivo di Dio verso di noi ha uno scopo preciso: liberarci dal miscuglio, per permetterci di arrivare a produrre una profezia sempre più pura e perfetta.
Gradi di falsità nella profezia – Ora sappiamo che i profeti non sono falsi al 100%, e che vi sono vari gradi di falsità.
Ø Ogni falso profeta ha un bagaglio basato sulla parola di Dio: altrimenti nessuno lo accoglierebbe.
Ø Ogni dottrina falsa, ogni spirito strano, fa riferimento alla Bibbia.
Ma qui non è la valigia che conta, bensì il suo contenuto!
Ø E se vedete che contiene rapimenti e altre manifestazioni strane, potete cominciare a sospettare.
Ø e tutto sarà rivestito di Bibbia!
Valutare é indispensabile – Dobbiamo giudicare, discernere la profezia anche se non ci piace.
Ø Dobbiamo capire cos’è la verità spirituale e cos’è l’errore. E le due cose vi vengono presentate insieme.
Ø É necessario imparare a discernere, a leggere tra le righe, a distinguere, se vogliamo davvero crescere nella vita dello spirito.
Come disse Paolo ai Tessalonicesi: “Dovete provare ogni cosa.” Altrimenti potete fare come la maggior parte della gente: gettate via tutto. Ma non è un criterio biblico (1 Ts. 5,21).
Profezia e falsi profeti (Ger. 23,16-17)
“Così dice il Signore: ‘Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore …” (16)
Ø Qui cioè non si tratta di un demonio, ma del cuore del profeta. Se, davanti ad un malato di tumore, un profeta prova intensa compassione e gli dice: “Così dice il Signore: tu presto sarai guarito!”
Ø La cosa non viene dal demonio, ma dal cuore del profeta, che desidera ardentemente che Dio faccia quel miracolo, e cerca di metterlo in causa. L’uomo tuttavia non guarirà perché Dio non agisce in questo modo.
Ø Dobbiamo capire che queste non sono cose diaboliche, ma provengono dal cuore umano che cerca di costringere Dio ad agire.
Ø Il punto è questo: vorremmo credere che,
Ø se siamo davvero sinceri, non potrà succedere niente di male. Ma questa è una trappola!
“… e non quanto esce dalla bocca del Signore. E dicono a coloro che disprezzano la parola del Signore: ‘Voi avrete la pace!’” (E suona anche bene!) “E a quanti seguono la caparbietà del loro cuore dicono: ‘Non vi coglierà la sventura!’” (17)
Ø Sono parole meravigliose, consigli buoni. Ma il profeta parla seguendo la compassione del proprio cuore. Di qui la necessità di imparare a discernere, cioè a capire il vero dal falso.
è Si tratta di non stare attaccati alle tradizioni che non funzionano, ma di cercare ciò che Dio sta facendo, e adeguarvisi.
Il cuore del profeta – I “falsi profeti” di cui parla Geremia sono profeti veri che profetizzano ciò che hanno in cuore.
Ø Cercano di parlare di pace quando pace non c’è, di dire parole meravigliose quando non andrebbero dette. Esprimono l’immaginazione del loro cuore.
Devo confessare che nei primi anni del ministero ho fatto anch’io di queste cose.
Ø Ho detto parole consolanti a persone che Dio stava correggendo, perché provavo dispiacere per loro e volevo incoraggiarle. Così dicevo loro che Dio le avrebbe benedette e confortate, mentre Dio le stava correggendo e formando.
Ø Di natura io sono dolce e non mi piacciono le cose severe e difficili, ma solo quelle belle. Così dicevo loro: “Il Signore vi benedirà …” con una disfatta! Ogni profeta è capace di dire una cosa simile, e anch’io, perché amo la gente. E lo vediamo anche dalla Scrittura che ce ne fa gli esempi. Ma ricordate il punto chiave:
Ø “Che nessuno vi inganni con parole vane …” cioè, dicendovi cose belle che il Signore non ha detto.
Profezie e maturità del gruppo – Le profezie che il Signore dà ai gruppi sono a seconda del loro grado di maturità:
Ø “Io sono sempre con voi e vi amo.” É cosa da bambini. Dal tipo di profezie che ricevete potete capire il cammino che avete fatto.
Ø Ad alcune chiese il Signore ha dato per trent’anni quel tipo di profezie, per rassicurarle che non era andato via; ma quel gruppo di persone non stava crescendo.
Tuttavia, anche se il gruppo sta crescendo il Signore dà profezie che lo rassicurano della Sua presenza e del Suo amore – perché c’è sempre chi non capisce i messaggi più profondi, e Dio pensa anche a loro.
Ø Si tratta quindi di imparare a giudicare noi stessi.
Il miscuglio nella profezia (Gc. 3) – Il miscuglio è una cosa strana: riguarda un uomo buono che dice una cosa sbagliata.
Consideriamo ora se il concetto è biblico:
“Fratelli, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo, …”
Ø significa che non dobbiamo andarcene sempre in giro a distribuire consigli.
“… poiché tutti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di domare tutto il corpo. Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano possiamo dirigere anche tutto il loro corpo…”
Ø Quante volte ho offeso con la bocca e quante cose vorrei non aver mai detto!
“… e contamina tutto il corpo.” (Cioè il corpo di Cristo).
Il miscuglio nella lingua (Gc. 3,8)
“Ma la lingua nessun uomo la può domare: è un membro ribelle, è piena di veleno mortale.” (8)
Il versetto 9 ci presenta il miscuglio, e vi prego di capirlo per amore di Gesù. Mumford è capace di miscuglio proprio come Wilkerson e come tutti gli uomini noti come uomini di Dio!
Ø Ogni uomo è capace di dire la cosa sbagliata al momento giusto. E sta a voi imparare a discernere, a leggere tra le righe e ad eliminare ciò che non va.
Ø Con ciò non intendo dire che dovete ricercare il dono del “sospetto,” ma solo imparare.
Ø Non dovete assorbire le cose senza averle prima soppesate e averne esaminata l’origine.
Ed ecco in Giacomo 3,9, come la Bibbia espone “miscuglio”:
“Con essa (la lingua) benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini, fatti a somiglianza di Dio.”
Ø Questo “malediciamo” non significa dire parole cattive.
Ø In greco significa ferire, fare cose maligne alla gente, ingiuriarli dicendo cose che non si dovrebbero dire. E con la stessa bocca benediremo il Signore! Capite cosa intendo dire?
“E dalla stessa bocca esce benedizione e maledizione. Ma non deve essere così, fratelli miei!”
Ø Quindi Giacomo passa a darci degli esempi presi dalla natura:
Ø “Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara?
Ø Può forse un fico produrre olive o una vite produrre fichi?
Ø Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.”
Ø Qui Giacomo ci dice che il parlare con asprezza dei fratelli è contrario alla natura, che non agisce così! Se trovate olive su un fico avete ragione a chiedervi cos’è successo!
Ø Se venite da me e vi aspettate amore e comprensione, ed io vi caccio via con sgarbo dicendovi di non potervi parlare perché ho da fare, ne restate feriti. Pensate che io riesca a fare una cosa simile? Eppure l’ho fatto! E dalla stessa fontana sono uscite acqua dolce e amarezza; è miscuglio, che dobbiamo imparare a discernere.
In una sola persona non si è trovata frode: Gesù! É stata l’unica persona dalla cui bocca è uscita solo dolcezza. Come vorrei che anche da me uscisse una corrente così pura dell’amore di Dio!
“Quando fu portato davanti a Pilato, non aprì bocca…” “Chi sei? … Non sai che ho il potere di ucciderti?” “Non avresti alcun potere su di me se non ti fosse stato dato dall’alto.”
Ø Mio Dio! Queste cose mi distruggono, forse perché tante volte posso identificarmi con Pietro: “Signore, costruiamo tre tende!” E sapete cosa aggiunge poi la Scrittura? “Perché non sapeva cosa dire.”
Lo scopo del “trattamento correttivo” di Dio è portarci al punto in cui non ci sarà più inganno sulla nostra bocca.
Ø Una delle cause dei guai nelle chiese è stata proprio la lingua. Tutti si danno da fare in quel senso, e le notizie corrono più della luce.
Ø É qualcosa di incontrollabile, e dalla stessa fonte esce il miscuglio. Ma Dio giudica il miscuglio.
Billy Graham ha un metodo molto sicuro per evitare il miscuglio perché fa sempre riferimento alla Bibbia. Vi si attacca e la segue.
“Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza. Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità.” (13).
Perché qualcuno dovrebbe mentire contro la verità?
Ø Quando c’è un vantaggio personale, è facile mentire contro la verità.
Ø Se ti costa la sconfitta, l’umiliazione di dover ammettere che avevi torto, allora possiamo arrivare a mentire.
Ø Gelosia o invidia significa soffrire per ciò che hanno gli altri.
Ø E lo spirito di contesa lo abbiamo in cuore.
Quando in noi vi sono queste tendenze, è facile mentire contro la verità per ricavarne vantaggio personale.
Ø Quanti sanno di aver mentito contro la verità per sicurezza o per motivi personali? Più siete minacciati, più siete tentati a mentire.
Discernere la fonte o il frutto (Gc. 3, 15-18)
Voglio dimostrarvi come discernere e dire cosa è vero e cosa non lo è, e se lo imparerete ne vedrete il frutto o scoprirete l’origine delle azioni.
Ø Vi sono DUE TIPI DI SAGGEZZA SOPRANNATURALE.
Ø Non tutta la saggezza viene dall’alto, e se avvertite qualcosa “dentro,” non dovete pensare che debba provenire per forza da Dio.
Ø Sarebbe bello se fosse così, ma dovete sempre discernere:
Ø “Non è questa la saggezza che viene dall’alto: è terrena” cioè ha a che fare con cose della terra.
La saggezza dal basso
1. La saggezza terrena – É originata dalla terra. Con questo tipo di saggezza possiamo utilizzare le cose di Dio e i suoi doni per averne vantaggi materiali e personali.
2. La saggezza sensuale – Vi faccio una illustrazione: per anni in varie chiese è circolata la dottrina della “sposa spirituale.” Quando vi siete sposati non eravate credenti e non avete trovato la moglie giusta perché non conoscevate Dio.
– Ma ora che credete, la cercate, e non appena la incontrate ricevete la testimonianza dello ‘spirito’.
– Come dottrina non c’è male, vero? Così avete la sposa spirituale; e vi ritrovate con due spose: quella naturale e quella spirituale. Ma Dio non è all’origine di questo frutto.
Ø Ora vi dirò qualcosa sul cielo di Maometto. Sapete in cosa consiste?
Ø Se siete stato ucciso in battaglia, ricevete dieci vergini e tutto il vino che riuscite a bere.
Ø Cosa c’è dietro? La sensualità. Sono cose che eccitano i sensi, l’amore umano,
Ø e da questo è possibile discernere la fonte …
3. La saggezza demoniaca – É la progressione delle saggezze precedenti, ed è diabolica. Ha cioè tutta la natura delle manifestazioni demoniache.
Ø Si appella ai sensi, ma la sua origine è dal basso.
Ø É soprannaturale, ma sta a voi discernere la sua origine, perché all’apparenza può sembrare spirituale.
Ø Ma possiamo riconoscerla dai frutti.
I frutti della saggezza dal basso
Ø Questi tipi di saggezza producono il frutto delle opere della carne e del diavolo:
“Poiché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni” (Gc. 3,18).
Ø E questo è il frutto della saggezza dal basso. Un esempio:
– Un uomo è pastore di una chiesa fiorente ed è molto amico del suo collaboratore, che gli è vicino da dieci anni. Un giorno una voce gli sussurra: “Il tuo amico sta cercando di portarti via il posto!” E ritiene di aver ricevuto saggezza da Dio! Ma il frutto dà l’avvio a dei “sospetti” verso l’amico, alle paure, e così iniziano tra loro lotte, contese, invidia, confusione, problemi.
Ø Non appena dai frutti ci renderemo conto dell’origine dell’ispirazione, potremo rimediare e chiarire la cosa con il fratello.
L’origine dell’ispirazione, infatti,
Ø non la vediamo dalle parole ascoltate,
Ø ma dai frutti che seguono, dai fatti che stanno dietro a quelle parole, dalle implicazioni.
La saggezza dall’alto (Gc. 3, 17-18)
“La sapienza che viene dall’alto – vi sono dunque due tipi di sapienza, una dall’alto e l’altra dal basso – è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opere di pace.”
E quindi, la saggezza dall’alto è innanzitutto:
1. Pura – Proviene da una radice santa, buona. Dovrei dubitare di ogni voce che produce sospetto verso i fratelli perché non è pura, ha doppiezza, intrigo. Può anche darsi che Dio mi avverta di qualche pericolo, ma Dio ha un sistema diverso, e lo vedremo.
2. Pacifica – La pace è una delle forme più grandi della guida di Dio in tutta la Bibbia, e voglio provare a spiegarlo.
Innanzi tutto vi sono due tipi di pace:
a) la “pace con Dio” (Rm 5,1), per quanti hanno accettato il messaggio di salvezza di Gesù: “Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio,” e
b) la pace di Dio, che è solo per quanti hanno fatto pace con Dio.
Se tra voi e Dio vi è della ruggine, se vi sono disaccordi e disobbedienza, nel rapporto subentrano le difficoltà e la pace se ne va via.
“E la pace di Cristo regna nei vostri cuori” (Col. 3,15).
Ø Questa pace deve regnare in noi, e quando viene turbata da qualcosa, è già un modo per discernere l’errore che può insinuarsi. Allora possiamo sapere che qualcosa non va, pur senza sapere ancora di preciso cosa. Ma poi il Signore ce lo farà capire.
Ø La pace di Dio è dichiarata in tutta la Bibbia ed è la sola cosa che il diavolo non può imitare.
Ø Per questo Paolo ci dice che proprio questo tipo di pace deve regnare in noi.
Non dobbiamo permettere a niente di sconvolgere la nostra pace. Ciò non significa non avere alcun guaio:
Ø possiamo essere nei guai fin sopra i capelli, ma anche nella pace. Parlo della pace soprannaturale di Dio nello Spirito.
3. Mite – La parola greca corrispondente significa “sopporta.”
Quanto bisogno abbiamo della sopportazione! Non è possibile cambiare tutti come vorremmo.
Ø Ma la saggezza dall’alto è gentile e sopporta, ti suggerisce di perdonare ancora, di tentare di nuovo di aiutare quella persona, di avere pazienza e di pregare per lei.
Ø mentre quella dal basso ti mette contro la persona, ti porta a mandarla via, a scacciarla da te e dalla tua chiesa pensando così di risolvere i problemi.
Ø Sono queste le cose che provengono da Dio, che hanno origine in Lui.
4. Arrendevole – È una saggezza aperta all’insegnamento, alla correzione, alla partecipazione dell’esperienza degli altri.
Ø E non rifiuta di discutere le proprie rivelazioni.
Ø Se è troppo sicura della propria spiritualità e non intende discuterla con quanti vorrebbero dire qualcosa al riguardo, o se ha rivelazioni solo private, attenzione!
Ø Infatti, se è Parola di Dio, potrà e vorrà stare al confronto,
Ø ma se non lo è, il confronto lo rivelerà.
5. Piena di misericordia – “Sapete cosa mi ha rivelato Dio? Che Giovanni vuol prendere il mio posto e mandare via me!”
Ø E allora che farete? Getterete le sue cose, brucerete le sue carte e sarete voi a cacciarlo via?
Ø Ma Dio non può avervi fatto una rivelazione che vi porti ad azioni tanto dure e aggravate dalla lampante caratteristica satanica del disamore. Dio è pieno di misericordia, e ciò che ispira è misericordia. La Sua misericordia non finisce mai, dura per sempre.
Ø Quando Dio ispira una cosa, che si tratti di un problema da evitare o di una situazione da correggere, ne deriva misericordia e andremo con amore dal fratello per parlare insieme dell’argomento.
Ma se l’ispirazione viene dal basso, sarà seguita da invidia, gelosia e sospetto. É il frutto – le azioni che risultano dall’ispirazione – a provare la sua origine. Le sole parole pronunciate dicono poco.
6. Dà buoni frutti – Se l’ispirazione è da Dio porterà buoni frutti.
Ø Non mi porterà a litigare col fratello, a dividermi, a giudicarlo, ma a cercare insieme la soluzione, a parlare con calma e pace del problema.
7. Non fa parzialità – Avete due figli: uno con barba e motocicletta, che vi ha ammaccato la macchina nuova. L’altro che è membro di un centro cristiano, pieno di Spirito Santo e presidente della IBM.
Ø Il Signore dice: “Amali allo stesso modo.” Vi sarà facile? Se siete nel Signore, vi riuscirà, perché la saggezza che viene dall’alto vi spingerà a farlo e ve ne darà la capacità.
Ø Potete esser brave persone, pregare con un piccolo gruppo, trovarvi molto bene tra voi, ma non comunicate ad altri la vostra ricchezza.
Ø Ma ciò che viene da Dio è aperto, vuole essere condiviso con gli altri perché vuole rendere tutti partecipi le meraviglie del Signore e dare a tutti, dovunque e in qualunque momento, ciò che riceve.
Ø Le cose di Dio sono aperte, stanno alla luce, reggono bene la luce, anzi, la richiedono. Chiedono di essere messe alla prova.
Ø Chi cerca l’ombra, il segreto, il silenzio, non è da Dio.
8. È senza ipocrisia – Ovvero, senza agire per le apparenze.
Ø La saggezza che viene dall’alto non esige mai che cerchiate di assumere un certo aspetto, o un certo modo di agire.
Ø Ho un amico sacerdote veramente vicino a Dio, che mi ha confidato come vi siano molte persone che cercano di “indossare” un modo di agire “religioso” del quale non posseggono la buona sostanza.
Ø Vi sono persone che simulano, che si sono rivestite di spiritualità. Ma non funziona, e lo si viene a scoprire.
9. Un frutto di giustizia viene seminato nella pace – Se una cosa viene da Dio, produrrà e lascerà pace. Creerà concordia anche dove concordia non c’era.
Ø Abituiamoci a non discernere solamente le parole delle profezie, delle ispirazioni, degli insegnamenti della gente,
Ø ma a guardare ai risultati che producono e a misurarli con il metro del vangelo riguardo a ciò che produce la saggezza di Dio.
Ø Se i risultati sono diversi, se la sapienza ispiratrice non è “pura, pacifica, mite e arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità e ipocrisia,”
Ø e se il “frutto di giustizia” non viene “seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace,”
Ø avete in mano il metro per discernere, secondo gli insegnamenti apostolici, l’origine di quella sapienza.
Per ricapitolare
Ø La Scrittura esige che si controlli ogni profezia.
Ø Nessun profeta è vero al cento per cento (eccetto Gesù), o falso al cento per cento. Tutti presentano percentuali di miscuglio.
Ø Da qui la necessità di imparare a discernere il vero dal falso, e non solo nelle profezie, ma negli insegnamenti e nei discorsi.
Ø Le belle parole possono rivelare solo il desiderio del cuore del profeta e non il messaggio di Dio.
Ø Dai frutti che derivano dalle profezie e dagli insegnamenti possiamo risalire all’albero che li ha prodotti: saggezza dall’ alto o saggezza dal basso?
Ø Le caratteristiche dei due tipi di saggezza ci insegnano a riconoscere la loro origine.
[i] Dal corso di 12 audio cassette:”THE SPIRIT OF TRUTH AND ERROR” di Bob Mumford (per informazioni dettagliate su questo autore e sulla sua validissima opera, consultare la relativo Pagina Web di Bob Mumford, indicata alla voce CONTATTI del Sito http://www.diovive.com.)
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I PRINCIPALI IMPEDIMENTI
alla crescita spirituale
IL PIÙ GRANDE OSTACOLO ALLA MATURITÀ CRISTIANA
Bob Mumford
Dio vuol agire tramite noi
A questo punto siamo pronti ad incamminarci verso la pienezza dello scopo di Dio per noi, sia come individui sia come corpo. Egli, infatti, vuole agire per mezzo del suo corpo, al quale voi ed io apparteniamo.
Galati 5, 13-26 tocca il punto che costituisce il più grande ostacolo alla maturità spirituale. L’esperienza dimostra che NON tutto ciò che inizia a crescere, arriverà alla maturità. Dio presuppone che facciamo un cammino, da un punto ad un altro da Lui stabilito, e proprio qui sta la difficoltà: spesso ci ritroviamo a fallire tante volte nella stessa prova, ed è necessario imparare ad evitare i ripetuti fallimenti!
Tutta la Legge concentrata in un comando
Riporto qui Galati 5, 13-26, (dalla New American Standard Bible, a mio avviso la più fedele al testo greco):
13 “Siete chiamati alla libertà, fratelli. Solo, non fate della vostra libertà un’opportunità per la carne, ma per mezzo dell’amore (agape) servitevi gli uni gli altri.
14 Perché tutta la legge è messa in pratica in un unico comando: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”.
15 Ma se vi azzannate e vi divorate a vicenda, state attenti, per non essere distrutti gli uni dagli altri.
16 Ma io vi dico, camminate secondo lo Spirito, e non seguirete i desideri della carne.
17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne, e questi sono in opposizione l’una contro l’altro, e così non potete fare le cose che volete.
18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.
19 Le azioni (o manifestazioni)della carne sono: immoralità, impurità, sensualità,
20 idolatria, magia, litigi, gelosia, esplosioni d’ira, dispute, dissensi, divisioni,
21 invidie, ubriachezze, orge e cose del genere, di cui vi avevo avvertiti in precedenza, come già vi avevo avvisati che quanti praticano queste cose non erediteranno il Regno di Dio.
22 Ma il frutto dello Spirito è amore, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà,
23 mansuetudine, controllo di sé. Contro queste cose non esiste legge.
24 Quelli che appartengono a Gesù Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni ed i suoi desideri.
25 Perciò, se viviamo nello Spirito, camminiamo anche nello Spirito”.
26 “Non gonfiamoci d’orgoglio, provocandoci a vicenda, invidiandoci gli uni gli altri”.
Al versetto 26 troviamo i tre peccati cristiani particolari:
I. Non gonfiamoci d’orgoglio, (C.E.I. = vanagloria)
2. provocandoci (sfidandoci) a vicenda,
3. invidiandoci gli uni gli altri.
Prima di inoltrarci nello studio, rivolgo a Dio Padre questa preghiera: “Padre Santo, aiutami ad aprire il cuore alle norme e direttive che vuoi comunicarci e, nel nome di Gesù, Ti chiedo, fa’ che la Tua parola penetri ciascuno di noi in modo tale che da poter essere davvero liberati. Per Gesù Cristo nostro Signore, Amen.
Ø Come si fa ad osservare tutta la legge?
Consideriamo i versetti 13-14, dove si afferma che tutta la legge è osservata amando il prossimo.
Ø Noi, tuttavia, vogliamo essere spirituali e preferiamo amare Dio.
Ø Vi è una cosa però da tenere presente: possiamo dire di osservare tutta la legge “solo” quando impariamo ad amare il prossimo come noi stessi.
Le relazioni con il prossimo
Rettitudine, o giustizia. Penso si tratti di una questione di relazioni. Se davvero volete apparire giusti davanti a Dio, nella vostra vita va messo in ordine l’intero settore delle “relazioni”. Dovete essere nella giusta relazione con Dio, è vero, ma anche con tutti gli altri.
Per convincersi di essere cristiani, non basta arrivare a capire che Gesù è il Salvatore, essere battezzati con acqua e nello Spirito Santo, comprare una Bibbia nuova e frequentare gruppi e chiese.
Sono tutte cose importanti, ma del tutto insufficienti.
Per arrivare poi a capire gli scopi di Dio e l’importanza da Lui attribuita alla Sua Parola, dobbiamo considerare ciò che dice da un’ottica diversa da quella abituale. Vecchio e Nuovo Testamento sono un’entità unica, inseparabile.
Esaminando ad esempio i 10 Comandamenti, noteremo un particolare assai interessante: trattano solo due obiettivi principali, che possiamo suddividere così:
4 comandamenti riguardano Dio,
6 comandamenti riguardano gli uomini.
Il problema, infatti, non sta nella relazione con Dio, ma nell’avere le relazioni giuste con la gente che Dio ci mette intorno! Se avessi intorno gente brava, sarei bravo anch’io!
La Bibbia ci avverte di continuo contro le manifestazioni sbagliate delle relazioni umane: gelosia, invidia, sfida, orgoglio, critica, giudizio, superiorità. Il nostro problema è proprio la gente!
La giustizia o rettitudine non consiste solo nel pregare nello Spirito, cantare in lingue, e leggere e imparare a memoria tutta la Bibbia.
Ø Si tratta invece di avere in noi tanta presenza di Dio quanto basta a farci avere le relazioni giuste con la gente!
Ø Abbiamo bisogno di una parte più grande di Dio in noi, per avere buone relazioni coi fratelli!
La necessità si perdonare e di riconciliarsi:
“Perciò, se stai portando la tua offerta all’altare e ti ricordi che un fratello ha qualcosa contro di te, lascia l’offerta e vai prima a riconciliarti con il fratello… e fai pace subito col vicino, per non finire in prigione” (Mt 3, 23-26).
La condizione per ricevere il perdono:
“Perdona i nostri debiti, come noi perdoniamo i nostri debitori… Perché se perdonerete agli uomini le loro trasgressioni, il Padre Celeste perdonerà a voi. Ma se non perdonerete… neppure Lui vi perdonerà” (Mt 6,12).
Ma il perdono di Dio è al condizionale
La condizione non riguarda il momento della salvezza, perché allora Dio ci prende come siamo, per farci incamminare nella vita cristiana. Ma poi Egli non vuole lasciarci come siamo, e la condizione per ricevere il Suo perdono è perdonare chi ha offeso noi!
Solo dopo aver perdonato i torti e le offese ricevute, potremo passare alla fase successiva:
Ama il prossimo tuo come te stesso
Ma se odio me stesso? Per risolvere questa difficoltà dobbiamo capire gli effetti e conseguenze prodotti in noi dal peccato. Esso ha intaccato tre zone:
1. La relazione tra me e Dio;
2. La relazione con me stesso;
3. La relazione tra me e gli altri.
Come faccio ad amarvi come amo me stesso? Non vi conosco neppure!
Ø La giustizia o rettitudine, tuttavia, mette in ordine queste tre relazioni. Così arriviamo ad amare prima Dio, poi noi stessi e quindi gli altri. Da parte Sua, Dio penserà a metterci intorno le persone “giuste” per fare pratica. Molti, tuttavia, hanno l’impressione di trovarsi come in prigione: a causa del risentimento, non arrivano a sperimentare la libertà e la gioia del Signore.
Il risentimento
Il risentimento è il maggiore ostacolo alla maturità spirituale. Penetra in profondità dentro di noi, e non possiamo farci niente. Mi è capitato di perdonare alcune persone per ben 9 volte! É di estrema importanza rendersi conto che, se ospitiamo in noi del risentimento, la crescita si ferma, la gioia si affievolisce, e pregare più forte e digiunare più a lungo non servirà proprio a nulla.
La prima cosa da fare è riconoscere di avere il risentimento nello spirito. Davanti all’altare Dio ce lo rivelerà e, se glielo chiederemo, ci farà ricordare proprio quelle persone che ci hanno maggiormente ferito.
Torniamo a Galati 5:
Se la rettitudine è un fatto di giuste relazioni, Gesù è venuto proprio a rimetterci nella giusta relazione prima con Dio Padre, e quindi con gli altri. La Scrittura afferma che la giusta relazione con tutti gli altri è il risultato dalla giustizia o rettitudine.
Ø Ai versetti 13-14 è detto chiaramente che dobbiamo usare la libertà a cui Dio ci ha chiamati per servirci gli uni gli altri.
Ø Ma noi gli altri non li vogliamo servire: vogliamo servire solo Dio!
Ø Stentiamo a capire che proprio servendo i fratelli noi serviamo Dio!
Ø Versetto 15: “Se vi azzannate e divorate a vicenda…” I Galati, (cristiani del Nuovo Testamento), avevano problemi nelle relazioni: proprio non riuscivano ad andare d’accordo tra loro!
Ø Versetto 16: Essere spirituali significa camminare nello Spirito Santo, e quando scopriamo il vero significato di questo cammino, la nostra natura umana ci porterebbe a non voler più essere spirituali!
Ø Versetto 19: Le opere della carne sono cattive. Non prendiamo in considerazione le prime opere qui elencate, perché non dovrebbero proprio riguardarci. Ma vi sono inclusi anche diversi problemi di relazione:
odio, (inimicizia, sentimenti di cattiva volontà); litigi, gelosia, esplosioni d’ira e di cattivo carattere, dispute (esplosioni di egoismo), eresia (opinione della propria volontà), dissensi, invidie (provare dolore per ciò che gli altri hanno).
Se qualcuno ci indispone, si manifestano in noi i sintomi di ira, inimicizia, voglia di litigare, esplosioni del nostro cattivo carattere, intolleranza, dispute, ecc.
Aspetti del risentimento
Cosa significa:
Risentimento significa provare dispiacere per un atto, una persona, un rilievo o una situazione in cui ci siamo sentiti ingiuriati o insultati. E’ qualcosa che ci ferisce dentro, in profondità, e può provenire proprio dai cristiani!
Quando si manifesta:
Il risentimento si manifesta quando Dio, o qualcun altro, agisce in modo diverso da come ci aspettavamo. Dio lo fa spesso, e se non siamo aperti ad accettare il Suo modo d’agire, ribolliremo di risentimento nei Suoi confronti e perderemo ciò che invece vuole darci. E non capita di rado!
Natura del risentimento:
Il risentimento ha le seguenti caratteristiche:
1. É soggettivo, e nessuno lo sa oltre voi e Dio;
2. Diventa un fatto di autocommiserazione: “Nessuno mi capisce..”
3. Si accampa in noi sotto forma di rancore, e quando diventa rancore vero e proprio, avete un debito verso qualcuno che, a sua volta, ha un debito verso di voi. Quel debito dovrà essere pagato, perché solo se perdoniamo i debitori (chi mi ha fatto dei torti), saremo a nostra volta perdonati..
Come liberarsene:
Le quattro cose da conoscere per essere liberati dal risentimento, o per impedirne lo sviluppo, sono:
1. Capire cosa Dio intende per prova, ed affrontarla. La Bibbia afferma che Dio ci mette alla prova. Ma Egli non ci avverte quando la prova arriverà, e siamo sempre colti alla sprovvista.
Tuttavia, non appena riusciremo ad accettare come prova le più grosse contrarietà, vedremo le cose cambiare.
Ma prima a cambiare saremo noi! Dio ha la prerogativa di fare e di permettere gli eventi nella nostra vita, ed agisce
Ø per provocare e portare alla luce la nostra vera condizione.
Ø Le cose che ci capitano non sono accidentali: servono a rivelare i nostri problemi,
Ø (non certo quelli degli altri, mentre proprio questa è sempre una grossa tentazione).
2. Capire cosa significa sovranità di Dio. Nella nostra vita nulla avviene senza esser prima passato dalle mani del nostro Dio Onnipotente.
Tutti dobbiamo sapere con certezza che nulla tocca la nostra vita senza il consenso di nostro Padre: “Signore, tu lo hai permesso, ed io lo abbraccio.”
3. Accettare con gioia è la parte più dura. Se trovo la mia fuori serie nuova con una grossa ammaccatura sul davanti, mi soffermo, guardo verso l’alto e riesco a dire: “Dio, Tu lo hai permesso, ed io l’accetto con gioia!”, dov’è la mia gioia?
Ø Ma basta accettare, e se lo fate, state imparando qualcosa sulle emergenze della vita e su come risolverle.
4. Sapete cosa significa prigione? Quando non riuscite a risolvere qualcosa e il risentimento cresce troppo, quell’ammaccatura alla macchina può esser l’inizio della perdita del contatto con Dio.
Ø La Bibbia la definisce “radice di amarezza”: inizia nella forma di piccolo seme di risentimento, e poi si arriva a pensare alla vendetta. Ma a quel punto sarete nei guai! Ed è proprio questo uno dei problemi del matrimonio!
Altri effetti del risentimento
Su questo argomento vi sono altre cose da considerare:
q Il risentimento blocca il cammino con Dio. Se, consapevolmente o no, abbiamo ospitato in noi, magari per anni, il risentimento, non siamo liberi di accettare le cose dalle mani di Dio: Egli ci chiude in una prigione spirituale, e non ci permette di progredire: “Andiamo avanti, se Dio lo permette” (Ebrei 6,3).
q É il maggiore ostacolo alla crescita e alla maturità spirituale. Di questo sono convinto, e se non riusciremo a risolvere il problema, diventeremo dei vecchi davvero miserabili, dei cinici che criticano tutto e tutti.
Ø Pretenderemo che Dio e gli altri siano tutti al servizio del Nostro Regno, anziché essere noi al servizio del Regno di Dio!
Chiediamo a Dio che oggi, come popolo, ci liberi dal risentimento.
Il rimedio: dal perdono all’amore
La prima cosa da fare è perdonare il risentimento contro Dio.
Molti lo coltivano per anni: “Dio ha lasciato morire mia madre!” Oppure, non vi ha guarito, e non vi ha dato più soldi! In realtà siamo noi a non aver accettato, e con gioia, la nostra eredità in Dio!
Nutriamo un profondo risentimento verso gli altri perché hanno ciò che vorremmo noi e sono come noi vorremmo essere: belli, bravi, intelligenti.
q Proviamo risentimento verso il prete, perché non è venuto quando doveva venire; verso i genitori che ci hanno fatto del male; verso i parenti che ci hanno feriti in modo atroce.
q Siamo pieni di risentimento sul posto di lavoro, perché la gente ci è passata avanti nella carriera. Il medico poi ha sbagliato un’operazione e ci ha fatto stare peggio di prima.
Dio ci vuole liberare dai risentimenti più intimi e profondi.
q Ci libera dal risentimento di cattolici contro protestanti, o protestanti contro cattolici. Una volta, in una riunione di 35.000 persone, un prete cattolico venne a lavarmi i piedi, perché riconosceva di averci offesi: così 500 anni di ingiurie cominciano a guarire.
q Dio ci libera dai risentimenti di natura politica, dai contrasti tra partiti e fazioni. Nei cristiani, gli ideali politici fanno sorgere risentimenti profondi che li mettono gli uni contro gli altri. Lo sapevate che anche tra i discepoli di Gesù c’erano Simone lo Zelote, il giudeo più fanatico che potesse esistere, e Matteo il pubblicano, che si era completamente venduto al governo romano? Eppure, Gesù li mise insieme.
q Gli altri nemici verso cui proviamo risentimento: Dobbiamo arrivare ad amare anche i comunisti cinesi! Prima, pensando ai comunisti, mi riempivo di risentimento e li odiavo “nel nome del Signore”. Che dire poi dei criminali? La Bibbia afferma che un giorno impareremo ad amare ogni tipo di nemici. Non ci è permesso avere risentimento verso nessuno. Infatti, persino il risentimento contro i nemici ci fa perdere il contatto con Dio, e ben presto ci ritroveremo nelle loro stesse condizioni.
Vi chiedo di chinare il capo in preghiera, mettendo i nomi, quando pregate per il risentimento contro qualcuno. Dio, allora, ci purificherà. Innanzi tutto, dobbiamo dirgli che vogliamo perdonarlo per il risentimento provato contro di Lui. “Sono troppo piccolo, troppo alto, volevo essere un uomo, o una donna…Signore, oggi Ti perdono.”
Quindi, dobbiamo perdonare tutti gli altri.
Ecco qui un esempio di preghiera di perdono. Poi rimanete in ascolto, in silenzio.
Ø “Mio Dio, Ti chiedo di perdonarmi.
Ø Ma anch’io voglio perdonare Te ed essere purificato da ogni risentimento contro di Te, perché non hai guarito mia madre, o mio padre, ecc…. ed ho provato un risentimento segreto contro di Te. Oggi Ti perdono, o Dio, come Tu hai perdonato tante volte me.
Ø Perdono il mio sacerdote per quello che ha fatto o non ha fatto, [mettete il nome nel vostro elenco].
Ø Signore, lo perdono e libero il mio risentimento contro di lui.
Ø Perdono i miei genitori per quello che hanno sbagliato nella mia vita. Li perdono nel nome di Gesù.
Ø Perdono il mio principale, mia sorella, i miei maestri, i medici che hanno sbagliato, e le persone che mi hanno provocato tanto dolore.
Ø Signore, Ti chiedo di purificarmi dai sentimenti negativi verso quanti mi offendono.
Ø Voglio essere liberato dal risentimento contro i cattolici, o i protestanti,
Ø i partiti politici che vanno contro le mie idee, gli albanesi e i musulmani, i criminali.
Ø Gesù, ti chiedo di purificarmi da ogni risentimento contro il Tuo popolo, perché diventa occasione di litigi e dispute contro di esso.
Ø Liberami dal risentimento contro i nemici, contro quelli che mi hanno disprezzato e perseguitato, che si sono presi gioco di me. [Chiedete a Dio che vi liberi da ogni vostro risentimento, anche dei più profondi e nascosti].”
Ø Madri contro figlie, figlie contro madri.
Ø Mariti, liberate il risentimento contro vostra moglie, e voi mogli, contro vostro marito, perché non era come pensavate fosse! Perdonatelo e siate liberati.
Ø Perdonate gli errori e le divisioni tra denominazioni, i problemi dottrinali che trovate negli altri;
Ø perdonate i membri delle altre confessioni cristiane, tutti quelli contro cui avete avuto dei rancori, perché pensavate fossero nell’errore o abusassero delle cose di Dio.
Ø Provate risentimento contro Dio perché non vi ha portati nel ministero, per aver permesso che il vostro matrimonio fallisse, per non aver fatto ciò che pensavate avrebbe dovuto.
“Signore, Gesù, purificaci proprio qui ed ora, come Tuo popolo”.
“Il sangue di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, ci purifica da ogni ingiustizia. E se abbiamo commesso dei peccati, Lui li perdonerà. Se confessiamo i nostri peccati, Lui è fedele e giusto, e ci purifica dai nostri peccati, e ci purifica da ogni ingiustizia.”
” Ma il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza …” Forse con chi è perfetto? Tutte queste cose riguardano le relazioni con gli altri. Non è possibile avere pazienza senza la gente.
I frutti dello spirito riguardano le relazioni.
Abbiamo visto che
Ø 6 dei 10 Comandamenti riguardano le relazioni tra noi, e che
Ø la nostra “rettitudine o giustizia” è una questione di relazioni con gli altri.
Ø Anche i frutti dello Spirito in Galati 5,22 non hanno un obiettivo diverso.
Quei frutti, infatti, non sono per Dio, ma per la gente, che vuol venire da voi e cogliere il frutto della pazienza. Nella nostra pazienza vuol vedere il carattere di Dio, avvertire la fonte. Ma finché in noi vi è il risentimento, non c’è posto per la crescita dei frutti. Vivremo allora un’esistenza tetra, perché le cose si affolleranno senza produrre il frutto dello Spirito, che ci permetterebbe di avere una giusta relazione con tutti.
Recitiamo il Padre Nostro…
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IL SECONDO MAGGIORE OSTACOLO ALLA MATURITÀ CRISTIANA
Bob Mumford [1]
LA PAURA
Prendiamo il libro di Isaia, 35, 3-10:
q “Incoraggiate gli esausti, rafforzate i deboli. Dite a quelli col cuore palpitante: ‘Coraggio! NON TEMETE! Guardate, il vostro Dio verrà con vendetta. La ricompensa di Dio verrà, ma Lui vi salverà. Allora gli occhi dei ciechi si apriranno, gli orecchi dei sordi sentiranno, gli zoppi salteranno come cervi, e la lingua dei muti griderà di gioia, perché acque sgorgheranno dal deserto, e fiumi nel deserto, e la terra assetata diventerà uno stagno e il suolo arido avrà sorgenti d’acqua… E Vi sarà una via maestra, che sarà chiamata via della santità. Gli impuri non la percorreranno, ma sarà per coloro che vi camminano sopra. E i folli non vagheranno su di essa. Non vi saranno leoni, né bestie viziose si troveranno in quella via. Ma i redenti vi cammineranno”.
q Versetto 10: “Allora i redenti del Signore torneranno. Verranno a Sion con grida di gioia, con gioia eterna sul loro capo. Troveranno gioia e felicità. E il dolore e i sospiri fuggiranno via.”
Dio vuole fare tutte queste cose in noi, e potrà agire solo quando saremo liberati dalla paura. Tutto, infatti, parte da un’ammonizione: “Non temete!” Se passate tutta la vita nella paura e nella timidezza, vi perdete tutte le meraviglie che Dio vuol fare sulla terra! E’ quindi necessario capire con estrema chiarezza se in noi vi è questo grande ostacolo, e prepararsi a vincerlo.
La paura degli uomini
Il secondo maggiore ostacolo che io conosco, e che impedisce alla gente di progredire nel cammino col Signore, è quella che chiamerei la paura degli uomini.
è La paura degli uomini è la radice di tutte le altre paure. É simile al risentimento, e scende in profondità, proprio dove risiede il problema. Esaminiamo i versetti di Isaia riportati qui sopra, e in particolare il n. 4:
q Sapete cosa significa un cuore palpitante? Significa che non riuscite a fare una testimonianza davanti a più di una persona per volta: vi si secca la gola, vi va via la voce, e scoprite di avere un problema: la paura degli uomini.
q Il timore di Dio è l’inizio di ogni saggezza, ed è un bene: à l’aspetto positivo del timore, e la Scrittura ce lo insegna. Ma ora dobbiamo imparare a togliere da noi quanto è di ostacolo alla crescita spirituale, ossia la parte negativa del timore: il timore degli uomini.
Come si manifesta:
La paura degli uomini si manifesta in diversi modi:
q La conformità all’opinione pubblica. – Un amico psicologo chiamava questo tipo di paura “il gregge”. In altre parole, tutto il genere umano galoppa in un senso, e voi gli andate dietro: non volete essere diversi, volete stare con gli altri. “Se lo fanno tutti, è giusto”.
Ø Ma Rm 12, 1-2 dice: “Non conformatevi alla mentalità del mondo“.
Ø Esiste anche questa traduzione: “Non permettete al mondo di spremervi nella sua forma“.
Conosco gente talmente cosciente della moda, dello stato, della propria o altrui persona, del denaro e di ogni altra cosa, che mi chiedo come possano progredire nel cammino con Dio.
Ø Cercano di compiacere tutti. Ma lo sapete che non si può accontentare e compiacere la gente?
Ø Se passate la vita a cercare di accontentare gli altri, finirete male!
Ø Si avverte una pressione crescente sul popolo di Dio, che cerca di costringerlo nello stampo del mondo. Il mondo vuole convincerci che quando tutti fanno una certa cosa – un nuovo televisore, pubblicità, oroscopi, filosofie indiane, ecc., anche noi dobbiamo seguire la corrente.
Ma la peculiarità del cristiano è proprio questa: se tutti vanno in una direzione, noi dobbiamo andare nell’altra.
Ø A chi piace nuotare contro corrente?
Ø A me piace essere accettato; voglio far piacere alla gente, essere parte del gruppo, essere “in”.
Ø Il costo tuttavia è talmente alto, che non vale proprio la pena.
Si tratta di fare una scelta. Non dobbiamo voler essere intrappolati, catturati dal gregge. E non certo perché siamo dei ribelli, ma perché non vogliamo galoppare, assieme all’intera società, verso la distruzione, la degenerazione e la tragedia!
Cos’é la paura
É importante capire che, se Dio non ci libera dalla paura degli altri uomini, è assai probabile venir assorbiti dalla mentalità del mondo e gettati verso l’abisso assieme a tutti gli altri. Sentiamo cosa dice la Scrittura:
q Proverbi 29,25: “Il fatto di temere gli uomini ci mette un laccio intorno al collo”.
Ø Quando una persona teme gli uomini, l’opinione pubblica ed il gregge, assomiglia ad un bue: ha le briglie intorno al collo, e può essere portato dovunque da chiunque.
Ø Se tutti lo fanno, non è un buon motivo per farlo anche noi. Dobbiamo invece stabilire se è giusto o sbagliato, ed a questo proposito, dieci milioni di persone si possono sbagliare. “Il timore degli uomini mette un laccio intorno al collo, ma chi spera nel Signore sarà esaltato.”
q Proverbi 10,24: “Al malvagio sopraggiunge il male che teme.” Sono parole di Giobbe, che aveva paura del male.
Ø La paura è una fede al negativo: è fede nel diavolo, fede nell’uomo, fede nella tragedia, nei problemi e in tutto ciò che ci porta fuori strada.
Ø Se una persona è sicura di avere un certo male e se lo aspetta, o è sicura che il marito la tradisca, può darsi che le cose tanto temute le accadano davvero! La paura, infatti, essendo fede al negativo, prepara il terreno agli eventi. La paura blocca la gente in ogni senso.
La paura nel Vecchio e nel Nuovo Testamento
Vediamo prima nel Vecchio Testamento:
q Deuteronomio 20,8: Il popolo era pronto per entrare in battaglia, quando il sacerdote venne a dire:
“Se qualcuno ha paura, può andarsene a casa.”
É un metodo diverso da quello dei nostri eserciti, che vanno alla ricerca dei codardi! Sapete perché i paurosi vengono mandati a casa? Infetterebbero il resto dell’esercito, ed è meglio mandarli via! Se avete paura, non andate coi carismatici!
q Giosuè: Tramite Mosè, Dio disse per otto volte a Giosuè che non doveva avere paura, perché sarebbe stato con lui. Giosuè doveva portare gli ebrei in Canaan, e alla fine ebbe paura. Ma dobbiamo andare avanti e pagare il prezzo!
Una volta ricevetti una lettera da uno stimato amico: “Bob, capitola davanti a quel problema, perché gli uomini hanno il potere di stritolarti!” Che stupendo incoraggiamento, alleluia! Cercano di farvi uscire dal campo di battaglia, di immettere in voi la paura ed eliminare la vostra capacità di procedere in Dio.
Veniamo ora al Nuovo Testamento.
q Apocalisse 21,8: “Ma il codardo…” – una traduzione diversa dice: “Il pauroso…” L’originale greco, tuttavia, dice: “il timido”. Spesso, dietro queste apparenze, si nasconde la timidezza.
Ø Ma la Bibbia dice che il timido non ce la farà.
q 2 Timoteo I,7: “Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di potenza, d’amore e di disciplina“.
Ø Al versetto 8, Paolo rivolge parole importantissime a Timoteo, che aveva il problema di vergognarsi a dare testimonianza. Stava per soccombere alla paura degli altri uomini! Ma Paolo lo riprende.
Non crediate che io non capisca. Ma è necessario che siate scossi liberati, che riceviate una liberazione nello spirito. É necessario che Dio intervenga in voi.
Ø Ma se ve ne state lì seduti, tremanti per la timidezza e la paura, vi posso garantire che gli scopi di Dio andranno avanti, mentre voi sarete lasciati indietro.
Ø La compassione che provo per i timidi non mi permette di lasciarvi in quelle condizioni.
E voi, avete paura degli uomini?
Ecco qui sette sintomi della paura degli uomini: tratti dalla mia esperienza personale e dall’opera di consulente spirituale. Grazie a Dio, è impossibile averli tutti, allegria!
I SINTOMI DELLA PAURA DEGLI UOMINI
1 L’afasia – É l’incapacità di parlare, di pensare. Tutti i pensieri svaniscono, la mente diventa un lenzuolo bianco, a causa della paura degli uomini. I casi più gravi possono richiedere una liberazione. Talvolta il problema è di origine diabolica. Anche il presidente della repubblica è solo un uomo, e non c’è nulla da temere. Dovete conquistare la paura e fare ciò che vi è richiesto.
2 Evitare i confronti – Se qualcuno vi pesta un piede e ci sta sopra senza accorgersene, voi non dite niente per paura.
Ø Se la minestra è fredda, non lo dite al cameriere del ristorante. Avete paura di lui?
Ø O avete paura dei vostri figli, della moglie, del marito, o del principale?
Ø Avete paura di affrontare chiunque? Significa che la paura degli uomini vi ha messo un laccio al collo.
3 L’incapacità di prendere una posizione impopolare – Non prendete mai posizioni precise:
Ø non per il battesimo, né per l’aborto,
Ø non a favore o contro il divorzio. Siete come un pesce che va dove scorre l’acqua.
Ø Molti non sanno prendere posizioni riguardo al fatto di credere in Dio.
Ø Ma voglio confidarvi un segreto: nella nostra epoca la chiesa è accettata, ma può venire il giorno in cui saremo molto impopolari. É meglio, quindi, imparare a prendere una posizione per le cose in cui crediamo, popolari o impopolari che siano.
4 Dire alla gente ciò che pensate vogliano sentirsi dire – Con quelli della destra, parlate come uno di loro, con quelli di sinistra vi adeguate alle loro idee.
Ø Con ogni partito vi adattate. Con i Battisti parlate di Calvino.
Ø Vi adattate alle circostanze e, come i camaleonti, cambiate colore a seconda del caso, e questo solo perché avete paura: il timore degli uomini vi blocca.
5 La filosofia della pace ad ogni costo – É un problema che ha avuto origine nella Chiesa, anche se poi si è diffuso in tutti i settori.
Ø Ma non è una filosofia biblica: spesso deriva dall’incapacità di parlare, dalla mancanza di coraggio a dire il necessario. La Bibbia insegna a tenere la testa alta.
6 Non far inciampare il fratello più debole. – Vi è un tipo di paura degli uomini che ha un’origine religiosa: ci hanno insegnato a non far inciampare il fratello più debole.
Ø Ma questo è un tipo di schiavitù.
Ø Se volete una macchina nera solo perché la ritenete più santa di una rossa, avete acquisito la mentalità del fariseo: cercate di compiacere gli altri e di identificarvi con i farisei.
Diverse volte Gesù mise, intenzionalmente, dei punti d’inciampo alla gente. Voleva scuoterli e rivelare la loro vera natura. Penso che l’85% della chiesa, del popolo di Dio, avrebbe bisogno di provocazione e di inciampare: ha bisogno di una bella scossa.
Ø Noi invece, magari, ci vestiamo di nero, non facciamo questo o quello, non tanto per convinzione quanto per tradizione umana.
Ø Sono convinto che centinaia di migliaia di persone siano schiave della paura degli uomini. Ma è una convinzione personale, che potete rifiutare.
In ogni gruppo di persone vi sono dei cagnolini pechinesi pronti ad abbaiare. Appena cercate di fare qualcosa per il Signore, cominceranno ad abbaiare accanitamente.
Ø Ma è proprio il Signore che provvede a metterveli intorno, e sapete perché?
Ø Se abbaiando così riescono a farvi tornare indietro, significa che dovete tornare indietro davvero, perché non siete adatti all’opera di Dio.
Ø E se non siete pronti per i cani, è bene che non cominciate neppure!
A volte io stesso metto intenzionalmente degli inciampi davanti alla gente: Quando si rialzano, saranno liberati. Gesù, in piedi davanti al tempio, disse: “Lo vedete questo tempio? Distruggetelo, e in tre giorni IO lo ricostruirò.”
Gli ebrei diventarono quasi matti. Se lo avesse detto in Galilea, o in Giudea… Ma perché proprio lì davanti al tempio? Perché voleva provocare un po’ di eccitazione. Dalle loro orecchie usciva vapore, e la loro pressione sanguigna era salita alle stelle: “Ma come, ci abbiamo messo quarant’anni a costruirlo!”
7 Doppiezza, incapacità a prendere decisioni – e poi a esservi fedeli. Si può anche parlare di dubbio o “dibattito interno”.
Ø Significa che, nell’intimo, siete sempre indecisi, sottosopra, e continuate a chiedervi se fare in un modo, o in quello opposto.
Ø Tale doppiezza, la gente che ha paura dei fratelli, è una vera tragedia. “Che penseranno i vicini?” Se vogliamo lavorare per Dio e obbedire a Lui, dobbiamo conquistare la paura degli uomini!
Ø Non esiste una formula magica, ma è una paura da vincere!
Vincere la paura degli uomini con il timore del Signore
q Isaia 8,11
“Così il Signore mi parlò con potenza, e mi istruì a non camminare sulla via di questa gente, dicendo: “Non devi dire che è una cospirazione ciò che questa gente chiama una cospirazione. E non devi temere ciò che essi temono…. É il Signore degli eserciti che devi considerare santo, e Lui sarà il vostro timore!”
Passando dalla paura degli uomini al timore del Signore, non saremo liberati totalmente dalla paura, ma vi cammineremo sopra.
Infatti, è proprio il timore del Signore che ci libererà dalla paura degli uomini!
q “Hai paura di dire al cameriere che la minestra è fredda?” – “Sì, Signore!”
q “E hai paura di me?” – “Si, Signore!”
q “Allora, parla al cameriere!” Sapete per quale motivo dirò al cameriere: “La mia minestra è fredda!”? Per il timore, la paura del Signore! Ora di paure ne ho due, ma una è più forte dell’altra, e la vince.
“Se vuoi non avere paura degli altri, è bene che tu abbia timore di Me!” Ci dice il Signore!
Ø Non avere paura delle loro opinioni, dell’opinione pubblica, o di cosa penserà la gente.
Ø Per non avere queste paure, è bene che tu tema di mancare i Miei scopi nella tua vita.
Ø É meglio che sia tu a temere, piuttosto che sia IO a provvedere a rimetterti in carreggiata, sulla strada giusta!” – “Ho capito, Signore!”
Non tutto cambierà immediatamente, ma quando Lui ve lo chiederà, avrete il motivo che vi porterà a vincere la paura degli uomini! La paura di Dio, infatti, è più grande di quella degli uomini!
Non si tratta di qualche formula magica: Io vi ho lavorato sopra per oltre 22 anni. Non abbiamo scelta.
q 2 Timoteo 1,7:
“Il Signore non ci ha dato uno spirito da codardi, ma di potenza (la capacità di agire)”.
Ø Ci ha dato anche l’amore, nel quale non c’è paura, e
Ø la terza cosa che ci ha dato è una mente disciplinata.
Cosa significa? Che se il Signore mi dice: “Oggi devi andare dal principale a chiedere l’aumento”, tu non lo faresti, ma lo farai per la paura che hai del Signore che te l’ha chiesto.
Ø Se il Signore lo chiede, ne avrò la capacità.
Ø Amo Dio, amo il principale, amo la mia famiglia. E questa ha bisogno di un aumento. Magari lo otterrò!
Ø I giusti sono coraggiosi come leoni.
Ø La volta successiva sarà più facile farsi coraggio, e poi ancora più facile.
q Salmo 33, 1-5:
“Benedirò il Signore in ogni tempo… Ho cercato il Signore e mi ha risposto, e da ogni timore mi ha liberato.”
Mi ha liberato dalla paura della polizia tedesca, del tumore, della povertà, della vecchiaia, della gente, dei nazisti, dei pentecostali. Da tutti i timori mi ha liberato.
q Versetti 7-8: “Questo povero grida, il Signore lo ascolta, e lo libera da tutte le sue angosce. L’Angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva.”
Ø Se avete fatto l’esperienza della salvezza e siete battezzati nello Spirito Santo, pregate in lingue, vivete secondo la parola di Dio e passate del tempo con Lui nella preghiera,
Ø e se date la vostra testimonianza nelle opportunità che il Signore vi offre,
Ø vi mantenete liberi dal risentimento e conquistate i vostri timori e paure, ecco ciò che vi accadrà entro un anno al massimo:
q Dio avrà talmente rinnovato il vostro modo di vivere e la vostra vita, che non crederete di essere la stessa persona. Io queste cose posso solo insegnarvele. Non posso certo farle per voi.
è La paura degli uomini è un serpente, un cappio intorno al vostro collo, e vi bloccherà sulla via del Signore.
q “Tutte le cose finiranno, ma la Parola di Dio dura per sempre.”
Preghiamo:
Padre celeste, ti ringrazio per il privilegio di averci dato la Tua Parola. Essa dice che quando viene pronunziata, non torna indietro senza produrre frutto.
Ti chiedo o Signore, nel nome di Gesù; di liberare me, e queste persone, da ogni paura, e in particolare dalla paura degli uomini.
Ti preghiamo di purificarci al punto che riusciremo a parlare con fiducia e coraggio, con certezza ed unzione. Non importa chi siamo o da dove veniamo. Ti preghiamo di operare in noi e di portarci verso questa meta, per questo ti lodiamo, nel nome di Gesù.
Amen.
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I FALSI PROFETI E LE LORO OPERE IERI ED OGGI
Esaminiamo con attenzione il testo biblico di Matteo 7:13-29 e vediamo che cosa esso effettivamente dica sulla questione dei falsi profeti e delle loro opere.
1. La porta stretta
La sezione che consideriamo inizia con un discorso del Salvatore Gesù Cristo sulla porta stretta:“13Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 14Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!”.
La via che i falsi profeti propongono è sempre una via più facile, seducente, e “ragionevole” rispetto alla verità. Essa è la via che fa appello all’umana sensualità, quella che la Bibbia chiama “carne”. La via della croce, invece, la via che contempola la radicale corruzione dell’essere umano, la sua impossibilità di salvarsi con i proprii meriti, la via che parla dell’amore di Dio che in Cristo si carica Egli stesso dei nostri peccati e di ciò che essi meritano per potercene liberare e per poterci trasformare in nuove creature, è molto più difficile ed ostica per l’uomo naturale.
Per potere abbracciare la salvezza l’essere umano deve rinunciare alle proprie pretese e al proprio intendimento per accogliere umilmente il punto di vista di Dio: “Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro Dio che perdona largamente. Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie le mie vie, dice l’Eterno” (Is. 55:6,7).
Parole più rassicuranti. Il profeta Geremia doveva riferire al popolo di Israele ed ai suoi governanti il messaggio di Dio, e questo parlava di giudizio e di condanna, un messaggio "scomodo", difficile da accettare. Israele però preferiva il messaggio più bello da ascoltare dei falsi profeti: «Così dice l'Eterno degli eserciti: Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano. Essi vi fanno diventare spregevoli; vi espongono le visioni del loro cuore, e non ciò che procede dalla bocca dell'Eterno. Dicono del continuo a quelli che mi disprezzano: "L'Eterno ha detto: Avrete pace; e a tutti quelli che camminano nella caparbietà del loro cuore: "Nessun male verrà su di voi".. Ecco, la tempesta dell'Eterno si scatena furiosamente... "Io non ho mandato quei profeti; ma essi sono corsi..."». Si veda tutto Gr. 23:9-40.
Parole più ragionevoli. I Corinzi erano scandalizzati dalla predicazione dell'apostolo Paolo. La ritenevano "follia" perché "irragionevole": «Infatti il messaggio della croce è follia per quelli che periscono, ma per noi che siamo salvati è potenza di Dio... poiché i Giudsei chiedono un segno, e i greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocefisso, che è scandalo per i Giudei e follia per i greci» (1 Co. 1:18,23,24). Ciò che l'uomo naturale considera "irragionevole" è spesso invece la verità perché la "ragionevolezza umana è viziata anch'essa dal peccato, e deve rigenerarsi.
Un metodo di salvezza "più logico". In Galazia l'apostolo Paolo aveva predicato l'Evangelo della grazia, che siamo cioè salvati da Dio per grazia mediante la fede. Molti però reagivano a questa predicazione perché sostenevano che si potesse essere salvati solo per l'osservanza della legge di Dio, e non per fede, ed influenzavano i cristiani in questo senso. A questi Paolo risponde: "O Galati insensati! Chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verità?, voi, davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato ritratto crocefisso fra voi? Questo solo desidero sapere da voi: avete voi ricevuto lo Spirito mediante le opere della legge o attraverso la predicazione della fede? Siete così insensati che, avendo cominciato nello Spirito, vorreste finire nella carne?" (Ga. 3:1-3).
In Ga. 4:9-11 l'apostolo Paolo reagisce difronte a coloro che della fede cristiana ne fanno un ritualismo, come se questa fosse la sostanza della fede: "Ora invece, avendo conosciuto Dio, anzi essendo stati piutztosto conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, ai quali desiderate essere di nuovo asserviti? Voi osservate giorni, mesi, stagioni ed anni. Io tempo di essermi affaticato invano per voi". In Cl. 2:23 l'apostolo dice: "Se dunque siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché vi sottoponete a dei precetti come se viveste nel mondo, quali: 'Non toccare, non assaggiare, non maneggiare' tutte cose che periscono con l'uso, secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini?".
2. I falsi profeti
Ecco così che il Salvatore Gesù Cristo passa a metterci esplicitamente in guardia contro i falsi profeti. Chi sono? Quelle persone che proferiscono falsamente la Parola di Dio dicendo che Dio li ha mandati, ma non è vero.
a. Conoscono la Parola. “15Guardatevi dai falsio profeti, i quali vengono a voi in vesti di pecore, ma dentro sono lupi rapaci”.
I falsi profeti possono essere perfettamente a conoscenza della lettera della Parola di Dio, ma solo abilmente sfruttarla a loro vantaggio. Un esempio illuminante è quello delle tentazioni di Cristo, dome il diavolo mostra di conoscere molto bene la Bibbia. Egli cita la Bibbia diverse volte, ma fuori dal contesto, od omettendone ad arte alcune sue parti (cf. Mt. 4:6).
b. Torcono la Parola. Essi sono in grado di manipolare la Parola di Dio: “…in esse [le lettere di Paolo] vi sono alcune cose difficili da comprendere, che gli uomini ignoranti ed instabili torcono, come fanno con le altre Scritture, a loro propria perdizione” (1 Pi. 3:16).
c. Ne insinuano elementi estranei. E’ sempre Pietro che scrive: “Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione” (1 Pi. 2:1).
Per usare un’espressione biblica, “loro padre è il diavolo”, ed agiscono espressamente per ingannare, per rovinare l’opera di Dio, per far perdere a Dio anime preziose. Egli è maestro dell’inganno e dell’interessato travisamento della verità, gioca a confondere e a sovvertire: “(il diavolo) fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna” (Gv. 8:14).
Per attuare questi malvagi propositi usano i mezzi dell’inganno e del travestimento. Essi si travestono “da pecora” e non possono essere riconosciuti dalla persona disattenta, perché non hanno un aspetto cattivo, anzi, si presentano come brave persone dalla testimonianza ineccepibile, ma sotto…
“…tali falsi apostoli, infatti, sono degli operai fraudolenti che si trasformano in apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsi, perché anche Satana si trasforma in angelo di luce” (2 Co. 11:4).
3. Maestri di seduzione
Quali sono le tecniche degli “operai fraudolenti”, veri maestri di seduzione, e come si presentano? Lo scopriamo dalla Scrittura stessa:
“Costoro, infatti, non servono il nostro Signore Gesù Cristo, ma il proprio ventre, e con dolce e lusinghevole parlare seducono il cuore dei semplici” (Ro. 16:18).
“…ma io temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così talora le vostre menti non siano corrotte e sviate dalla semplicità che si deve avere al riguardo di Cristo” (2 Co. 11:3).
“Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l’ira di Dio sui figli della disobbedienza” (Ef. 5:6).
“Vi dico questo, affinché nessuno vi inganni con parole convincenti” (Cl. 2:4).
“Vi ho scritto queste cose al riguardo di coloro che cercano di sedurvi” (1 Gv. 2:26).
Ecco dunque come questi falsi profeti usano bene la loro lingua con astuzia per trarre ion inganno la gente semplice e senza risorse per scoprire l’inganno: parlare dolce e lusinghevole, vani ragionamenti (abilità dialettica appresa) e parole convincenti! Essi sanno usare parole convincenti per trarre in inganno.
Chi saprebbe resistere a tutto questo, soprattutto se non super-preparato? Ringraziando Dio, però, Gesù ci assicura: “Poiché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli tanto da sedurre, se fosse possibile anche gli eletti” (Mt. 22:24). Gli eletti cioè arriveranno irresistibilmente alla salvezza, nonostante tutto. Chi però cadrà nelle reti dei falsi profeti? Risponde l’apostolo Paolo: “Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l’anno ottenuto, e gli altri sono stati induriti, come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire” (Ro. 11:7,9), e in questo si manifesta il giudizio di Dio nei loro riguardi.
Fanno mostra di opere buone! Hanno apparentemente un carattere dolce, fanno mostra di opere buone, ma non sono fatte nel giusto spirito, e quindi non sono gradite a Dio. Dio apprezza evidentemente le buone opere, esse però non possono essere mai disgiunte dal rispetto della verità rivelata di Dio.
“21Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’ entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore! Non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?’. 23E allora io dichiarerò loro: ‘Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti, operatori di iniquità”.
Interessante è sapere chi siano questi “operatori di iniquità”: (1) Gente che invoca il nome del Signore; (2) gente che profetizza, cioè che compie attività di predicazione; (3) gente che sembra essere molto brava a “cacciare demoni”; gente che fa “opere potenti”, cioè opere sociali e civili, che si comporta con una certa moralità… (4) gente ripiena di “zelo” e che batte in questo ogni loro concorrente! “Quelli sono zelanti per voi, ma non per fini onesti; anzi, essi vi vogliono separare affinché siate zelanti per loro. Ora è buona cosa essere sempre zelanti nel bene…” (Ga. 4:17,18).
Inoltre è facile “dare l’apparenza” di moralità e di costumi onesti, ma di può essere così simili ai Farisei, persone certo degnissime, eppure persone che Gesù aveva condannato per la loro ipocrisia: “Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine. Così anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini; ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità” (Mt. 24:27,28). I Farisei al tempo di Gesù erano molto abili nella propaganda a loro favore, facendosi ritenere i migliori, la realtà però era molto diversa.
Quale opera davvero più conta e deve essere la prima? Risponde a questa domanda il Signore Gesù Cristo, che replicando a chi gli chiedeva quali opere dovesse fare per conquistare il Regno di Dio, dice: “Questa è l’opera di Dio: che crediate in Colui che Egli ha mandato” (Gv. 6:29), e credere a Cristo significa affidarsi a Lui soltanto per la nostra salvezza disperando di noi stessi e rinunciando al presunto valore meritorio delle nostre opere. Solo così potremo ottenere il perdono dei nostri peccati e la vita nuova (la “nuova nascita”) che sola ci permette di fare buone opere gradite a Dio.
Inoltre la Parola di Dio ci dà un criterio molto chiaro per smascherare i falsi profeti. Dice: “Da questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio” (1 Gv. 4:2), “poiché sono apparsi nel mondo molti seduttori, i quali non confessano che Gesù Cristo sia venuto in carne; questi è il seduttore e l’anticristo“ (2 Gv. 10).
E’ a questo punto che l’ortodossia dottrinale è essenziale. Qualunque siano le pretese di chi “bussa alla nostra porta”, il metro per giudicarlo è se questi crede che Gesù Cristo sia Dio stesso diventato uomo per la nostra salvezza. Questo è il punto centrale di tutta la questione. Le persone che consideriamo potrebbero anche essere le migliori al mondo, ma se non riconoscono che Gesù Cristo è Dio con noi, sono dal diavolo, e non devono essere neppure ricevute, bisogna solo pregare il Signore che, se possibile, abbia pietà di loro, le converta e faccia loro aprire gli occhi. Anzi, l’apostolo Paolo stesso dice molto chiaramente: “…vi sono alcuni che vi turbano e vogliono pervertire l’Evangelo di Cristo. Ma se anche noi o un angelo dal cielo vi predicasse un Evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto. Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto!” (Ga. 1:8,9).
P.Castellina, 15 maggio 1992
APPENDICE
Le buone opere che a Dio sono gradite
1. Le buone opere sono solo quelle che Dio ha esplicitamente comandato nella sua santa parola (1), e non quelle che senza la sanzione divina che gli uomini concepiscono dal loro zelo senza conoscenza, o sotto il pretesto delle buone intenzioni (2).
(1) Mi. 6:8; Ro. 12:2; Eb. 13:21.
(2) Mt. 15:9; Is. 29:13; 1 Pi. 1:18; Ro. 10:2; Gv. 16:2; 1 Sa. 15:2123.
2. Queste buone opere, compiute in obbedienza ai comandamenti di Dio, sono il frutto e l'evidenza di una fede vera e vivente (3). Mediante esse i credenti manifestano la loro riconoscenza (4), rendono sicura la loro vocazione ed elezione (5), edificano i loro fratelli (6), adornano la loro professione dell'Evangelo (7), turano la bocca all'ignoranza degli uomini stolti (8), e glorificano Dio (9). Difatti i credenti sono fattura di Lui, essendo stati creati in Cristo Gesù in vista delle opere buone (10) affinché, godendo del frutto della loro santificazione, abbiano per fine la vita eterna (11).
(3) Gm. 2:18,22.
(4) Sl. 116:12,13; 1 Pi. 2:9.
(5) 1 Gv.2:3,5; 2 Pi. 1:510.
(6) 2 Co. 9:2; Mt. 5:16.
(7) Tt. 2:512; 1 Ti. 6:1.
(8) 1 Pi. 2:15.
(9) 1 Pi. 2:12; Fl. 1:11; Gv. 15:8.
(10) Ef. 2:10.
(11) Ro. 6:22.
3. La loro capacità di compiere opere buone non deriva da loro stessi, ma totalmente dallo Spirito di Cristo (12). Affinché essi ne possano essere capaci, oltre alle grazie che già hanno ricevuto, è necessaria una specifica influenza dello stesso Spirito Santo, in quanto è Lui che opera in loro il volere e l'operare per la sua benevolenza (13). Ciononostante essi non devono diventare negligenti, come se non fossero tenuti a compiere il loro dovere se non per specifico impulso dello Spirito, ma essi dovranno essere diligenti a ravvivare la grazia di Dio che è in loro (14).
(12) Gv. 15:46; Ez. 36:26,27.
(13) Fl. 2:13; 4:13; 2 Co. 3:5.
(14) Fl. 2:12; Eb. 6:11,12; 2 Pi. 1:3,5,10,11; Is. 64:7; 2 Ti. 1:6; At. 26:6,7; Giuda 20,21.
4. Coloro che, nella loro obbedienza, raggiungono il massimo che possa essere compiuto in questa vita sono ancora molto lontani da un zelo eccessivo e dal fare più di quanto Dio esige. Essi anzi mancano nei confronti di Dio in tante cose che hanno il dovere di fare (15).
(15) Lc. 17:10; Ne. 13:22; Gb. 9:2,3; Gl. 5:17.
5. Noi non possiamo, nemmeno per le nostre opere migliori, meritare da parte di Dio, il perdono dei nostri peccati o la vita eterna per il grande divario fra loro e la gloria a venire, e l'infinita distanza che c'è fra noi e Dio. Con le nostre opere noi non possiamo avere un qualche vantaggio né possiamo soddisfare Dio per il debito dei nostri peccati (16). Quando però noi abbiamo fatto del nostro meglio, abbiamo solo fatto il nostro dovere e siamo ancora servi inutili (17). Nella misura in cui le nostre opere sono buone, esse hanno origine nell'opera dello Spirito Santo (18), ma in quanto esse sono compiute da noi, esse ancora sono tanto contaminate e mescolate con debolezza ed imperfezione, che non potrebbero comunque reggere difronte alla severità del giudizio di Dio (19).
(16) Ro. 3:20; 4:2,4,6; Ef. 2:8,9; Tt. 3:5,6,7; Ro. 8:18; Sl. 16:2; Gb. 22:2,3; 35:7,8.
(17) Lc. 17:10.7; Gl. 5:22,23.
(19) Is. 64:6; Gl. 5:17; Ro. 7:15,18; Sl. 143:2; 130:3.
6. Tuttavia, poiché i credenti come individui sono accettati per mezzo di Cristo, anche le loro buone opere sono accettate per mezzo di Lui (20). I credenti in questa vita non sono completamente irreprensibili e senza biasimo agli occhi di Dio (21), ma Egli li vede nel suo Figlio ed è contento di accettare e ricompensare ciò che è sincero, anche se è accompagnato da molte debolezze ed imperfezioni (22).
(20) Ef. 1:6; 1 Pi. 2:5; Es. 28:38; Ge. 4:4; Eb. 11:4.
(21) Gb. 9:20; Sl. 163:2.
(22) Eb. 13:20,21; 2 Co. 8:12; Eb. 6:10; Mt. 25:21,23.
7. Le opere compiute da persone non rigenerate, possono essere in sé stesse conformi a ciò che Dio comanda e possono fare del bene sia ai loro autori che agli altri (23). Tuttavia, per il fatto che non procedono da un cuore purificato dalla fede (24) e che non sono compiute nella maniera giusta secondo la Parola (25), né per il giusto fine, cioè la gloria di Dio (26), sono quindi peccaminose e non possono piacere a Dio, né rendere l'uomo atto a ricevere la sua grazia (27). Trascurare per queste opere è però ancora più peccaminoso e fa ancora più dispiacere a Dio (28).
(23) 2 Re 10:30,31; 1 Re 21:27,29; Fl. 1:15,16,18.
(24) Ge. 4:5; Eb. 11:4,6.
(25) 1 Co. 13:3; Is. 1:12.
(26) Mt. 6:2,5,16.
(27) Ag. 2:4; Tt. 1:5; Am. 5:21,22; Os. 1:4; Ro. 9:16; tt. 3:15.
(28) Ag. 2:14; Tt. 1:15; Am. 5:21,22; Os. 1:4; Ro. 9:16; Tt. 3:5.
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Diffidate dai falsi profeti.
ORIGINE DEI FALSI PROFETI
Pubblicato da Giona a 1/13/2011

Un elemento molto importante nell’ambito del ministerio e dei doni profetici è, il pericolo riguardo alle motivazioni sbagliate.
Quando parliamo di falsi profeti, non ci stiamo riferendo agli operatori dell’occulto (Astrologi chiromanti maghi ecc.) evidentemente tali, ma piuttosto ai falsi profeti nella chiesa. Questo perché, agendo con un vero dono ma non avendo un vero carattere di profeta possono essere molto distruttivi…
Premessa
— Dall’abbondanza del cuore la bocca parla(Matt.12:34)
— Lo Spirito della profezia è la testimonianza di Gesù (Ap. 19:10)
— Custodire il cuore (Pr, 4:23); se il cuore non è puro potremmo travisare la rivelazione dello Spirito Santo
— La parola si è fatta carne (Gv. 1:14); la Parola di Dio dovrebbe diventare carne anche in noi. L’albero si riconosce dai frutti.
Le fasi dei falsi profeti
Quantunque tutti quanti veniamo meno nel nostro rapporto con Dio, ci sono comunque tre difetti fondamentali del carattere che hanno a che vedere con l’egoismo.
— Un altro esempio è quello di Lucifero e Adamo che fecero a modo loro, e furono entrambi scacciati dalla loro dimora. così anche Caino fu scacciato via dalla presenza di Dio e divenne fuggiasco. Giuda 13 parla di costoro come di “stelle erranti”.Baalam: la Bibbia dice che Baalam era un profeta da cui Dio andò di persona (Num.22:9), ma Più tardi egli pervertì il suo ministerio.— Il suo nome significa “divoratore della gente”;
— Giuda descrivendo questi falsi profeti dice: “banchettano con voi senza ritegno, pascendo se stessi” (Giuda 12). “Camminano secondo le loro passioni” (Giuda 16).
— Il primo campo in cui Baalam fu tentato era quello finanziario, accettando per amor di lucro di acconsentire alla richiesta di Balak.
— La maggior parte di noi, forse non avrà a che fare con una cosa così sfacciata, ma il condizionamento di coloro che ci sostengono finanziariamente potrebbe indurci a diluire il messaggio di Dio per compiacere agli uomini.
— L’aspetto più subdolo di questo difetto, è la tendenza a ricercare la gloria e approvazione umana, così da cambiare il messaggio in modo che possa piacere alla gente.
— Consideriamo le parole di Gesù:” Chi parla di suo cerca la sua propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l’ha mandato, è veritiero e non c’è ingiustizia in lui” (Gv. 7:18; 5:44).
— La tendenza a cercare gloria e gratificazione personale è spesso collegata al rifiuto che molti hanno subìto, ma se stiamo cercando di compiacere all’uomo non possiamo essere servi fedeli di Cristo. (Ga. 1:10).
— Un altro aspetto del difetto caratteriale di Baalam, che entra spesso attraverso la porta del rifiuto di precedenti esperienze è, l’immoralità sessuale.
— Dove è presente il difetto “divoratore di gente” di Baalam, è facile usare la propria posizione e autorità per ingaggiare relazioni emotive improprie, e da lì, il passo verso l’immoralità sessuale è breve.
— Ricordiamo che la nostra eredità è celeste e che la nostra ricompensa viene dal Signore (Pr. 20:21).
— La fine di Baalam è purtroppo triste, colui che era stato chiamato potentemente da Dio , muore come un divinatore (Giosuè 13:22).
— Kore e altri uomini importanti di Israele, insorsero contro Mosè e Aronne, con l’accusa che avevano preso troppa autorità su di loro mentre agli occhi di Dio tutta la casa di Israele era santa (Numeri 16). Questo movimento apparentemente democratico, di fatto era stato ispirato dal desiderio personale di Kore di avere lui stesso autorità. Allo stesso modo molti falsi profeti oggi cercheranno di usare una dottrina di eguaglianza come mezzo per stabilire loro stessi in una posizione di autorità che però non gli spetta (II Co. 10:13).
— Il fatto che Kore fosse un uomo rinomato e famoso in Israele. non gli dava il diritto di assumersi un’autorità spirituale. Dio, e non il popolo, aveva posto Mosè e Aronne in autorità.
— E’ possibile che Kore fosse stato chiamato da Dio per occupare una posizione nella leadership della nazione di Israele, maggiore di quella che aveva al momento, ma non seppe sostenere la prova della pazienza. C’è un processo di formazione che riguarda il carattere del ministerio, altrimenti si rischia di distruggere il ministerio e le persone alle quali esso è rivolto. Cristo non volle accettare dal nemico una corona senza croce, Egli seguì fedelmente la strada tracciata per Lui dal Padre (Mt. 7:12-14).
— E’ possibile che Kore possedesse doni e capacità persino maggiori di Mose, ma non era stato scelto come guida da Dio in quel momento. Imparare ad aspettare Dio è un segno che riconosciamo qual’è la fonte della vera autorità spirituale, e che questa non dipende da noi o da quanto siamo dotati, ma dal Signore (Za. 4:6).
— Il carattere ribelle di Kore porta a disprezzare e mormorare contro l’autorità stabilita da Dio, che di fatto è ribellione verso Dio e le sue scelte. Se non ci occupiamo della caparbietà di Caino, della ricerca di sè di Baalam, il passo verso la ribellione di Kore sarà successivo.
— Questo difetto caratteriale è la fonte del pettegolezzo e delle accuse che a tutt’oggi devastano le chiese, e viene alimentato dall’ambizione egoistica di coloro che sono dotati ma impazienti:”sono dei mormoratori degli scontenti.. la loro bocca proferisce cose oltremodo gonfie e circondano d’ammirazione le persone per interesse” (Giuda 16).
— La caparbietà di Caino diventa ricerca di se in Baalam e infine esaltazione di se stessi in Kore; La parola del Signore ci dice: “Chiunque si innalzerà sarà abbassato” (Mt.23:12).La fine di Kore e della sua gente fu terribile, essi scesero vivi all’inferno!
Un forte contrasto con Enoc ed Elia rapiti in cielo e che in terra camminarono con Dio.— Ricordiamo in conclusione che l’albero si riconosce dai frutti (Mt. 7:15-16); Elia Fu uomo di miracoli e di grande autorità, ma non pervertì il suo ministerio per interesse personale. Enoc non fece miracoli ma fu assai prezioso agli occhi di Dio. Il profeta Eliseo non volle accettare mai compromessi o regali ( IIRe 5:15-16;Pr.15:27).
LA PREDESTINAZIONE CALVINISTA E’ UNA FALSITA’ – DIO AMA TUTTI GLI UOMINI!
Pubblicato da Giona a 1/01/2013
PREDESTINAZIONE? …UNA FALSA DOTTRINA
Pubblicato da Giona a 2/19/2012

Lo Sfondo dell’elezione di Dio nel Vecchio Testamento
Un film infedele
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Pubblicato da Giona a 2/25/2012
C’è una falsa dottrina insegnata oggi in alcuni ambienti cristiani che afferma che le persone sono predestinate da Dio ad essere o salvate o perdute. Coloro che insegnano questa falsa dottrina utilizzano l’esempio del Faraone (per chi non avesse presente l’episodio.. è al tempo di Mosè e all’uscita di Israele dall’Egitto..) e dicono di guardare come Dio ha indurito il suo cuore in modo che non avrebbe lasciato partire i figli di Israele . In altre parole, dicono che non ha avuto scelta in materia. Così nella prima parte della nostra lezione ci accingiamo ad esaminare questo concetto e a determinare se il Faraone aveva avuto scelta.
Ed Griffin’s news – ancora buone notizie!
Perchè buone notizie? Perchè, a seconda dei casi, vediamo che non siamo soli, nella difesa per i diritti umani, o che si può vincere, come nel caso della contea del New Jersey, o che, come nel caso dei fuoriusciti dalla Bank of America o dal governo inglese le malefatte vengono alla luce. Buona lettura. (Essendo un po’ di fretta, metto originale in inglese e traduzione automatica…. non vi arrabbiate…)
Alzheimer e pazienti affetti da demenza che consumano meno di un grammo di curcuma al giorno per 3 mesi può sperimentare notevoli miglioramenti. NaturalNews 2013 19 giugno (cache)
(commento mio: più diffondiamo queste buone notizie e più saremo in salute e liberi dai farmaci)
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Ex dipendenti dicono che Bank of America ha detto loro di mentire ai proprietari di case. [Dicono anche che la banca premiato i dipendenti che hanno messo case in preclusione.] The Week 2013 18 giugno (cache)
(commento mio: cominciano a bvenire fuori i comportamenti antisociali delle banche….)
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Illinois ha approvato una legge che richiede olio di trivellatori fratturazione idraulica gas e di rivelare i loro segreti e di prodotti chimici per testare l’acqua a terra prima e dopo per la contaminazione. [Se l’acqua si trova ad essere contaminato, i trivellatori saranno ritenuti responsabili. Era ora. Ora, si richiede solo che coloro che fanno il test sono indipendenti dal trivellatori.] AP 2013 17 giugno (cache)
(commento mio: finalmente qualcuno che i obbliga a rendere note le schifezze che iniettano e che inquinano l’acqua. Loro prima si erano sempre rifiutati di dirlo dicendo che era un “segreto commerciale”. Ma come? Avremo pure il diritto di sapewre se ci state avvelenendo o meno?)
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Intervento occidentale nel conflitto siriano ha preso il centro della scena in occasione della riunione del G8 in Irlanda del Nord, quando il Presidente russo Putin ha chiesto il primo ministro britannico Cameron perché vuole ribelli del braccio che, letteralmente, impegnarsi in cannibalism.OKCTS9 2013 17 giugno
(commento mio: meno male che c’è Putin che, di fronte a tutti, queste cose gliele dice.)
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Sud Africa: Muslim Lawyers Association chiede l’arresto di Obama per i crimini di guerra durante la sua visita la prossima settimana. [Essi si oppongono al suo programma di killer-drone che prende di mira i musulmani.] Washington Times 16 giugno 2013 (cache)
(commento mio: ironia della sorte… prima volta nella storia di un presidente nero… e viene criticato proprio in sudafrica!)
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Whistleblower, Edward Snowden, ha rivelato nuovi documenti che mostrano che, nel 2009, il governo britannico ha istituito internet cafè fasulle per intercettare mail e telefonate di delegati provenienti da nazioni straniere alla conferenza del G20. [Questo stesso governo ospita una conferenza del G8 in Irlanda del Nord.] AFP 2013 16 giugno (cache)
(commento mio: vero il proverbio che dice che le bugie hanno le gambe corte…. non riescono a tenerle segrete, queste cose!)
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New Jersey: L’intero Consiglio Hackensack City è stato votato fuori dopo l’utilizzo di esproprio per sequestrare proprietà privata che il proprietario ha voluto sviluppare. [Un’organizzazione di base chiamato Cittadini per il cambiamento vinto ogni seggio nelle elezioni dopo aver organizzato una campagna anti-corruzione. Questo mostra cosa si può fare quando i cittadini di organizzarsi e di agire. Perché combattere municipio quando si può diventare municipio?] Istituto per la Giustizia Posted 15 giugno 2013 (cache)
(commento mio: ce la possiamo fare!)
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L’Islanda ha fermato la progressione verso l’adesione all’UE. [La maggior parte degli islandesi ora non voglio far parte della UE, ei loro leader sono costretti a piegarsi a questo sentimento. L’Islanda ha permesso le sue banche a fallire ed ora si sta godendo la crescita economica, mentre i paesi economicamente in difficoltà nella UE continuano a soffrire. E ‘difficile discutere con successo.] Quarzo Inviato 15 giugno 2013 (cache)
(commento mio: un altro precedente importante!)
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Il solve et coagula, ossia il disvelamento dopo l’inganno è la parte più sopraffina di questa diabolica strategia per annientarci (facendoci beare, come in questo articolo). Evitiamo di farci facili illusioni, perchè i Falsi Profeti si trincerano dietro l’idilliaca immagine di chi parendo dalla tua parte in realtà sta solo finendo di sabotare il residuo delle nostre illusioni.
Eppure a noi che questa gente ora dice di essersi sbagliata, per esempio il FMI con la Grecia; o molti parlamentari italiani sulla eventualità di uscire dall’Euro; o Griffin’s ed IlFattoQuotidiano con il Signoraggio, non dovrebbe importarci, perchè se anche ne parlassero bene sarebbe perchè gli hanno detto di fare così. Infatti, stanno solo cambiando paradigma, per isolarci, renderci poco credibili; e poi sferrare il colpo finale.
New York Times: Aaron Alexis era mentalmente controllato
Rapporto del New York Times – FBI riferisce che lo sparatore della Navy Yard ha detto che sono stati attacchi elettronici al cervello a spingerlo alla violenza.
Incredibile! FBI & Main Steam media hanno pubblicato rapporti che l’uomo armato delle rivendicazioni Massacre Navy Yard era sotto controllo mentale da parte della pubblica amministrazione.
Di Michael S. SCHMIDT
WASHINGTON – L’uomo che ha ucciso 12 persone al Washington Navy Yard dieci giorni fa, ha lasciato dietro di sé documenti elettronici che dicono che il governo aveva attaccato il suo cervello per gli ultimi tre mesi con onde elettromagnetiche create dalla Marina, di una “frequenza estremamente bassa”, e che era questo il motivo per cui aveva bisogno di scatenarsi, hanno detto Mercoledì alti funzionari delle forze dell’ordine .
I documenti forniscono la spiegazione più dettagliata ad oggi per quello che gli investigatori ritengono abbia motivato la furia di Aaron Alexis, un 34enne appaltatore militare ed ex riservista della Marina di Fort Worth che è stato ucciso in una sparatoria con la polizia presso l’Arsenale.
“Un attacco a frequenza ultra bassa è quello di cui sono stato oggetto negli ultimi tre mesi,” ha scritto Alexis in un documento trovato dagli investigatori, riferisce in una conferenza stampa Mercoledì Valerie Parlave, il vicedirettore responsabile del settore ufficio di Washington del FBI.
“E per essere onesti, questo è ciò che mi ha spinto a questo”, ha scritto il signor Alexis.
Alexis ha anche detto “che era pronto a morire in attacco e che avrebbe accettato la morte come inevitabile conseguenza delle sue azioni”, ha detto la signora Parlave. Non è chiaro se egli ha inviato i documenti a qualcuno.
Il datore di lavoro di Alexis, una società di servizi informatici, chiamati gli esperti, gli ha parlato il 13 settembre, tre giorni prima della sparatoria, di una “questione prestazioni di routine,” ha detto la signora Parlave.
Ma i funzionari di polizia hanno detto di non credere che la discussione sia stata un fattore motivante per la sparatoria.
I funzionari hanno anche detto che non hanno trovato alcuna prova che Alexis abbia mirato ai collaboratori e che le gli spari sembravano essere casuali.
Alexis ha avuto una storia di esplosioni di rabbia negli ultimi dieci anni, ed è stato arrestato tre volte in tre stati, anche se non è mai stato condannato in nessuno di questi episodi. Poco dopo la conferenza stampa del FBI, Hewlett-Packard Company, il contractor principale dei servizi informatici presso il cantiere della marina, ha annunciato di aver terminato il suo rapporto con Gli Esperti. Il signor Alexis ha lavorato presso numerose installazioni militari per Gli Esperti nel corso dell’anno passato, ma aveva iniziato a lavorare presso l’arsenale appena una settimana prima della sparatoria.
Hewlett-Packard “ha perso ogni fiducia nella capacità da parte della compagnia The Experts di far fronte ai propri obblighi contrattuali e di servire come un subappaltatore HP”, ha detto il direttore di Hewlett-Packard di lavoro contingente globale, Henry Dreschler, in una lettera all’amministratore delegato di The Experts, Thomas E. Hoshko.
Un portavoce della Hewlett-Packard, Michael Thacker, ha rifiutato di commentare la lettera. Ma in una e-mail, ha detto, “Sulla base di ciò che ora sappiamo di ‘condotta, compresa la sua incapacità di rispondere in modo appropriato a Aaron Alexis’ Gli esperti problemi di salute mentale e di alcuni incidenti recentemente riportato dalla stampa, HP ha terminato il suo rapporto con The Experts. “
Un mese prima della sparatoria, Alexis aveva detto alla polizia di Newport che egli aveva sentito voci inviate da una “dispositivo a microonde.” Logs dall’hotel presso cui Alexis alloggiava mostrano che i funzionari di The Experts erano a conoscenza della sua condizione “instabile” e lo avevano condotto a casa. Ma non è chiaro ciò che la società ha fatto per risolvere i suoi problemi in seguito.
The Experts ha detto in una dichiarazione che il gestore del sito Hewlett-Packard a Rhode Island aveva “tenuto sotto stretto controllo” Alexis, “anche durante gli eventi”.
L’azienda ha detto che era “delusa dalla decisione di HP”, perché “non aveva una comprensione della salute mentale di Alexis maggiore di HP.”
La Marina ha usato le onde elettromagnetiche a bassa frequenza, o ELF, per le comunicazioni sottomarine. Ma alcuni teorici della cospirazione dicono che il governo ha come arma le frequenze per monitorare e manipolare ignari cittadini, la signora Parlave detto. Le frasi “la mia arma elf”, “fine al tormento”, “non quello che dicono ya” e “meglio in questo modo” sono state incise a lato del fucile che Alexis ha usato per uccidere molte delle vittime, ha detto.
Le autorità hanno rilasciato Mercoledì anche i video di sorveglianza che mostrano Alexis arrivare da solo in auto nel garage dell’installazione della Marina, assemblare il suo fucile e camminare per un corridoio, scivolando dentro e fuori delle porte, prima di aprire il fuoco.
Il video, che sembra essere modificato per escludere le immagini della sparatoria, non lo mostra nella zona atrio che si affaccia la caffetteria dove diverse persone sono state uccise mentre facevano colazione.
I documenti resi pubblici dal governo dettagliano mandati di ricerca ottenuti nell’ambito delle indagini. In uno zaino ritrovato nel cortile della marina, Alexis conservava un flash drive, un hard disk esterno e diversi compact disc. Al suo albergo le autorità hanno trovato un computer portatile nella sua camera.
Al Pentagono Mercoledì, Ashton B. Carter, il vicesegretario alla difesa ha detto ai giornalisti che l’esercito aveva iniziato tre revisioni delle sue procedure di sicurezza in risposta alla sparatoria. Le revisioni dovranno esaminare i potenziali difetti della sicurezza di base, indagini di sfondo e altre aree che potrebbero aver permesso che la sparatoria all’arsenale si sia verificata. Ad Alexis è stato concesso un nulla osta di sicurezza di medio livello nel 2007, mentre era un riservista che gli ha permesso di ottenere una carta speciale dandogli accesso a basi militari per The Experts.
“La linea di fondo è che abbiamo bisogno di sapere in che modo un dipendente è stato in grado di portare un arma e munizioni su un impianto del Dipartimento della Difesa e come segnali di avvertimento sono stato smarriti, ignorati o non affrontati in modo tempestivo”, ha detto Carter.
Emmarie Huetteman contribuito segnalazione da Washington, e Serge F. Kovaleski da New York.
Una versione di questo articolo appare in stampa il 26 settembre 2013, a pagina A 17 di New York edizione con il titolo: Gunman Detto Attacchi cervello elettronico lo ha spinto a violenza, FBI dice.
Visto su: http://www.iconicon.it/blog/2013/09/york-times-aaron-alexis-era-mentalmente-controllato/
Servizi Segreti UE potranno perseguire gli euroscettici, progetto di Frattini e Schäuble
Fonte ImolaOggi ott 3, 2013
I servizi segreti dell’Unione europea potranno perseguire i contribuenti e gli avversari dell’euro. Una delle costruzioni politiche più importanti di Wolfgang Schäuble sta per entrare in funzione: un servizio segreto che, finanziato con 230 milioni di euro dei contribuenti, controlli i cittadini europei. Con ciò si dovrebbe combattere il terrorismo. Ma anche filtrare demagoghi e euroscettici.Essenzialmente le truppe create dovrebbero esser impiegate quando gli stati indebitati decideranno di rafforzare la lotta agli evasori.
L’Unione Europea ha quasi completato la creazione dei servizi segreti preposti al controllo di tutte le attività dei cittadini europei. Uno dei padri di questo progetto è ilministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble e l’altro, annotatevi bene il nome, Frattini. Naturalmente, il servizio segreto dovrebbero controllare esclusivamente i movimenti terroristici. Questa la tesi ufficiale.
(Frattini: Forza Italia partito estremista, non piu’ europeista – I partiti che non vogliono sottostare alla dittatura europea sono estremisti ?? ndr)
In realtà la nuova creazione può comprendere molte più attività: da chi non ha la stessa opinione agli euroscettici agli evasori fino ai demagoghi. L’UE ha in questa maniera creato i presupposti per assicurarsi un controllo inevadibile sui cittadini. Cosa che fin ora con i servizi d’informazione nazionale era facilmente eludibile. Ora Bruxelles ha assunto 1.300 collaboratori. Messo a disposizione 230 milioni di euro per assicurarsi che il progetto venga completato.
Questo è previsto. I servizi segreti saranno suddivisi in sei dipartimenti: Europol e Frontex verranno affiancate da altre quattro unità d’informazione, Intelligence AnalysisCenter (INTCEN), il Satellite Center, il Intelligence Directorate e il Situation Room. Queste dipenderanno dal “ministero degli esteri” (EAD). Ma in particolare il cuore della struttura dei servizi segreti sarà l’ Intelligence Analysis Center. L’idea di questa struttura così efficiente è stata di Wolfgang Schäuble che per molti anni ha ricoperto l’incarico quale ministro degli interni del governo tedesco.
Durante la presidenza tedesca della UE nel 2007 Wolfgang Schäuble costituì il gruppo denominato Future Group. Allora, ministro degli interni propose la interconnessione e la cooperazione fra polizia, corpi militari e servizi segreti a livello europeo. Questo lo si apprende da quanto riportato da Michael Monroy/ Andrey Hunko del gruppo degli europarlamentari di sinistra sul sito netzpolitik.org. I componenti del Future Group sono l’ex vicepresidente della UE Franco Frattini, l’ex ministro degli interni portoghese, sloveno, francese, svedese e ceco oltre naturalmente a Wolfgang Schäuble. Il gruppo dovrebbe ad esempio procedere “a consigliare interventi e provvedimenti riguardante la politica interna europea dal 2010” Questo quanto reso pubblico nei comunicati stampa d’allora.
In occasione di un secondo incontro il tema fu “Fusione della sicurezza esterna ed interna”. La discussione riguardò oltre ai principi giuridici (come la riservatezza dei dati) in ambito terroristico e sicurezza un miglior coordinamento delle forze militari, di polizia e di protezione civile. Gli atti dell’incontro del Future Group vennero anche pubblicati. Al punto 46 si legge:“Concludiamo sostenendo che il gruppo necessita di migliori condizioni quadro per un migliore lavoro dei corpi di polizia da ottenersi rafforzando l’Europol, mediante lo scambio costante di dati ed informazioni ed in particolare mediante l’integrazione dei mezzi tecnologici e d’informazione dei corpi di polizia”.
Il centro di spionaggio europeo (INTCEN) ha pertanto ad oggi i seguenti compiti. “L’EU INTCEN produce delle valutazioni basandosi su tutte le fonti d’informazione. Annualmente l’EU INTCEN crea circa 200 rapporti riguardante argomenti strategici e 50 rapporti speciali oltre che a briefing. A chi siano destinati tali documenti lo decide il titolo stesso delle valutazioni a seconda si tratti di organi o paesi presi in considerazione nei vari rapporti dell’EU INTCEN. La maggior parte sarà comunque a disposizione delle più alte cariche dell’UE, oltre alla direzione della EAD, Commissione europea e i Paesi dell’Unione europea (PSK) su cui verrà riportata la dicitura “Da prendere in considerazione solo se necessario” e con la dovuta cautela.
I servizi d’informazione vengono ora ulteriormente ampliati “L’INTCEN potrebbe ora diventare un organo civile-militare permanente”, così ha risposto il Governo tedesco ad una precisa domanda, questo sempre riportato da netzpolitik.org. Fino ad ora i servizi d’informazione di Bruxelles hanno raggiunto la dimensione di uno Stato come l’Austria. Insomma devono prestarsi affinché l’integrazione dell’Unione Europea avvenga senza incidenti. E negli anni prossimi avrà un ruolo chiave per combattere l’evasione fiscale. Così hanno deciso al G20. Gli Stati dovranno scambiarsi tutti i dati fiscali.
Comunque può accadere che non tutti i dati siano riportati dai corrispondenti uffici tributi. Per gli iperindebitati Paesi dell’Unione Europea avere a disposizione dei servizi d’informazione che aiutino nel recuperare delle tasse, è certamente un ottimo investimento. Tanto vengono pagati alla fine con i soldi di coloro che vengono controllati. Ora il sistema sta mostrando il suo vero volto.
Caro Parusia,
Sono esterrefatto per il brillantissimo contenuto di questi articoli!!
Complimenti!
Tu si sai dare botte da orbi alle forze delle tenebre!!!
Affettuosi saluti.
Eliseo
Caro Eliseo,
a forza di dare botte da orbi ho compreso anche l’importanza a volte di riporre le armi per non dare quel colpo ad effetto con conseguenza di un vero e proprio boomerang: che distrugge pure ciò a cui crediamo se non financhè ciò che realmente vogliamo essere e mostrare di noi.
Con affetto
ACTA APOSTATICAE SEDIS: come, cambiando un po’ qua e un po’ la, si può cambiare tutto…
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
mercoledì 2 ottobre 2013
Oye Como Va ?
Huixquilucan, Messico, 23 settembre 2013
Carissimo Papa Francesco,
sono tanto lieta di avere l’opportunità di salutarti.Sicuramente non ti ricorderai di me; vedendo così tante persone nuove ogni giorno deve essere difficile ricordare tutti, anche coloro con cui hai conversato e vissuto durante il lungo corso della tua vita.Negli ultimi 12 anni, tu ed io, più volte ci siamo trovati in diversi incontri, riunioni della Chiesa e conferenze che hanno avuto luogo nelle città dell’America Centrale e Meridionale su temi diversi (la comunicazione, la catechesi, l’educazione).
Durante questi incontri pastorali ho avuto la possibilità di vivere con te per tanti giorni, dormendo sotto lo stesso tetto, condividendo la stessa mensa e anche la stessa scrivania.Allora eri l’Arcivescovo di Buenos Aires e io il direttore di uno dei principali mezzi di comunicazione cattolici. Adesso tu sei il Santo Padre e io… solo una madre, cristiana, sposata con un buon marito e nove figli, che insegna matematica presso l’Università e che cerca di collaborare meglio che può con la Chiesa, dal luogo in cui Dio l’ha posta.In questi incontri di diversi anni fa, mi ricordo più di una volta ti sei rivolto a me dicendo:- “Ragazza, chiamami Jorge Mario, siamo amici”; io risposi spaventata:- “Assolutamente no, signor Cardinale! Dio me ne scampi dal dare del tu a uno dei suoi principi sulla terra!”.Ora però mi permetto di darti del tu, perché non sei più il card. Bergoglio, ma il Papa, il mio Papa, il dolce Cristo in terra, al quale ho la fiducia di rivolgermi come a mio padre.Ho deciso di scriverti perché soffro e ho bisogno che tu mi consoli.Ti spiegherò cosa mi succede, cercando di essere il più breve possibile. So che ti piace confortare coloro che soffrono e ora anche io sono una di loro.Quando ti ho conosciuto durante questi ritiri, quando eri ancora il cardinal Bergoglio, mi aveva colpito e lasciata perplessa il fatto che tu non hai mai agito come facevano gli altri cardinali e vescovi. Per fare alcuni esempi: tu eri l’unico lì che non si genufletteva davanti al Tabernacolo o durante la Consacrazione, se tutti i vescovi si presentavano con la sottana e il loro abito talare, perché così richiedevano le regole necessarie per la riunione, tu ti presentavi in completo da strada e collare clericale. Se tutti si sedevano sui posti riservati ai i vescovi e cardinali, tu lasciavi vuoto il posto del cardinale Bergoglio e ti sedevi più indietro, dicendo “qui sto bene, così mi sento più a mio agio”. Se altri arrivavano con una macchina che corrisponde alla dignità di un vescovo, tu arrivavi dopo gli altri, indaffarato e di fretta, raccontando ad alta voce i tuoi incontri nel trasporto pubblico scelto per venire alla riunione.Vedendo queste cose — mi vergogno nel raccontartelo — dicevo dentro di me:
– “Uff… che voglia di attirare l’attenzione! Perché, se si vuole essere veramente umile e semplice, non è forse meglio comportarsi come gli altri vescovi per passare inosservati?”.
Anche alcuni miei amici argentini che hanno partecipato questi incontri, in qualche modo notavano la mia confusione, e mi dicevano:
– “No, non sei la sola. A tutti noi sconcerta sempre, ma sappiamo che ha criteri chiari, e nei suoi discorsi mostra convinzioni e certezze sempre fedeli al Magistero e alla Tradizione della Chiesa, è un coraggioso fedele, difensore della retta dottrina… A quanto pare però ama essere amato da tutti e piacere a tutti. In tal senso potrebbe un giorno fare un discorso in TV contro l’aborto e il giorno dopo, nello stesso show televisivo, benedire le femministe pro-aborto in Plaza de Mayo; potrebbe fare un discorso meraviglioso contro i massoni e, ore dopo, mangiare e brindare con loro al Club Rotary Club”.
Mio caro Papa Francesco, è vero, questo fu il card. Bergoglio che ho conosciuto da vicino. Un giorno intento a chiacchierare animatamente con il vescovo Duarte Aguer sulla difesa della vita e della liturgia e lo stesso giorno, a cena, a chiacchierare sempre animatamente con Mons. Ysern e Mons. Rosa Chavez sulle comunità di base e i terribili ostacoli che rappresentano “gli insegnamenti dogmatici” della Chiesa. Un giorno amico del card. Card. Cipriani e del Card. Rodriguez Maradiaga a parlare di etica aziendale e contro le ideologie del New Age e poco dopo amico di Casaldáliga e Boff a parlare di lotta di classe e della “ricchezza” che le tecniche orientali potrebbero donare alla Chiesa.
Con queste premesse, comprenderai quanto enormemente ho sgranato gli occhi, quando ho sentito il tuo nome dopo l’“Habemus Papam” e da quel momento (prima che tu lo chiedessi) ho pregato per te e per la mia amata Chiesa. E non ho smesso di farlo per un solo giorno, da allora.
Quando ti ho visto sul balcone, senza cotta, senza cappuccio, rompendo il protocollo di saluto e la lettura del testo latino, cercando con questo di differenziarti dal resto dei Papi nella storia, sorridendo, preoccupata, dissi tra me e me:
– “Sì, senza dubbio. Questo è il cardinale Bergoglio”.
Nei giorni successivi alla tua elezione, mi hai dato diverse occasioni per confermare che sei la stessa persona che avevo conosciuto da vicino, sempre alla ricerca di una diversità: hai chiesto scarpe diverse, anello diverso, Croce diversa, sedia diversa e persino stanza e casa diverse dal resto dei Papi che sempre si erano accontentati umilmente delle cose previste, senza la necessità di cose “particolari”, apposta per loro.
In quei giorni stavo cercando di recuperare dall’immenso dolore provato dalle dimissioni del mio amato e molto ammirato Papa Benedetto XVI, nel quale mi sono identificata fin dal principio per la chiarezza nei suoi insegnamenti (il miglior insegnante del mondo), per la sua fedeltà alla Liturgia, per il suo coraggio nel difendere la dottrina giusta fra i nemici della Chiesa e mille cose che non elencherò qui. Con lui al timone della barca di Pietro mi sentivo come se calpestassi la terra ferma. E con le sue dimissioni, ho sentito la terra sparire sotto i miei piedi; ma ho capito, i venti erano veramente tempestosi e il papato significava qualcosa di troppo agitato per la sua forza, ormai diminuita dall’età, nella terribile e violenta guerra culturale che stava sostenendo.
In quel momento mi sentivo come abbandonata in mezzo alla guerra, al terremoto, nel più feroce uragano, e improvvisamente tu sei venuto a sostituirlo al timone. Abbiamo un nuovo capitano, diamo grazia a Dio! Confidai pienamente (senza dubbio alcuno) che, con l’assistenza dello Spirito Santo, con la preghiera dei fedeli, con il peso della responsabilità, con l’assistenza del gruppo di lavoro in Vaticano e con la coscienza di essere osservato in tutto il mondo, Papa Francesco lasciasse alle spalle le cose speciali e le ambivalenze del card. Bergoglio e subito prendesse il comando dell’esercito e, con rinnovato vigore, continuasse il percorso di lotta che il suo predecessore aveva ingaggiato.
Purtroppo, con mia sorpresa e smarrimento, il mio nuovo generale, piuttosto che prendere le armi una volta arrivato, cominciò il suo mandato utilizzando il tempo del Papa per telefonare al suo parrucchiere, al suo dentista, al suo lattaio e al suo edicolante, attraendo sguardi sulla sua persona e non su assunti importanti per il Papato. Sono passati sei mesi da allora e riconosco, con amore ed emozione, che hai fatto migliaia di cose buone. Mi piacciono molto (moltissimo) i tuoi discorsi formali (a politici, ginecologi, comunicatori, alla Giornata della Pace, etc.) e le tue omelie delle Solennità, perché in esse si vede una preparazione minuziosa e una profonda meditazione di ogni parola usata. Le tue parole, in questi discorsi e omelie, sono stati un vero e proprio cibo per il mio spirito. Mi piace molto che la gente ti ami e ti applauda. Tu sei il mio Papa, il Supremo Capo della mia Chiesa, la Chiesa di Cristo.
Tuttavia – e questo è il motivo della mia lettera – devo dire che ho anche sofferto (e soffro), per molte tue parole, perché dici cose che sento come stoccate al basso ventre durante i miei continui tentativi di sincera fedeltà al Papa e al Magistero. Mi sento triste, sì, ma la parola migliore per esprimere i miei sentimenti corrente è: perplessità.
Non so cosa dire e cosa non dire, non so dove insistere e dove lasciar correre. Ho bisogno che tu mi orienti, caro Papa Francesco. Sto davvero soffrendo, e molto, per questa perplessità che mi immobilizza. Il mio grande problema è che ho dedicato gran parte della mia vita allo studio della Sacra Scrittura, della Tradizione e del Magistero, in modo da avere forti ragioni per difendere la mia fede. E ora, molte di queste solide basi sono in contraddizione con ciò che il mio amato Papa fa e dice. Sono scioccata e ho bisogno che tu mi dica cosa fare.
Mi spiegherò meglio, con alcuni esempi.
Io non posso applaudire un Papa che non si genuflette davanti al Tabernacolo né durante la Consacrazione come insegna il rito della Messa; ma non posso criticarlo, perché è il Papa!
Benedetto XVI ci ha chiesto nella Redemptionis Sacramentum che informassimo il vescovo di delle infedeltà e degli abusi liturgici a cui assistiamo. Ma… chi devo informare se il Papa stesso non rispetta la liturgia? Non so cosa fare. Disobbedisco alle indicazioni del nostro Papa emerito?
Non posso sentirmi felice per aver eliminato l’uso della patena e degli inginocchiatoi per i comunicandi, e nemmeno mi può piacere che non ti abbassi mai a dare la comunione ai fedeli, che non chiami te stesso “il Papa”, ma solo “Vescovo di Roma” o che non usi l’anello piscatorio. Però non posso nemmeno lamentarmi, perché tu sei il Papa!
Non mi sento orgogliosa che tu abbia lavato i piedi di una donna musulmana il Giovedì Santo, poiché è una violazione della legge liturgica, ma non posso emettere un pigolio, perché Tu sei il Papa, che rispetto e a cui debbo essere fedele!
Mi ha fatto terribilmente male quando hai punito i Frati Francescani dell’Immacolata, perché celebravano la Santa Messa in rito antico con il permesso esplicito del tuo predecessore nella Summorum Pontificum. E punirli, significa andare contro gli insegnamenti dei Papi precedenti. Ma a chi posso comunicare il mio dolore, tu sei il Papa!
Non sapevo cosa pensare o dire quando ti sei burlato pubblicamente di un gruppo che aveva detto per te dei rosari, chiamandoli “quelli che contano le preghiere”. Essendo i rosari una stupenda tradizione nella Chiesa, cosa debbo pensare io, se al mio Papa non piace e deride chi glieli offre?
Ho tanti amici “pro-life” che pochi giorni fa hai molto rattristato chiamandoli “ossessionati ed ossessivi”. Cosa devo fare? Consolarli, addolcendo falsamente le tue parole o ferirli ancora di più, ripetendo quello che hai detto a loro, per voler essere fedele al Papa e ai suoi insegnamenti?
Alla GMG chiedesti ai giovani di “fare casino per le strade”. La parola “casino”, per quanto ne so, è sinonimo di “disordine”, “caos”, “confusione”. Davvero questo è quello che si vuole che facciano i giovani cristiani nelle strade? Non ci sono già abbastanza confusione e disordine nel mondo?
So di molte donne sole e anziane (zitelle), che sono molto allegre, simpatiche e generose e che davvero si sentirono degli scarti quando dicesti alle religiose che non dovevano avere la faccia da zitelle. Hai fatto sentire molto male le mie amiche e me; mi ha fatto male nell’anima per loro, perché non c’è nulla di male nell’essere rimaste sole e dedicar la vita alle buone opere (di fatto, la solitudine viene specificata come una vocazione nel Catechismo). Cosa devo dire alle mie amiche “zitelle”? Che il Papa non parlava sul serio (cosa che non può fare un Papa) oppure che appoggio il Papa nel fatto che tutte le zitelle hanno una faccia da religiose amareggiate?
Un paio di settimane fa hai detto che “questo che stiamo vivendo è uno dei momenti migliori della Chiesa”. Come può dire questo un Papa quando tutti sappiamo che vi sono milioni di giovani cattolici che vivono in concubinato e altrettanti milioni di matrimoni cattolici dove si usano contraccettivi; quando il divorzio è “il nostro pane quotidiano” e milioni di madri cattoliche uccidono i loro figli non nati con l’aiuto di medici cattolici; quando vi sono milioni di imprenditori cattolici che non sono guidati dalla dottrina sociale della Chiesa, ma dall’ambizione e dall’avarizia; quando vi sono migliaia di sacerdoti che commettono abusi liturgici; quando vi sono centinaia di milioni di cattolici che mai hanno avuto un incontro con Cristo e non conoscono l’essenziale della dottrina; quando l’educazione e i governi sono in mano alla massoneria e l’economia mondiale in mano al sionismo? È questo il momento migliore della Chiesa?
Quando lo hai detto, amato Papa, fui presa dal panico. Se il capitano non sta vedendo l’Iceberg che abbiamo innanzi, è molto probabile che ci schianteremo contro di esso. Ci credi veramente o è solo un modo di dire caro Papa?
Molti grandi predicatori si sono sentiti devastati al sapere che hai detto che ora non bisogna più parlare dei temi dei quali la Chiesa ha già parlato e che stanno scritti nel Catechismo. Dimmi, caro Papa Francesco, cosa dobbiamo fare noi cristiani che vogliamo essere fedeli al Papa ed anche al Magistero e alla Tradizione? Smettiamo di predicare sebbene San Paolo ci abbia detto che bisogna farlo in ogni occasione? La finiamo con i predicatori coraggiosi, li forziamo al silenzio, mentre vezzeggiamo i peccatori e con dolcezza diciamo loro che, se possono e vogliono, leggano il Catechismo per sapere cosa dice la Chiesa?
Ogni volta che parla dei “pastori con odore di pecore”, penso a tutti quei sacerdoti che si sono lasciati contaminare dalle cose del mondo e hanno perso il loro profumo sacerdotale per acquisire un certo odore di decomposizione. Io non voglio pastori con l’odore di pecora, ma pecore che non odorino di sterco, perché il loro pastore le cura e le mantiene sempre pulite.
Qualche giorno addietro hai parlato della Vocazione di Matteo con queste parole: «Mi impressiona il gesto di Matteo. Si attacca al denaro, come dicendo: “No, non a me! Questo danaro è mio!”». Non si può evitare di comparare le tue caro Papa parole con il Vangelo (Mt, 9,9), contro quello che lo stesso Matteo dice della sua vocazione: “Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì».
Non riesco a vedere dove sta l’attaccamento al denaro (nemmeno lo vedo nel quadro di Caravaggio). Vedo due narrazioni distinte ed una esegesi sbagliata. A chi devo credere, al Vangelo o al Papa, se voglio essere fedele al Vangelo e al Papa?
Quando hai parlato della donna che vive in concubinato dopo un divorzio e un aborto, dicesti “adesso vive in pace”. Mi domando: può vivere in pace una signora che si è volontariamente allontanata dalla grazia di Dio?
I Papi precedenti, da San Pietro fino a Benedetto XVI, hanno detto che non è possibile incontrare la pace lontani da Dio, però Papa Francesco lo ha affermato. Su cosa mi debbo fondare, sul Magistero di sempre o su questa novità? Devo affermare, a partire da oggi, per essere fedele al Papa, che la pace si può incontrare in una vita di peccato?
Poi hai buttato lì la domanda senza dare risposta su come deve comportarsi un confessore, come se volessi aprire il vaso di Pandora sapendo che ci sono centinaia di sacerdoti che erroneamente consigliano di continuare nel concubinato. Perché il mio Papa, il mio caro Papa, non ci ha detto in poche parole cosa si deve consigliare in casi come questo, invece di aprire il dubbio nei cuori sinceri?
Ho conosciuto il cardinale Bergoglio in modo quasi familiare e sono testimone fedele del fatto che sia un uomo intelligente, simpatico, spontaneo, molto spiritoso e molto acuto. Però non mi piace che la stampa stia pubblicando tutti i tuoi detti e le tue battute, perché non sei un parroco di paese; non sei l’arcivescovo di Buenos Aires; ora sei il Papa! E ogni parola che dici come Papa, acquista valore di magistero ordinario per molti di quelli che ti leggono e ti ascoltano.
Ho già scritto troppo abusando del tuo tempo, mio buon Papa. Con gli esempi che ti ho dato, (sebbene ve ne siano molti altri) credo di aver chiarito il dolore per l’incertezza e la perplessità che sto vivendo.
Solo tu puoi aiutarmi. Ho bisogno di una guida che illumini i miei passi basando su quello che sempre ha detto la Chiesa, che parli con coraggio e chiarezza, che non offenda chi lavora per essere fedeli al mandato di Gesù; che dica “pane al pane, vino al vino”, “peccato” al peccato e “virtù” alla virtù, anche se con questo mette a rischio la sua popolarità. Ho bisogno della tua saggezza, della tua fermezza e chiarezza. Ti chiedo aiuto, per favore, perché sto soffrendo molto.
So che Dio ti ha dotato di una intelligenza molto acuta, cosicché, cercando di consolarmi da sola, ho potuto immaginare che tutto quello che fai e dici è parte di una strategia per sconcertare il nemico, presentandoti davanti a lui con la bandiera bianca e ottenendo così che abbassi la guardia. Ma mi piacerebbe che tu condividessi questa strategia con quelli che lottano al tuo fianco, perché, oltre che a sconcertare il nemico, stai sconcertando anche noi, che non sappiamo più dove sta il nostro quartier generale e dove si trova il fronte del nemico.
Ti ringrazio ancora una volta per tutto il bene che hai fatto e quello che hai detto durante le solennità, quando hai pronunciato omelie e discorsi bellissimi, perché davvero ci sono serviti moltissimo. Le tue parole ci hanno animato e dato l’impulso ad amare di più, ad amare sempre, ad amare in modo migliore, a mostrare al mondo intero il volto amoroso di Gesù.
Ti mando un abbraccio filiale molto amorevole, mio caro Papa, con la certezza delle mie preghiere. Chiedo anche le tue, per me e per la tua famiglia, di cui allego una foto, perché tu possa pregare per noi, conoscendo il nostro viso.
Tua figlia che ti ama e prega ogni giorno per te,
Lucrecia Rego de Planas
lucreciaplanas@gmail.com
fonte:
http://lacomunidad.elpais.com/lplanas/2013/9/26/perplejidad-carta-al-papa-francisco
https://escogitur.wordpress.com/2013/04/15/fatima-bergoglio-telefona-a-monsignor-capovilla-ormai-novantenne-che-vive-nella-bergamasca-lo-vuole-incontrare/
Nazioni Unite: “The Controllers” si preparano alla rivelazione finale
Fonte: segnali dal cielo
Dopo le ultime dichiarazioni di Medvedev rilasciate nel “fuori onda” in cui si sostiene che non solo i russi sanno dell’esistenza degli extraterrestri e delle loro basi sulla terra, ma che addirittura nella valigetta, ci sono i codici di lancio dei missili nucleari, due cartelle con documenti Cosmic Top Secret, che descrivono dettagliatamente dove sono collocate le basi Aliene nel territorio russo.
IL PIANO DI ACCLIMATAZIONE DEGLI ET
All’interno della valigetta ci sono delle cartelle che vengono passate dalle mani di un presidente all’altro, e nel loro interno vi sono dei documenti che si riferiscono al piano di “acclimatazione” dei “Controllers” (i controllori o Guardiani – gli ET) che avverrà tra il 2013 e 2014.
Il documento, dovrebbe riferirsi ad un’ offerta da parte degli extraterrestri di aiutare l’ umanità e prepararla alla rivelazione finale sulla vita extraterrestre. Alle Nazioni Unite alcuni capi di governo, vengono incoraggiati al rilascio delle tecnologie segrete che rivoluzionerebbero lo sviluppo delle free energy, ma il tutto viene bloccato dal sistema di Potere della CABAL/Illuminati, che non vogliono interferenze Extraterrestri.
La riunione in segreto con Obama all’interno del Forum Economico Mondiale che si è tenuto messi fa, sarebbe uno dei pochi incontri dopo quello che sembra essere avvenuto a New York nel Febbraio 2008 nell’ ufficio delle Nazioni Unite, per discutere sugli UFO e la vita extraterrestre e dei moltissimi, (si parla di migliaia e migliaia) rapporti di avvistamenti UFO e Incontri Ravvicinati che giungono da tutto il Mondo.
Un membro della comunità diplomatica degli Stati Uniti, come ci informa il Prof. Michael Salla, ha rivelato questa informazione ad alcuni ricercatori UFO e viene anche confermato che l’ incontro suddetto è avvenuto la mattina del 12 febbraio 2008 e poi riconfermato nel 2010 dallo stesso Salla.
Nei documenti che si trovano nella cartellina del Presidente Russo, dovrebbero esserci quindi alcune offerte da parte degli extraterrestri di aiutare l’ umanità e prepararla alla rivelazione finale sulla vita extraterrestre. Si sarebbe anche discusso su come le Nazioni Unite siano state incoraggiate al rilascio delle tecnologie segrete che rivoluzionerebbero lo sviluppo della free energy.
La data? Il 2013, anno in cui gli extraterrestri dovrebbero mostrarsi al mondo e in modo palese. Questo coincide con la data che a cui si riferiscono informazioni sul documento in cui viene confermato l’ incontro nel Forum Economico Mondiale, iniziativa questa che avviene su invito dell’ONU perchè il 2013 appunto era la scadenza del protocollo di rivelazione delle NU sugli UFO e la vita extraterrestre.
Michael Salla, racconta di un incontro tra i ricercatori UFO Clay e Shawn Pickering e la loro fonte confidenziale (membro ONU segnato con la sigla A), in merito all’ incontro alle NU sugli UFO tenutosi la mattina del 12 febbraio 2008. Hanno sottolineato che la “rivelazione palese” della vita extraterrestre, sopra le città piu’ grandi, avverrebbe nel 2017, invece che nel 2013 come descritto nell’ articolo precedente. I ruoli della religione e della crescita della popolazione sono stati discussi e sembrano aver sollevato diverse questioni, soprattutto per l’ India.
“The Controllers” – i controllori
Un termine descrittivo scelto dalla fonte A per la rivelazione extraterrestre nel 2017 è stato “The Controllers” ( NDT I Controllori ). Questo termine ha chiare connotazioni psicologiche ed è stato scelto perchè ha un particolare effetto sul pubblico, sia per gli stati membri delle NU che per la popolazione in generale.
Questo indica che la fonte A sta riportando informazioni progettate per scatenare una reazione psicologica su certe questioni.
Un altro aspetto del seguente rapporto è che si afferma che l’ India avrebbe grande difficoltà con la rivelazione sulla vita extraterrestre, che potrebbe poi portare all’ eliminazione dell’ Induismo. Ciò appare in contraddizione con l’ antica tradizione delle tecnologie avanzate e sulla vita extraterrestre presenti nei testi Vedici e nella molteplicità degli dei. Se le cose stanno come dicono le fonti, i Cattolici di Roma avranno tempi piu’ facili con la rivelazione di “tre Dei in uno”.
Io credo che la menzione dell’ India come paese che puo’ avere difficoltà con la rivelazione è come una macchinazione per confondere i problemi relativi alla rivelazione. Combinata al termine descrittivo per gli ET, “I Controllori”, per scatenare un certo effetto psicologico, è possibile che l’ informazione sia stata diffusa da agenzie di intelligence ed esperti in operazioni psicologiche.
Nel messaggio del 13 febbraio, la fonte di Clay e Shawn si è riferita ad un Ammiraglio come colui che ha rivelato la notizia sull’ incontro alle NU. Questo evidenzia che l’ Ufficio Investigativo della Marina è coinvolto con l’ iniziativa di rivelazione sugli UFO o che sta filtrando le informazioni da rilasciare ?
Per me, piu’ interessante è stato il contrasto tra l’ ordine del giorno della riunione rivelato dalla fonte A di Clay e Shawn e cio’ che mi è stato detto dalla fonte indipendente B che ha confermato la riunione alle NU.
La fonte B si è concentrata sulle questioni relative al rilascio delle tecnologie per le nuove fonti di energia e su un documento, mentre la fonte A si è concentrata sulla crescita della popolazione e sulla religione. Curiosamente la fonte A non ha parlato di alcun documento in circolazione tra gli stati delle NU.
In conclusione, sono soddisfatto – dice Michael Salla – che sia avvenuto un incontro alle Nazioni Unite nell’ ufficio di New York il 12 Febbraio, per discutere sugli UFO e gli extraterrestri. Cio’ che traspare dalla riunione sembra differire tra la fonte A e la fonte B indipendente.
Il documento in circolazione tra i ministri delle nazioni aiuterà a capire cio’ su cui si è discusso nell’ incontro. Sono alla ricerca dei documenti, per avere una migliore idea sull’ ordine del giorno, in merito al ruolo delle NU sulla divulgazione pubblica della realtà extraterrestre.
A quanto pare, ciò che si evince dagli incontri del 2008 alle Nazioni Unite e quello che sta accadendo ora al Fourm Economico Mondiale, con l’annuncio della Russia di rivelare all’Umanità la presenza aliena, di dire al presidente Obama che sarebbe ora di dirlo, traspare sempre di più la possibilità che il 2013 sia l’anno giusto, a meno di ripensamenti e rimandare il tutto a data da destinarsi, forse il 2017?
Sappiamo bene che la nostra Umanità è su un punto di non ritorno irreversibile e il nostro pianeta è in agonia. Lo stiamo distruggendo, stiamo sfruttando tutte le ultime risorse naturali e tra qualche anno non rimmarrà altro che mangiare i soldi e bere il petrolio. … “Il grande ‘peccato’ dell’uomo occidentale è di essersi staccato dalla natura, dal suo ambiente. Per lui il sole, la luna, le stelle, i fiori, le piante, gli animali, non sono più né ‘sorelle’ né ‘fratelli’. Dal cosmocentrismo è passato al teocentrismo ed è finito nell’antropocentrismo. La conseguenza ‘perversa’ è stata chiara: se l’uomo è centro di tutto, egli allora diventa despota, può imporre senza remora le sue leggi, può esercitare violenza sulla natura e oppressione sui fratelli. Ma la natura espropriata e manipolata manifesta tutti gli effetti boomerang di un tale intervento”. (Galiano & Marchino – 1990).
Come diceva Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota: ” Solo quando l’ultimo fiume sarà prosciugato, quando l’ultimo albero sarà abbattuto, quando l’ultimo animale sarà ucciso, solo allora capirete che il denaro non si mangia.”
Redazione Segnidalcielo
Anche gli extraterrestri vogliono andare in TV: lo strano caso del messaggio dell’alieno Vrillon
Che la televisione sia il più potente mezzo di informazione, capace di influenzare e determinare la pubblica opinione, lo hanno capito bene sia i politici, che cercano di lucrare consenso elettorale occupando costantemente le più svariate trasmissioni, sia i poteri che agiscono ‘dietro le quinte’, che con l’aiuto del piccolo schermo cercano di tenere a bada le società occidentali.
Per tale ragione, non sorprenderebbe se eventuali intelligenze extraterrestri scegliessero proprio la televisione per lanciare un messaggio alla popolazione terrestre, oppure per inaugurare con essa un primo contatto.
Un assaggio di qualcosa del genere è riportato nelle cronache del 1977, quando nel tardo pomeriggio del 26 novembre, durante la messa in onda del notiziario dell’emittente inglese TV England Southern Television, un segnale pirata di provenienza sconosciuta si inserisce nella trasmissione ufficiale.
Il segnale conteneva la strana voce di un essere definitosi Vrillon, rappresentante del Comando Galattico di Ashtar. Il messaggio, il lingua inglese, conteneva 600 parole, con una durata di circa 6 minuti.
Il segnale ‘prese possesso’ di 5 ripetitori monitorati, come consuetudine, dall’IBA (Independent Broadcasting Authority), spingendo la trasmissione a distanze importanti, fino a raggiungere città come Andover, Londra, Newbury, Oxford, Reading, Southhampton e Winchester.
I tecnici dell’Autority, quando si accorsero della trasmissione pirata, cercarono di individuarne la fonte e di schermare la fonte, fallendo in entrambi gli obiettivi. Il segnale pirata cessò subito dopo che il messaggio fu consegnato, poco prima della fine di un cartone animato Looney Tunes.
Più tardi, in serata, la Southern Television si scusò con il pubblico per quello che fu descritto come ‘un’interruzione audio’, mentre le autorità pubbliche che indagarono sull’accaduto la definirono ‘una trasmissione mascalzona’, della quale non ne fu mai scoperta l’origine.
Intanto, il messaggio procurò un certo allarme tra la popolazione. Come ebbe a dichiarare un portavoce della polizia ai giornalisti, le persone presero molto sul serio il messaggio di Vrillon: “La gente era preoccupata e spaventata”. La notizia trovò una grande eco nei giornali di tutto il mondo, con numerosi giornali americani che rilanciarono la notizia appresa dai colleghi inglesi.
La domenica successiva all’evento, l’IBA si affrettò a dichiarare che si era trattato di una bufala, senza, tuttavia, riuscire a spiegare da parte di chi e con quali mezzi tecnici. Fu la stessa IBA a dire che per realizzare lo scherzo sarebbe stato necessario avere una notevole capacità tecnologica.
Ma cosa disse Vrillon?
Vrillon, sedicente appresentante del Comando Galattico di Ashtar, lanciò un messaggio che invitava alla pace tra i popoli, al cambio di mentalità e alla messa in guardia contro poteri oscuri che cercano di ‘succhiare’ l’energia dell’umanità.
Alieno o non alieno, con il senno di poi, il messaggio divulgato nel 1977, epurato dagli aspetti mitologici, è sorprendentemente attuale e, per certi aspetti, fortemente profetico dei tempi che viviamo. Come ha scritto un utente di youtube nel suo commento al video, bufala o non bufala, è un consiglio ‘maledettamente positivo’, soprattutto per la crescita della nostra consapevolezza interiore.
Tuttavia, dando un’occhiata alla situazione attuale del pianeta, il messaggio di Vrillon è stato del tutto ignorato. Ma cosa conteneva il messaggio. Ecco la trascrizione integrale del comunicato pirata:
“Questa è la voce di Vrillon, un rappresentante del Comando Galattico di Ashtar, che vi parla. Per molti anni ci avete visto come luci nei cieli. Vi parliamo ora in pace e in saggezza, come abbiamo fatto con i vostri fratelli e sorelle, dappertutto, sul vostro pianeta Terra.
Noi veniamo ad avvertirvi sul destino della vostra razza e del vostro mondo, di modo che possiate comunicare ai vostri simili il percorso che dovrete intraprendere per evitare i disastri che minacciano il vostro mondo, e gli esseri sugli altri mondi intorno a voi. Questo affinché possiate condividere il grande risveglio del pianeta che passerà nella nuova Era dell’Acquario.
La nuova era può essere un grande momento di pace e sviluppo per la vostra razza, ma solo se i vostri governanti sono informati delle forze maligne che possono oscurare i loro giudizi. Resta qui ancora e ascolta, dato che questa occasione può non tornare più. Tutte le vostre armi di malvagità devono essere rimosse.
Il momento dei conflitti è ora passato, e la razza della quale fate parte può procedere alle piu’ alte fasi della sua evoluzione se mostrerete di esserne degni. Avete tempo ma breve per imparare a vivere insieme nella pace e nella benevolenza. Piccoli gruppi dappertutto sul pianeta stanno imparando questo ed esistono per passare alla luce dell’alba della nuova era di tutti voi.
Siete liberi di accettare o rifiutare i loro insegnamenti, ma soltanto coloro che impareranno a vivere nella pace passeranno ai più alti regni di sviluppo spirituale. Ascolta ora la voce di Vrillon, rappresentante del Comando Galattico di Ashtar che vi parla. Siate consapevoli che ci saranno molti falsi profeti e guide che operano nel vostro mondo.
Succhieranno la vostra energia – l’energia che voi chiamate denaro – usandola per fini diabolici, dandovi in cambio avanzi senza valore. Il vostro Divino sé superiore vi proteggerà. Dovete imparare ad essere sensibili alla voce della Verità dentro di voi che può dirvi cos’è la verità e cos’è la confusione, il caos e la menzogna. Imparate ad ascoltare la voce della verità al vostro interno, vi guiderà sul sentiero dell’evoluzione. Questo è il nostro messaggio per i nostri cari amici.
Vi abbiamo guardato crescere per molti anni, cosi come voi avete guardato le nostre luci nei cieli. Ora voi sapete che noi siamo qui, e che ci sono miriadi di esseri intorno e sulla terra più di quanti i vostri scienziati ammettano. Noi siamo profondamente interessati a voi e al vostro sentiero attraverso la luce e faremo di tutto per aiutarvi.
Non abbiate paura, cercate solo di conoscervi e vivere in armonia al passo del vostro pianeta. Noi del Comando Galattico di Ashtar, vi ringraziamo per la vostra attenzione. Stiamo ora lasciando i vostri piani d’esistenza. Possiate essere Benedetti dall’amore e dalla Verità suprema dell’Universo”.
Una bufala ben riuscita?
L’Independent Broadcasting Authority ha sempre sostenuto la tesi della bufala. Nonostante fosse necessario un considerevole know-how tecnico, l’IBA spiegò che a quel tempo l’antenna televisiva UHF di Hannington era uno dei pochi ripetitori in grado di ricevere un segnale ricevuto da un altro trasmettitore, piuttosto che essere alimentato direttamente via cavo.
Di conseguenza, era vulnerabile a qualsiasi tipo di intrusione, così come ad un segnale di potenza relativamente bassa generata da una fonte vicina al ripetitore, consentendo ad trasmissione non autorizzata di essere amplificata e ritrasmessa in una zona più ampia.
Un portavoce della Southern Television confermò che un mistificatore di nome ‘Robert’, utilizzò il ripetitore di Hannington per inviare il messaggio pirata. Dopo 26 anni di indagini (e non sono pochi), nel 2003 i militari del Regno Unito confermarono che si trattava di uno scherzo e che il responsabile fosse un tale di nome Robert Delora.
Possibilisti
Come è facile immaginare, la trasmissione divenne immediatamente nota in tutto l’ambiente ufologico mondiale, valutando la possibilità che il messaggio fosse realmente trasmesso da un’entità aliena.
Due giorni dopo la pubblicazione della notizia sul Times, una lettera al direttore pubblicata il 30 novembre 1977 chiedeva “come la IBA, o chiunque altro, può essere così sicura che si tratti di una bufala”?
Nello stesso periodo, un editoriale pubblicato sul giornale americano The Register Guard commentava che “nessuno sembra considerare che ‘Asteron’ potrebbe essere reale. Dal 1985 in poi, la storia di Vrillon entrò ufficialmente nella ‘mitologia urbana’, tramandando l’inesistenza di qualsiasi spiegazione della trasmissione.
Alcuni hanno fatto notare la curiosa coincidenza con il segnale ‘WOW’, rilevato il 15 agosto dello stesso anno. un forte segnale radio a banda stretta che venne rilevato dal dottor Jerry R. Ehman il 15 agosto 1977 lavorando al progetto SETI con il radiotelescopio Big Ear dell’Università dello Stato di Ohio.
Il segnale non proveniva dalla Terra o dal Sistema Solare. Esso durò 72 secondi e non venne mai più rilevato. Ehman, controllando i tabulati stampati dai computer del radiotelescopio, stupito dall’evidente origine interstellare del segnale, lo cerchiò sulla stampa e scrisse a fianco il commento “Wow!”. Quel commento dette il nome del segnale.
Qualche temerario si è spinto oltre, intravedendo un parallelo tra il contenuto del messaggio di Vrillon e il discorso di insediamento tenuto dal neoeletto papa Giovanni Paolo II il 22 ottobre 1978. Tutto ruoterebbe attorno alla frase “Non abbiate paura”, diventato lo slogan del pontificato di Karol Wojtyla.
Il giorno 12/09/13 si è tenuto alla camera dei deputati un convegno organizzato dalla fondazione Ugo La Malfa sull’Euro e l’Europa. Dopo questo convegno nessun politico potrà dire io non sapevo infatti illustri accademici di vari indirizzi hanno spiegato magistralmente supportati da dati certi e numeri verificabili come e perchè siamo arrivati a questa situazione di disastro economico in cui versa l’Italia ed il resto d’Europa ed inoltre ci dicono che alcuni avevano previsto tutto questo con anni di anticipo. Vi invito caldamente a visionarlo e farlo circolare quanto più vi è possibile dopo aver visto questo nessun economista liberista potrà mai più incantarvi in TVcon le sue teorie completamente false che sono servite solo ad arricchire pochi ed impoverire molti, e quando vedendo dei dibattiti in TV qualche politico o economistà dirà che uscire dall’Euro non si può altrimenti sarebbe una catastrofe saprete che non stà dicendo la verità.Dopo questo convegno su qualsiasi politico od economistà che difenderà l’Euro e le politiche di austerità della BCE peserà il sospetto che non sia in buona fede.
La Russia “riscrive” la sua storia: finisce il mito della Rivoluzione d’Ottobre
La Russia post-comunista ha il coraggio di fare i conti col proprio passato. E lo fa con un manuale scolastico in cui la storia è diversa da com’è stata raccontata per oltre settant’anni in quel Paese. Ed è subito polemica per quanto scritto sulla Rivoluzione d’Ottobre. Finalmente, dopo quasi un secolo, Putin fa giustizia di una favola troppo a lungo raccontata, quella appunto sulla rivoluzione del 1917, che rivoluzione non fu mai, ma piuttosto golpe, e cruento, anche se il peggio verrà negli anni seguenti. La bozza, elaborata su incarico del presidente Putin da esperti dell’Accademia delle Scienze e del ministero della pubblica Istruzione, deve essere consegnata entro il primo novembre ma potrebbe essere pronta già la prossima settimana, secondo alcuni media. Le attese sono forti, in un Paese che secondo molti non ha ancora fatto del tutti i conti con il proprio passato e non mancano le voci dissenzienti. Uno degli autori, Serghiei Zhuzavliov ha anticipato che dopo un lungo dibattito si è deciso di chiudere il testo con un capitolo dedicato alla stagione attuale, segnata dalla figura di Putin, sino alla sua rielezione al Cremlino nel marzo del 2012: una scelta contestata da altri studiosi, favorevoli a chiudere il manuale all’anno 2000 per lasciare un margine di prospettiva e allontanare il sospetto di condizionamenti politici. In realtà l’operazione è condivisibile: la Russia esce da un periodo in cui la storia è stata letteralmente scritta dal governo, anche quella passata. Per decenni ha imperato il culto della personalità nel confronti di Stalin e degli altri della nomenklatura comunista, gli scrittori e gli intellettuali non conformi non solo non erano citati nei libri di storia ma erano addirittura rinchiusi nei gulag. D’altra parte è indubbio che Putin stia segnando un’autentica epoca per la Russia, caratterizzata da svolte e da scelte differenti rispetto al passato. Pochi giorni fa Putin ha detto di non escludere la possibilità di una sua nuova candidatura al Cremlino. Il presidente russo è stato eletto lo scorso anno per il suo terzo mandato, dopo aver ceduto la carica a Dmitri Medvedev nel 2008 e nel frattempo modificato la costituzione introducendo la possibilità di ricandidarsi. Nel quadro della stessa riforma, il mandato del presidente è stato esteso da quattro a sei anni.Fonte: http://www.secoloditalia.it/2013/09/la-russia-riscrive-la-sua-storia-finisce-il-mito-della-rivoluzione-dottobre/
SHOCK MONDIALE: cancro trasmesso nei vaccini, lo ammette l’azienda
Siria, papa Francesco: si alzi il grido della pace
Il Pontefice ha rinnovato l’invito alla giornata di digiuno e preghiera per la pace in Medio Oriente sabato. Si uniscono alle sue intenzioni gli ebrei e il gran muftì di Siria
Siria, da Papa Francesco un altro appello su Twitter per la pace
11:58 – “Si alzi forte in tutta la Terra il grido della pace”. E’ l’appello lanciato da papa Francesco al termine dell’udienza generale: il Pontefice ha nuovamente invitato tutti a partecipare alla giornata di preghiera e digiuno indetta sabato prossimo “per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero”. E, ha aggiunto Francesco, “anche per la pace nei nostri cuori, perché la pace incomincia nel cuore”.
Francesco ha invitato “tutta la Chiesa a vivere intensamente questo giorno e già da ora – ha proseguito – esprimo riconoscenza agli altri cristiani, ai fedeli di altre religioni e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà” che vorranno unirsi all’evento. “Esorto in particolare i fedeli romani e i pellegrini – ha detto ancora il Papa – a partecipare alla veglia” che si svolgerà in Piazza San Pietro dalle 19 alle 23. “Si alzi forte in tutta la terra il grido della pace”, ha concluso.
Anche gli ebrei pregano per la difesa della vita in M.O. – Sabato anche le preghiere della comunità ebraica di Roma si uniranno a quelle del Papa. Lo annuncia il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, a ridosso dell’inizio di importanti festività ebraiche (oggi è il primo giorno di Capodanno, cui seguiranno Yom Kippur e Sukkot), sottolineando la “sintonia con tutti coloro” che quel giorno – segnato in piazza San Pietro dalla veglia voluta da papa Francesco – si raccoglieranno in preghiera.
Mufti Damasco scrive al Papa: “Insieme per la pace” – Il gran muftì di Siria, Ahmad Badreddin Hassou, ha scritto una lettera a papa Francesco aderendo all’appello pro-Siria e annunciando che sarà in Piazza San Pietro – se possibile – o nella moschea di Damasco in preghiera e digiuno sabato prossimo. Il muftì- riferisce Fides – propone al Vaticano di organizzare un meeting interreligioso.
Gesuita: raid Siria è abuso potere
“Usa smettano di fare salvatori mondo”
16:31 – “Con tutto il rispetto per il popolo degli Stati Uniti, credo che l’intervento militare che si sta preparando costituisca un abuso di potere”. Lo afferma il preposito generale dei Gesuiti, padre Adolfo Nicolas. “L’America – prosegue – deve smettere di comportarsi e reagire come il fratello maggiore del quartiere del mondo”. “Questo porta inevitabilmente ad abusi, molestie e bullismo sui membri più deboli della comunità”, ha spiegato.
Ufficiale: il virus HIV causa dell’AIDS è una truffa
Oramai è confermato.
Eminenti scienziati in trasmissione confermano che l’HIV è stata una mistificazione, e non è mai stato isolato. I coautori dell’opera “Le dieci maggiori menzogne sull’AIDS”, i due scienziati Etienne de Harven e Jean Claude Roussese presenti in TV affermano il primo (ex presidente di Rethinking AIDS) che il virus HIV non è mai stato identificato nel sangue dei malati, affermazione fatta in SudAfrica nel 2000 per la prima volta e mai contraddetta, neppure quando è stato offerto un premio in dollari per inficiarla; il secondo, che non è mai stata provata la connessione tra il virus e la sindrome di immunodeficienza acquisita.
Buona notizia, quindi, l’AIDS non si trasmette per via sessuale.
Nel 1979 fu scoperto il virus, cioè nove anni prima della presunta epidemia. Nixon era fissato sulla ricerca contro il cancro, e furono mobilitati grossi capitali sui retrovirus…Infatti il Dott de Harvenne aveva constatato un nesso tra i cancri nei polli e i retrovirus. Qualche anno dopo i crediti colossali non diedero nessun risultato, quindi la storia dell’AIDS è giunta al buon momento… Nella comunità omosessuale di San Francisco la pneumocistosi e il sarcoma di Karposi erano frequenti e invece di imputarle all’uso di sostanze tossicodipendenti, sono state fatte passare come malattie contagiose…E’ stato fatto un falso nesso opportunista con un virus.
La causa primaria della sindrome è il consumo di droghe, droghe in tutti i sensi compresi i farmaci, e invece Montaigner e Gallo hanno annunciato nel 1983 che l’AIDS sarebbe provocato da un virus. Cosa di meglio per controllare le nascite e l’alchimia dell’amore aggiungendo un pezzo di latex? L’annuncio vero e proprio è stato fatto dalle autorità governative statunitensi. Sebbene la segretaria di stato alla Sanità USA avesse annunciato che “probabilmente” l’AIDS era causato dal virus – è stata una precisa volontà politica – i media del mondo intero il giorno dopo hanno “dimenticato” quella parolina.
Qual è quindi il valore del test dell’AIDS. Questo test in alcun modo individua la presenza di un virus, anzi, solo degli anticorpi. Nel 1998 è stato pubblicato un articolo cruciale con una lista di circa 70 condizioni mediche che possono provocare la cosiddetta sieropositività di cui la tubercolosi, la lebbra, la malaria, o un vaccino antinfluenzale, le gravidanze multipli, le trasfusioni sanguigne. Capirete quanti milioni di africani sono stati trovati, questo test che non ha alcun valore ha permesso di terrorizzare la popolazione del mondo intero per giustificare un genocidio farmaceutico, con la prescrizione di farmaci completamente mortali.
Nella prima fase c’erano dei veri malati, degli immunodepressi, ma la cosa più schifosa è di avere inventato il test della sieropositività che ha permesso di classificare tra i malati delle persone sane.
In Africa ad esempio basta avere due tacche del test positive per essere classificati come sieropositivi cioè i test sono molto più scrupolosi in Africa e danno un maggior numero di risultati.
In quanto all’AZT, il farmaco utilizzato, era già stato provato con i test sui topi che morivano tutti per cui la sua nocività era consolidata. Quando nel 1987 sono stati trattati con gli AZT i malati emofilici, il tasso di mortalità è salito alle stelle.
Lo scienziato di Luc Montaigner cambia casacca e imputa allo stress ossidativo la diffusione del virus che si può semplicemente combattere, afferma il divulgatore premio Nobel della mitologia del nesso tra HIV e AIDS, con l’alimentazione, le sostanze antiossidanti e contrastando le altre infezioni…All’intervistatore lo scienziato afferma che con un buon sistema immunitario il virus dell’HIV si elimina in qualche settimana, in poche parole esso si comporta come tutti gli altri virus, da quello dell’herpes alla toxoplasmosi…
L’importanza dei cofattori… evidenziata da Luc Montaigner e lo stress ossidativo sono imputati peraltro da molti scienziati alternativi come la prima causa anche dell’insorgenza dei diversi tipi di tumore.
Infine l’elevato tasso di mortalità in Africa non sarebbe causato dall’AIDS ma da tutta una serie di patologie come la dissenteria, la malaria, le parassitosi, tutte patologie etichettate sotto il nome di AIDS per mere ragioni di voracità dei profitti dei trattamenti anti AIDS.
Molti studi stanno a indicare che nelle comunità omosessuali e della prostituzione il virus è diffuso unicamente tra i tossicodipendenti e che nelle coppie il contagio non avviene. Nessuna prostituta è sieropositiva, unicamente le tossicodipendenti. La presunta contagiosità sessuale dell’AIDS è del tutto incompatibile con i dati sulla prostituzione. Studi epidemiologici effettuati in numerosi paesi Tailandia, Italia, Germania, Africa, USA, sono concordanti nel dimostrare che le prostitute non hanno l’AIDS.
Ciò non significa però, aggiungono gli scienziati, che non siano sostenitori delle campagne dell’uso del preservativo per le ALTRE malattie sessualmente trasmissibili, come la sifilide e la gonorrea.
Uno scienziato si è inoculato il virus di uno scimpanzé e non ha niente.
E’ giunto il momento di chiedersi se l’ipotesi di partenza fosse vera, ed è necessario ammettere che era fondamentalmente falsa.
Inutile parlare di vaccinazione poiché si diventa sieropositivi con un vaccino, materia di ricerca, quella del vaccino anti AIDS in cui si spendono miliardi di dollari.
E’ tutta una questione di denaro: il test è stato creato dal Prof. Gallo, che ne ha depositato il brevetto la sera stessa dell’annuncio governativo della scoperta del presunto virus, ed è diventato miliardario grazie al brevetto.
Conclusione: milioni di malati in attesa di soluzioni vere, contiamo su di voi per rivalutare le origini dell’AIDS, il forum continua sul sito della trasmissione.
Sintesi del video a cura di Nicoletta Forcheri
Altri riferimenti
http://www.ilvirusinventato.it/
Area-51, report segreto fa cadere il mito ufologo
Il governo americano ha reso noto il contenuto di un documento finora top secret, che riguarda però lo sviluppo dell’aereo spia U-2; nessun riferimento ad alieni o navicelle spaziali nella base
10:50 – Per la prima volta, cade un po’ del velo di segretezza che da sempre circonda l’Area 51. L’entusiasmo iniziale di ufologi e appassionati di cultura extraterrestre è però destinato a scemare, visto il contenuto del documento pubblicato dal governo americano. Finalmente è arrivata infatti l’ammissione che nella base del Nevada sono stati condotti esperimenti segreti, ma senza alcun riferimento a forme di vita aliena.
Marra: necessità di eliminare per via giudiziaria R&R
http://www.signoraggio.it
Necessità di eliminare per via giudiziaria i Rothschild e i Rockefeller (R&R) per eliminare così la massoneria, che essi usano da tre secoli per dominare il mondo con le loro politiche criminali. Invocazione a provvedervi alla parte non massonica né filo-massonica della magistratura mondiale e in particolare di quella italiana e di quella della CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo), la quale ultima ha venduto alle lobby massoniche il suo ruolo e si è rimangiata la giurisprudenza che si era riusciti a strapparle in venti anni di cause.
Scrivo per chiedere ai buoni magistrati di sconfiggere i magistrati massoni o filo-massoni, di non farsi condizionare da loro, e di processare tutti quei membri delle dinastie Rothschild e Rockefeller (R&R) implicati negli infiniti crimini delle loro infinite banche.Magistratura mondiale che è piena di massoni, alcuni dei quali persino pedofilo\satanici (vedi di seguito), a partire da quella italiana, quella della CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo), e quella della Corte di Giustizia del Lussemburgo.
Massoneria che è sempre illecita, perché ha il suo fulcro nella segretezza, ma che nel mondo anglosassone è meno censurata perché ne è pervaso da secoli in una misura in cui noi lo siamo solo da alcuni anni.
A parte poi che il mondo anglosassone sa a stento il diritto dove stia di casa.
Anche se è così bravo nelle tecnologie e nell’organizzazione da essere riuscito per molti versi a diventare più civile di noi, vittime come siamo di stadi dello strategismo vicini al delirio.
CEDU che ha venduto alle lobby massonico\bancarie il suo ruolo di controllore delle giustizie nazionali e si è rimangiata tutta la giurisprudenza che eravamo riusciti a strapparle in venti anni.
CEDU che si limita ora, in tempi ben più lunghi di quelli delle giustizie le cui lungaggini finge di censurare, a pronunziare qualche sentenza suggestiva, ma senza effetti sull’andamento e sulla velocità delle cause nazionali.
Questo perché così deve fare per servire i R&R, ai quali il buon andamento delle cause e la loro velocità sarebbero letali, perché sono il vertice della cupola criminale mondiale bancaria e non.
I massoni si sono infatti illegalmente appropriati del mondo nonostante siano tutti per forza di cose delle nullità (degli ‘illuminati’ per tesseramento ritualmente prostituiti ai R&R).
A partire ad esempio dal risibile Renzi che, sostenuto dai ‘fratelli’ massoni, si accinge ai suoi pur essi risibili ‘colloqui’ internazionali, fino a Obama, Carlo d’Inghilterra, Gate eccetera, che, non importa presiedano le nazioni e i gruppi industriali più potenti del mondo, restano delle nullità, perché la genialità implica la positività, mentre qualunque idiota può diventare un ‘genio’ del male.
Massoneria dal cui corpo si sono poi sviluppati i vari altri tentacoli, come il bilderberg, la trilatere, l’aspen e così via.
Un’accolita di asini benché delinquenti che non si sarebbe mai sviluppata se i R&R — che sono il vero problema — non la sostenessero da 300 anni per farne il loro braccio armato.
R&R senza i quali la massoneria non esisterebbe, perché R&R ne sono il motore dal momento della sua costituzione.
R&R che sono proprietari palesi od occulti di quasi tutte le principali banche del pianeta, o comunque le controllano e, attraverso esse, controllano, da tre secoli, il pensiero delle genti, i loro orientamenti, i loro gusti alimentari, sessuali, sportivi, musicali, le divinità in cui credono, le scoperte scientifiche da rendere note e quelle da occultare, le leggi da promulgare, le mode, e insomma tutto quanto si muove o sta immobile sotto il sole, perché controllano le economie, i media, i governi, le magistrature, i sindacati, i partiti, le polizie, la cultura, le rivoluzioni, le guerre, google, wikipedia, facebook, twitter.
Due dinastie di criminali che hanno esercitato questo controllo nella maniera più feroce ma anche più stupida, perché stanno rendendo il pianeta inabitabile, quasi ne avessero uno di riserva.
Come fare per distruggerli?
Ebbene, amici buoni magistrati, hanno commesso e commettono così tanti crimini, che c’è solo da scegliere per quali iniziare a processarli.
Io suggerisco di colpirli confiscando le quote delle banche centrali di proprietà delle banche private, impedendogli così il signoraggio e i falsi in bilancio che fanno alle spalle delle stesse banche centrali e private di cui sono azionisti palesi od occulti, che è la loro principale fonte di reddito, e intanto colpire l’illiceità bancaria in generale, a partire, ad esempio, in Italia, dal processo al Monte Paschi, che dovete chiedere ai magistrati incaricati perché langue.
Prima di tutto credo bisogni però individuare le responsabilità penali dei singoli Rothschild e Rockefeller e colpirli personalmente arrestandoli, confiscandogli i beni e, nei paesi dove è consentito, condannandoli a morte.
Sì, a morte, amici buoni magistrati, perché, proprio io che sono contrarissimo alla pena di morte, credo debba esservi un’eccezione in danno di coloro che — come questi cani rabbiosi di R&R e i loro servi sciocchi massoni — più si sono ‘distinti’ nei massimi crimini contro la collettività o l’ambiente.
Anche perché bisogna invertire la tendenza a punire con più veemenza i crimini contro i singoli, quasi che l’aumento del numero delle vittime attenui le colpe.
Cani rabbiosi, i Rothschild e i Rockefeller, per chiarire meglio le cui responsabilità, riporto di seguito un brano di un documento che ho precedentemente pubblicato contro loro e la massoneria.
16.7.2013
I Rothschild, i Rockefeller e la massoneria, da essi generata e gestita, quale causa del malessere dell’umanità e della distruzione dell’ambiente negli ultimi tre secoli.
Eventi apocalittici – anziché le meraviglie che la tecnologia avrebbe potuto donare – hanno caratterizzato negli ultimi tre secoli l’umana vicenda a causa dei misfatti di una rete massonica planetaria sempre più criminale e con sempre più estese frange pedofilo-sataniche.
Pedofilia che serve per compromettere, e satanismo che è l’essenza del ‘gadu’, il dio di incultura, presunzione e occultezza, dei massoni.
Incultura, perché la massonicità è frutto di un’accozzaglia di ‘scienze’ esoteriche, magiche, teosofiche, cabalistiche, astrologiche e simili.
Presunzione, perché la sua essenza è in una gnosi (rivelazione, illuminazione) non aperta a tutti, come la gnosi cattolica, ma, ridicolmente, ai soli ‘iscritti’.
Una gnosi così speciale da trasformare dei tali asini in ‘Illuminati’, perché sarebbe superiore alla gnosi dei ‘banali’ (i comuni cattolici, o comunque i cittadini).
‘Banali’ che, da ultimo, gli ‘Illuminati’, non potendo certo convertirli alla loro ‘elevatezza’, possono solo voler eliminare (tra cattolici e non, troppi ‘banali’ sul pianeta) con l’ausilio del loro dio opposto: satana.
Occultezza, perché sono da sempre cose da non potersi nemmeno dire.
‘Illuminati’ che, da quando esistono (diciamo dal 1723), sono sempre stati usati, comprati e venduti, dai Rothschild e dai Rockefeller, nei loro strategismi signoraggistici, per promuovere, infiltrare, corrompere e dirottare di tutto: la rivoluzione francese, russa, cinese, cubana, il risorgimento italiano, l’unità d’Italia, e tutto quant’altro; ogni moto o evento in ogni continente; le guerre di indipendenza, quelle mondiali e la politica odierna.
Perché — compresi Che Guevara, Castro, Gandhi, e quelli che lo sono stati o lo sono occultamente, come il subdolo filo-bilderberghino rotto a tutto Napolitano, o i Beatles, apici della ‘cultura’ massonico-canora delle droghe per fini di distruzione di massa — sono stati o sono massoni quasi tutti: Robespierre, Napoleone, Marx, Lenin, Stalin, Cavour, Mazzini, Garibaldi, Einstein, Freud, Roosevelt, Churchill, Allende, Spinelli, Gorbaciov, Obama, l’ONU e l’UE. E persino Mussolini, che odiava la massoneria, ne fu sempre circondato. Fino a Mameli, che ci fa cantare «Fratelli d’Italia..» in onore, non degli italiani, ma dei suoi «Fratelli» massoni.
Una massoneria sempre tanto altisonante ed entusiastica negli ‘Illuminati’ toni, quanto avida, abietta e doppia nei fatti. Una massoneria in cui il potere bancario, in realtà indifferente a ideologie e religioni, ha sempre intruppato di tutto, strutturandola oggi come un’unica cosca planetaria ‘moralmente’ supportata da magistratura deviata, burocrazia, politica, esercito, polizia, media e imprenditoria bancaria e non, nonché materialmente diretta da falangi criminali composte da moltissimi di costoro. Una rete di idioti o criminali che dominano il mondo con la paura e il ricatto.
7.6.2013,
Alfonso Luigi Marra
Le banche creano denaro dal nulla e lo confessano
Fonte: http://salvatoretamburro.blogspot.it/2013/07/le-banche-creano-denaro-dal-nulla-e-lo.html
Qualora voi foste i correntisti di una stessa filiale bancaria, provate ad andare tutti insieme allo sportello di banca a richiedere il vostro denaro depositato. Sapete cosa accadrebbe? L’impiegato allo sportello sarebbe costretto a comunicarvi che i vostri soldi non sono disponibili e di ritornare tra qualche giorno su invito della banca.
Il motivo? I vostri soldi in quella banca NON ESISTONO fisicamente.
La riserva frazionaria, che rende possibile alle banche di svolgere legalmente un’attività criminale molto profittevole, rende così il sistema economico strutturalmente instabile e cioè necessariamente esposto a cicli economici di boom e crisi.
Come è possibile che un banchiere svolga un’attività criminale senza finire in prigione? Eppure se un semplice cittadino domattina provasse a stampare moneta e provasse a metterla in circolazione potrebbe essere arrestato per violazione del Codice Penale (TITOLO VII: DEI DELITTI CONTRO LA FEDE PUBBLICA – Capo I: DELLA FALSITÀ IN MONETE, IN CARTE – Art. 455 — Spendita e introduzione nello Stato, senza concerto,di monete falsificate), con una pena da 1 a 3 anni di reclusione.
Non me la prendo più di tanto con i giornalisti, visto che la maggior parte di solo sono degli insignificanti guitti del sistema bancario, proni a rispettare il diktat imposto da banche e corporations, rendendo l’informazione completamente assente; però mi chiedo perchè la magistratura continui nel ruolo della grande assente, personificando di fatto il motto giapponese delle tre scimmiette sagge: “non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male“.
Questo sistema attraverso cui si arricchiscono le banche private e si impoveriscono i cittadini (attraverso condizioni economiche\contrattuali spesso illecite e con interessi passivi ancora più spesso usurai) è ormai avvalorato anche nelle dichiarazioni e nei documenti ufficiali delle Banche Centrali o del Fondo Monetario Internazionale.
Eccovi di seguito alcune prove e leggete con attenzione le fonti di tali dichiarazioni:
The Chicago Plan Revisited, Jaromir Benes and Michael Kumhof, IMF Working Paper August 2012
http://www.imf.org/external/pubs/ft/wp/2012/wp12202.pdf
Money Banking & Monetary Policy – Federal Reserve Bank of Dallas, May 2007
Quarterly Bulletin, Q1 Vol 48. No. 1. Bank of England, 2008
Modern Money Mechanics – Dorothy M. Nichols – Federal Reserve Bank of Chicago, May 1961
Walker F. Todd. Affidavit, Chagrin Falls, Ohio, USA, 05 Dec 2003. (20yrs as attorney & legal officer of Federal Reserve Bank of New York & Cleveland)
I Bet You Thought – Friedman, David H. Federal Reserve Bank of New York, Dec 1977
Una arringa dell’europarlamentare Godfrey Bloom contro le banche centrali al Parlamento Europeo
Salvatore Tamburro
Le parole inascoltate, bambini scrivono (figli separati)
Italia, 19 Giugno 2013
VIDEO, LINK
su facebook
https://facebook.com/paternita/posts/10151689287609866
Fate girare. Aiutiamo questi bambini ad uscire dalle loro gabbie. Basato su documenti autentici. Un grido per spaccare il silenzio del pregiudizio, dell’indifferenza e delle coscienze corrotte.
Ladig
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Esiste un sistema legale, composto da magistrati, avvocati, periti psicologi e servizi sociali, che gestisce in modo infame la sofferenza di milioni di famiglie. Lo schema prevede, oltre allo sfruttamento economico fino all’ultimo centesimo delle “parti”, che la madre sia più tutelata del padre. E’ un retaggio di quando le donne non lavoravano ed accudivano i figli. Ma, nel frattempo, il mondo è cambiato, e lo dimostrano proprio le migliaia di signore che fanno i magistrati, gli avvocati, le psicologhe ed i dirigenti dei servizi sociali. Fino a che starà in piedi questo carrozzone mafioso che persegue unicamente il dilatare all’infinito le cause di divorzio a scopo di lucro infischiandosene della sorte dei minori e, tanto meno dei padri e delle madri, le cose seguiranno lo schema: figli alla madre-padre pagatore. La retorica dei “diritti” che sta portando la nostra civiltà alla rovina in questo momento storico prevede la “femmina” vessata dal “maschio” e la casta giudiziaria, vero cancro della società italiana, applica alla lettera questo orientamento di “civiltà”.
Foa – Chi è nell’euro perde lavoro. Volete la prova? Eccola…
La fonte è a prova di smentita: trattasi dell’Organizzazione internazionale del Lavoro. Il dato inequivocabile, poiché statistico.
Secondo le cifre diffuse alcuni giorni fa e di cui ben pochi hanno parlato in Europa, i 19 Paesi dove l’occupazione è tornata sopra i livelli prima della crisi dei mutui subprime del 2008 sono:
Argentina, Turchia, Ungheria, Repubblica Dominicana, Malta, Romania, Armenia, Brasile, Cile, Lussemburgo, Germania, Colombia, Israele, Uruguay, Perù, Russia, Svizzera, Kazakistan, Thailandia.
I Paesi che l’Organizzazione internazionale del lavoro considera in continuo declino sono:
Giordania, Croazia, Grecia, Spagna, Italia, Marocco, Sri Lanka, Belgio, Portogallo, Slovacchia, Francia, Irlanda, Slovenia, Giamaica, Finlandia, Cipro, Giappone, Danimarca, Olanda, Australia, Nuova Zelanda, Norvegia.
Poi c’è l’Austria che rientra nella categoria dei Paesi in miglioramento ma sotto i livelli pre-crisi.
Dunque: solo 3 Paesi della zona euro stanno veramente bene, ma di questi tre due (Lussemburgo e Malta) sono così piccoli e operano in condizioni talmente particolari da non fare quasi testo. Ne resta uno solo: la Germania.
Tutti gli altri, dall’Italia alle new entry Slovacchia e Slovenia, stanno molto peggio e tutte, tranne forse l’Austria, sono in declino strutturale. Ovvero l’entrata della moneta unica non ha portato i giovamenti a lungo sbandierati e a cui pochi credono ancora. S’incrina un altro teorema consolatorio, quello secondo cui lo scudo dell’euro consente ai singoli Paesi di resistere meglio alle crisi.
E’ vero il contrario: chi adotta l’euro rende anelastica la propria economia e dunque alla fine paga un prezzo molto elevato in termini di crescita e di occupazione. Detto in modo meno elegante e più diretto: quei Paesi diventano più poveri e vedono svanire le prospettive di crescita.
Insomma, a meno di essere tedeschi, non è proprio un affare. E, ne converrete, non si tratta di un’opinione ma di una prova, certificata dall’Organizzazione internazionale del lavoro.
Marcello Foa
Fonte: http://blog.ilgiornale.it/
Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2013/06/17/chi-e-nelleuro-perde-lavoro-volete-la-prova-eccola/
17.06.2013
Scie chimiche per la pioggia – Se anche l’Ansa ne parla…
Indonesia:elicotteri per creare pioggia
‘Bombardamento’ delle nuvole con prodotti chimici
21 giugno, 11:38
Guerra climatica? ndr
Caldo eccezionale in Alaska, anche più intenso che in Florida!
da 3bmeteo.com | 21 giugno 2013 ore 10:06 | a cura di Edoardo Ferrara
Fino a 36°C in Alaska, 31°C a Fairbank! – Una bolla di aria molto calda di matrice subtropicale staziona ormai da diversi giorni sull’Alaska, dove si stanno registrando temperature davvero eccezionali, specie sul comparto centrale e nord orientale. Il picco del caldo è stato raggiunto il 17 Giugno scorso, quando sono stati toccati i 36°C a Talkeetna, 34°c A McGrath, 30°C a Fairbanks ( ma il 16 Giugno ha raggiunto ben 31°C ): da 5 giorni consecutivi la città sperimenta massime attorno ai 30°C. Punte di oltre 30-31°C anche sui settori affacciati al Mar di Beaufort, ben oltre il Circolo Polare Artico. Le temperature risultano sopra le medie anche di oltre 10-12°C, tanto che i ghiacci hanno subito una fusione particolarmente rapida, specie sullo Stretto di Bering.
Più caldo in Alaska che in Florida! Infatti proprio il 17 Giugno le punte massime registrate in Alaska erano intorno ai 35-36°C, mentre in Florida si attestavano sui 33-34°C. Il caldo anomalo proseguirà anche nei prossimi giorni, anzi si intensificherà ulteriormente con picchi di 38°C non esclusi nella prossima settimana! Il tutto causato da una situazione di blocco con un vortice ciclonico su Mar di Bering, un secondo sull’arcipelago canadese ed una bolla di aria calda africana stazionaria proprio sull’Alaska.
Segui @3BMeteo su Twitter
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“I nostri cieli oggi non sono semplicemente normali. Dopo un esame questo non può essere negato. Essi sono pieni di nanoparticolato e di metalli pesanti. Ma i cieli sono stati riempiti con modelli di griglia per così tanto tempo, che ora che siamo abituati a loro e non li vediamo più. Purtroppo, il fatto è che la gente non guarda in alto.”
“Per essere chiari, quello che stiamo vedendo non è il cloud-seeding per aumentare le precipitazioni. Queste particelle sono progettate per bloccare il sole e passare la corrente a getto. Dane spiega molto bene nel video sotto postato come questo sta causando la siccità e il diluvio che si sta vivendo in tutto il mondo.”
http://ningizhzidda.blogspot.it/2013/06/la-terra-un-gigantesco-laboratorio-di.html
Veronesi si arrende a Di Bella. Somatostatina efficace contro il cancro
Fonte: http://www.atsat.it/articolo.asp?id_articolo=765
Veronesi Si Arrende A Di Bella: Somatostatina Efficace Contro Il Cancro (con Rettifica Di Adolfo Di Bella)
A 100 anni dalla nascita del “poeta della scienza” ecco che arriva una conferma da parte della medicina ufficiale. Il Professor Luigi di Bella originario di Linguaglossa in provincia di Catania era stato massacrato proprio prima di morire, gli vevano dato del ciarlatano al punto che il Professor di Bella se ne andò consapevole che il suo metodo sarebbe stato attaccato da ogni fronte. Adesso però la comunità scientifica si mette in riga. L’università di Firenze e Umberto Veronesi con L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) arrivano finalmente a dare dignità scientifica al metodo Di Bella.
La terapia Di Bella si guadagna uno studio realizzato da parte dell’Università di Firenze dal nome: “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno”. E’ uno dei pochi studi autorevoli in campo medico e che finalmente consegnano la Terapia Di Bella al campo della scienza ufficiale.
Lo studio condotto dall’Università di Firenze è stato poi pubblicato sulla rivista European Journal of Pharmacology ed ha ricevuto l’approvazione del IEO in seguito alla guarigione di cellule tumorali nel seno di una trentenne. Questa volta possiamo dirlo: il metodo Di Bella è efficace contro i tumori. Il tempo delle contestazioni è ormai lontano.
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RICEVIAMO e VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Adolfo Di Bella, in merito a tale articolo, ha espresso tale opinione:
“L’articolo richiamato, dei cui fini benevoli non ho dubbi, costituisce una forzatura della realtà e, purtroppo, cade in grossi equivoci.
Il Prof. Veronesi non si è “arreso” proprio a nessuno, e tantomeno al Mdb. Ognuno può dare il suo giudizio più o meno tiepido o negativo sul personaggio evocato, ma non attribuirgli dichiarazioni od ammissioni mai fatte. Titoli ad effetto portano unicamente danno alla plausibilità ed all’immagine del Mdb. E, purtroppo, anche a noi che portiamo il nome Di Bella e che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare e tutelare l’opera di nostro padre.
L’articolo vira a poi a livelli surreali quando cita uno studio di modesto significato scientifico del quale ci siamo già occupati sul DiBellaInsieme e del quale si è occupata anche la Sig.ra Locati, e che non ha spostato né sposterà di un micron né la situazione nè l’opinione corrente (lasciamo stare se in buona o cattiva fede) sul Metodo Di Bella; per cui ci auguriamo di non dover più tornare sull’argomento.
Di studi sperimentali su sostanze recepite dal Mdb, anche associate, se ne annoverano a migliaia, da anni o decenni. E non si tratta solo di articoli apparsi su riviste scientifiche, ma – cosa di maggior spessore ed importanza – di poderosissime monografie, eccezionalmente particolareggiate sotto ogni punto di vista e di assoluta autorevolezza, tuttora conservate nelle librerie del Laboratorio di via Marianini (ovviamente, il Prof. Luigi Di Bella le aveva lette e studiate tutte).
Dire che somatostatina, retinoidi e melatonina hanno un sicuro effetto anticancerogeno su cellule tumorali è pleonastico. Lo sappiamo già da decenni. Che poi determinati ambienti facciano spallucce, è cosa che non riguarda noi, ma i proprietari delle spallucce, che in futuro saranno pesantemente giudicati dalla storia umana, oltre che da quella della medicina.
L’omissione di ogni riferimento, anche bibliografico, al Prof. Luigi Di Bella, è stata azione scorretta e inammissibile nell’ottica dell’etica scientifica. I lavori clinici apparsi su cinque riviste accreditate diverse, tutti recanti la citazione bibliografica dei lavori dello scienziato (quando non nel testo, esplicitamente), contraddicono certe impacciate spiegazioni, che non meritano nemmeno replica: non è il nome Di Bella a creare ostacoli (comunque superabili!), ma tutta una serie di presìdi terapeutici che recherebbero beneficio ai pazienti ma danno ai produttori di farmaci. Basta fare il nome della somatostatina, della Melatonina ecc. per rendersene conto. Non occorrono stratosferiche doti di acume per comprenderlo.
SONO I LAVORI CLINICI che possono “sdoganare” il MDB. Quelli di natura sperimentale – ovviamente – sono un presupposto necessario, una fase preliminare; che c’è stata, dato che, come prima accennato, abbondano a tal punto da consentirci di affermare che mai, nella storia della ricerca, un orientamento terapeutico è stato supportato da un tal numero di riscontri sperimentali. Oggi, risultano quindi pletorici. I pazienti, poi, non potrebbero certo aspettare qualche altra decina d’anni, se la realtà fosse quella, pretestuosa, raffigurata da alcuni: la fase sperimentale in vitro precede tipicamente di anni se non di decenni quella dell’applicazione clinica!
Avrebbe potuto comunque avere un senso parziale impiegare la Soluzione di retinoidi e non, genericamente, i retinoidi e, soprattutto, spiegare il PERCHE’ dettagliato di questa azione farmacologica, sotto ogni profilo. Ma questo, non consentito dalla mancanza di specifica formazione medica dei coautori del lavoro sperimentale, avrebbe obbligato a citare per forza Luigi Di Bella, cosa che evidentemente non si voleva fare.
IN CONCLUSIONE: è veramente marziano voler attribuire ad un articolo sperimentale tutt’altro che significativo meriti e valenze inesistenti, ed IGNORARE grottescamente lavori clinici pubblicati su riviste scientifiche recepite da Medline. Si parla di tumore al seno e non si cita il lavoro del Dr. Giuseppe Di Bella che PER LA PRIMA VOLTA documenta, anche statisticamente, i risultati del Metodo Di Bella su 122 pazienti???? Direi che è una cosa pazzesca, insensata e faziosa. O che ha, in certi condivisori, ragioni poco confessabili. Questa è la realtà. Aggiungo, per conforto dei pazienti, che il lavoro sui carcinomi mammari, come altri pubblicati, non ha mancato di suscitare interesse in ambienti che, in un futuro non remoto……, potranno consentirci di avere ragione della criminale omertà finora registratasi.
Non se la prenda, perché questa “tirata” a tutti può essere rivolta tranne che a lei, che con entusiasmo ed amicizia ha gioito per una notizia (notizia-non-notizia) inopportunamente diffusa e colpevolmente rilanciata, che lei ha innocentemente preso per valida.
Un caro saluto
Adolfo Di Bella”
L’etica laica è migliore, poi Veronesi tradiva la moglie!
http://www.uccronline.it/2013/06/12/letica-laica-e-migliore-ma-poi-veronesi-tradiva-la-moglie/
Tutti conoscono Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia nonché prestigioso medico che ha speso la sua carriera lavorativa alla prevenzione e alla cura del cancro, premiata dalla bellezza di tredici lauree honoris causa, nazionali e internazionali.
Non tutti invece conoscono l’altra faccia di Veronesi, quella decisamente meno meritoria. Parliamo del Veronesi militante ateo-anticlericale, antireligioso e a volte anche denigratore della fede cristiana. Troppe volte ha usato il “Dawkins-game”: sfruttare la sua autoritaria posizione in campo scientifico per invadere i confini della filosofia e della teologia e sparare a zero contro i credenti: «la religione, al contrario della scienza, impedisce di ragionare», un esempio tra tanti. Un altro: «i non credenti curano meglio dei credenti».
Favorevole all’aborto radicale, ritiene l’amore omosessuale più puro di quello etero, fautore dell’eutanasia considera gli stati vegetativi dei “morti viventi” e pensa che «dopo aver generato i doverosi figli e averli allevati, il loro compito è finito, occupano spazio destinato ad altri, per cui bisognerebbe che le persone a cinquanta o sessant’anni sparissero» (“La libertà della vita”, Edizioni Cortina Raffaello 2006, pag. 39). Nel libro “Essere laico” (Bompiani Milano 2007, pp- 55-56) ha affermato: «Le indagini [quali?, ndr] ci dicono che il 90% dei russi è rimasto solidamente non credente. Quindi chi conquista con la forza della ragione una posizione agnostica è difficile che torni indietro». Le statistiche dicono il contrario, da notare comunque l’elogio dell’ateismo di stato dell’Unione Sovietica come “laicità realizzata e razionale!”.
Più volte Veronesi ha voluto paragonare l’etica laica a quella religiosa, spiegando come la prima sia migliore e più matura. «L’allontanarsi dalla religione mi ha fatto maturare», ha scritto sempre in “Essere laico”. Non c’è bisogno della religione e dei comandamenti cristiani, spiega nel libro, perché per avere una coscienza etica basta credere alla forza dei laicissimi valori umani prodotti dall’evoluzione biologica e culturale. In un’intervista nel 2009 addirittura disse: «l’etica laica è mille volte superiore all’etica religiosa perché ti dice che devi comportarti bene per il rispetto degli altri mentre l’etica religiosa ti impone di comportarti bene perché cosi vuole Dio». Il concetto è ovviamente semplicistico: fin dall’inizio i cristiani si sono preoccupati e occupati degli altri (mentre pagani e romani scappavano dai malati, ad esempio) in quanto hanno guardato all’essere umano come fratello, anch’egli figlio di Dio da amare e rispettare in quanto portatore di un valore unico. «L’individuo fu tenuto dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si potè più sacrificare», scrisse Nietzche in “L’anticristo”. Anche l’essere più misero e impotente ha acquisito una sacralità infinità quando Dio non ha avuto vergogna di farsi uomo.
In ogni caso appare curioso sentire da Veronesi che per lui il rispetto degli altri si basa sull’etica laica e poi scoprire il trattamento verso sua moglie, che tradiva con un’altra donna dalla quale ha anche avuto un figlio. E’ stato rivelato in un libro autobiografico scritto proprio dalla sua consorte, Sultana Ranzon Veronesi (“Il cuore, se potesse pensare“, Rizzoli 2013) che addirittura secondo Dagospia avrebbe “sputtanato” il celebre oncologo. Lei stessa ha comunque ribadito: «Però mi ha sempre sostenuto nei momenti difficili». I quotidiani hanno riportato una piccola frase, ma occorre andare a leggere cosa direttamente c’è scritto nel libro, capitolo 34.
«Umberto disse improvvisamente: “Susanna, ti devo fare una confessione”. Guardando fisso la strada con le mani sul volante mi confessò: “Ho un altro figlio di quattro anni”. Mi sentìì gelare, mi irrigidii e lo guardai sbalordita», scrive oggi la moglie di Veronesi. «Avertii un dolore acuto allo stomaco, come se avessi ricevuto un pugno violento. Ero ferita mortalmente, sentivo salire dalle viscere un odio implacabile, una sorda umiliazione». Continua poi: «per quanti tradimenti sospettassi non avevo mai considerato l’evenienza di un figlio. Per dieci, quindici anni mi era stato tenuto nascosto questo adulterio. Non tolleravo la sua vista, le sue parole, le sue scuse infantili. Mi sembrava di non poter più sopportare le attese snervanti, i sotterfugi, le scuse, le bugie, le umiliazioni fuori e dentro le mura domestiche. Persino nelle mie discussioni con il personale lui parteggiava pubblicamente per loro, accusandomi anche se non aveva capito bene i termini del contendere».
Il racconto prosegue agghiacciante: «Umberto era rammaricato di avermi procurato tanto dolore. Malgrado tutti i tradimenti giurava che io ero l’unica donna che avesse mai amato, l’unica con cui si trovasse bene fisicamente e psichicamente. Come facevo a credergli? Forse preferiva restare a casa sua perché era un albergo funzionante e gradevole. Forse preferiva stare con me perché non ero una rompiscatole, non parlavo mai, lo lasciavo sempre libero di fare quello che voleva. Mi sentivo schiacciata dalla sua personalità. Era come avere sempre un coperchio sulla testa che mi impediva di sollevarla. Non gli chiesi più informazioni sulle partenze, sui ritardi, sulle uscite serali per evitargli la fatica di inventare bugie. Trascorsero i mesi. Un pomeriggio prima di Natale chiesi ad Umberto di accompagnarmi a cercare i regali per i nostri figli. Mi rispose che era impossibilitato, aveva molto da lavorare in ospedale. Mi avvia da sola in giro per i negozi. A un tratto in piazza San Babila lo vidi ridente sotto braccio alla sua compagna, che andavano assieme a far compere per il loro bambino…mi sentii raggelare e mi vennero le lacrime agli occhi. In tanti anni di matrimonio non aveva mai voluto accompagnarmi a fare acquisti. Era un atteggiamento “piccolo borghese”, come affermava spesso. Avevo sempre dovuto provvedere da sola al vestiario dei figli, del marito, agli oggetti per la casa, ai regali per gli ospiti, per i matrimoni, per ogni incombenza relativa alla famiglia. Girai l’angolo per non farmi vedere».
Non siamo certo ipocriti: l’umiliazione di questa donna, ci teniamo a dirlo, è la stessa sperimentata purtroppo da tantissime mogli di mariti pii, religiosissimi e cattolicissimi. Ma che, per lo meno, non vengono visti come riferimenti (bio)etico-morali ed evitano di andare sulle pagine dei principali quotidiani a far gareggiare l’etica laica contro quella religiosa, nonché -probabilmente per coerenza interiore- si risparmiano di predicare laicissimi sermoni sul rispetto degli altri.
La redazione
La diga sta per cedere (angolo delle buone notizie)
Insomma, se anche IlFattoQuotidiano comincia a sguinzagliare i suoi giornalisti per chiedere “Come mai la Banca d’Italia appartiene alle banche private, quelle stesse banche che dovrebbe controllare?“, vuol dire che le cose stanno cambiando, e, lasciatemelo dire, possiamo essere orgogliosi perchè, se l’informazione ufficiale non può più ignorare certi temi, che fino a poco tempo fa erano rigorosamente tabù, un po’ di merito, noi tutti del web, che linkiamo, postiamo, condividiamo, e ogni tanto usciamo in convegni, o andiamo a fare domande scomode (come il mitico Daniele di Luciano in una famosa occasione, dove Travaglio ha detto delle cose che secondo me farebbe bene a vergognarsi di aver detto, vedi video sotto), beh, dicevo, un po’ di merito ce l’abbiamo. (a proposito, Travaglio cosa farà? Dirà che si era sbagliato? Stiamo a vedere…)
E questo dimostra che, anche se non in forma lampante, la nostra lotta sta avendo successo, e dobbiamo continuare così.
Se poi anche la vicina Serbia (*) privatizza, o meglio metto sotto stretto controllo la Banca centrale, allora la diga sta veramente per scoppiare e sarà bene cohe cominciamo a pensare ad una nuova economia, ad una nuova politica, una nuova forma di convivenza sociale più equa e a misura d’uomo.
In Serbia il Governo ha capito: bisogna riformare il sistema bancario dissociandosi dal modello bancario europeo. Si dimette per protesta il governatore della Banca Centrale Serba, Dejan Soskic. Il suo mandato sarebbe scaduto nel 2016.
La prima vera grande reazione politica a questa dittatura bancaria parte proprio dai Balcani, con la legge serba appena varata che limita fortemente l’indipendenza della Banca Centrale. Una notizia passata in sordina tra le notizie flash che i grandi quotidiani hanno copincollato dalle agenzie di stampa.
La cosa ancora più preoccupante è che la notizia sarebbe stata totalmente ignorata se il Fondo monetario Internazionale (FMI) non avesse deciso di esprimere pubblicamente la sua contrarietà alla legge varata dal nuovo esecutivo guidato dal premier socialista Ivica Dacic.
Ma la situazione serba ci riguarda da vicino, non solo perché si trova poco distante dal nostro paese, ma anche perché è situata in un polo strategico tra i paesi di confine dell’Europa stessa, non troppo distante dalla Grecia.Insomma la Serbia è ormai una spina nel fianco per la BCE che potrebbe causare delle fortissime repressioni qualora venisse a compromettere l’intero sistema bancario europeo. Il rischio di contagio è infatti altissimo. Questo partirebbe dalla serbia per giungere poi in Grecia, poi in Italia e in Spagna per poi diffondersi in tutta l’Europa.E dunque, quali sono le colpe di questo nuovo governo socialista Serbo? La colpa in sostanza è di aver legiferato in modo da limitare il potere della Banca centrale serba a vantaggio del paese e delle ingerenze dell’economia reale. Grazie alla nuova legge approvata questa mattina, il Parlamento serbo, guidato da un governo socialista, supervisionerà tutti i provvedimenti e le azioni della Banca Centrale serba intervenendo quando necessario. La politica monetaria del vecchio governatore della banca centrale serba, il filo-europeista Dejan Soskic, era stata infatti giudicata “troppo restrittiva per il paese“.Si è trattato quindi di un atto di tutela verso il paese stesso che però la stampa ha presentato come un problema per la stabilità bancaria europea e serba, che ha fatto drizzare le orecchie sia alla BCE sia al FMI. Qualcuno insomma, dalla periferia, ha osato sfidare sua maestà: la Banca Centrale Europea.Fonte: http://www.you-ng.it/