Bill Gates e le vaccinazioni in Chad – Premi in denaro ai medici che vaccinano di più – La cura dei tumori con l’olio di canapa – Danni da wi-fi e loro prevenzione
Il recente articolo su Bill Gates e i vaccini è stato aggiornato con la notizia di 38 bambini con gravi reazioni al vaccino contro la meningite. Il telegiornale tedesco che tra gli altri ne da notizia riferisce di una campagna di vaccinazione forzata e di famiglie sulle quali viene fatta pressione anche con elergizioni di denaro affinché dimentichi la faccenda.
Riguardo ai vaccini segnalo la proposta di premi in denaro ai medici che fanno più vaccinazioni. Riporto solo poche righe dell’articolo
http://www.ilgiornale.it/news/milano/premi-denaro-ai-medici-che-fanno-pi-vaccinazioni-958773.html
Lo propone la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). I medici di famiglia che vaccinano di più, superando una certa soglia di percentuale dei loro pazienti, saranno gratificati da premi in denaro.
Evidentemente non esistono prove scientifiche dell’utilità e dell’efficacia dei vaccini e così il sistema prova ad utilizzare mezzi subdoli di pressione.
E adesso veniamo all’articolo La cura proibita di Rick Simpson e l’olio di cannabis che uccide le cellule cancerose
L’articolo racconta la storia di una persona che ha scoperto l’efficacia anticancro del principio attivo della cannabis e delle ostilità delle istituzioni sanitarie (il principio della libertà di cura non è mai stato contemplato in nessuna costituzione). Qui sotto alcune righe signficative:
É possibile che esista una cura per il cancro e altre fastidiose malattie e che venga completamente ignorata? Rick Simpson risponde affermando che l’80% del guadagno delle case farmaceutiche deriva dai medicinali venduti per la cura del cancro e di conseguenza l’olio farebbe perdere questo prezioso introito ai colossi della farmacia
Altro articolo correlato è
Sceglie per il figlio la cannabis terapeutica invece che la chemioterapia: denunciata da un dottore
http://www.cannabisterapeutica.info/2013/10/09/sceglie-per-il-figlio-la-cannabis-terapeutica-invece-che-la-chemioterapia-denunciata-da-un-dottore/
Da esso traiamo le seguenti righe:
Il dottor Sanjay Gupta, neurochirurgo americano che tramite il suo blog sulla CNN ha da poco rivelato agli americani come siano stati ingannati per anni riguardo alla cannabis terapeutica, e come lui stesso abbia contribuito a questo inganno, visto che si è reso conto che si tratta di un farmaco a tutti gli effetti, ha da subito preso le difese della mamma. Ha scritto che: “La chemio ha fatto ammalare il ragazzo causandogli dolore; ha sofferto di danneggiamento ai nervi delle gambe e non ha mangiato per 25 giorni. Ora la cannabis sta svolgendo la sua funzione, e secondo la testimonianza della mamma la leucemia è in remissione”.
Infatti nonostante tutto la mamma non ha intenzione di rinunciare agli effetti benefici della cannabis. “Non appena abbiamo cominciato ad utilizzare l’olio, le sue piastrine si sono regolarizzate, tornando ai livelli di quelle di una persona in salute e i dottori non riescono a spiegarsi il perché”, ha raccontato la donna.
Un articolo che si ricollega a quanto scritto nell’articolo sulla cometa Ison (il cui nome poi è un anagramma di Sion) a proposito delle profezie Hopi è invece:
Se il petrolo fosse il sangue della Terra?
http://www.dionidream.com/se-il-petrolio-fosse-il-sangue-della-terra/
Tra l’altro apprendiamo da tale articolo che il popolo degli U’wa adora un Dio supremo che chiamano “Sira”, curiosa assonanza con il nome della stella Sirio, da molti altri popoli messa in correlazione con eventi cruciali della storia dell’uomo (vedi per esempio i Dogon).
Sui dannosi wi-fi segnalo gli articoli
http://ambientebio.it/i-pericoli-legati-al-wi-fi/
https://maisonsaine.ca/sante-et-securite/electrosmog/milliers-medecins-profs-en-guerre-contre-wifi.html (in francese)
Sulla prevenzione da questa enorme quanrtità di elettrosmog segnalo
http://www.bimbiarimini.it/curarsi-con-la-natura-elettrosmog-come-difendersi-dalle-onde-elettromagnetiche
http://www.corriere.it/salute/13_maggio_10/abiti-onde-elettromagnetiche_b76d81b0-b898-11e2-8563-aab5ecf30b92.shtml
Notevole è anche l’articolo
Tumori e telefonini: il rischio raddoppia se le aziende non ‘pagano’ le ricerche
http://www.informasalus.it/it/articoli/tumori-telefonini-aziende-pagano-ricerche.php
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La bomba ad orologeria che oggi colpisce in America 1 bambino su 54
GAPS: una spiegazione valida delle origini dell’autismo da effedieffe.com
La dottoressa Campbell-McBride è convinta che i bambini autistici nascano con cervello ed organi sensoriali assolutamente normali, ma che la flora intestinale anormale – ricevuta da madre e padre – porti ad una tossicità devastante per intestino e cervello. In bambini con la GAPS, la tossicità passa dall’intestino al cervello per tramite del flusso sanguigno attraversando l’intero corpo, e letteralmente intasa il cervello con tale tossicità, impedendogli di funzionare normalmente e di elaborare le informazioni sensoriali…. segue su effedieffe.com solo per gli abbonati.
ASSOLUTAMENTE DA VEDERE E DA CONDIVIDERE
Ringraziamo Costanzo M. per la segnalazione.
Le vaccinazioni sono un programma mondiale di sterminio e di controllo della popolazione oltre a una truffa? E cos’altro?
Transumanesimo, Campi di Concentramento e Inganno Globale
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Studio scientifico mostra che il tasso di mortalità infantile aumenta all’aumentare del numero di dosi vaccinali somministrate
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Chi gioca alla roulette russa con i nostri figli? |
Qui sotto la traduzione dell’abstract (riassunto) dell’articolo “Infant mortality rates regressed against number of vaccine doses routinely given: Is there a biochemical or synergistic toxicity?” di Neil Z Miller e Gary S Goldman, pubblicato orginalmente sulla rivista scientifica ufficiale Human & Experimental Toxicology – 2011 September; 30(9): 1429, e reperibile su internet sul sito istituzionale medico-scientifico National Center for Biotechnology Information (.nih.gov significa che è ospitato sul sito governativo del National Institue of Health, ovvero il Ministero della Salute Federale degli USA):
Il tasso di mortalità infantile (Infant Mortality Rate – IMR) è uno dei più importanti indicatori del benessere socio-economico e delle condizioni sanitarie di una nazione. I programmi di vaccinazione infantile degli Stati Uniti specificano 26 dosi vaccinali per gli infanti di età inferiore ad un anno — il numero più alto in tutto il mondo — eppure 33 nazioni hanno tassi di mortalità infantile più bassi.
Utilizzando la regressione lineare [metodo matematico utilizzato per correlare due variabili – N.d.T.] sono stati esaminati i programmi di vaccinazione di queste 34 nazioni ed è stato trovato un coefficiente di correlazione di r = 0.70 (p = 0.0001) tra il tasso di mortalità infantile ed il numero di dosi vaccinali amministrate di regola agli infanti. La nazioni sono state inoltre raggruppate in 5 differenti intervalli di dosi di vaccini: 12–14, 15–17, 18–20, 21–23, e 24–26. E’ stato quindi calcolato il valor medio del tasso di mortalità infantile all’interno di ogni gruppo. L’analisi compiuta con la regressione lineare di medie non pesate dei tassi di mortalità infantile ha mostrato una correlazione statistica significativamente alta tra l’aumento del numero di dosi vaccinali e l’aumento del tasso di mortalità, con r = 0.992 (p = 0.0009). Utilizzando il test di Tukey-Kramer, sono state troate differenze significative nei tassi di mortalità infantile medi tra le nazioni che somministrano 12–14 dosi di vaccino e quelle che somministrano 21–23, e 24–26 dosi. E’ essenziale una più approfondita ispezione delle correlazioni tra dosi di vaccini, tossicità biochimica o sinergica, e tassi di mortalità infantile.
Sebbene qualcuno può perdersi un poco nei dettagli tecnici della statistica qui utilizzata, il nocciolo della questione è che sono stati analizzati i tassi di mortalità infantile in 34 nazioni e si è visto che più vaccini si somministrano ai bambini di età inferiore ad un anno e maggiore è il tasso di mortalità. L’indice r trovato con il procedimento della regressione lineare a questo stadio del lavoro era di 0,7, laddove un valore di 0 corrisponde all’assenza di correlazione tra le variabili, il valore di 1 alla massima correlazione (le coppie di valori delle due variabili in un grafico cartesiano si collocano tutte sulla stessa retta).
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Esempio di variabili con coefficiente di correlazione lineare r = 0,70 |
Insomma, seppure in un linguaggio un po’ tecnico, si dice che i dei dati sperimentali si dispongono non troppo lontani da una retta che corrisponde ad un legame lineare: all’aumento delle dosi di vaccini corrisponde un aumento del tasso di mortalità. Ovviamente oltre ai vaccini ci sono diversi altri fattori che possono concorrere al fenomeno e quindi i dati non sono esattamente disposti su una retta, ma il trend è alquanto significativo. Qui sotto un grafico relativo a due grandezze messe in relazione col procedimento dei minimi quadrati
In seguito le 34 nazioni sono state divise in 5 gruppi a secondo delle dosi di vaccini somministrate quindi si è calcolata una semplice media dei tassi di mortalità all’interno di ogni gruppo. Se si ripetono le analisi già discusse non più con 34 valori ma con le medie di questi questi 5 gruppi, l’indice r arriva a sfiorare il valore di massima correlazione raggiungendo 0,992.
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Esempio di variabili con coefficiente di correlazione lineare r = 0,992 |
Informazioni sugli estensori dello studio.
Miller, giornalista di ricerca medica, direttore dell’istituo Thinktwice Global Vaccine Institute, ha studiato per 25 anni i pericoli dei vaccini.
Per approfondire l’argomento oltre all’articolo Documento governativo statunitense della FDA ammette che il vaccino DPT può causare autismo e morte improvvisa, consiglio vivamente la lettura integrale dell’articolo dell’ottimo dottor Gava, che riporto qui sotto:
La sindrome della morte infantile improvvisa
– è un fenomeno che non trova ancora una esauriente spiegazione scientifica;
– si manifesta provocando la morte inaspettata di un lattante apparentemente sano, morte che spesso resta non spiegata anche dopo l’autopsia;
– la sindrome colpisce i bambini nel primo anno di vita, con un picco massimo tra il secondo e il quarto mese (80% delle morti), ed è a tutt’oggi la prima causa di morte dei bambini nati sani;
– ha un’incidenza stimata, per similitudine con altri Stati occidentali, che oscilla tra lo 0,7 e l’10/00 fra i nati vivi, che corrisponde a circa 3.000 morti all’anno negli USA;
– in Germania, nei Paesi dell’Europa centrale e in Inghilterra l’incidenza è sovrapponibile a quella USA, mentre l’Italia e la Grecia sono gli unici Paesi europei dei quali non si conosce l’incidenza nazionale, ma si stima che nel nostro Paese avvengano circa 300-400 morti all’anno.Oltre a questi, possiamo aggiungere anche due dati sulla sindrome della morte fetale improvvisa:
– la morte fetale inaspettata e inspiegabile, dopo la 25a settimana di gestazione, è la singola causa di decesso più frequente nel periodo perinatale; la sua incidenza è circa 10 volte superiore a quella della SIDS;
– l’incidenza della morte fetale inaspettata nei Paesi occidentali è di circa una su 150 gravidanze secondo i dati del rapporto 2006, Neonatal and perinatal mortality: country, regional and global estimates, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.Già nel 1965, un famoso patologo di Lipsia, il Dr. P. F. Mahnke, pubblicò una ricerca intitolata “Morte improvvisa nell’infanzia e vaccinazioni avvenute in precedenza” (1). Da quel momento in poi, molti altri lavori hanno sottolineato questa relazione tra vaccini e SIDS (2, 3).
Negli USA, su 70 casi di morte in culla selezionati a caso, si è evidenziato che ben il 66% dei bambini deceduti aveva ricevuto il vaccino DTP (antidifterico-antitetanico-antipertossico) poco tempo prima della morte (4).Dati USA delle distanze temporali delle morti in culla dalla somministrazione del vaccino DTP e loro incidenza su 70 casi di morte in culla

– Nel 1975 il governo giapponese ferma la vaccinazione DTP per due mesi e successivamente porta l’età vaccinale a 2 anni: le segnalazioni dei casi di SIDS arrivano quasi ad azzerarsi.
– Nel 1988 numerosi genitori vengono convinti (da una campagna pubblicitaria condotta dai media) a vaccinare i loro figli a partire dal 3° mese di vita e in 4 anni (fino al 1992) la mortalità per SIDS sale dallo 0,07% (dati del 1980) allo 0,33%, con un aumento di ben 4,7 volte.
– Nel 1993, probabilmente a causa delle numerose domande di indennizzo ricevute, il Giappone interrompe la vaccinazione DTP e rende facoltative tutte le vaccinazioni.Per identificare la causa della “morte in culla” sono stati effettuati studi epidemiologici che hanno rilevato l’esistenza di alcuni fattori di rischio prevenibili e di altri non prevenibili, ma nessuno di questi è risultato una causa specifica della SIDS.
Secondo molte Istituzioni, il 50-75% delle morti fetali risulta inspiegabile a causa della mancanza di un protocollo standard di indagine post-mortem, specie nel campo della neuropatologia.Recenti risultati della ricerca svolta nel Centro di Ricerca “Lino Rossi per lo studio e la prevenzione della morte inaspettata perinatale e della SIDS” dell’Università degli Studi di Milano hanno contribuito ad identificare la natura e la localizzazione delle lesioni responsabili di tali patologie e sarebbe emerso che si tratta di anomalie congenite del tronco cerebrale, sede della regolazione reflessogena delle attività vitali (specie cardio-respiratorie), e del sistema di conduzione dello stimolo elettrico all’interno del cuore.I fattori di rischio determinanti sembrano rappresentati dal fumo di sigaretta materno (i cui effetti altamente lesivi sono incrementati dall’azione sinergica degli inquinanti atmosferici), da altre droghe, dall’alcolismo materno e da farmaci, per lo più sedativi, ma probabilmente anche vaccini.L’Istituto di Anatomia Patologica del Prof. Matturri è il Centro di riferimento per la ricerca in campo nazionale, come indicato nella legge n. 31 del 2 febbraio 2006 “Disciplina del riscontro diagnostico sulle vittime della sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) e di morte inaspettata del feto” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 34 del 10 febbraio 2006). Infatti, nell’art. 1 comma 2 della legge è scritto: “Il riscontro diagnostico di cui al comma 1 è effettuato secondo il protocollo diagnostico predisposto dalla prima Cattedra dell’Istituto di Anatomia Patologica dell’Università di Milano” (6).Più specificatamente, il Prof. Matturri scrive (7):
“I nostri studi condotti su un’ampia casistica (oltre 200 casi) hanno messo in evidenza, nelle vittime di morte inaspettata dell’infante e perinatale, frequenti alterazioni, per lo più congenite, del sistema nervoso autonomo e di conduzione cardiaco, plausibili substrati di morte improvvisa aritmogena. Tali studi hanno stabilito una continuità tra morte inaspettata fetale, morte perinatale e SIDS. Nel complesso, trattasi di una patologia multifattoriale comprendente anomalie congenite del sistema nervoso autonomo, principalmente cardio-respiratorio, delle prime vie digestive, del risveglio e del sistema di conduzione cardiaco. Tra le anomalie congenite, l’ipoplasia del nucleo arcuato, riscontrata in oltre il 50% dei casi, è di particolare interesse. Talvolta è associata ad anomalie di altre strutture del sistema nervoso vegetativo, quali la formazione respiratoria reticolare e il complesso parabrachiale di Kölliker-Fuse, nonché da vie accessorie del sistema di conduzione cardiaco. Tali difetti di sviluppo sono risultati essere di natura primitiva e pertanto di probabile natura genetica (8, 9).
Un ulteriore originale contributo avente per oggetto nel feto l’associazione tra ipoplasia del nucleo arcuato e ipoplasia polmonare testimonia il ruolo del tronco cerebrale nello sviluppo polmonare”.In conclusione, allo stato attuale, nonostante si stiano accumulando già molti dati, non è ancora certa la vera natura di questa sindrome, ma, alla luce degli innumerevoli studi che attribuiscono alle vaccinazioni neonatali/infantili la capacità di destabilizzare una o più debolezze cellulari o tessutali dell’individuo che le riceve, un numero sempre maggiore di Autori collega una buona parte delle morti infantili in culla ai vaccini, perché ritiene che questi ultimi inducano uno squilibrio del sistema immunitario così profondo che, in soggetti con una patologia congenita latente e cioè in equilibrio precario, sia possibile la sua slatentizzazione.Per molti altri approfondimenti e informazioni su questo argomento, invito il Lettore a leggere il libro da cui ho estrapolato questi dati (Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche) (10).Bibliografia
1 – Mahnke P. F. Plötzlicher Tod im Kindesalter und vorausgegangene Schutzimpfungen. In: Buchwald G. Vaccinazioni: il business della paura. Quello che ogni genitore dovrebbe sapere. CIVIS, Massagno (Lugano), 2000, pag. 169.
2 – Silvers,L.E. Ellenberg,S.S. Wise,R.P. Varricchio,F.E. Mootrey,G.T. & Salive,M.E. The epidemiology of fatalities reported to the vaccine adverse event reporting system 1990-1997. Pharmacoepidemiol.Drug Safety 10 (4); 279; 2001.
3 – Silvers LE, Varriccho FE, Ellenberg SS, Krueger CL, Wise RP, Salive ME. Pediatric deaths reported after vaccination: The utility of information obtained from parents. American Journal of Preventive Medicine 22: 170; 2002.
4 – Scheibner V. Vaccination: 100 years of orthodox research shows that vaccines represent a medical assault on the immuno system. Australian Print Group, 1993.
5 – Ridgway et al. Disputed claims for pertussis vaccine injuries under the National Vaccine Injiury Compensation Program. J Investig Med 1998; 46: 168-174.
6 – Matturri L., Ottaviani G., Lavezzi A.M. Techniques and criteria in pathologic and forensic-medical diagnostics of sudden unexpected infant and perinatal death. Am J Clin Pathol 2005: 124:259-268.
7 – Cfr http://www.unimi.it/cataloghi/risultati_ricerca/Relazioni2006/168.1.pdf.
8 – Ottaviani G., Matturri L., Bruni B., Lavezzi A.M. Sudden infant death syndrome “gray zone” disclosed only by a study of the brain stem on serial sections. J Perinat Med 2005; 33: 165-169.
9 – Matturri L., Ottaviani G., Lavezzi A.M. Unexpected sudden death related to medullary brain lesions. Acta Neuropathol (Berl) 2005; 109: 554-555.
10 – Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed. 1a rist., 2010.
Vaccinazione anti-influenzale: difendiamoci dalla propaganda di regime
giovedì 14 ottobre 2010
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link al libro |
Segnalo l’ottimo articolo del dottor Attilio Speciani sulla falsità della propaganda di regime che spinge verso la vaccinazione di massa contro la solita banale influenza: Chi tace i possibili danni da vaccinazione antinfluenzale ha la coscienza sporca. E inganna chi ama
Da questo articolo (di cui raccomando la lettura integrale) segnalo in particolare i seguenti passaggi.
La variabilità delle influenze è altissima, ed è molto difficile prevedere il tipo di diffusione che avrà: nonostante questo, tra settembre e ottobre di solito i titoli dei giornali parlano di milioni di persone ammalate che puntualmente non si verificano.
Le previsioni epidemiche spesso vengono disattese. Basta ad esempio pensare a cosa è successo nel 2009 nella stagione invernale dell’emisfero Sud. L’epidemia o pandemia H1N1 che veniva paventata ha provocato un numero irrisorio di decessi. Circa un ventesimo di quelli che ogni anno vengono riferiti alla classica influenza. La comunità scientifica anziché leggere i dati e interpretarli ha continuato a segnalare rischie problemi in realtà falsi.
Per contro sappiamo che negli anni passati intere squadre di calciatori vaccinati erano a letto con l’influenza anziché in campo.
(…)
Un bambino sano che si ammala di influenza (posto che si ammali anche se viene cautelato con la necessaria profilassi comportamentale, se è ben nutrito e ha un adeguato supporto minerale e vitaminico) supera l’influenza, talvolta con l’uso di qualche sintomatico di supporto.
Restiamo sempre sorpresi dal fatto che in due metaanalisi successive la Cochrane (ente mondiale super partes, che analizza tutti i dati scientifici prodotti dalla comunità scientifica internazionali) ha confermato la inefficacia preventiva del vaccino nei bambini fino ai due anni, e che nonostante questo venga sistematicamente indicato di vaccinare i bambini a partire dai 6 mesi di età. Perché il Ministero dà indicazioni contrarie alle conoscenze scientifiche?
[In tale studio si legge testualmente che “Inactivated vaccines had lower efficacy (65%) than live attenuated vaccines, and in children aged 2 years or younger they had similar effects to placebo” ovvero I vaccini con virus inattivati hanno efficacia minore (65%) dei vaccini con virus vivi attenutati, ed in bambini di età minore o uguale a 2 anni hanno effetto simile al placebo, ovvero non funzionano per niente, ma in compenso possono causare gravi reazioni avverse – N.d.R.]
Inoltre, non ci stanchiamo di ripeterlo, ne esce guarito e con un aumento delle difese immunologiche (durante una forma virale cresce l’Interferone che ci difende, ad esempio, da future forme tumorali).
L’esperienza di chi usa forme di terapia omeopatica e naturale, per prevenire le infezioni invernali ricorrenti e l’influenza, è ampia e ben rappresentata nella popolazione italiana.
(…)
Cosa direste, ad esempio, se vi dicessero che vaccinando con “l’innocua vaccinazione” antinfluenzale tutti i bambini italiani ci possiamo aspettare almeno 10-15 casi di sindrome di Guillaine-Barrè (poliradicolonevrite) più del solito, cioè almeno 10-15 bambini minori di 7 anni tra cui forse anche il nostro, semiparalizzati per molti mesi e in alcuni rari casi anche per tutta la vita, con incapacità di muoversi, agire, pensare come prima?
Eppure un gruppo di epidemiologi americani segnala questo dato già dal 1998 (N Engl J Med. 1998 Dec 17;339(25):1797-802 ), un dato che va ad affiancarsi a uno studio australiano che conferma, a fronte di 67 banali eventi post-vaccinali ogni 100.000 dosi di vaccino, la frequenza di ben 16,7 eventi avversi seri ogni 100.000 dosi per i bambini sotto i 7 anni, negli anni 2000 e 2002 (Commun Dis Intell. 2003;27(3):307-23).
Ma la citazione dei lavori sui danni neurologici post vaccino antinfluenzale può continuare. Non si tratta di eventi frequentissimi, ma si tratta di eventi possibili, gravi, e chi li nega mente, crea un’informazione sanitaria artefatta.
Andiamo dalla nevrassite (Eur J Neurol. 2000 Nov;7(6):731-3) alla nevrite ottica (J Neuroophthalmol. 1996 Sep;16(3):182-4). Per una corretta informazione, è opportuno ricordare che la stessa influenza può determinare un’infiammazione del tessuto nervoso come complicanza, ma è drammatico riconoscere che la maggior parte delle 58 morti per Guillaine Barrè verificatesi nel 1977 negli USA , si verificò nei soggetti vaccinati, con insorgenza della malattia dopo 3-4 settimane dalla vaccinazione (Neurology. 1980 Sep;30(9):929-33).
Sono forse più i danni da vaccinazione di quelli che determina la malattia? Non lo sappiamo con certezza, ma esprimere un dubbio è molto diverso dal trasmettere una tracotante e colpevole certezza di innocuità. In questo caso, da immunologo, mi sentirei di esprimere ben più che un singolo dubbio.
Trovo profondamente disdicevole che la presenza di eventi pur non frequentissimi ma ben documentati a seguito della vaccinazione antinfluenzale non sia resa pubblica. Non è accettabile che il sito del Ministero della Salute fino allo scorso anno abbia evidenziato solo un modesto rialzo febbrile e la “bua sul sederino” come unici possibili danni rilevabili nel post vaccinazione. Fortunatamente per la campagna 2010/2011 ha almeno evidenziato che qualche rischio potrebbe esserci (in una pagina raggiungibile dopo 6 click) anche se, nonostante l’evidenza scientifica qui presentata, precisa che tale evenienza è stata riferita ma mai confermata.
(…)
Che dire poi se dal numero del maggio 2003 della rivista Clinical Immunology (Clin Immunol. 2003 May;107(2):116-21 ) uno dei più autorevoli studiosi americani – analizzando i 382 casi di sindrome di Guillaine-Barrè post-vaccino antinfluenzale rilevati in USA negli anni 1991-1998, cioè la bellezza di 50 casi all’anno documentatamente causati dalla vaccinazione e dal particolare quantitativo di endotossina associato al virus, confrontato a un rischio 0 (zero) per la vaccinazione con la anatossina tetanica – suggerisce che forse per la vaccinazione antinfluenzale dovrebbe essere richiesto un consenso informato scritto? Ma a cosa serve un consenso informato per qualcosa che dovrebbe fare solo bene?
Articoli correlati:
Influenza e malattie invernali: la prevenzione del dottor Attilio Speciani
Prevenire i virus parainfluenzali e gli altri raffreddamenti di stagione del dottor Attilio Speciani
Leggi il dossier sulla tossicità dei nuovi vaccini anti-influenzali
http://scienzamarcia.altervista.org/influenza.html
Scaricalo per distribuirlo e/o leggerlo offline:
http://scienzamarcia.altervista.org/dossierinfluenza.zip
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Articolo tratto dall’ottimo sito www.saluteme.it ove è stato pubblicato il 12/10/2009 (qui il link originale).
L’eurodeputata verde di Europe Ecologie, Michele Rivasi, ha chiesto che venga istituita una comissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione da parte dell’Unione europea della pandemia dell’influenza A.
Un’inchiesta del quotidiano francese Le Parisien, giorni fa ha parlato di “relazioni di interesse tra sei esperti dell’Oms e alcune case farmaceutiche“. Nei giorni scorsi, anche la stessa Oms ha ammesso davanti all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), l’organismo di 47 Stati membri con sede a Strasburgo, di essere stata influenzata dai laboratori farmaceutici quando ha dichiarato lo stato di pandemia per il virus dell’H1N1.
L’influenza A, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realtà era una “falsa pandemia” orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino: l’accusa tardiva arriva da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d’Europa.
Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia.
Secondo Wodarg, il caso dell’influenza suina è stato “uno dei più grandi scandali sanitari” del secolo. Le maggiori aziende farmaceutiche, secondo Wodarg, sono riuscite a piazzare “i propri uomini” negli “ingranaggi” dell’Oms e di altre influenti organizzazioni; e in tal modo potrebbero aver persino convinto l’organizzazione Onu ad ammorbidire la definizione di pandemia, il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di pandemia in tutto il mondo.
“Per promuovere i loro farmaci brevettati e i vaccini contro l’influenza, le case farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziari per strategie di vaccinazione inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati”.
E’ tutto il sistema che è marcio, tutto deve essere rivisto, Big Pharma controlla tutti, dalle riviste scientifiche, ai finanziamenti alle ricerche, ha rapporti con gran parte di chi ricopre funzioni di controllo ed indirizzo, le stessa sperimentazioni dei farmaci è alquanto preoccupante, sono svolte dalle stesse case farmaceutiche e l’efficacia non può essere mai certa. In Italia, ovviamente, non c’è alcuna polemica… E come dimenticare quando si insinuava che il Ministro Ewa Kopacz dicesse stupidaggini?
La Polonia rifiuta i vaccini per influenza A H1N1 perchè sono una truffa!
Vedi anche:
- Tamiflu efficacia non dimostrata
- Nessuno risponde delle scelleratezze su influenza H1N1
- Regaliamo il vaccino H1N1 a tutti!
- I segreti del vaccino contro influenza A-H1N1
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Link: http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/01/ecco-il-contratto-segreto-tra-ministero.html
Influenza “A”: ecco il contratto “segreto” tra Ministero e Novartis
Articolo di Pietro Raitano , pubblicato su altreconomia.it;
vignetta di Matteo Bertelli
La scrittura risale al 21 agosto 2009, ed è firmata dal direttore generale del ministero, Fabrizio Oleari, e dall’amministratore delegato di Novartis Vaccines, Francesco Gulli.
Nel testo, si regolamento l’acquisto diretto di 24 milioni di dosi di vaccino. Costo: 184 milioni di euro, iva inclusa.Tra i tanti punti dell’accordo, elenchiamo quelli che ci sembrano più salienti:- art. 1: vengono definiti i cosiddetti “sforzi commercialmente ragionevoli” attorno ai quali ruota l’intero contratto; Novartis è sì obbligata a produrre e a rispettare il contratto ma solo fino a quando ciò sia “ragionevole”. Se ci riesce bene; altrimenti lo Stato paga ugualmente: vedi 3.1;- art. 2.2 e 2.7: Il ministero riconosce di non acquisire alcun diritto sui marchi commerciali e Novartis non concede alcuna licenza sui diritti di proprietà intellettuale; il ministero non è altresì autorizzato ad apportare modifiche alla confezione né a oscurare marchi su di essa;- art. 3.3: qualora il ministero si trovi nell’impossibilità a ritirare il prodotto Novartis potrà rivenderlo ad altri clienti o fatturare al ministero quanto non ritirato, con la possibilità di rivenderlo comunque dopo 90 giorni;- art. 4.2, 4.3, 4.5: la responsabilità di Novartis è limitata al difetto di fabbricazione: escluso il danno di altro tipo derivante dalla semplice assunzione del vaccino;- art. 4.6: il ministero è tenuto a indennizzare Novartis in conseguenza di danni provocati dal vaccino, salvo ove tali danni siano provocati da un difetto di fabbricazione;- art. 5.2 e 5.5: il prezzo per ciascuna dose di vaccino è pari a 7 euro. Totale: 168 milioni di euro più iva. Il ministero dovrà pagare entro 60 giorni dall’emissione della fattura, su un conto corrente del Monte dei Paschi di Siena;- art. 8.3: le cause di “forza maggiore” che limitano le responsabilità di Novartis vengono estese a situazioni che dovrebbero invece essere garantite da Novartis, come “epidemie e pandemie”, “atti di qualsiasi autorità pubblica”, “atti di enti sopranazionali (ivi compreso l’Oms”);- art. 9.3: nel caso in cui il vaccino non sia consegnato per mancato ottenimento dell’autorizzazione all’immissione al commercio e/o di prove cliniche positive, il ministero riconosce forfettariamente a Novartis a titolo di partecipazione ai costi la cifra (al netto dell’Iva) di 24 milioni di euro;- art. 10.1: le parti si impegnano a mantenere assoluto riserbo sulle informazioni riservate.
Allegati:
Il_contratto_Ministero-Novartis.pdf
Il_parere_della_Corte_dei_Conti.doc
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Cari lettori di StampaLibera,
ci ha contattato il Dottor Tancredi Ascani, medico omeopata, al fine di pubblicare un suo articolo riguardante il tema della vaccinazione contro l’influenza suina.
E noi lo ringraziamo e pubblichiamo subito il suo lavoro.
5 RAGIONI PER DIRE NO AL VACCINO
di Dott. Tancredi Ascani
1) Efficacia scarsa o nulla. Numerosi studi hanno mostrato che i vaccini iniettabili dell’influenza offrono poca o nessuna protezione contro le infezioni e le malattie e non c’è ragione di credere che i vaccini contro l’influenza suina saranno diversi:
a) nei bambini: in una revisione del 2008 di più di 51 studi che hanno coinvolto nel complesso più di 294.000 bambini, si è arrivati alla conclusione che “non c’è nessuna evidenza che la somministrazione di un vaccino antinfluenzale a bambini dai 6 ai 24 mesi di età sia più efficace del placebo” [cioè di un finto farmaco]. Nei bambini sopra i due anni d’età i vaccini iniettabili, fabbricati a partire da virus inattivi, prevenirono l’influenza solo nel 59% dei casi. La prevenzione della “sindrome simil-influenzale”, causata cioè da altri tipi di virus, fu rispettivamente solo del 33% e del 36%i (e secondo un dato che arriva dal Laboratorio di riferimento della Lombardia all’Università di Milano, su 700 tamponi prelevati a persone non ricoverate, soltanto la metà è risultata positiva per l’H1N1ii). Non fu possibile analizzare la sicurezza dei vaccini dagli studi per l’assenza di informazioni e la mancanza di standardizzazione delle poche informazioni disponibili. Un rapporto pubblicato sempre nel 2008 stabilì che i vaccini antinfluenzali nei bambini piccoli non diminuirono la quantità di visite mediche e ospedaliere dovute all’influenzaiii;
b) nei bambini asmatici: esiste uno studio compiuto su 800 bambini sofferenti di asma, metà dei quali sono stati vaccinati contro l’influenza mentre l’altra metà non ha ricevuto il vaccino. I due gruppi furono messi a paragone per ciò che riguarda visite cliniche, visite di pronto soccorso e ricoveri ospedalieri legati all’asma. CONCLUSIONE: “Questo studio non é riuscito a fornire alcun a evidenza che il vaccino antinfluenzale prevenga dai peggioramenti dell’asma pediatrico”iv;
c) negli anziani: in una revisione di 64 studi con anziani che vivono in ospizi, le vaccinazioni antinfluenzali non sono state significative nel prevenire l’influenza. Per i più anziani che vivono in tali comunità i vaccini non sono stati (significativamente) efficaci nel prevenire influenza, sindromi para-influenzali o polmoniti.v Altri studi hanno dato risultati simili tant’è che possiamo dire che non ci sono prove scientifiche sufficienti che dimostrino l’efficacia del vaccino antinfluenzale nel ridurre la mortalità negli anziani.vi
2) Insufficienti prove sulla sua sicurezza. Il vaccino ha ricevuto l’autorizzazione dall’EMEA solo in virtù delle “circostanze eccezionali”vii (stato di pandemia dichiarato dall’OMS il quale ha modificato la definizione di pandemia prendendo in considerazione solo la diffusione della malattia e non anche la mortalità elevata, come la definizione corretta vorrebbeviii) perchè sappiamo molto poco sulla sua sicurezza vista la fretta in cui è stato preparato e messo in commercio. Non a caso, per la prima volta in caso di vaccino antinfluenzale, chiunque si vaccinerà sarà costretto a firmare un foglio dove si sollevano gli operatori sanitari e le ASL da qualsiasi responsabilità sugli eventuali effetti collaterali del vaccino. Il migliore studio sul vaccino contro l’influenza A fin’ora disponibile è uscito il 10 Settembre 2009, nella versione on-line del New England Journal of Medicine.ix Questo studio ci dice veramente poco perché:
a) ha coinvolto un numero eccessivamente ristretto di persone, solamente 175 adulti ed è noto che gli effetti collaterali più gravi compaiono nel rapporto di uno ogni migliaia di persone vaccinate. Quest’ultimo potrebbe sembrare un dato rassicurante ma non è affatto così perché dobbiamo sempre considerare il fatto che il vaccino verrà somministrato a milioni di persone, la maggior parte delle quali, sane. Facciamo un esempio: tra gli effetti molto rari che si manifestano in meno di un caso ogni 10.000 persone vaccinate possiamo avere degli effetti collaterali anche molto gravi come lo shock anafilattico, vasculiti, disturbi neurologici, encefalomieliti e una forma di paralisi nota come Sindrome di Guillàin-Barrè (GBS). Se noi calcolassimo un solo caso di tali effetti collaterali ogni 20 mila persone, moltiplicato per 20 milioni di vaccini (in Italia si vuol vaccinare almeno il 40% della popolazione) avremmo 1000, persone precedentemente “sane”, colpite da malattie gravissime indotte dal vaccino;
b) un terzo di questi volontari ha avuto effetti collaterali identici ai sintomi influenzali (febbre, mal di testa, mal di gola, malessere generale, dolori muscolari e articolari ecc), quindi il vaccino provoca, in maniera “molto comune”, proprio quei sintomi che dovrebbe prevenire;
c) non vi era alcun gruppo di controllo a cui è stato dato un placebo [un gruppo al quale sia stato somministrato un finto vaccino per fare un confronto];
d) lo studio è durato solo 3 settimane, un tempo troppo breve per fornire una sufficiente sicurezza, soprattutto verso l’eventuale insorgenza di malattie autoimmuni e neurodegenerative che il vaccino potrebbe provocare e che impiegherebbero ben più tempo a manifestarsi.
3) Il vaccino può essere potenzialmente molto pericoloso. Quasi tutti i vaccini che saranno disponibili in Europa conterranno sostanze potenzialmente molto pericolose come il Tiomersale, composto neurotossico a base di mercurio (che già nel 2000 la Food and Drug Administration – FDA – chiese di togliere dai vaccini per i potenziali rischi per la salute), la formaldeide,x sostanza cancerogena per la specie umana e lo squalene, fortemente sospettato di provocare gravi malattie autoimmunitarie e neurodegenerative. Una ricerca del 2000, pubblicata nell’American Journal of Pathology, dimostrò ad esempio che una singola iniezione del coadiuvante squalene sui topi, ha attivato “una infiammazione cronica, mediata immunologicamente sull’articolazione,” detta anche artrite reumatoide.xi La Novartis (una delle aziende farmaceutiche produttrici del vaccino) afferma che gli adiuvanti sono già stati largamente impiegati senza alcun problema ma il Dr. Fauci, dell’Istituto Nazionale delle Allergie e delle Malattie Infettive, ha ribattuto che i vaccini adiuvati della Novartis erano stati utilizzati principalmente tra gli anziani, che tendono ad avere un sistema immunitario più debole e che ci sono meno dati sul loro uso tra i bambini i giovani adulti e le donne gravide. Il Dr. Jesse Goodman, Ricercatore Capo dell’FDA, così si è espresso in merito: “non ci sono note specifiche di sicurezza, pericolo o rilascio” con i coadiuvanti, “c’è soltanto più incertezza”.xii Ha destato poi scandalo in Germania la notizia che i ministri e l’esercito tedeschi riceveranno un vaccino diverso da quello utilizzato dai cittadini.xiii La diversità sta proprio nell’assenza dell’adiuvante allo squalene. In Svezia alcuni giornali riportano già centinaia di casi di gravi reazioni avverse al vaccino e vi sono indagini in corso addirittura sulla morte di alcune persone a seguito della vaccinazionexiv ma di queste notizie nessuno sente parlare, le prime pagine dei giornali sono solo per i morti a causa dell’influenza A, anche se poi quasi tutti avevano già la salute seriamente compromessa per altre gravi patologie. La realtà è che i vaccini sono farmaci e in quanto tali non sono esenti da effetti collaterali e possono anche provocare la morte. Basti pensare che nel 1976, negli USA, fu prodotto un vaccino simile all’attuale, sempre contro l’influenza suina, che provocò molte reazioni avverse gravi. Almeno 25 persone morirono e 500 svilupparono la sindrome paralitica di Guillain-Barré.xv I ricercatori non hanno ancora capito come mai i vaccini anti-influenza suina del 1976 paralizzarono così tante persone e ciò significa che, attualmente, non si ha nessuna certezza sul fatto che questo nuovo vaccino non possa causare gli stessi gravi effetti collaterali avvenuti nel ’76.
4) L’influenza A è un’influenza poco aggressiva. Il virus A/H1N1 (o virus dell’influenza “suina”), pur avendo un elevato grado di contagiosità, si è dimostrato essere 10-20 volte meno letale della comune influenza stagionale. Si manifesta come una qualsiasi altra forma influenzale e le persone non immunocompromesse, guariscono praticamente tutte, in pochi giorni e senza ricorrere ad alcuna cura specifica. I pochi casi di persone decedute in Italia riguardavano quasi tutti persone già gravemente ammalate e ricordiamo che di influenza stagionale l’anno scorso sono morte circa 8000 persone senza che si sia verificata alcuna psicosi o dichiarazione di pandemia. In Australia, uno dei Paesi più colpiti e dove l’epidemia di influenza suina si è ormai conclusa, i dati sono molto confortanti: su una popolazione di oltre 20 milioni di abitanti sono state 179 le morti associate al virus, mentre ne erano state previste oltre 3mila.xvi In Australia l’epidemia è stata superata tranquillamente senza fare alcun vaccino.
5) La vaccinazione di massa potrebbe favorire la mutazione del virus. I virus influenzali sono virus a RNA che mutano facilmente soprattutto in condizioni di ambiente ostile. Basta che il virus cambi, per mutazione o per riassortimento con altri virus, per rendere inefficace il vaccino già messo a punto. Sul piano teorico quindi, è proprio la vaccinazione di massa e l’abuso di farmaci che potrebbe indurre il virus a mutare in una forma più aggressiva. In Giappone e in Olanda questo è già successo, le autorità sanitarie hanno già identificato una nuova variante di influenza A resistente al Tamiflu (un farmaco antivirale) e tutti i casi individuati riguardavano pazienti cui era stato precedentemente somministrato lo stesso farmaco antivirale.xvii
Cosa fare quindi? È evidente che ci sono modi più sicuri, semplici ed efficaci di combattere la pandemia che le vaccinazioni di massa:
_ rispettare le norme igieniche di base;
_ assumere adeguate dosi di vitamina Cxviii e Dxix (secondo alcuni studi sono molto più efficaci e sicure del vaccino nel prevenire l’influenza);
_ evitare il più possibile gli inutili allarmismi e le fonti di stress psicologico che sono tra le principali cause di malattia nell’uomo.xx
Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica
http://www.omeosan.it
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1 “Vaccines for preventing influenza in healthy children.” The Cochrane Database of Systematic Reviews. 2 (2008).
2 http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_04/cosa-sappiamo-vurus-a-bazzi_507d1a86-c90b-11de-a52f-00144f02aabc.shtml
3 “Influenza vaccine effectiveness among children 6 to 59 months of age during 2 influenza seasons: a case-cohort study.” Szilagyi PG, Fairbrother G. et al. Arch Pediatr Adolesc Med 2008, 162, 943-51.
4 “Effectiveness of influenza vaccine for the prevention of asthma exacerbations.” Christly, C. et al. Arch Dis Child. 2004 Aug;89(8):734-5.
5 “Vaccines for preventing influenza in the elderly.” The Cochrane Database of Systematic Reviews. 3(2006).
6 “Functional status is a confounder of the association if influenza vaccine and risk of all cause mortality in seniors.” Jackson LA et al. Int J Epidemiol 2006; 35: 345-52. “Mortality benefits of influenza vaccination in elderly people: an ongoing controversy” Simonsen L. et al. The Lancet Infectious Diseases, 2007;7 : 658-666.
7 http://www.aslrmf.it/pdf/h1n1v/utenza/foglio%20illustrativo%20Focetria.pdf
8 http://it.euronews.net/2009/10/24/margaret-chan-direttore-dell-oms/ http://www.euro.who.int/influenza/20080618_20?language=French
9 http://content.nejm.org/cgi/content/full/NEJMoa0907650
10 http://www.aslrmf.it/pdf/h1n1v/utenza/foglio%20illustrativo%20Focetria.pdf
11 “The Endogenous Adjuvant Squalene Can Induce a Chronic T-Cell-Mediated Arthritis in Rats”, Am J Pathol. 2000 June; 156(6): 2057–2065.
12 http://www.saluteme.it/scienza-news/521-dubbi-su-vaccino-con-adiuvanti-per-influenza-suina.html
13 https://www.spiegel.de/wissenschaft/medizin/0,1518,655764,00.html
14 http://www.lakemedelsverket.se/Alla-nyheter/NYHETER-2009/Sammanstallning-av-inrapporterade-biverkningar-av-Pandemrix/
15 Haber P, Sejvar J, Mikaeloff Y and DeStefano F. Vaccine and Guilaain-Barre syndrome. Drug Saf 2009, 32, 309-23. 1976 swine flu outbreak, Wikipedia, 22 July 2009, en.wikipedia.org
16 http://espresso.repubblica.it/dettaglio/vaccino-no-grazie/2113641
17 http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo462464.shtml
18 “The effectiveness of vitamin C in preventing and relieving the symptoms of virus-induced respiratory infections”, Journal of Manipulative and Physiological Therapeutics, Volume 22, Issue 8, Pages 530-533.
19 “How to stop bir flu instead of the vaccine-antiviral model.” Ho MW. Science in Society 2007, 35. 40-42.
20 http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2009/10/13/visualizza_new.html_987594895.html
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Questo articolo non ha bisogno di commenti. Delinea alla perfezione l’intera situazione…
di Pino Cabras – Fonte: www.megachipdue.info
La sicurezza sanitaria funziona come la sicurezza militare? Quali segreti nasconde, se perfino la Corte dei conti ora vuol vederci chiaro? Sullo sfondo delle dispute sull’influenza suina vediamo avanzare una militarizzazione della salute che gioca sulla paura delle malattie, la più primitiva.
Tralasciamo la questione della tossicità del vaccino, e la rimandiamo ad altre sedi. Partiamo proprio dalla Corte dei conti, l’organo che la Costituzione italiana ha messo a guardia delle spese pubbliche, compresa la cospicua voce della spesa sanitaria.
La Corte dei conti ha setacciato anche la questione della fornitura dei vaccini, fino a sollevare parecchie eccezioni. Si è subito dovuta scontrare con la segretezza, usata per ragioni di emergenza. In nome dello stato di eccezione non si può sapere qualcosa di più su uno specifico contratto di acquisto del vaccino che dovrebbe prevenire la famigerata influenza A(H1N1).
L’atto della Corte è del 21 settembre 2009. Si tratta della Deliberazione n. 16/2009/P. Sotto esame passa un contratto di fornitura di dosi di vaccino antinfluenzale stipulato tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e la Novartis, la multinazionale svizzera nata dalla fusione di Ciba-Geigy e Sandoz.
Il primo appunto della Corte dei Conti è di metodo. Si critica l’assenza di qualsiasi garanzia sull’esito «delle ricerche, la capacità di sviluppare con successo il Prodotto». Tutti i vincoli del contratto sono resi vani da un semplice fatto: non c’è nessuna certezza che il prodotto funzioni e ci sia. L’oggetto del contratto non è dunque materia certa.
Uno si aspetterebbe che in compenso ci siano clausole che stringano il contraente da qualche altra parte. Si tratta pur sempre di soldi pubblici. E invece per Novartis ci sono anche vantaggi per l’IVA. E passi. Ma si prevede anche «la possibilità del mancato rispetto delle date di consegna del Prodotto, senza l’applicazione di alcuna penalità» per Novartis.
Va bene, la motivazione è l’emergenza, ma qui si saltano tutti i normali passaggi che regolano l’immissione di prodotti che abbiano implicazioni rilevanti sulla salute dei cittadini. Al punto che ora si accetta il prodotto anche senza l’autorizzazione a commerciarlo in Italia: stavolta basta «un generico “Quality Agreement”». I rischi se li prende il Ministero, insomma. Se ad esempio si volessero riscontrare eventuali difetti di fabbricazione o danni fisici del prodotto, chi deve dirsi d’accordo è proprio Novartis. La Corte nota cioè che i fornitori di una merce eventualmente difettosa hanno addirittura la facoltà di dirsi preventivamente d’accordo o non d’accordo sui rilievi a loro carico. Se, bontà loro, si dicono d’accordo, i difetti di fabbricazione li devono rimborsare loro al ministero. Per gli altri danni causati a terzi dal vaccino sarà il ministero – cioè i contribuenti – a risarcire Novartis.
La Corte critica anche il fatto che alla Novartis verranno pagati poco più di 24 milioni di euro (IVA esclusa) se non otterrà l’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino. Nulla è detto nel contratto sul perché di quella somma-salvagente.
E che succederebbe se Novartis dovesse violare le disposizioni essenziali del contratto? Dal punto di vista del pagamento non succederebbe nulla. Così viene steso un altro tappeto rosso per la multinazionale di Basilea: «il pagamento dovrà essere ugualmente effettuato per il prodotto fabbricato e consegnato».
I rilievi della Corte dei conti si estendono a un altro punto essenziale: il segreto. Certo, si sa che in ogni rilevante contratto industriale ci sono sempre clausole di riservatezza. Ma nel contratto in questione si va ben oltre. Fra le informazioni riservate sono state infatti inserite anche questioni che invece non possono essere segrete, perché si tratta di forniture che devono avvenire con «evidenza pubblica». Per il vaccino si voleva rendere segreta perfino l’esistenza stessa del contratto, non solo i suoi contenuti.
La Corte dei conti a questo punto scopre che non può approfondire di più. Il contratto è a trattativa riservata ed è stato secretato, perché valgono le stesse emergenze previste in caso di eventi calamitosi “di natura terroristica” (ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3275 del 28 marzo 2003)
Il cerchio si chiude ancora una volta.
Il trattamento dell’influenza A(H1N1) è nelle mani della Protezione civile. E di fronte alle emergenze, le leggi si piegano alle eccezioni. La Corte registra di dover «ritenere il provvedimento al di fuori degli ordinari schemi contrattuali». Ma poco può farci.Deve arrendersi all’emergenza e accettare la situazione. In nome della Guerra al Terrorismo è nato ovunque un corpus giuridico sempre più esteso che sta divorando il sistema di bilanciamenti delle vecchie costituzioni.
Non è l’unico caso in cui la Grande Paura di una qualche nuova peste, alimentata dai media e da molti governi, porta a forzare le leggi per estendere verso limiti mai visti i poteri delle sempre più ingombranti strutture di ”protezione civile”. E non è nemmeno l’unico caso in cui, con poche righe, i governi garantiscono grandi affari ai produttori del controverso vaccino dell’influenza suina.
Il conduttore di una radio newyorchese, Al Roney di NY WGY, ha rivelato ad esempio le imbarazzanti connessioni che legano il commissario alla Salute dello stato di New York, Richard Daines, e il gigante dei vaccini MedImmune. Si dà il caso che la moglie di Daines, Linda, sia una manager di punta dell’onnipresente Goldman Sachs, la società finanziaria che oltre a essere il maggiore azionista di MedImmune ha anche intermediato una commercializzazione di vaccini del valore di 15 milioni di dollari.
Roney ha fatto appello ai suoi ascoltatori affinché si rivolgessero a Andrew Cuomo, il brillante politico che oggi ricopre la carica di Attorney General, e ha quindi la titolarità della pubblica accusa nello stato di New York. Il tema sollevato da Roney era il conflitto d’interessi. Roney ha proposto ai radioascoltatori di fare causa sul fatto che oltre 500mila lavoratori dello stato, in vario modo legati alla sanità, stavano per essere sottoposti a una vaccinazione obbligatoria, con un potenziale profitto per Goldman Sachs. Dopo la campagna lanciata da Roney, il 23 ottobre il commissario Daines ha sospeso il suo provvedimento, adducendo una carenza di dosi di vaccino. Va notato che lo stato di New York finora è stato l’unico in USA a prevedere vaccinazioni obbligatorie.
Più in generale si può riconoscere un metodo fondato su un allarme martellante, poco preoccupato di provocare panico, fortemente assecondato dai media, con i governi impegnati a rilanciarlo. Un metodo già sperimentato nei casi della SARS e dell’influenza aviaria, e ormai sempre più rodato.
Ai tempi dell’allarme SARS i giornali, imbeccati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, arrivarono a pubblicare grafici e ricostruzioni che pretendevano senza ironia di identificare il «paziente zero»: una scenetta in cui un canadese, un cinese e un vietnamita si incrociavano in un ascensore di Hong Kong, e da lì irradiavano la nuova pandemia per l’universo mondo. Avete visto cosa ne è stato della SARS, che poteva «uccidere miliardi di individui». Sono stati classificati come SARS solo ottomila casi in tutto il mondo e meno di ottocento morti.
Ricordo anche una surreale apertura del Tg1, quando la prima notizia fu un fenicottero morto in uno stagno rumeno. «Un altro caso di aviaria? E se passa all’uomo?». Ho in mente il Tg1, ma non è che gli altri organi d’informazione si fermassero a riflettere. Ovunque aviaria, aviaria, polli, fagiani, e allarmi.
Nel frattempo i produttori di antivirali (una delle categorie di farmaci più inutili che si possano immaginare) gongolavano con profitti miliardari. Gongolava anche Donald Rumsfeld, allora segretario alla difesa USA, in qualità di perfetto anello di collegamento fra il complesso militare-industriale-mediatico e le gradi case farmaceutiche. Proprio Rumsfeld era stato il capo della Gilead Science, la società che brevettò il Tamiflu prima di cederlo alla Roche non senza lasciarsi succulente royalty, governate oggi da un consiglio di amministrazione che comprende vari pezzi grossi dell’atlantismo, tra cui l’ex segretario di Stato George Schulz.
Rumsfeld, uno degli artefici del nuovo diritto d’emergenza e del nuovo stato d’eccezione nato con l’allarme terroristico, ha avuto buon gioco a spingere la manipolazione della paura in più di una direzione, militare, mediatica, medica, ovunque con gli stessi metodi e le stesse complicità. Rumsfeld è lo stesso Rumsfeld che nel 1976 svolgeva il ruolo di Capo di Gabinetto del presidente Ford, quando questi ordinò una vaccinazione di massa per un caso di influenza suina molto simile a quello odierno.
Così, eccoci qui, in un mondo in cui da sempre sono esistite le malattie e le influenze stagionali, ma che solo da qualche anno le vede come una guerra spaventosa nonostante i morti siano in declino, e non certo grazie ai vaccini antinfluenzali, che persino secondo «The Lancet», la più importante rivista medica, sono praticamente inefficaci. Come dice l’epidemiologo Tom Jefferson, «c’è tutta un’industria che si sta aspettando una pandemia». Basta guardare il grafico qui sotto per capire perché questa insistenza sulle influenze “speciali” non si giustifichi scientificamente. Altre malattie simili fanno più morti, ma non suscitano altrettanta attenzione perché non ci sono montagne di soldi né carriere da innalzare su di esse. Lo sviluppo dell’influenza A non sta modificando minimamente il trend delle malattie infettive, ma si presenta come un esperimento affaristico di proporzioni mostruose.
A questo punto però non vorrei caricare di troppe domande il governo italiano. Lo scenario è grandioso, e a Berlusconi non voglio chiedere conto dei guadagni di Rumsfeld. Sarebbe troppo.
Anzi, non voglio essere nemmeno io a fargli delle domande sullo strano contratto con i produttori di vaccini stipulato dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il ministero guidato da Maurizio Sacconi.
Lascio le domande nientemeno che a Vittorio Feltri, che il 30 gennaio 2009, quando era ancora direttore di «Libero», titolava così un suo editoriale: «Caro Berlusconi, chiedi cosa fa la moglie di Sacconi». E cosa fa la moglie di Sacconi? Lo facciamo dire da Feltri, che qui ragiona su una cosa verissima: «Si dà infatti il caso che Sacconi sia coniugato (…) con una donna talmente in gamba da essere assurta alla direzione generale di Farmindustria. Anche chi non ha dimestichezza con certi affari comprende: siamo di fronte a un gigantesco conflitto di interessi; il responsabile del dicastero (sia pure tramite il sottosegretario Fazio) controlla la Salute pubblica, e sua moglie è al vertice non di un’azienda di elettrodomestici bensì di un colosso quale Farmindustria che, come dice la parola stessa, si occupa di farmaci. Il premier ne è al corrente? Se lo è, provveda per favore a scorporare la Sanità dal resto (Lavoro e Previdenza) onde non offrire il fianco agli attacchi dell’opposizione.»
Ecco, l’opposizione. Bersani, dove sei? Ti fai scavalcare anche da Feltri? È troppo, chiedere che si faccia luce sull’acquisto di una bazzeccola come 24 milioni di dosi per vaccinare il 40% della popolazione, che farà da cavia per un vaccino non sufficientemente sperimentato?
È troppo poi, diffidare dei fabbricanti dei vaccini che saranno ora iniettati a milioni di persone, visto che a loro carico si registrano processi per corruzione o per gli effetti collaterali dei vaccini?
Un piccolo aggiornamento istruttivo:
Le pagine dei quotidiani del 3 novembre 2009 sono coperte di titoli allarmistici e richiamano «la morte sospetta di un bimbo». Già alle ore 10,15 di questa stessa giornata un lancio di agenzia rivela che «il bambino deceduto ieri all’ospedale romano San Pietro è risultato negativo ai test per il virus H1N1. Le analisi effettuate dal laboratorio di virologia del policlinico Gemelli – secondo quanto appreso dall’Agenzia Italia – hanno dato esito negativo». Nel frattempo milioni di persone hanno ricevuto l’imprinting della paura e i poveri pediatri sono presi d’assalto.
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http://www.retecivicanapoli.org/elgg/retecivica/weblog/2829.html
Riporto l’elenco incompleto, ma non per questo meno interessante, degli ingredienti del vaccino, che cambia un po’ in ogni ditta produttrice.
In tempo di guerra, non si butta niente…noi spendiamo 400 milioni per comprarli, qualcuno crede che si tratti di antinfluenzale, ma… è più una campagna per lo sfoltimento demografico…
***GLAXOSMITHKLINE***
ADIUVANTE ALLUMINIO: un composto contenente alluminio. Rilascia un antigene (una sostanza attiva che è in grado di generare una risposta immunitaria maggiore dal corpo, e quindi lo fa reagire con i prodotti di tale risposta), causando forti reazioni che possono compromettere il sistema immunitario. E’ stato associato alla Sindrome della Guerra del Golfo che ha causato enormi danni permanenti a migliaia di militari. L’alluminio è una causa nota di disfunzione cognitiva.
AS03: SQUALENE, l’adiuante di cui la GlaxoSmithKline detiene i diritti di
proprietà (dopo parliamo dello squalene)
DARONRIX: vaccino della Glaxo dell’influenza aviaria H5N1
FOSFATO DISODICO: una polvere bianca, solubile in acqua salata. E’ usato
come additivo anti-agglomerante. Questa sostanza chimica inorganica è usata
anche come fungicida e microbicida.
FORMALDEIDE: una nota sostanza cancerogena e tossica per l’apparato
riproduttivo e per lo sviluppo. E’ interessante notare che nel 2007 la
California ha utilizzato più di 30.000 tonnellate di questa sostanza
cancerogena come microbicida sulle 50 più importanti coltivazioni sparse nel
suo territorio.
OCTOXYNOL 10: (anche noto come Triton X-100) un detergente, emulsionante,
umidificante e antischiuma. (L’Octoxynol-9 è uno spermicida.) Può alterare
l’attività metabolica, danneggiare le membrane, e causare un rapido declino
delle funzioni delle cellule.
POLISORBATO 80: Conosciuto anche come Tween 80. E’ usato come emulsionante
nei cosmetici, ed è uno degli ingredienti del Gardasil, il vaccino contro il
cancro al collo dell’utero che viene imposto o promosso alle adolescenti.
Questo ingrediente è noto per provocare infertilità, convulsioni
epilettiche, aborti spontanei, e shock anafilattici che possono essere
mortali. Finora sono stati segnalati 28 morti a causa del Gardasil.
CLORURO DI SODIO: sale da tavola raffinato. Il sale naturale è un complesso
minerale che equilibra l’acqua dentro e fuori le nostre cellule. Al
contrario il sale raffinato, cloruro di sodio, viene trattato chimicamente e
contiene molte altre sostanze chimiche nascoste che distruggono le proprietà
curative del sale naturale. Il corpo può ottenere la maggior parte del suo
fabbisogno giornaliero da una dieta con alimenti biologici che escluda gli
alimenti lavorati.
SQUALENE: un olio naturale ricavato dagli squali (per lo più si trova nel
fegato). Lo squalene introdotto (ne abbiamo anche nel corpo umano) induce
infiammazioni croniche mediate dal sistema immunitario, in particolare delle
giunture, che i medici chiamano artrite reumatoide. Le conseguenze sulle
persone che hanno già una infiammazione prodotta dal sistema immunitario non
sono irrilevanti, come pure l’insorgenza di nuovi casi di lupus e stanchezza
cronica. Lo squalene viene aggiunto a tutti i nuovi vaccini. E’ associato
alle migliaia di militari che hanno contratto la “Sindrome del Golfo” e
hanno subìto danni irreparabili del sistema immunitario, compreso lupus,
sclerosi multipla, fibromialgia e artrite reumatoide.
THIMEROSAL: (MERCURIO) Lo si trova in tutte le dosi multiple di vaccini.
Qualsiasi quantità di mercurio è altamente tossica. Non esiste un livello di
sicurezza. Questo è stato più volte associato ai tassi crescenti di autismo,
sclerosi multipla, e ADHD.
VITAMINA E: Questa vitamina antiossidante aiuta a proteggere le funzioni dei
globuli rossi del sangue, e contribuisce a ossigenare i nostri tessuti. Le
fonti migliori sono gli oli vegetali pressati a freddo ottenuti dal germe di
grano, semi di girasole e di cartamo da coltivazioni biologiche. La vitamina
E ricavata dal mais o dalla soia ora proviene spesso da fonti geneticamente
modificate, e puoi stare certo che i vaccini contengono quella.
BAXTER INTERNATIONAL – vaccino: CELVAPAN, contro l’influenza pandemica H5N1
[ma è l’aviaria, non la suina!!!!!]
NOTA: Gli effetti collaterali includono: cefalea, capogiri, vertigini,
nasofaringite, brividi, stanchezza, malessere, dolore nella zona di
iniezione.
Non ci sono indicazioni sulla dose di vaccinazione del CELVAPAN e sulla
frequenza della somministrazione per i minori di 18 anni e per le persone
che hanno malattie autoimmuni.
Ingredienti del vaccino: delle cellule in coltura sono prese da una specie
di scimmie, chiamata Scimmia Verde Africana, attraverso un processo con
cellule “Vero” (nome dato a stirpe di cellule inizialmente prelevate dalla
scimmia verde), invece del tradizionale sistema basato sulle uova. I tessuti
prelevati da questa specie di scimmie sono stati responsabili della
trasmissione di virus, tra cui l’HIV e la poliomielite. La Baxter ha posto
una richiesta di brevetto su un processo che utilizza questo tipo di coltura
cellulare per la produzione di quantità di virus infettivi, che vengono poi
raccolti, inattivati con formaldeide e luce ultravioletta e detergenti.
La Baxter ha prodotto tutti i componenti del vaccino per l’H5N1 (influenza
aviaria) in una stirpe di cellule “Vero” derivate dal rene di una scimmia
verde africana. I dettagli della produzione di questo vaccino non sono
ancora stati resi accessibili al pubblico.
VACCINO COMPLETO PER L’H5N1, ottenuto da cellule “Vero” (Vedi sopra).
TROMETAMOLO: noto anche come Tris o Tham. Un composto organico che può
essere nocivo se inalato. Evitare il contatto con gli occhi, la pelle, e i
vestiti. Effetti a lungo termine: nessun dato. Informazioni ecologiche:
nessun dato.
CLORURO DI SODIO POLISORBATO 80, e acqua per l’iniezione. (di che tipo? con
il cloro?)
NOVARTIS INTERNATIONAL AG – nome vaccino: Focetria, o chiamato con il suo
nome comune: vaccino contro la pandemia influenzale. Brevettato l’8 maggio
2007.
NOTA: Gli effetti collaterali sono: mal di testa, sudorazione, dolori
articolari, malessere febbre, brividi, e il dolore nell’area di iniezione.
Ingredienti del vaccino: VIRUS: l’azienda sta utilizzando una linea
cellulare proprietaria. (Non si sa se vengono impiegati tessuti di cane o di
scimmia verde)
Utilizzando questo processo, invece di far crescere i ceppi del virus nelle
uova di gallina, ha drasticamente ridotto il tempo necessario per iniziare
la produzione del vaccino nei suoi laboratori in Germania. Il Focetria non
deve essere somministrato a pazienti che hanno una reazione anafilattica
(reazione grave) a uno dei componenti del vaccino, o di qualsiasi sostanza
in tracce nel vaccino, come uova, proteine di pollo, kanamicina, neomicina
(due antibiotici), formaldeide, bromuro di cetiltrimetilammonio (CTAB, un
disinfettante utilizzato per sterilizzare utensili e strumenti) e
polisorbato 80. Il foglio dei dati sulla sicurezza del CTAB riporta che le
sue proprietà chimiche, fisiche e tossicologiche non sono state investigate
esaurientemente ma è irritante per le mucose e il tratto respiratorio
superiore. E’ catalogato anche come diserbante e microbicida.
SQUALENE: vedi sopra.
MF59: Un adiuvante proprietario a base di olio che contiene Tween 80,
Span85, e squalene. L’MF59 ha sostanzialmente una più elevata reattività
genetica e tossicità sistemica di quella dell’allume. Questo adiuvante fa
parte di una nuova generazione di potenti booster per i vaccini. I precisi
meccanismi d’azione della maggior parte degli adiuvanti sono ancora solo
parzialmente compresi. Studi sui ratti con adiuvanti a base olio hanno
dimostrato gravi reazioni tra cui paralisi, deformazione degli arti,
malattie autoimmuni, gravi forme di artrite e gravi effetti sul sistema
immunitario. La FDA al momento non ha ancora approvato il suo utilizzo in
qualsiasi vaccino.
SPAN85: brevettato dalla Chiron (acquistata da Novartis). Il suo nome
chimico è Sorbitano Trioleato. Si tratta di un liquido oleoso usato in
medicina, nell’industria tessile, nei prodotti cosmetici, nelle vernici come
emulsionante, antiruggine e addensante. Alcune fabbriche in Cina si sono
specializzate esclusivamente nella produzione di Tween 80 e Span 85. Questo
prodotto chimico è usato come pesticida. Viene anche usato come adiuvante
per i vaccini ed è tossico per gli esseri umani per cancerogenicità, neuro
tossicità, acuta tossicità, è tossico per l’apparato riproduttivo e
contrasta lo sviluppo nei bambini e negli adolescenti.ININ
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DI LUCIANO GIANAZZA – medicinenon.it
Link all’articolo: http://www.medicinenon.it/modules.php?name=News&file=article&sid=126
Gli Egemoni di Big Pharma stanno esultando, ce l’hanno fatta! Stanno portando a compimento il più grande business mai fatto in tutta la storia dell’umanità!
Tutto è stato programmato, fin dall’inizio, sfruttando il focolaio di febbre suina in Messico. Perché in Messico? Non negli USA che ha un sistema sanitario propagandato come il migliore del mondo. E il Messico non ci fa proprio una bella figura, ma sul suo territorio, alla frontiera con gli USA stanno sorgendo tanti stabilimenti di industrie farmaceutiche e chimiche, un favore si può fare…
Il continuo martellare dei media infonde paura ai cittadini, fate scorta di mascherine, lavatevi le mani dopo aver toccato qualcosa, o dopo aver stretto la mano a qualcuno, andate all’ospedale a farvi visitare se avete questo o quel sintomo, occhio a chi torna dai viaggi, se ha una febbre sospetta deve essere mandato al pronto soccorso….
Ecc. ecc. il resto lo sai già te lo dicono tutti i giorni e ogni giorno aggiungono qualcosa di nuovo per mantenere viva la preoccupazione e la paura, perché così non protesti per i miliardi di euro che verranno spesi, anzi perché sia tu stesso a chiederlo per salvaguardare la tua salute. Hanno fatto anche una operazione cosmetica, “virus da febbre suina” era un po’ bruttino, e poi qualcuno potrebbe non comprare più il prosciutto. Virus A è molto più professionale e non ci fa più venire in mente i maiali.
I vaccini non proteggono ma danneggiano la salute e i danni possono anche essere gravi e irreparabili, come ridotte capacità mentali, inabilità fisiche e perfino la morte. Non sempre i danni sono immediatamente rilevabili e quindi uno può supporre di non averne subiti. Le prove ormai sono numerose e sono comprovate dal fatto che le case farmaceutiche pagano ogni anno milioni di dollari per danni da vaccino agli invalidi e ai famigliari dei morti attribuibili alle vaccinazioni. Se non fosse vero non sborserebbero un centesimo.
Se credi che le vaccinazioni facciano qualcosa di buono è perché stai subendo gli effetti della disinformazione trasmessa dai media e dall’istruzione. Non c’è alcuna differenza fra la disinformazione e l’istruzione ricevuta dalle elementari fino all’università e oltre.
E’ necessario smettere di avere paura, non è possibile essere razionali quando si ha paura e si accettano “soluzioni” che creano problemi sempre più grandi. Vaccinare tutta la popolazione mondiale significa dare lo start a un genocidio tale che i crimini di Hitler al confronto sembreranno i dispettucci del ragazzaccio del quartiere.
Non mi farò vaccinare. E nemmeno permetterò che l’iniezione di tali liquidi schifosi venga perpetrata sui miei figli, guai a chi ci provasse. Se dovrò subire la vaccinazione coatta, allora significa che non esiste più alcun diritto e considererò che lo stato non è più garante di essi.
Quali sono, sulla carta, i nostri diritti che verrebbero calpestati se ci fosse un’imposizione a vaccinare? Sono sanciti dalla Costituzione e da altre dichiarazioni tuttora valide:
- Articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
- Articolo 1 del Codice di Norimberga: ”Il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale (…) e prima di accettare una decisione affermativa da parte del soggetto dell’esperimento lo si deve portare a conoscenza della natura, durata, e di tutte le complicazioni e rischi che si possono aspettare e degli effetti sulla salute o la persona che gli possono derivare dal sottoporsi dell’esperimento”
- Articolo 7 lettera A della Dichiarazione di Helsinki: “Nella pratica medica corrente e nella ricerca medica, la maggior parte delle procedure preventive, diagnostiche e terapeutiche implicano rischi e aggravi”
Ce ne sarebbe abbastanza da poter dire:” Vaccinazione per il Virus A? No Grazie!” e nessuno dovrebbe avere nulla da ridire. Ma il business è troppo grande per lasciare questa ampia opportunità garantita dalla Costituzione Italiana e da altre Dichiarazioni valide a livello europeo e persino mondiale, escludendo quei paesi dove i diritti sono una chimera.
Il pezzettino dell’articolo 32 che interessa molto ai nostri politici e: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” (Enfasi aggiunta) Quindi tutti i diritti possono essere aggirati semplicemente facendo un decreto simile a questo:
- Visto l’articolo della Costituzione 32,
- Essendo comprovata la virulenza del Virus A,
- Vista la dichiarazione in data (…) dell’OMS dello stato di Pandemia bla… bla…
- Resosi quindi necessaria l’azione preventiva si impone la vaccinazione obbligatoria a tutti i cittadini.
Ovviamente il tutto ben infarcito da burocratese, complicanze ecc, ma la sostanza sarebbe questa.
Se venisse messa in atto la vaccinazione coatta per i dissenzienti, in forza di una legge e uno si opponesse mentre si dimena per sfuggire alla siringa si potrebbe affermare che sta dando in escandescenze e potrebbe ricevere pure l’ormai famoso TSO, il punturone di cocktail di psicofarmaci. Anche la vaccinazione obbligatoria potrebbe essere definita TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Se il nostro governo decidesse che tutti i cittadini devono essere vaccinati ha già abbastanza strumenti per farlo, con l’aggiunta di un piccolo decreto legge d’urgenza. Potrebbe anche intimidire, per esempio stabilendo che gli infermieri o altre categorie “sensibili” che si rifiutassero di farsi vaccinare potrebbero essere sospesi dal servizio. I media potrebbero spargere per tutto l’etere: “Bambino non vaccinato morto dopo aver contratto il Virus A.” Non è difficile “stabilire” che la causa della morte è stato il Virus A.
Sappi che ad ogni respiro stai introducendo migliaia di virus nel tuo organismo e probabilmente il Virus A sta facendo l’altalena con il tuo inspiro ed espiro, senza che tu abbia alcun danno.
La paura fa perdere la capacità di ragionare, I media contano su questo per poi infilare nella mente delle persone spaventate i loro spin. Noi siamo troppo intelligenti per farci condurre dalla paura e vivere male a causa di essa. Dobbiamo sempre guardare il mondo con animo sereno ed essere ottimisti.
La nostra fortuna è che gli Egemoni di Big Pharma non sono interessati alla nostra salute. Non importa a loro se delle persone moriranno a causa dei loro veleni, ma anche non sono interessati più di tanto se non li useremo.
L’unica cosa a cui sono interessati è che ogni stato acquisti milioni di dosi da tenere in magazzino, se poi verranno buttati alla loro data di scadenza, non gliene importa nulla, i soldi li avranno ormai intascati.
Ti ricordi tutta la caciara per la SARS? Il nostro governo di allora ha acquistato milioni di dosi, per vaccinarci se fosse stato necessario. Saranno in qualche magazzino, magari dichiarati scaduti e rivenduti da qualche incaricato allo smaltimento e ri-ettichettati con un nuovo nome. Per quanto possa sembrare assurdo, l’amministrazione Bush ha fatto un decreto che permette di ri.etichettare i farmaci e quindi negli USA tale pratica è perfettamente legale.
I nostri politici, quelli incaricati di occuparsi del “Virus A” continuano a fare dichiarazioni che verranno vaccinati i primi 20 milioni di Italiani alla tal data, che se non si attua la vaccinazione gli infetti sarebbero tot milioni, invece se si vaccina molti di meno, i morti sono saliti a 500, ecc. Queste sono tutto palle prive di fondamento e non posso credere che chi le dice le ritenga vere. Tutte quelle cifre non sono circostanziate. Suppongo che un politico serio che studi la situazione possa arrivare alle stesse conclusioni a cui io e molte altre persone siamo arrivati.
Quindi si suppone che, non essendo imbecilli, tali politici sappiano cosa stiano facendo, ovvero che stiano portando avanti l’agenda di Big Pharma. Far sapere che non verranno più votati non serve a nulla, perché non gliene può fregar di meno, nel corso di una legislatura riescono a metter via abbastanza milioni di euro sufficienti per garantirsi, pensione inclusa, il resto della vita in agiatezza senza fare nulla e passando le vacanze sul proprio yacht.
“Probabilmente” una volta venduti i vaccini e raggiunta la quota fissata da Big Pharma, i riflettori si spegneranno sul Virus A. Le azioni della Novartis e delle altre facenti parte del cartello farmaceutico saranno alle stelle, i vaccini invecchieranno nei magazzini, poi una volta scaduti daranno un buon profitto a chi si occupa dello smaltimento dei rifiuti speciali.
Intanto fai il passa parola, informare è una cosa che tutti possono fare. Ho visto che le petizioni non servono granché, a meno che non siano fatte come iniziativa politica, ma non ci sperare su questo, Big Pharma da tempo usa la strategia di pagare entrambi gli schieramenti per non avere oppositori. Quelle fatte via Internet vengono regolarmente cancellate da zelanti incaricati non appena arrivano nell’account di posta del politico interessato.
Guarda questo video della Dott.ssa Rima E. Laibow, che ci invita a stare all’erta. Sottotitolato in italiano.
Un sentito ringraziamento ad Alessandra per la traduzione e i sottotitoli
Quanto vale il business del Virus A? Ce lo dice in questo articolo Maurizio Ricci, ma le stime penso che siano per difetto. E lasca perdere le spiegazioni scientifiche fornite dalle case farmaceutiche, non riempire di spazzatura la tua mente.
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/nuova-influenza/affare-vaccino/affare-vaccino.html
Non dimenticare che più persone verranno vaccinate, maggiori saranno le possibilità che un incidente di poca importanza come la febbre suina possa trasformarsi in una pandemia.
Luciano Giannazza
Fonte: www.medicinenon.it
Link: http://www.medicinenon.it/modules.php?name=News&file=article&sid=126
22.078.2009
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DI BARBARA MILTON – naturalnews.com/
Una giornalista accusa l’OMS e l’ONU di bioterrorismo e dell’intento di provocare un massacro
Con l’avvicinarsi della data prevista per la distribuzione del vaccino anti virus influenzale pandemico A/H1N1 della Baxter, una giornalista investigativa austriaca avvisa il mondo che sta per essere commesso il più grande crimine della storia dell’umanità. Jane Burgermeister ha recentemente sporto denuncia presso l’FBI contro l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le Nazioni Unite (ONU) e molti dei funzionari di più alto rango di governi e società in merito al bioterrorismo e ai tentativi di provocare massacri. Ha inoltre preparato un’ingiunzione contro l’obbligo di vaccinazione, che è stata presentata in America. Queste azioni seguono le accuse che ha lei stessa presentato lo scorso aprile contro la Baxter AG e l’austriaca Avir Green Hills Biotechnology per aver prodotto un vaccino contaminato contro l’influenza aviaria, sostenendo che sia stata un’azione intenzionale per causare una pandemia e trarne profitto.
Riassunto delle accuse e allegazioni presentate all’FBI in Austria il 10 giugno 2009
Nelle sue accuse la Burgermeister presenta prove di atti di bioterrorismo, ossia in violazione della legge degli USA, da parte di un gruppo operante all’interno degli USA secondo le direttive di banchieri internazionali che controllano la Federal Reserve, come pure l’OMS, l’ONU e la NATO. Tale bioterrorismo è finalizzato a provocare un genocidio di massa contro la popolazione statunitense mediante l’uso del virus della pandemia influenzale geneticamente ingegnerizzato con l’intento di causare la morte. Questo gruppo si è impossessato di alti uffici governativi negli USA. In modo specifico vengono portate le prove che gli imputati come Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, David Tabarro, coordinatore ONU per l’influenza umana e aviaria, Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, Kathleen Sibelius, segretario alla salute e ai servizi sociali, Janet Napolitano, segretario del dipartimento di sicurezza nazionale, David de Rotschild, banchiere, David Rockefeller, banchiere, George Soros, banchiere, Werner Faymann, cancelliere austriaco, e Alois Stoger, ministro della sanità austriaco, ed altri fanno parte di questo gruppo criminale internazionale che ha sviluppato, prodotto, accumulato ed utilizzato armi biologiche per eliminare la popolazione degli USA e di altri paesi per motivi economici e politici.
I capi d’accusa sostengono che questi imputati abbiano cospirato tra loro e con altri per ideare e finanziare, nonché partecipare alla fase finale dell’attuazione di un programma internazionale segreto di armi biologiche, che avrebbe coinvolto le società farmaceutiche Baxter e Novartis. Hanno fatto questo bioingegnerizzando e poi distribuendo agenti biologici letali, specificamente il virus dell’influenza “aviaria” e il “virus dell’influenza suina” per avere il pretesto di attuare un programma di vaccinazione obbligatoria di massa che sarebbe stato il mezzo per poter somministrare un agente biologico tossico per provocare la morte e altre lesioni alla popolazione degli Stati Uniti. Quest’azione è in diretta violazione del Biological Weapons Anti-terrorism Act.
Le accuse mosse dalla Burgermeister comprendono le prove che la Baxter AG, la sussidiaria austriaca della Baxter International, ha deliberatamente fatto uscire 72 chili di virus vivo dell’influenza aviaria, fornito dall’OMS durante l’inverno del 2009 a 16 laboratori in quattro paesi. Sostiene che ciò offra una chiara prova che le società farmaceutiche e le stesse agenzie governative internazionali sono attivamente impegnate nella produzione, nello sviluppo, nella fabbricazione e nella distribuzione di agenti biologici classificati come le più letali armi biologiche sulla terra al fine di provocare una pandemia e causare una strage.
Nei capi d’accusa di aprile, ha notato che il laboratorio della Baxter in Austria, uno dei presunti laboratori di biosicurezza più sicuri al mondo, non ha rispettato le norme più basilari ed essenziali per la conservazione dei 72 chili della sostanza patogena classificata come arma biologica in modo sicuro separandola da tutte le altre sostanze secondo le rigorose regolamentazioni del livello di biosicurezza, ma ha lasciato che venisse mischiata con il virus dell’influenza comune e l’ha inviata dai suoi stabilimenti di Orth nel Donau.
A febbraio quando un membro dello staff al BioTest nella Repubblica Ceca ha testato su dei furetti il materiale destinato ai vaccini candidati, i furetti sono morti. Questo incidente non è stato seguito da alcuna investigazione da parte dell’OMS, né dell’UE o delle autorità sanitarie austriache. Non c’è stata alcuna indagine sul contenuto del materiale virale, e non vi è alcun dato sulla sequenza genetica del virus messo in circolazione.
In risposta alle domande del parlamento il 20 maggio Alois Stoger, ministro della sanità austriaco ha rivelato che l’incidente non era stato trattato come un errore di biosicurezza, come avrebbe dovuto essere, ma come un’infrazione del codice veterinario. È stato mandato un medico veterinario al laboratorio per una breve ispezione.
Il dossier della Burgermeister rivela che la messa in circolazione del virus sarebbe stata un passo essenziale per provocare una pandemia che avrebbe permesso all’OMS di dichiarare una pandemia di livello 6. Elenca le leggi e i decreti che avrebbero permesso all’ONU e all’OMS di prendere il controllo degli Stati Uniti nel caso di una pandemia. Sarebbero inoltre entrate in vigore leggi che richiedono di osservare l’obbligo di vaccinazione negli Stati Uniti in condizioni di pandemia dichiarata.
La Burgermeister sostiene che l’intera questione della pandemia di “influenza suina” si poggia su un’enorme menzogna e che non esista virus in natura che rappresenti una minaccia per la popolazione. Porta le prove che inducono a credere che sia l’influenza aviaria che l’influenza suina siano state in effetti bioingegnerizzate in laboratorio usando i finanziamenti forniti dall’OMS e da altre agenzie governative, insieme ad altri. Questa “influenza suina” è un ibrido in parte dell’influenza suina, in parte dell’influenza umana e in parte dell’influenza aviaria, una cosa che può solo venire da un laboratorio secondo molti esperti.
L’asserzione dell’OMS che l’“influenza suina” si sta diffondendo e che deve essere dichiarata la pandemia ignora le cause fondamentali. I virus che sono stati messi in circolazione sono stati creati e messi in circolazione con l’aiuto dell’OMS, e l’OMS è enormemente responsabile della pandemia in primis. In aggiunta i sintomi della presunta “influenza suina” sono indistinguibili da quelli della comune influenza e del raffreddore. L’“influenza suina” non provoca la morte più spesso di quanto faccia la comune influenza.
[La Burgermeister] nota che i dati relativi ai decessi registrati per l’“influenza suina” non sono coerenti e che non c’è chiarezza in merito a come è stato documentato il numero dei “decessi”.
Non c’è potenziale per una pandemia a meno che non vengano effettuate vaccinazioni in massa per usare l’influenza come un’arma con il pretesto di proteggere la popolazione. Esistono motivi ragionevoli per credere che i vaccini obbligatori saranno contaminati deliberatamente con malattie che sono progettate specificamente per provocare la morte.
Viene fatto riferimento ad un vaccino approvato della Novartis contro l’influenza aviaria che ha ucciso 21 persone senza tetto in Polonia durante l’estate del 2008 e che aveva come “misura primaria di outcome” un “tasso di eventi avverso”, rientrando pertanto nella definizione di arma biologica dello stesso governo statunitense (un agente biologico progettato per causare un tasso di eventi avversi, ossia morte o lesioni gravi) con un delivery system[1] (iniezione). [la Burgermeister] sostiene che il medesimo complesso di società farmaceutiche internazionali e di agenzie governative internazionali che hanno sviluppato e messo in circolazione il materiale della pandemia abbia tratto profitto dall’aver causato la pandemia mediante contratti per la fornitura dei vaccini. I media controllati dal gruppo che sta ingegnerizzando l’intero ordine del giorno dell’ “influenza suina” sta diffondendo notizie false per convincere la popolazione degli Stati Uniti a sottoporsi alle pericolose vaccinazioni.
I cittadini degli USA subiranno danni e lesioni sostanziali ed irreparabili se verranno obbligati a sottoporsi a questa vaccinazione [di efficacia] non provata senza il loro consenso secondo il Model State Emergency Health Powers Act, il Natonal Emergency Act, la National Security Presidential Directive/NSPD 51, la Homeland Security Presidential Directive/HSPD-20, e l’International Partnership on Avian and Pandemic Influenza.
La Burgermeister accusa coloro che sono menzionati nelle sue allegazioni di aver attuato e/o accelerato a partire dal 2008 negli USA l’implementazione di leggi e regolamentazioni ideate per togliere ai cittadini statunitensi i loro legittimi diritti costituzionali di rifiutare un’iniezione. Queste persone hanno creato disposizioni o hanno lasciato in essere disposizioni tali da rendere criminale il rifiuto di un’iniezione contro i virus pandemici. Hanno imposto altre sanzioni eccessive e crudeli come l’imprigionamento e/o la quarantena nei campi FEMA impedendo al tempo stesso ai cittadini americani di presentare domanda di risarcimento per lesioni o morte causati dalle iniezioni forzate. Questo viola le leggi che disciplinano la corruzione federale e l’abuso di ufficio, come pure [quelle] della costituzione e della Bill of Rights. Attraverso queste azioni, gli accusati citati hanno gettato le basi di un genocidio di massa.
Usando l’ “influenza suina” come pretesto, gli accusati hanno prepianificato la strage della popolazione statunitense per mezzo della vaccinazione forzata. Hanno installato una rete estesa di campi di concentrazione FEMA nonché identificato siti per tumulazioni di massa, e sono stati coinvolti nell’ideazione e nell’attuazione di uno schema per consegnare il potere in tutta America ad un sindacato criminale internazionale che usa l’ONU e l’OMS come una facciata per coprire le attività criminali organizzate influenzate da un racket illegale, in violazione alle leggi che disciplinano il tradimento.
[La Burgermeister] accusa il complesso di società farmaceutiche di cui fanno parte la Baxter, la Novartis e la Sanofi Aventis di essere coinvolto in un programma di armi biologiche basato all’estero con un duplice scopo, finanziato dal predetto sindacato criminale e progettato per attuare stragi di massa e ridurre la popolazione mondiale di oltre 5 bilioni nei prossimi dieci anni. Il loro piano è di spargere il terrore per giustificare l’atto di obbligare la gente a rinunciare ai propri diritti, e per costringerla a quarantene di massa nei campi FEMA. Le case, le società e le fattorie, le terre di quelli che venissero uccisi saranno nelle mani di questo sindacato.
Eliminando la popolazione del Nordamerica, l’elite internazionale avrà accesso alle risorse naturali della regione quali l’acqua e le terre con giacimenti di petrolio non sviluppate. Ed eliminando gli USA e la loro costituzione democratica includendoli in un’unione nordamericana, il gruppo criminale internazionale avrà il controllo totale del Nordamerica.
I punti salienti del dossier completo
Il dossier completo dell’azione del 10 giugno è un documento di 69 pagine che porta le prove per corroborare tutte le accuse. Queste comprendono:
un insieme di fatti che delineano linee temporali e fatti che stabiliscono la “causa probabile”[2] , definizioni e ruoli dell’ONU e dell’OMS, e la storia e gli incidenti dal momento dello scoppio dell’ “influenza suina” nell’aprile del 2009.
Le prove che i vaccini per l’ “influenza suina” sono definiti come armi biologiche dalle agenzie governative e nelle regolamentazioni che classificano e limitano le vaccinazioni, e la paura dei paesi esteri che i vaccini contro l’ “influenza suina” saranno usati per la guerra biologica.
Le prove scientifiche che il virus dell’ “influenza suina” è stato bioingegnerizzao in modo da sembrare come il virus influenzale spagnolo del 1918, con citazioni tratte da Swine Flu 2009 is Weaponized 1918 Spanish Flu di A. True Ott, Ph.D., N.D., e da una relazione della rivista Science Magazine di Dr. Jeffrey Taubenberger et. Al.
La sequenza del genoma dell’ “influenza suina”.
Le prove della deliberata messa in circolazione del virus dell’ “influenza suina” in Messico.
Le prove del coinvolgimento del presidente Obama che descrivono il suo viaggio in Messico che ha coinciso con il recente scoppio dell’ “influenza suina” e con la morte di molti ufficiali che hanno partecipato al viaggio. Viene avanzata l’ipotesi che il presidente non sia mai stato sottoposto ai controlli per l’ “influenza suina” perché era già stato vaccinato.
Le prove in merito al ruolo della Baxter e dell’OMS nella produzione e messa in circolazione di materiale virale pandemico in Austria comprendono una dichiarazione di un funzionario della Baxter che asseriva che l’H5N1 distribuito per errore nella Repubblica Ceca è stato ricevuto da un centro di riferimento dell’OMS. Questo comprende la descrizione di prove e allegazioni dalle accuse della Burgermeister presentate in Austria ad aprile che sono al momento in corso di indagine.
Prove che la Baxter è un elemento di una rete segreta di armi biologiche.
Prove che la Baxter ha deliberatamente contaminato il materiale vaccinico.
Prove che la Novartis sta usando i vaccini come armi biologiche.
Prove del ruolo dell’OMS nel programma di armi biologiche.
Prove della manipolazione da parte dell’OMS dei dati della malattia per giustificare la dichiarazione della pandemia di livello 6 al fine di prendere il controllo degli USA.
Prove del ruolo della FDA [Food and Drug Administration] nella copertura del programma di armi biologiche.
Prove del ruolo del Canada’s National Microbiology Lab nel programma di armi biologiche. Prove del coinvolgimento di scienziati che lavorano per il NIBSC nel Regno Unito [National Institute for Biological Standards and Control]e per il CDC [Center for Disease Control] nella creazione dell’ “influenza suina”.
Prove che le vaccinazioni hanno provocato l’influenza letale spagnola del 1918, tra cui il parere del Dott. Jerry Tennant che l’uso diffuso dell’aspirina durante l’inverno che è seguito alla fine della prima guerra mondiale potrebbe essere stato un fattore chiave che avrebbe contribuito all’anticipo della pandemia sopprimendo il sistema immunitario ed abbassando la temperatura corporea, consentendo al virus influenzale di moltiplicarsi. Anche il Tamiflu e il Relenza abbassano la temperatura corporea, e ci si può pertanto aspettare che contribuiscano alla trasmissione della pandemia. Prove della manipolazione del contesto legale per consentire il genocidio con impunità.
Questioni costituzionali: la legalità o l’illegalità di mettere a rischio la vita, la salute e il bene collettivo con le vaccinazioni di massa.
La questione dell’immunità e del risarcimento come prova dell’intento di commettere un crimine.
Prove dell’esistenza di un sindacato criminale corporativo internazionale.
Prove dell’esistenza degli “Illuminati”.
Prove dell’ordine del giorno di riduzione della popolazione degli Illuminati/Bilderberg e del loro coinvolgimento nell’ingegnerizzazione e messa in circolazione del virus dell’ “influenza suina” artificiale.
Prove che l’uso dell’influenza come arma è stato discusso durante l’incontro del gruppo Bilderberg ad Atene dal 14 al 17 maggio 2009, come parte del loro ordine del giorno di genocidio, compreso un elenco dei partecipanti che, secondo una dichiarazione fatta una volta da Pierre Trudeau, si considerano geneticamente superiori al resto dell’umanità.
I media tengono gli Americani allo scuro sulla minaccia che incombe su di loro
Jane Burgermeister ha la doppia nazionalità irlandese/austriaca ed ha scritto per la rivista Nature, per il British Medical Journal, e per American Project. È corrispondente europea del sito web Renewable Energy World. Ha scritto molto sul cambiamento climatico, la biotecnologia e l’ecologia.
Oltre alle accuse contro la Baxter AG e la Avir Green Hills Biotechnology di aprile che sono attualmente sottoposte a indagine, ha sporto denuncia contro l’OMS e la Baxter insieme ad altri riguardo al caso delle fiale di “influenza suina” destinate ad un laboratorio di ricerca che sono esplose in un affollato treno intercity in Svizzera.
A suo parere il controllo dei media da parte dell’elite dominante ha consentito al sindacato criminale mondiale di portare avanti indisturbato il suo ordine del giorno, mentre il resto della gente rimane allo scuro su quello che succede realmente. Le sue denunce sono un tentativo di aggirare il controllo mediatico e di portare alla luce la verità.
La sua maggiore preoccupazione è che “nonostante il fatto che la Baxter sia stata colta in flagrante vicina al provocare una pandemia, stanno andando anche loro avanti, insieme alle loro società farmaceutiche alleate, con la fornitura del vaccino per le pandemie”. La Baxter si sta affrettando per far arrivare questo vaccino sul mercato a luglio.
Per ulteriori informazioni:
http://www.naturalnews.com/025760.html
http://www.birdflu666.wordpress.com/200…
http://in.news.yahoo.com/137/200906…
http://timesofindia.indiatimes.com/…
Barbara è una psicologa scolastica e autrice di libri di finanza personale, è guarita da un tumore al seno usando trattamenti “alternativi”, è un’esistenzialista nata, studia la natura in tutti i suoi aspetti.
Fonte: http://www.naturalnews.com
Link: http://www.naturalnews.com/026503_pandemic_swine_flu_bioterrorism.html
25.06.2009
NOTE:
[1] ndt via di somministrazione
[2] ndt ‘probable cause’ o sussistenza probabile della causa
Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI
Articolo trovato su: http://www.comedonchisciotte.org
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Ecco come il governo francese sta preparando una “vaccinazione di massa”, convincendo la popolazione con il ricorso a qualsiasi mezzo di persuasione:
1-PROPAGANDA, 2-CONVINZIONE, 3-PAURA, 4-TERRORISMO… e 5-SENSI DI COLPA
Commenti e traduzione di Giuditta – http://tuttouno.blogspot.com
Qui sotto l’estratto dell’articolo di Le Journale du Dimance
Titolo originale Le plan secret contre la grippe A
In previsione di un ipotetico ritorno del virus in autunno, il governo spenderà circa un miliardo di euro per comprare i vaccini. Obiettivo: immunizzare tutti i francesi. Le autorità annunceranno alla fine dell’estate se renderanno la vaccinazione obbligatoria. “Noi saremo pronti ad operare in un lasso di tempo molto breve“, hanno spiegato al ministero della salute.
1-Il Messico ha già dimenticato le ore più nere della febbre suina e l’Europa, l’angoscia di un’epidemia mortale. Eppure la Francia prepara un piano di battaglia senza precedenti per questo autunno, con in più una campagna di vaccinazione obbligatoria per tutti i francesi di più di 3 mesi. Secondo le nostre informazioni, lo stato ha l’intenzione di ordinare 100 miloni di dosi di vaccino contro l’influenza (A H1N1) a tre laboratori (GlaxoSmithKline, Sanofi e Novartis).
2- Questo stock dovrebbe permettere di far fronte al peggiore degli scenari: quello di una pandemia invernale.
3-4- Nel 1918, l’influenza spagnola aveva anche lei marcato un arresto in primavera prima di tornare in autunno, uccidendo 40 milioni di persone.
2- Ma all’epoca non esisteva un vaccino…(nota: viene omesso il fatto che questa pandemia fece tanti morti non a causa del virus, ma piuttosto per lo stato di estrema debilitazione della popolazione mondiale, dopo la terribile e devastante prima guerra mondiale, per non parlare della fame e della mancanza di igiene).
….Le ultime cifre dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) sono: 15510 malati di influenza suina, in 53 paesi, e 99 morti. All’inizio del mese in Giappone persino una famiglia che non aveva mai viaggiato è stata infettata, la cosa ha fatto salire la tensione fra gli esperti dell’OMS a Ginevra. In Francia il virus si è persino “invitato” durante i preparativi del 65° anniversario dello sbarco del 6 giugno. Un’impiegata americana di 54 anni è stata ospitalizzata a Caen. Il 24° caso in Francia.
I medici e le infermiere saranno arruolati. Le imprese, le amministrazioni, le scuole e gli asili saranno sul piede di guerra. E secondo la prof. Anne Laude, codirettrice dell’Istituto di Diritto e Salute dell’Università Paris-V-Descartes, 5-“Nessuno avrà il diritto, eccetto nel caso di una controindicazione medica, di rifiutare di sottomettersi ad una tale vaccinazione. Sottrarsi a titolo individuale, equivarrebbe a prendere il rischio di contaminare gli altri.”
In pratica per sradicare un’epidemia, gli specialisti cosiderano che sia sufficente vaccinare il 70-75% della popolazione. Ciò lascerebbe un margine di libertà ai recalcitranti…Prima di vaccinare tutti il governo potrebbe prendere di mira categorie particolari.Vaccinazione obbligatoria: decisione in autunno
La comunicazione intorno ad un tale programma di vaccinazione di massa non sarà semplice.
“Noi vogliamo giocare sulla trasparenza, spiega un porta-voce de ministero della Salute, ma ci baseremo su tre cose: le maschere, gli antivirali e i vaccini.”
La vaccinazione obbligatora non é un atto innocuo, sottolineano gli esperti. Bisogna valutare il beneficio contro eventuali rischi. Gli incidenti, poco (!) frequenti esistono sempre…..Da altre fonti:
La casa farmaceutica inglese Glaxo, la francese Sanofi e la svizzera Novatis hanno già annunciato di aver ricevuto ordini massicci del vaccino contro la A (H1N1). La Glaxo ha detto che il 15 maggio la Francia ha ordinato 50 milioni di dosi.
Notare: Secondo il mio modesto parere la verità è altrove!
Come minimo questa pandemia e vaccinazione massiccia serve per rimpinguare le case farmaceutiche, le banche, le organizzazioni sanitarie e… i ministri…
Purtroppo sono in vista interessi maggiori per sottomettere ancora di più la popolazione mondiale.
L’inoculazione di idrossido di alluminio provvoca la diminuizione delle funzioni cerebrali evidenti a partire di un tasso da 60 µg. La patologia di encefalite è provocata a partire da 100 µg, una patologia che rende qualsiasi persona deficente.
Ogni dose di vaccino contiene dell’idrossido di alluminio (per non parlare del mercurio e di altri veleni) corrispondente ad un apporto globale in ioni d’alluminio dell’ordine di 1250 µg per dose.
Questo veleno passa attraverso tutti i filtri fisiologici e fa parte dei metalli pesanti che si accumulano nel cervello per colpa anche di una carenza patologica di silicio organico (si trova nei vegetali come lattughe, prezzemolo,…) dovuta alla cattiva alimentazione di cui la popolazione mondiale soffre.
Insomma ho paura che questo e tutti gli altri vaccni siano un pretesto per un controllo globale.
Un sistema sperimentato da decenni specialmente in Africa e in America sulle popolazioni indigene.
BENVENUTI NEL NWO!
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Una sostanza dalle virtù antitumorali, le cui proprietà sono già state scoperte e sperimentate dal dottor Silvio Buzzi di Ravenna, viene “avocata” al suo scopritore e “affidata” in sperimentazione CLINICA al Dott. G.M. Fiorentini del centro di Empoli – a onor del vero durante la precedente legislatura. In seguito a successi fin troppo evidenti, così mi riferiscono, il crm197, questa è la sostanza che rientra nei vaccini antidifterite dei bambini una volta prodotta dalla Chiron SpA, viene reso “irreperibile” dalla Novartis, che nel frattempo ha assunto il controllo dell’azienda produttrice in seguito ad operazioni finanziarie. La Novartis ha sede nello stabilimento dell’ex Sclavo, acquistata a suo tempo dalla Bayer, nel 1996, a Sovicille, Rosia, dove guarda caso, comparirà il contestato aeroporto di Siena, che le riserva la parte del leone.
Il via, e il denaro, alla sperimentazione clinica, per il Dott. Buzzi, non verrà mai accordato, sebbene i suoi risultati siano stati abbondantemente ricoperti da riviste scientifiche e internazionali come The Lancet, Cancer Research, Cancer Immunology Immunotherapy e Therapy, American Association for Cancer Research, ed egli non verrà mai preso in considerazione dalle autorità e dagli enti preposti, secondo quanto letto in questo accorato appello.
Anzi, la ministro Turco, dietro “suggerimento” dell’AIFA, Agenzia italiana del farmaco, decide di affidare la sperimentazione clinica a suddetto dottor Fiorentini, capo del Dipartimento oncologico della UOC di Empoli – con risultati contrastanti – negandola, oltre allo scopritore Dott. Silvio Buzzi, persino al Centro oncologico di Pordenone, in impaziente attesa.
Ma c’è di più: a maggio dell’anno scorso, l’équipe giapponese di Mekada giunge a Ravenna per imparare tutto della scoperta e per sperimentarla poi in Giappone, dove riceve regolare autorizzazione dal ministero della Sanità per testarla sui cancri ovarici metastatizzati, con risultati incoraggianti.
Non solo, della sostanza si stanno interessando anche gli americani che hanno pubblicato proprio a ottobre di quest’anno un articolo sulla rivista Cancer Biology and Therapy in cui si attribuiscono il merito della scoperta, vantandone le virtù terapeutiche per i casi di cancro al pancreas.
Insomma, la solita storia di ordinario saccheggio delle nostre risorse, ivi compreso delle nostre invenzioni, e chissenefrega se a pagarne le spese sono centinaia di migliaia di pazienti alla ricerca di speranze che la medicina convenzionale non può né vuole offrire.
Trattandosi inoltre di terapia immunologica, in verità, non sarebbe pertinente il tipo di tumore, poiché suscettibile di funzionare per qualsiasi tipo di tumore. Del resto il dott. Buzzi, cui è stata tolta la possibilità di applicarla nel settore oncologico, ha brevettato la sua scoperta per le applicazioni sulle placche arteriosclerotiche sulle quali la molecola ha dimostrato sicure proprietà curative.
Le domande pertanto sulla bocca di tutti dovrebbero essere: come mai non si da il via alla sperimentazione clinica su ampia scala e come mai non la si affida al Dott. Buzzi, al centro di Aviano e a tutti i centri che ne facciano richiesta e che siano in grado di portarla a termine?
Come mai unicamente una sperimentazione sul melanoma e non su altri tipi di tumore?
E infine: come mai la sostanza è resa irreperibile?
Lettera aperta al Ministro Sacconi.
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Di Roberto Gava
Fonte: Informasalus.it
Messaggio urgente per tutti i genitori che pensano di vaccinare i loro figli con l’esavalente
Ha la data del 6 ottobre 2012, è una comunicazione dall’Istituto di Stato per Controllo dei Farmaci della Slovacchia e reca l’urgenza di classe 1: ritiro immediato del vaccino esavalenteInfanrix Hexa per rischio contaminazione batterica pericolosa (1).
I fatti
Pochi giorni fa, il 6 ottobre scorso, l’Istituto di Stato per Controllo dei Farmaci della Slovacchia diffonde un documento urgente (riferimento n° 12/5541 – 389/2012/900) in cui impone il ritiro immediato dal commercio del farmaco Infanrix Hexa (Codice 34905) della ditta belga GlaxoSmithKline Biologicals s.a., lotto A21CB191B con data di scadenza 01-2014.
La motivazione ufficiale è che durante il controllo di qualità è stata riscontrata una contaminazione microbica dell’ambiente di produzione. È riportato che i prodotti finali della lavorazione (cioè il vaccino in oggetto) non sono microbicamente contaminati, ma, allo scopo di assicurare il mantenimento dello standard di qualità, l’ente di registrazione accetta il ritiro del farmaco Infanrix Hexa dalle farmacie e dai fornitori sanitari. Il documento ufficiale dice che: “I pazienti che sono stati vaccinati con questo vaccino non sono a rischio a causa del vaccino stesso che soddisfa tutti i requisiti di qualità”. Cioè, il vaccino va benissimo e soddisfa tutti i requisiti di ottima qualità … eppure l’hanno fatto ritirare immediatamente! È difficile comprenderne il motivo, almeno per noi comuni mortali.
Il ritiro è stato disposto con urgenza massima: classe 1.
A cosa corrisponde la classe 1 d’urgenza?
La classificazione delle urgenze è stabilita dalle norme europee (norma emea/ins/gmp/459921/2010) ed è la seguente:
1a classe d’urgenza: le urgenze che minacciano potenzialmente la vita oppure possono causare gravi danni alla salute. Provvedimento da attuare immediatamente!
2a classe d’urgenza: le urgenze che possono minacciare la salute o possono portare a cure non corrette, ma non rientrano nella classe 1. Provvedimento da attuare entro 48 ore!
3a classe d’urgenza: le urgenze che non minacciano la salute, ma il ritiro è stato effettuato per altri motivi. Provvedimento da attuare entro 5 giorni!
Cos’è l’esavalente?
L’esavalente (nome commerciale Infanrix HEXA della ditta GlaxoSmithKline) è il vaccino usato anche in Italia per vaccinare i neonati a partire dal 2°-3° mese di vita. Questo vaccino contiene 6 antigeni che dovrebbero proteggere i nostri figli verso i seguenti germi: difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse, emofilo tipo B.
A parte la Regione Veneto, e in modo diverso qualche altra Regione, in Italia le vaccinazioni pediatriche obbligatorie sono 4 e cioè contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B. Però, a partire dal 2003, è stato messo in commercio il vaccino esavalente (un’unica fiala vaccinale contro 6 germi) che è stato silenziosamente imposto scalzando i 4 vaccini prima disponibili e i genitori si sono trovati obbligati, senza alcuna legge dello Stato, a somministrare ai loro figli 6 vaccini contemporaneamente invece dei 4 obbligatori.
Ciò è accaduto nonostante si sappia che il rischio che un bambino ha di subire danni da vaccino è tanto maggiore quanto più il bambino è piccolo e tanto è maggiore il numero di vaccini somministrati contemporaneamente (2).
Le nazioni che hanno ritirato il vaccino e lotti incriminati
Le notizie sono recentissime e pare che le Nazioni che hanno preso la decisione di ritirare il vaccino Infanrix Hexa siano in aumento.
Allo stato attuale, comunque, le nazioni sono: Slovacchia, Spagna, Germania, Australia, Canada e Francia. La Francia non ha ritirato solo l’esavalente ma anche il vaccino tetravalente e il pentavalente, sempre della ditta GlaxoSmithKline.
I lotti ritirati da questi Paesi sono i seguenti:
Slovacchia
Data del ritiro immediato: 6 ottobre 2012
Numero di lotto: A21CB191B
Siti per la consultazione:
– http://www.sukl.sk
– www.slobodavockovani.sk/news/sukl-nariadil-stiahnutie-vyrobnej-davky-hexavakciny-infanrix-hexa-kvoli-mikrobialnej-kontaminacii
– www.sukl.sk/buxus/docs/Inspekcia/PostregistracnaKontrola/Mimoriadne_oznamy/Rozhodnutie_Infanrix121007.pdf
Spagna
Data del ritiro immediato: 8 ottobre 2012
Numeri di lotto: A21CB187E; lo stesso giorno, la Società Spagnola del Farmaco comunica di ritirare anche il lotto 12N0010 (scadenza 31-8-2013)
Siti per la consultazione:
– www.larazon.es/noticia/1481-sanidad-retira-un-lote-de-una-vacuna-infantil-de-gsk-por-una-potencial-contaminacion-microbiana
– www.aemps.gob.es/informa/alertas/medicamentosUsoHumano/2012/docs/calidad_42-12.pdf
– www.sefh.es/sefhboletin/vernoticiaboletin.php?id=5313
Germania
Data del ritiro immediato: 10 ottobre 2012
Numeri di lotto: A21CB191C, A21CB193A, A21CB193B, A21CB193C, A21CB194A
Laboratori paralleli esterni e numeri di lotto interessati dal provvedimento:
– Emra-Med, Kohlpharma, Pharma Westen, Veron Pharma: A21CB187B
– CC-Pharma: A21CB337A
– Pharma Westen, Emra-Med, Kohlpharma, Veron Pharma: A21CB187C
– A.C.A. Müller: A20CA742A, A20CA743A
Sito per la consultazione:
– www.akdae.de/Arzneimittelsicherheit/Weitere/Archiv/2012/20121010.pdf
Australia
Data del ritiro immediato: 11 ottobre 2012
Numeri di lotto: A21CB144A; A21CB188D; A21CB188E; A21CB190A; A21CB197A; A21CB221B
Sito per la consultazione:
– www.tga.gov.au/safety/alerts-medicine-infanrix-121011.htm
Francia
Data del ritiro immediato: 11 ottobre 2012
Numeri di lotto: sono stati ritirati tre tipi di vaccini (il tetravalente, il pentavalente e l’esavalente) della ditta GlaxoSmithKline:
– Infanrix Tetra Im: Lotto AC20B199AC
– Infanrix Quinta: Lotti A20CA742A; A20CA743A; A20CA744B
– Infanrix Hexa: Lotto A21CB337A
Sito per la consultazione:
– http://ansm.sante.fr/S-informer/Informations-de-securite-Retraits-de-lots-et-de-produits/Infanrix-Tetra-Quinta-Hexa-poudre-et-suspension-pour-suspension-injectable-en-seringue-preremplie-Laboratoire-GSK-Retrait-de-lots/%28language%29/fre-FR
Canada
Data del ritiro immediato: 11 ottobre 2012
Numero di lotto: A21CB242A
Sito per la consultazione:
– www.bccdc.ca/imm-vac/VaccinesBC/infanrix.htm
Il comunicato dell’Agenzia di Controllo della Salute canadese (BC Centre for Disease Control) dice: “Genitori e tutori di bambini che hanno ricevuto il vaccino ritirato possono stare certi che il loro bambino è stato vaccinato con un vaccino efficace e sicuro. Più di 20.000 dosi di questo vaccino sono state somministrate ai bambini in Canada dal mese di aprile 2012. Non ci sono state segnalazioni di problemi con questo vaccino che indicano la contaminazione batterica in Canada e in 1,2 milioni di dosi distribuite in tutto il mondo”.
Sono tutti lotti con scadenza 31 gennaio 2014, ad eccezione di un lotto ritirato in Spagna con scadenza 31-8-2013.
Il batterio contaminante
I comunicati ufficiali dicono che nei laboratori di produzione di questo vaccino esavalente è stata trovata una piccola contaminazione da parte del batterio Bacillus cereus.
Il Bacillus cereus è un batterio beta-emolitico a bastoncino Gram-positivo che causa un’intossicazione alimentare simile a quella provocata dallo Stafilococco.
Il Bacillus cereus è un batterio patogeno che produce tossine responsabili di intossicazioni alimentari. È comunemente presente nel suolo e nella polvere e contamina frequentemente alimenti a base di riso e occasionalmente pasta, carne e vegetali, prodotti lattiero-caseari, minestre, salse, dolciumi che non sono stati raffreddati rapidamente ed efficacemente dopo la cottura e/o adeguatamente conservati.
Il Bacillus cereus forma spore resistenti alla maggior parte dei processi di risanamento ed è in grado di moltiplicarsi durante la conservazione. Data la resistenza delle spore, esse sono molto difficili da eliminare e rappresentano un’importante fonte di contaminazione degli alimenti.
Esistono diversi ceppi di Bacillus cereus: alcuni sono innocui, altri responsabili di intossicazioni alimentari anche fatali. Attualmente non sono disponibili metodi in grado di distinguere tra ceppi virulenti e non-virulenti.
Il suo isolamento nel corso di broncopolmoniti, batteriemie, setticemie, meningiti, infezioni dell’orecchio e delle vie urinarie, lo fa ritenere un patogeno di una certa rilevanza.
In particolare, per il ruolo svolto in congiuntiviti acute, iridocicliti purulente, panoftalmie emorragiche, endoftalmiti postraumatiche e metastatiche, anche a carattere fulminante, è considerato uno dei microrganismi più pericolosi per l’organo visivo.
Il Bacillus cereus è causa di due tipi di intossicazioni alimentari:
– una, ad effetto emetico (vomito), dovuta all’ingestione di una tossina presente nell’alimento;
– l’altra di tipo diarroico è dovuta all’ingestione di cellule/spore batteriche capaci di produrre enterotossine nell’intestino tenue.
I sintomi provocati dall’intossicazione diarroica mimano gli stessi provocati dall’intossicazione da Clostridium perfringens(il batterio produttore della più mortale tossina esistente). La sindrome si manifesta con diarrea acquosa, forti crampi addominali e talvolta sotto forma di nausea e vomito. Il periodo di incubazione varia tra le 6 e le 15 ore dopo il consumo degli alimenti contaminati. I sintomi persistono per 20-24 ore.
La tossina emetizzante, caratterizzata da nausea e vomito, differisce da quella diarroica perché provoca una sindrome molto più acuta con un periodo di incubazione non superiore alle 6 ore dal momento di ingestione del cibo. Occasionalmente si possono manifestare crampi addominali e diarrea. La durata dei sintomi è comunque generalmente inferiore alle 24 ore. La sintomatologia è peraltro molto simile a quella dall’intossicazione da Staphylococcus aureus.
Considerando però che questi vaccini vengono inoculati a bambini il cui sistema immunitario è tutt’altro che predisposto a ricevere un simile insulto, il pericolo è molto grave!.
Perché il nostro Ministero non ha finora né scritto né fatto nulla?
I Ministeri della Salute degli Stati suddetti hanno avvisato la popolazione affinché i genitori dei bambini che hanno ricevuto questa vaccinazione negli ultimi mesi contattino le autorità sanitarie con urgenza.
Il nostro Ministero, invece, tace, anche se pare che i Laboratori GlaxoSmithKline di Verona siano tra quelli che producono il vaccino per la Germania e i tedeschi hanno prontamente ritirato i vaccini sospetti di contaminazione.
Dobbiamo credere a quello che ci dicono?
Sapevate che il vaccino esavalente Hexavac (prodotto dalla Sanofi) è stato sospettato di aver causato numerosi casi fatali di edema cerebrale nei neonati e per questo nel 2006 è stato ritirato e sostituito dall’attuale Infanrix Hexa (prodotto dalla GlaxoSmithKline)?
Il Prof. Randolf Penning dell’Istituto di Medicina Legale di Monaco di Baviera ha documentato più di 120 casi e 6 di questi erano morti lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno dopo! (3).
La motivazione di quel ritiro, ci dissero in quel tempo, fu che era stata rilevata una variabilità nel processo di produzione che poteva attenuare la capacità di questo vaccino esavalente nell’indurre una risposta anticorpale a lungo termine contro l’epatite B.
In realtà, per quello che si seppe a posteriori, la complicità dell’Agenzia Europea per i Medicinali [EMEA] serviva alla Sanofi per bloccare l’inchiesta che era stata avviata in Germania.
Durante l’inchiesta avviata in Germania, l’Hexavac fu ritirato dal mercato con la suddetta banale ipotetica scusa, mentrel’Infanrix Hexa è rimasto in commercio nonostante fosse anch’esso in causa per gli stessi motivi secondo i patologi di Monaco. Perché quell’inchiesta, che comunque alla fine si è arenata, ha colpito solo l’Hexavac prodotto da Sanofi e nonl’Infanrix Hexa della GlaxoSmithKline?
I vaccini sono sicuri e anche utili?
Consideriamo solo questi aspetti principali:
1) Il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile.
2) Oggi i bambini sono più deboli di una volta per innumerevoli motivi (madri più stressate, alimentazione meno equilibrata, ambiente inquinato, facili trattamenti farmacologici sia alla madre che al neonato, ecc.).
3) Molti neonati presentano una immaturità particolare del loro sistema immunitario che dura fino a 12-18 mesi e che viene chiamata ipogammaglobulinemia transitoria: se in questo periodo il bambino viene vaccinato, corre un elevato rischio di subire danni da vaccino, mentre, se si attende che il suo sistema immunitario maturi, il rischio si riduce.
4) I bambini nati prematuri o che hanno subito una qualche malattia acuta nei primi mesi di vita o che hanno assunto farmaci immunosoppressori (antibiotici e/o cortisonici) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici o che hanno alterazioni immunitarie o che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche e molte altre condizioni squilibranti il loro precario equilibrio immunitario, sono ad elevato rischio di danni da vaccini.
5) E’ noto che minore è l’età del neonato o maggiore è la sua immaturità o maggiore è il numero di vaccini inoculati insieme, maggiore è il rischio che il bambino subisca un grave danno vaccinale. Non dimentichiamo che inoculiamo circa 25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino!
6) I vaccini sono dannosi perché impediscono al bambino di venire a contatto con germi importanti. Infatti, sappiamo che il sistema immunitario immaturo del bambino viene stimolato, rafforzato e maturato proprio grazie ai piccoli e grandi combattimenti che lo impegnano fisiologicamente in molte sfide quotidiane. Non sarebbe allora più logico, sicuro ed efficace irrobustire la sua immunità aspecifica che lo difenderebbe da tutti i germi, invece di cercare di fortificare (con tutti i rischi che sappiamo) l’immunità specifica proteggendolo con i vaccini contro solo 7-8 germi?
7) Consideriamo che le vaccinazioni che noi pratichiamo non servono per proteggere i bambini dalle malattie virali e batteriche che li affliggono tutti i giorni; anzi, dato che i vaccini indeboliscono il sistema immunitario (effetto massimo nei 20-30 giorni successivi al vaccino), i bambini vaccinati risultano più esposti dei non vaccinati.
8) Inoltre, consideriamo a cosa servano il vaccino antitetanico in un bambino di pochi mesi: si arrampica sui reticolati? E il vaccino antiepatite B? Per caso i nostri piccoli sono così precoci da avere rapporti sessuali pericolosi? E il vaccino contro la poliomielite? L’Europa ha il certificato “Polio Free” (senza poliomielite) dal 2002. E il vaccino per la difterite? Non ci sono casi di difterite né in Italia né nel resto dell’Europa da vari decenni (a parte qualche sperduta zona della Siberia). In aggiunta, gli extracomunitari sono vaccinati, ma il loro arrivo in numero elevato in Europa non ha causato aumento delle malattie per cui noi vacciniamo i bambini, ma pare aver causato invece un aumento della tubercolosi e delle malattie a trasmissione sessuale.
9) Il cervello ha un suo sistema immunitario specializzato e quando una persona viene vaccinata, le sue cellule immunitarie specializzate (“microglia”) vengono attivate. Vaccini multipli e frequenti iperstimolano questi neuroni provocando il rilascio di diversi elementi tossici (radicali liberi, citochine, chemochine, ecc.) che danneggiano le cellule cerebrali e le loro connessioni sinaptiche. Questa iperstimolazione è la prima causa di tante cerebropatie, non per ultima la sindrome autistica, ma anche la ADHD (disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività), le ipercinesie, le dislessie, le convulsioni, ecc.
10) I vaccini sono pericolosi sia per i loro componenti antigenici che per i loro componenti tossicologici, perché possono contenere: virus vivi o morti, batteri, parti di DNA, frazioni antigeniche, tossine, proteine eterologhe, prioni, antibiotici, mercurio, fenolo, alluminio, formaldeide, fenossietanolo, oli e innumerevoli nuovi composti ad azione conservante o adiuvante, nanoparticelle e chissà cos’altro, … perché ogni tanto si scopre qualcosa di nuovo. Con le conoscenze di immunologia di cui disponiamo oggi, pensare che la somministrazione di queste sostanze a neonati di 2-3 mesi di vita sia totalmente innocua …. è veramente da “sciocchi”!
11) A quanto pare, se la notizia di questi giorni è veritiera (alcuni sono molto dubbiosi in merito, perché temono che la verità sia molto più grave), pare che i vaccini possano contenere anche germi contaminanti … nonostante le sempre super-garanzie che ci danno quando ci assicurano che la produzione dei vaccini è sicura al 100%.
12) I vaccini possono causare qualsiasi patologia nel bambino che li riceve, perché squilibrano il suo sistema immunitario. Infatti, se il bambino ha un sistema immunitario robusto, tollera probabilmente abbastanza bene la vaccinazione, ma se ha un sistema immunitario debole, in un tempo variabile di giorni o mesi svilupperà una delle patologie a cui è predisposto, e chi di noi è senza predisposizioni patologiche congenite o acquisite? E come facciamo a sapere quanto un bambino è forte o debole dal punto di vista immunitario? Oggi potremmo avere molte informazioni di questo tipo con un semplice esame del sangue, ma questo esame non viene fatto! Perché? È forse razionale vaccinare a tappeto 560.000 bambini all’anno senza sapere nulla di loro? È lecito eseguire un trattamento farmacologico (i vaccini sono farmaci) senza personalizzarlo? Senza sapere se l’individuo che lo riceve ne trarrà un beneficio o un danno? È lecito attuare dei trattamenti preventivi che mettono a rischio la salute e addirittura in alcuni casi la vita del bambino? È lecito che un trattamento preventivo in un soggetto sano, specie se è un bambino, possa presentare un minimo di pericolo?
Oggi sappiamo che i vaccini non possono certamente far correre ai nostri figli solo piccoli pericoli, ma preferisco lasciare al Lettore il compito di rispondere a queste domande ricordandogli solo che la letteratura medica contiene migliaia di articoli che documentano i danni da vaccini.
I medici vaccinatori ci garantiscono che tutti i vaccini sono innocui, ma quando i genitori che hanno più paura di danneggiare loro figlio che di fare “brutta figura” davanti i medici vaccinatori chiede loro di mettere per iscritto che la vaccinazione non causerà alcun danno al bambino … nessuno di loro osa mettere la sua firma su un tale documento!
Perché?
Dr. Roberto Gava – Farmacologo
Bibliografia
1) http://www.sukl.sk
2) Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed. 1a rist., 2010
3) Zinka B., Rauch E., Buettner A.,Ruëff F., Penning R. Unexplained cases of sudden infant death shortly after hexavalent vaccination. Vaccine 2006; 24 (31-32): 5779-80.
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Vaccini autismo e malattie
«Mio figlio? Quando è nato stava bene. Rideva, giocava. Poi quel vaccino e la nostra vita è cambiata per sempre».
«Il mercurio, tutta colpa del mercurio – spiega Sabrina – che li ha intossicati». Loro due, insieme ad altre decine di famiglie, fanno parte del Comitato Montinari Umbria onlus, una delle tante associazioni che si occupano del sostegno ai bambini autistici. La loro, in particolare, accompagna la terapia di un logopedista a una dieta senza glutine e latticini «per ripulire il loro sangue dalle tossine dovute al mercurio del vaccino», spiega Sabrina.
http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/01/la-disbiosi-intestinale-alla-base-della.htmlL’articolo informa anche che richieste di indennizzo rivolte allo stato sono state al momento negate “perché la vaccinazione “incriminata” non è obbligatoria“.
Studio scientifico mette a confronto neonate ben nutrite e vaccinate precocemente col vaccino DPT e neonate malnutrite ma vaccinate in più tarda età: il tasso di mortalità maggiore è nel primo gruppo!
http://frontelibero.blogspot.it/2012/07/uno-studio-del-bmj-dimostra-che-il.html
http://adc.bmj.com/content/early/2012/02/13/archdischild-2011-300646.full
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Articolo del 2007 del British Medical Journal espone gli effetti avversi del vaccino Gardasil contro il papilloma virus (tra i quali vengono menzionati paralisi, aborto e anomalia fetale)
Qui di seguito la traduzione di quelli che ritengono alcuni dei passi più significativi dell’articolo. Da notare come tale vaccino contenente polisorbato 80 (vedi a conferma la scheda del vaccino al link http://www.paginesanitarie.com/skfarmaci/monografia%20di%20gardasil%201sir%20im%200,5ml%202aghi.htm) abbia gravi ripercussioni sulla gravidanza causando aborti e anomalie fetali. E’ un caso che la somministrazione del polisorbato 80 nelle femmine di ratto abbia causato disfunzioni all’apparato riproduttivo (vedi appendice)?
Alcuni delle altre 371 reazioni avverse riportate sono state grazi, inclusa la paralisi, la paralisi di Bell [forma di paralisi facciale, vedi link] e la sindrome di Guillain-Barré [grave sindrome neurologica a volte con esito mortale, vedi link]. Tra le 42 donne incinte che sono state vaccinate, 18 hanno avuto effetti collaterali, che vanno dall’aborto spontaneo all’anormalia fetale.Il British MEdical Journal ha chiesto due volte alla Merck di commentare il rapporto del Judicial Watch ma non ha ricevuto risposta prima di andar ein stampa.
La ricerca sugli effetti agli organi riproduttivi causata dall’esposizione neonatale al polisorbato 80 (detto altresì tyween 80) è la seguente: Gajdova M, Jakubovsky J, Valky J. “Delayed effects of neonatal exposure to Tween 80 on female reproductive organs in rats” – Food Chem Toxicol. 1993 Mar;31(3):183-90 (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8473002).
Dal sito http://www.perstarebene traggo la traduzione dell’abstract (riassunto) di tale ricerca:
Piccoli topi femmina sono stati iniettati con Polisorbato 80, 4-7 giorni dopo la nascita. L’iniezione ha accelerato la maturazione dei ratti e causato modifiche al rivestimento della vagina e dell’utero, cambiamenti ormonali, malformazioni nei follicoli dell’ovaio e degenerative.
Secondo la World Intellectual Property Organization, che fa parte delle Nazioni Unite, gli scienziati stanno mettendo a punto l’organizzazione dei vaccini appositamente per danneggiare la fertilità come metodo di contraccezione. Un ingrediente consigliato per il vaccino è tween 80 (polisorbato 80).
“In una forma preferita il vaccino è composto di olio, preferibilmente un olio biodegradabile come l’olio di squalene. Tipicamente, il vaccino viene preparato utilizzando un concentrato adiuvante che contiene lecitina in olio di squalene. La glicoproteina soluzione acquosa è in genere una soluzione salina tampone fosfato (PBS) soluzione, e in aggiunta preferibilmente contiene Tween 80. ”
Polysorbate 80 is a ubiquitously used solubilizing agent that can cause severe nonimmunologic anaphylactoid reactions.
Occorre precisare che le reazioni anafilattoidi differiscono da quelle anafilattiche solo per il meccanismo che le scatena (che non coinvolge le Ige e quindi non è di tipo allergico in senso classico) non per la gravità (gli shock anafilattici possono essere anche mortali).
La dieta paleolitica, l’infertilità … e la correlazione tra alimentazione e comportamenteo dei bambini
domenica 26 gennaio 2014
Vaccinazione di massa per mezzo degli aerei in Australia?
Presto in Australia potrebbe essere attuata una campagna di vaccinazione per mezzo di aerei. Il 4 dicembre scorso è stata diramata la notizia secondo cui sarà affidato all’azienda farmaceutica PaxVax il compito di eseguire un’immunizzazione di massa tramite aerosol. L’operazione riguarderà Queensland, South Australia, Victoria e Western Australia.
La PaxVax ha chiesto al Department of Health Office of the Gene Technology Regulator (DHO-GTR), Dipartimento della salute preposto alle tecnologie geniche, di poter sperimentare un vaccino contenente il batterio del colera geneticamente modificato.
PaxVax ha garantito un certo numero di misure di controllo per limitare la diffusione e la persistenza del vaccino transgenico al fine di non danneggiare la flora e la fauna delle aree scelte per il test che durerà un anno.
Il Vibrio cholerae è l’agente eziologico della gastroenterite nota come colera, patologia che è tipicamente legata al comsumo di acqua contaminata. Il patogeno del colera si trova in ambienti acquatici nelle zone tropicali ed è stato isolato in alcune aree dell’Australia del Nord.
Secondo il sito del DHO, “questo test sarà parte di tre studi clinici internazionali che coprono diverse fasce di età. Il programma comporterà l’inoculazione di bambini ed adulti in Australia tramite ingestione orale del vaccino. Lo scopo della prova è di verificare l’efficacia dell’antidoto nella produzione di una risposta immunitaria contro il colera”.
Negli Stati Uniti ed altrove furono condotte campagne per vaccinare il bestiame tramite la dispersione di involucri contenenti il prodotto. I pacchetti erano dispersi da piccoli velivoli e da aerei. Anche la popolazione fu “vaccinata” a sua insaputa.
Nel 2006 Michael Greenwood scrisse un articolo per la Yale School of Public Health dal titolo “L’irrorazione aerea riduce efficacemente l’incidenza del virus del Nilo occidentale tra gli esseri umani“. Nello studio si afferma che l’incidenza della malattia può essere significativamente contenuta attraverso lo spargimento aereo (sic) di appositi antidoti su vasta scala.
Fonti:
gabrielelombardo.altervista.org
beforeitsnews.com
Da due anni in stato vegetativo dopo il vaccino influenzale
La notizia oltre che nell’articolo di giornale mostrato nel ritaglio qui sopra, si trova confermata su diversi giornali on line:
http://autismovaccini.org/2013/11/15/paralizzato-dopo-il-vaccino-antinfluenzale/
Leggi anche “Nuova sentenza sul nesso causale tra vaccinazioni ed autismo”:
http://autismovaccini.org/2013/11/14/tribunale-di-pesaro-nuova-sentenza-per-autismo-da-vaccinazione/
Vaccini e concepimento: la testimonianza (l’ennesima!) di una mamma
21 ottobre 2013
Fonte: http://www.signoraggio.it
Testimonianza di una mamma. Ho il cuore piccolo piccolo.
“DEVO raccontarvi quello che mi è appena successo… Dire che sono sconvolta è poco.
Qualcuno di voi avrà già letto la storia di mia figlia Sofia: apparentemente sana fino a un anno e quattro mesi, a un anno e tre mesi prima dose di esavalente perché ci stavamo trasferendo a Dubai e il terrorismo psicologico è stato fortissimo. Dopo 20 giorni smette completamente di parlare (“colpa del cambiamento”, dicevano tutti), poi seconda dose + pneumococco (non me lo hanno nemmeno chiesto, iniettato e via) e la comparsa di stereotipie, crisi di urla, problemi del sonno.
Diagnosi: sindrome di rett, malattia genetica non ereditaria (un gene mutato al momento del concepimento o nelle prime settimane di gestazione). Malattia progressiva completamente invalidante, non c’è cura, anche se ci si sta lavorando, con estrema probabilità i vaccini hanno scatenato e peggiorato i sintomi.
Ora, anche se non nera affatto previsto, aspetto un altro bimbo. Panico e tutti gli esami possibili. In Italia, per tutta l’estate, mi hanno detto di star serena, che la mutazione di mia figlia è avvenuta “per sfiga”, che non c’è un motivo è che, non essendo ereditaria non la avrà anche il piccolo. Io ci credo, ma alla sfiga non ho mai creduto, e continuo a chiedere a medici e ricercatori perché sia successo.
Oggi, a Dubai, ecografia morfologica con una ginecologa pakistano-britannica, esperta di malformazioni fetali, con un cv lungo un libro.
Mi dice candidamente che SE NON MI SONO VACCINATA DI RECENTE NON VEDE PERCHÉ IL MIO BIMBO NON DEBBA ESSERE PIÙ CHE PERFETTO.
Eh già, perché un anno prima di concepire Sofia, per un lavoro in Sudafrica mi hanno sparato in un giorno 7 vaccini. L’anno successivo, per un lavoro in India, in un giorno mi hanno sparato 7 richiami. Dopo 4 mesi ho concepito mia figlia…
La dottoressa mi ha detto, come se fosse la cosa più normale del mondo, che i virus dei vaccini restano in corpo fino a 6 mesi, e che possono facilmente modificare il DNA.
E mi ha chiesto, con gli occhi fuori dalle orbite, a chi mai sia venuto in mente di farmi 7 vaccini in un solo giorno. “Il medico del sistema sanitario nazionale, ovviamente, quello esperto in malattie tropicali” (per chi fosse di Roma: asl di via Plinio).
La dottoressa era incredula e scuoteva la testa.
Allora le ho chiesto il suo parere sull’esavalente pediatrico, e mi ha risposto che se quello che aspetto fosse suo figlio, mai e poi mai glielo farebbe fare (come se io avessi mai avuto dubbi!) e che quando i bambini vanno a scuola, a seconda del Paese in cui vivono, può essere opportuno fare un paio di vaccini, sempre singoli e a qualche mese di distanza.
MORALE: SE VI VACCINATE, ANCHE SOLO CON UN’ANTIINFLUENZALE, ASPETTATE ALMENO SEI MESI PRIMA DI CONCEPIRE UN BAMBINO… NON SI SA MAI.”
Basta, questa carneficina deve smettere.
I medici devono smettere di disinformare le persone e vendere vaccini e farmaci come se fossero acqua di rose. BASTA!
Fonte: https://www.facebook.com/pages/Vaccini-Basta/233426770069342?hc_location=timeline
SHOCK MONDIALE: cancro trasmesso nei vaccini, lo ammette l’azienda
Vaccini pediatrici inutili o pericolosi: la Corte dei Conti convoca il Codacons
Diffondete in rete, grazie!
Fonte: Codacons
Maggiore spesa annua pari a 114 milioni di euro per vaccini inutili e pericolosi.
Il 27 giugno scorso la Corte dei Conti ha convocato il Codacons in merito allo scandalo dello spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili se non addirittura pericolosi.
In Italia – spiega l’associazione – i vaccini obbligatori, contrariamente a quanto ritenuto dalla stragrande maggioranza dei genitori di bambini in età pediatrica, sono solamente quattro, cioè: 1- antidifterite, 2- antitetanica, 3 – antipoliomelite, 4 – antiepatite virale B.
A stabilirlo è il D.M. 7 aprile 1999, che individua anche i vaccini “non obbligatori” (l’antimorbillo-parotite-rosolia (MPR) 2 – la vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b; altri vaccini non obbligatori spesso iniettati ai bimbi in età pediatrica sono l’antimeningococcica, l’antiparotite, l’antirosolia, etc…).
Tuttavia nelle ASL – denuncia il Codacons – anziché informare correttamente i genitori in merito alla disciplina legislativa sui vaccini obbligatori per legge e quindi effettuare solamente i quattro vaccini obbligatori ai bambini in età pediatrica, viene fornito ed iniettato ai piccoli un nuovo vaccino esavalente che contiene anche due vaccini facoltativi ossia pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b.
Non sono disponibili in unica soluzione solamente i quattro vaccini obbligatori! Ciò appare gravissimo soprattutto perché sembra che la somministrazione polivalente dei vaccini (siano essi in unica formulazione o somministrati l’uno dopo l’altro in un’unica seduta vaccinale), come ovviamente accade a maggior ragione con la somministrazione dell’esavalente, può comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario.
Sul fronte economico, la procedura comporta un evidente spreco di soldi pubblici a carico del SSN, che deve acquistare e somministrare 6 vaccini anziché i 4 previsti dalla legge. La maggiore spesa a carico della collettività è pari a 114 milioni di euro all’anno.
Il Codacons ha già inviato un esposto alla magistratura contabile, al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica di Roma, denunciando i fatti alla luce del possibili reati di truffa e abuso d’ufficio, e chiedendo di accertare il comportamento dell’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, essendo l’ente che autorizza nel paese la commercializzazione dei vaccini esavalenti oggi utilizzati nelle ASL Italiane.
VACCINI CONTRO E CONTR0
Il concetto di vaccinazione da immunizzazione e’ iniziata nel 1796, quando il britannico speziale (farmacista) Edward Jenner inietto’ sotto la pelle di un bambino di otto anni del pus del vaiolo bovino.
Jenner baso’ il suo esperimento su una voce infondata che chi aveva sperimentato vaiolo ne sarebbe diventato immune.
Nel corso dei due anni seguenti , Jenner esegui’ altre vaccinazioni contro il vaiolo, senza alcuna prova reale di efficacia e sicurezza.
Jenner impressiono’ Re Giorgio III ,con la garanzia di una immunita’ fasulla ricevette l’equivalente 500.000 dollari di oggi .
Così, Jenner è stato il primo professionista medico che ha gestito la malattia come farmaco,somministrarlo ad una persona sana e ricevere un premio finanziario sostanzioso.
Fu anche il primo a denunciare costantemente i detrattori della vaccinazione con successo.
Stava proteggendo sia il suo ego che le grandi casse pubbliche.
Molti professionisti della salute in tutto il 19 ° secolo sapevano che c’erano stati diversi casi di vaiolo tra i soggetti con vaiolo bovino.
La premessa di Jenner era difettosa.
Questo era in realtà l’inizio di una tradizione che viene portata avanti da vaccinatori di oggi.
Vieni con una soluzione fasulla per prevenire una malattia, fai un pacco di denaro contante, nascondi gli argomenti ragionevoli di quelli che sanno che l’immunizzazione con la vaccinazione non funziona in modo sicuro ed efficace.
In Inghilterra i casi di vaiolo dopo la vaccinazione sono aumentati costantemente del cinque per cento all’anno fino a raggiungere il 95% entro il 1895.
Nel1872, un anno dopo l’inizio delle vaccinazioni contro il vaiolo ci fu una grave epidemia di vaiolo e nonostante la vaccinazione fosse stata decretata obbligatoria nel Regno Unito,Il tasso di mortalità tra le vittime del vaiolo aumento’ di cinque volte in quel periodo.
Nonostante le proteste intelligenti derivate da fatti e cifre evidenti che ne smentiscono l’efficacia, con prove di danni dovuti a materiali tossici e virus contenuti nei vaccini che mettono in pericolo l’immunità naturale, l’inoculazione premessa per l’immunizzazione è stata mantenuta .
Proteggere l’industria contro la verità, attaccando brutalmente i dissenzienti ragionevoli ha portato ad entrate dell’industria dei vaccini di $ 17 miliardi all’anno di oggi.
Questo non include i proventi dei medici, delle visite per le vaccinazioni e le malattie derivanti dalla vaccinazione.
I vaccinatori con tattiche di soppressione dei dati scientifici da parte dei professionisti interessati sono diventati più mafiosi .
Sinceri professionisti medici che palesano preoccupazioni per la salute rispetto ai vaccini vengono puniti severamente e calunniati dai medici tradizionalisti .
Un 2012 studio condotto dal Dr. David Witt, uno specialista in malattie infettive presso il San Rafael, California Kaiser Permanente Medical Center ha concluso chela pertosse si verifica più tra i bambini vaccinati rispetto ai bambini non vaccinati.
Nel 2010, un’epidemia di parotite si è verificato tra 1000 bambini nel New Jersey e New York .
Quasi l’80% di loro erano stati vaccinati con la famosa trivalente (morbillo, parotite e rosolia), il vaccino MMR.Nel corso degli anni 80, le agenzie ufficiali, hanno riferito di vari focolai di morbillo che si verificarono tra i bambini che erano stati vaccinati in varie località tra cui una scuola elementare e media dell’Illinois, un liceo del Massachusetts , una regione in Francia, e una zona rurale vicino Helisinki, in Finlandia. Entrambe le scuole USA avevano oltre il 90% di vaccinati contro il morbillo.
Vaccino “esavalente”, ritirato in molti paesi, in Italia continua a mietere vittime…
Pochi giorni fa a Frascati (Roma) un bambino di un anno è stato trovato morto nella culla, all’asilo; il giorno prima gli era stato somministrato il “vaccino esavalente”, che è finito sotto accusa.
Vaccino esavalente che in molti paesi, è stato ritirato dal mercato…
Di seguito un articolo da autismovaccini.com:
Sembra impossibile che oggi il mondo sia arrivato a questo punto. Siamo inorriditi dai giornalisti burattini del sistema.
Ritirano molti lotti di vaccino esavalente in 19 paesi al mondo e nessuno ne parla, o meglio quell’unico che ne parla riporta concetti in modo ambiguo. Immediatamente dopo ritirano 2,3 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale e tutti i quotidiani ne parlano come se fosse merito dell’efficacia e dell’efficienza del sistema di Farmacovigilanza.
Considerato che in questo paese non esistono due differenti organi di Farmacovigilanza, denominati entrambi AIFA, è impossibile da comprendere come sia possibile incensarne l’efficacia e l’efficienza [due parole care al Servizio Sanitario Nazionale] quando solo 48 ore prima era incorsa nella più grande topica del secolo a danno della salute dei nostri figli.
Questa manovra mediatica rientra in precise tecniche di comunicazione dei media: enfatizzare una notizia per far passare assolutamente in secondo piano la notizia più importante, senza che nessuno se ne possa render conto, è un gioco risaputo.
Volete la prova? … Ve la forniamo subito!
Dei vaccini esavalenti ritirati in mezzo mondo, destinati a neonati di 3 mesi, ancora oggi non ne parla alcun quotidiano pur sapendo che valanghe di genitori [che si scambiano informazioni in tempo reale sui social networks] hanno chiesto comprensibili rassicurazioni alle varie ASL. La notizia ufficiale del ritiro è esplosa a livello globale nella settimana dal 6 al 13 ottobre, con successivo aggiornamento in data 16 ottobre a seguito delle forti pressioni esercitate dagli stessi genitori nei confronti delle autorità preposte e della ditta produttrice.
La seconda [!!!] segnalazione dell’azienda produttrice il vaccino antinfluenzale, la olandese Crucell, che ha riscontrato “potenziali pericoli” per la salute in due [su 32] lotti del vaccino antinfluenzale Inflexal V, arrivando così alla decisione di ritirare l’intera produzione, riporta la data del 1 ottobre.
Sarà un caso [è sempre un caso!], ma quest’ultima notizia viene amplificata da tutti i media solo successivamente e immediatamente a ridosso del ritiro preventivo dell’Infanrix Hexa, quando il tam tam era diventato ormai di dominio pubblico sulle pagine di tutti i Ministeri della Salute… tranne il nostro, troppo impegnato a promuovere campagne vaccinali antinfluenzali pur contro ogni evidenza scientifica di utilità!
Ciò che il nostro Ministero della Salute dimentica, così come la Farmacovigilanza dell’AIFA e i giornalisti burattini del sistema, è che in caso di ritiro di lotti vaccinali classificati con difetto di CLASSE I [il più pericoloso] vige una incontestabile disposizione EMEA riguardante i ritiri di prodotti dal mercato e gestione non conformità che impone di allertare anche i paesi non interessati dal commercio dei vaccini incriminati [pagina 22 – punto 3.2]. Perchè questo non è avvenuto in Italia?
Per questo motivo, perdurando il silenzio, come privati cittadini abbiamo contattato la Segreteria del Procuratore della Repubblica di Torino Dott. Raffaele Guariniello [già noto per le inchieste riguardanti i vaccini al mercurio e i danni alla salute provocati dal vaccino pandemico H1N1, anche se – guarda caso – il suo pool è stato soggetto a smantellamento], esponendo i fatti e sentendoci invitare ad inoltrare un esposto conoscitivo alla Magistratura al fine di porre chiarezza alle tante domande rimaste senza risposta:
A questo punto siamo fermamente intenzionati a conoscere ufficialmente tutti i dettagli relativi ai numeri di lotto dei vaccini interessati in tutti i 19 paesi coinvolti dal provvedimento, come è giusto che sia, e siamo fermamente intenzionati ad ottenere altrettante certificazioni ufficiali che comprovino gli avvenuti controlli di qualità sul prodotto [inclusi gli inquinanti ambientali] e sulle giacenze in dotazione alle varie ASL.
Ricordiamo che in Francia il provvedimento di ritiro precauzionale ha riguardato anche la formulazione Tetravalente e Pentavalente dello stesso Infanrix, pertanto i controlli di qualità dovrebbero essere estesi a tutti i prodotti commercializzati dalla GSK [incluso il vaccino Priorix – trivalente Morbillo Parotite Rosolia]
In questo caos totale nel quale si ritrova il nostro Paese, dove ogni giorno esce una novità in materia sanitaria, laddove ormai la coperta è troppo corta per fare anche solo finta di riscaldare un solo malato, crediamo sia importante essere coerenti e rafforzare un concetto che prosegue a sfuggire: non si gioca e non si fa mercato sulla salute dei bambini!
Grazie a Bill Gates il Chad spende 600 milioni di $ per vaccini invece di fare circa 20.000 pozzi
di Lorenzo Acerra
grazie a Bill Gates il Chad spende 600 milioni di $ per vaccini invece di fare circa 20.000 pozzi
http://www.klagemauer.tv/?a=showportal&keyword=gesundheit&id=567
http://www.seruminstitute.com/content/products/product_menafrivac.htm
Esiste davvero una malattia psicogena di massa che spiega i danni riportati dopo le vaccinazioni ?
In questo episodio avvenuto in Chad, i ricercatori indipendenti interpellati hanno subito scoperto che ciò non aveva niente a che fare con il nuovo vaccino MenAfriVac® (quello nuovo che sopporta il caldo). Era invece da attribuire ad una sindrome di “malattia psicogena di massa”. NON È UNO SCHERZO , VEDIAMO, LA SINDROME È BEN NOTA.
– References
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Verso il vaccino “universale”: una dose protegge da tutti virus
Nuova tecnologia a base di nanoparticelle
Una sola iniezione e passa la paura. Per tutta la vita. È la prospettiva, neanche troppo lontana, che potrebbe dare il prototipo del vaccino “universale”, capace in un colpo solo di proteggere da tutti i ceppi influenzali. Gli studi, riportati su Nature, sono a un passo dall’applicazione sull’uomo di un nuovo tipo di siero immunologico contro i virus influenzali H1. Lo stesso a cui apparteneva l’influenza suina H1N1 che tanta paura ha fatto nel 2009 per la scarsa immunizzazione nella popolazione più giovane e la difficoltà a produrre vaccini in quantità adeguate a coprire la diffusione dei contagi.
Il nuovo vaccino, sperimentato attualmente sui furetti, supera questo inconveniente. Lo ha sviluppato Gary Nabel del National Institute of Allergy and Infectious Diseases di Bethesda, nel Maryland, ora al lavoro presso il centro di ricerca Sanofi di Cambridge, partendo da una tecnologia produttiva diversa. Non servono più uova per coltivare gli antigeni antinfluenzali, ma proteine-nanoparticelle prodotte in laboratorio a partire da emagglutina (HA) e ferritina, una proteina che trasporta ferro e forma naturalmente aggregati sferici. Questa innovazione permette di creare vaccini molto più velocemente e in grado di immunizzare contro un più ampio spettro di ceppi influenzali, potenzialmente per tutta la vita: in sostanza gli scienziati selezionano 8 frammenti virali e li incollano alle nanoparticelle di ferritina. In questo modo il vaccino allena il sistema immunitario a riconoscere tutti i virus di quella famiglia.
I test sugli animali hanno dimostrato che il super-vaccino è 10 volte più potente di quelli tradizionali. “Ogni anno, nuovi vaccini contro l’influenza devono essere prodotti rapidamente per contrastare i virus circolanti”, spiega Nabel, che sottolinea la novità rappresentata dal un “vaccino con una struttura di nanoparticelle autoassemblanti”. A chi gli ha chiesto se il nuovo vaccino sarà in grado di arrestare anche l’avanzata della nuova aviaria, il virus H7N9, Nabel risponde: “Non possiamo dire nulla riguardo il virus H7 senza ulteriori studi umani”, ma in ogni caso “questa tecnologia può preparare – ha concluso – il terreno per lo sviluppo di vaccini universali contro questo tipo di influenza”.
di Cosimo Colasanto (23/05/2013)
http://salute24.ilsole24ore.com/articles/15545-verso-il-vaccino-universale-una-dose-protegge-da-tutti-virus
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Penso sia proprio tecnologia di guerra, il luogo di origine mi sembra coincidere con un centro di ricerche militari.
L’uso più adeguato del resto è nella guerra batteriologica, prima si vaccinano le proprie truppe e poi si scatena un’epidemia.
Poi l’uso sulle masse sarebbe presumibilmente dannoso, specialmente nel caso funzionasse. Sparirebbero alcuni tipi di influenza e aumenterebbero le allergie.
Il sistema immunitario ha sue logiche che non obbediscono ai mass media. Se non trova lavoro lo inventa.
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Un vaccino universale?
Mah… certo che lo schifiamo proprio il nostro sistema immunitario…
Tendo a non fidarmi di codeste tecnologie…
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Si, nella guerra batteriologica c’è un possibile impiego, però limitato a quell’ambito.
Pensa invece che bello per le case farmaceutiche avere il vaccino per tutti i virus influenzali. Poi via a creare virus modificati a manetta. Non ti sei vaccinato con il nostro elisir? Crepa! Sai quanti soldini? Siamo o non siamo “consumatori”? facciamo girare l’economia, entriamo nel business della medicina (dalla parte dei pazienti però)!
D’altronde se a dover controllare sono gli stessi stati che usano droni a destra e a manca ammazzando quotidianamente vecchi, donne e bambini, senza che per questo dai media main stream trapeli anche solo l’ipotesi che si sia un po’ birichini…
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La “puntura del militare” che si fa all’inizio e va “bene” per tutto esiste da una vita. Chi ha fatto il servizio di leva lo sa.
Lapsus freudiano di Bill Gates
Si sa che fra i complottisti gira l’idea che esistano dei “mondialisti” cattivi cattivi che, fra i loro scopi, hanno quello (udite udite) di ridurre la popolazione mondiale. E il motivo sarebbe semplice: questi cattivoni hanno tutto: denaro, potere, controllo dell’informazione, ecc, tranne una cosa: i numeri. Sono molto pochi, in confronto agli altri, che sono enormemente di più. E allora? Allora l’idea sarebbe quella di ridurre la popolazione mondiale, tramite guerre, carestie, terremoti, inquinamento, vaccini (vaccini? Sì, vaccini!) pessima alimentazione, ecc.
Chissà se è vero. Però è divertente vedere Bill Gates (sì proprio lui, il sig.Windows) che dice, testualmente, che per ridurre le emissioni di CO2 causato dall’uomo bisogna agire sui fattori che lo producono: numero di persone, quantità di consumi che queste persone fanno, energia unitaria per consumo. Insomma, un approccio matematico. E analizzando le singole voci, partendo dalla eccessiva presenza di esseri umani (questo bbestiamo ingombrante, ma perchè sono così tanti?) dice testualmente: “Lavorando bene, con i servizi sanitari, la contraccezione e i vaccini potremmo ridurre la popolazione di un 10-15%“.
Ma come? La sanità e i vaccini servono per diminuire la popolazione? Avrò capito male.
La Corte Suprema degli Stati Uniti impedisce a genitori di bimbi danneggiati da vaccini di chiedere giustizia
I genitori hanno chiesto il risarcimento, presentando dapprima il loro caso alla Vaccine Court – una Corte speciale di pseudogiustizia, istituita dal governo degli Stati Uniti per provvedere immunità giuridica ai produttori di vaccini e comtemporaneamente offrire risarcimenti ai genitori i cui figli sono stati danneggiati dai vaccini. Da quando è stata istituita nel 1986, questa Corte ha pagato 1,9 miliardi di dollari a genitori di figli danneggiati da vaccini.
Ma nel caso dei Bruesewitz, la loro richiesta è stata negata. La Vaccine Court, dopo tutto, è gestita dal governo degli Stati Uniti, e il governo non vuole esagerare con i risarcimenti perché ciò costituirebbe un precedente riguardo i danni da vaccino, che potrebbe costare al governo miliardi di dollari (o anche migliaia di miliardi) in liquidazioni di onorari impreviste.
Così i Bruesewitz hanno deciso di presentare la loro domanda al sistema giudiziario regolare, come ultima possibilità rimanente per cercare giustizia per i danni causati alla loro bimba da ciò che può essere definito come un “prodotto difettoso” (il vaccino).
La grande ingiustizia dell’immunità giuridica per i produttori di vaccini
E’ interessante notare che la maggior parte delle persone concorda con l’idea che quando un’azienda produce prodotti pericolosi, che danneggiano o uccidono i bambini, dovrebbe essere ritenuta responsabile.
Ai produttori di passeggini o di latte artificiale, per esempio, non sono concesse immunità dalle cause legali. E non lo sono nemmeno i produttori di seggiolini per auto o di culle. In qualunque altro caso che non sia i vaccini, le aziende sono ritenute responsabili per la sicurezza dei loro prodotti. Ma come per magia, quando si tratta di vaccini, la sicurezza non è la loro preoccupazione perché le aziende produttrici hanno comunque responsabilità zero.
La responsabilità di fatto, si viene a sapere, è stata presa in carico dal Governo Federale che gestisce la sua “parodia della giustizia” in forma di tribunale speciale sui vaccini.
Ciò pone il governo nella posizione di negare ogni validità alle legittime asserzioni secondo cui i vaccini danneggiano i bambini, perché ammettere una cosa del genere avrebbe come conseguenza che una marea di richieste inondi il tribunale sui vaccini, risultando potenzialmente in migliaia di miliardi di dollari in risarcimenti a tutti i genitori i cui figli sono stati danneggiati dai vaccini.
Quello che abbiamo qui è un vero e proprio meccanismo di insabbiamento, in cui “Big Government” e “Big Pharma” operano in combutta. Il governo fornisce all’industria immunità giuridica, poi entrambi si accordano per negare che i vaccini possano causare alcun tipo di danno.
Nel frattempo, ai genitori viene negato il diritto costituzionale al giusto processo! Tale è il risultato della decisione odierna della Corte Suprema, che ha ora condannato innumerevoli bambini a soffrire di crisi epilettiche, di coma e di morti causate dai vaccini oltre che i loro genitori a non avere alcun legittimo ricorso legale.
Ecco perché questa situazione non è solo una parodia della salute pubblica, ma anche una parodia della giustizia.
I vaccini sono violenza medica contro i bambini
L’industria dei vaccini sta uccidendo i bambini. Li sta mutilando, distruggendo il loro sistema nervoso e causando danni permanenti. Questi sono atti di violenza medica commessi contro i bambini. Anche la stessa Vaccine Court ammette questo collegamento attraverso i risarcimenti in denaro versati ai genitori di bambini danneggiati (o morti).
E tuttavia, il governo degli Stati Uniti continua ad approvare questi atti di violenza contro i bambini. Si spinge addirittura fino al punto di giustificarli, fornendo l’immunità giuridica per le aziende i cui prodotti danneggiano questi bambini.
Non ci vuole un genio per capire che questa immunità toglie ogni incentivo di sicurezza da parte dei produttori di vaccini. Senza responsabilità, quale motivazione hanno per migliorare la sicurezza dei loro prodotti? Non ne hanno alcuna. Nessuna meraviglia quindi che i vaccini continueranno ad essere così pericolosi, realizzati con mercurio [pur in tracce -NdT], alluminio e formaldeide tra gli altri ingredienti neurotossici.
Tutta questa situazione è assolutamente straordinaria. L’industria dei vaccini ottiene subdolamente l’immunità giuridica. Il governo nega ai genitori il loro diritto costituzionale a un giusto processo. I bambini continuano ad essere danneggiati e uccisi dai vaccini, ma i genitori non hanno i mezzi con cui poter chiedere giustizia.
Ciò è del tutto contrario ai principi che hanno fondato gli Stati Uniti. Si tratta di una violazione della costituzione, una violazione della giustizia e, naturalmente, una violazione dello stato di salute dei nostri figli.
Questo è a tutti gli effetti un atto di terrorismo medico sponsorizzato dallo Stato contro genitori e bambini.
Ci si pone quindi la domanda: quando ai genitori vengono negati un giusto processo, i diritti costituzionali, la possibilità di essere ascoltati in tribunale e il risarcimento per i danni subiti dai loro figli, quali possibilità di ricorso hanno tralasciato?
Articolo completo di Mike Adams, 11/2/2011:
http://www.naturalnews.com/031453_Supreme_Court_vaccinations.html
-o0o-
Questi se li mangiano i bambini nei riti satanici,che vuoi che gli freghi dei danni che procurano. Come al solito e’ il popolo a non capire un emerito…perche’ si sa quelli pericolosi sono i complottisti,o quelli come Becchi.
Ps: detto questo provo dolore per quei bambini innocenti ed anche per i genitori che vengono colpiti da tali disgrazie.
Bill Gates afferma che possiamo fare un buon lavoro coi vaccini per ridurre la popolazione mondiale
No, egli non supporta nessuno quei cambiamenti che contribuirebbero a far vivere le persone del terzo mondo in un ambiente sano e ad avere accesso al cibo necessario, in modo da avere la possibilità di combattere naturalmente le infezioni; costui supporta le campagne di vaccinazione. E’ una strana forma di filantropia, specie se messa assieme agli altri progetti finanziati da Gates: la creazione di zanzare geneticamente modificate (ufficialmente per combattere la malaria), lo sviluppo di tecnologie per vaccinazioni occulte, gli esperimenti di geoingegneria (l’idea è quella di spruzzare fosfati per raffreddare la terra, sommo esempio di disprezzo per natura).
Dopo avere parlato di produzione di CO2 (in relazione al cosiddetto riscaldamento globale) egli dice testualmente (a partire dal minuto 1:03)
In ogni caso se qualcuno avesse dei dubbi residui sul significato della prole di Bill Gates faccio notare che egli associa i vaccini ed i servizi sanitari riproduttivi (reproductive health services) che, come possiamo leggere su un qualsiasi documento in lingua inglese sono legati a filo doppio alla pianificazione familiare, overo alla riduzione demografica (vedi per esempio il sito http://www.womenandchildrenfirst.org.uk).
http://scienzamarcia.blogspot.com/2013/04/studio-scientifico-mostra-come-il.html
Il vaccino anti HPV non previene il cancro
http://blog.ilgiornale.it/locati/2011/05/21/il-vaccino-anti-hvp-non-previene-il-cancro/
http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/03/aborti-e-nati-morti-il-vaccino-contro.html
Vaccini abortivi per il controllo demografico
http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/12/vaccini-abortivi-per-il-controllo.html
Slovacchia: sterilizzazione forzata delle donne ROM
http://www.eastjournal.net/slovacchia-la-sterilizzazione-forzata-delle-donne-rom/26933
La pratica della sterilizzazione forzata in Uzbekistan
http://scienzamarcia.blogspot.it/2012/04/la-pratica-della-sterilizzazione.html
Sterilizzazione forzata in India, Gran Bretagna sotto accusa
http://www.dirittodicritica.com/2012/04/17/sterilizzazioneforzata-india-granbretagna-63245/
Donna muore dopo sterilizzazione forzata
http://www.prolifenews.it/notizie-dal-mondo/donna-muore-dopo-sterilizzazione-forzata/
Riparte l’inchiesta sulle sterilizzazioni forzate di massa in Perù
http://lepersoneeladignita.corriere.it/2011/11/04/riparte-l%E2%80%99inchiesta-sulle-sterilizzazioni-forzate-di-massa-in-peru/
Breve storia del movimento eugenetico
http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/eugenetica.htm
La sterilizzazione forzata dei nativi americani negli Stati Uniti
http://www.nativiamericani.it/?p=305
L’ America ora si pente di aver sterilizzato a forza 60 mila persone
http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/04/America_ora_pente_aver_sterilizzato_co_0_0102047362.shtml
STERILIZZAZIONE FORZATA: UNA VERGOGNA A STELLE E STRISCE. NORD CAROLINA UNICO STATO A RISARCIRE LE VITTIME.
http://blog.libero.it/Trilogy/10970583.html?ssonc=1275376135
Caso di autismo insorto il giorno stesso della vaccinazione: il tribunale di Rimini ha riconosciuto il danno del vaccino e il diritto all’indennizzo della famiglia
Il 15 marzo 2012 è stata depositata la sentenza con cui il tribunale di Rimini sancisce il diritto di due genitori ad un elevato risarcimento dalle istituzioni sanitarie perché il proprio figlio è diventato improvvisamente autistico subito dopo la vaccinazione trivalente contro Morbillo Parotite e Rosolia (in inglese MMR). La sentenza è visionabile interamente in formato pdf al seguente indirizzo:
Nella sentenza viene fatto notare come il giorno stesso della vaccinazione sono insorti sintomi preoccupanti (diarree e nervosismo) dopo di che si è manifestato il grave disagio psico-fisico diagnosticato in seguito come autismo con invalidità totale e permanente.
Data la situazione è veramente difficile negare la realazione causale tra vaccinazione e insorgenza dell’autismo.
La stampa italiana invece nel riportare la notizia sembra dare più spazio al risentimento delle autorità sanitarie (le quali temono che la gente abbia paura di vaccinare i propri figli dopo questa sentenza): http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/16/tribunale-rimini-vaccino-morbillo-causa-lautismo-insorge-comunita-medica/204717/
Nel frattempo dal quotidiano britannico telegraph arriva la notizia che un collaboratore di Wakefield ha vinto la causa contro le istituzioni sanitarie che lo avevavo radiato dall’albo dei medici. L’articolo spiega che nella sua lunga battaglia per essere riabilitato ha avuto dalla sua i parenti dei bambini autistici che erano stati oggetti del famoso studio prima pubblicato, e poi parzialmente ritrattato dalla porestigiosa (ma evidentemente non altrettanto coraggiosa) rivista Lancet.
http://www.telegraph.co.uk/health/children_shealth/9128147/MMR-doctor-wins-battle-against-being-struck-off.html
Anche Wakefield è stato radiato dall’albo dei medici: a quanto pare quando si scoprono le tristi verità sui vaccini si è oggetto di una incredibile forma di repressione.
Ragazza sedicenne con insufficienza ovarica prematura dopo il vaccino contro il papilloma virus
Qui di seguito la traduzione dell’abstract (riassunto) dell’articolo Premature ovarian failure 3 years after menarche in a 16-year-old girl following human papillomavirus vaccination, di Deirdre Therese Little, Harvey Rodrick Grenville Ward, pubblicato nel 2012 sulla rivista medica British Medical Journal Case Reports, reperibile su internet al link http://casereports.bmj.com/content/2012/bcr-2012-006879.abstract.
Insufficienza ovarica prematura 3 anni dopo il menarca (*) in una ragazza di 16 anni in seguito alla vaccinazione contro il papilloma virus
L’insufficienza ovarica prematura [una sorta di menopausa prima del tempo debito N.d.T.] in un’adolescente in buona salute è un evento raro. La sua manifestazione solleva importanti questioni sulle cause (…) Questa paziente presentava amenorrea dopo un cambiamento del ciclo da regolare ad irregolare in seguito alle vaccinazioni contro il papilloma virus.
Lei ha rifiutato i contraccettivi orali inizialmente prescritti per l’amenorrea. Il compito diagnostico è stato quello di determinare la ragione per la sua amenorrea secondaria e quindi di investigare le possibili cause dell’insufficienza ovarica prematura diagnosticata. Sebbene la causa è sconosciuta nel 90% dei casi, le rimanenti principali cause identificabili di tale condizione sono state escluse. L’insufficienza ovarica prematura è stata quindi considerata come una possibile reazione avversa alla vaccinazione. (…) Questo evento potrebbe avere potenziali implicazioni per la salute della popolazione e sollecita l’avvio di ulteriori indagini.
Leggi anche
Articolo del 2007 del British Medical Journal espone gli effetti avversi del vaccino Gardasil contro il papilloma virus (tra i quali vengono menzionati paralisi, aborto e anomalia fetale):
http://scienzamarcia.blogspot.com/2013/04/articolo-del-2007-del-british-medical.html
Come è possibile giustificare ancora l’iniezione di alluminio nei neonati?
Milani Gabriele – tratto da http://autismovaccini.com
Un nuovo studio pubblicato da Journal of Trace Elements in Medicine and Biology avanza una possibilità inquietante: l’idrossido di alluminio, adiuvante comunemente utilizzato nei vaccini dell’infanzia [soprattutto nell’esavalente e nell’anti-pneumoccica], è causa di sovraccarico d’alluminio nel sito dell’iniezione e contribuisce alla patogenesi di malattie come la sindrome da stanchezza cronica, miofascite macrofagica e pseudolinfoma sottocutaneo.
Ciò che crea stupore è la valutazione del caso di una donna di 45 anni che, molti anni dopo aver ricevuto le vaccinazioni, ha manifestato una forma di pseudolinfoma sottocutaneo indotto proprio dai vaccini inoculati in quella precisa zona del corpo, ovvero una forma di lesione cutanea caratterizzata dalla raccolta di linfociti, macrofagi e cellule dendritiche della cute. I ricercatori hanno eseguito una biopsia cutanea nel sito di iniezione dei vaccini e hanno trovato la presenza di Alluminio nei macrofagi. Quando il campione di pelle è stato esaminato si è rilevata la presenza di 768,1 microgrammi per grammo, in peso a secco, contro 5,61 e 9,13 microgrammi di altri due pazienti inseriti nel caso controllo: ben 153 volte superiore alla norma!
Lo studio ammonisce:
Data la patologia della paziente e l’alta concentrazione di alluminio nella biopsia cutanea, gli autori desiderano richiamare l’attenzione in merito all’utilizzo di sali d’alluminio noti per essere efficaci nella preparazione di vaccini singoli o multipli. Il possibile rilascio di alluminio può indurre altre patologie imputabili alla nota tossicità di questo metallo.
I sali di alluminio e altri adiuvanti dei vaccini sono utilizzati per aumentare la risposta anticorpale, ma svolgono questa loro funzione attraverso la ipersensibilizzazione e/o la disregolazione del polo umorale del sistema immunitario [Th2] che, in termini immunologici, equivale a tirare un calcio ad un alveare.
Mentre la presenza di questi adiuvanti consente ai produttori di indurre una stimolazione anticorpale utilizzando meno antigeni [una scelta di profitto], questa reazione anticorpale indotta sinteticamente produce effettivamente un aumento anticorpale ma non assicura che la risposta anticorpale si concentri sull’antigene corretto, contibuendo quindi a minare il concetto di antigene-affinità che dovrebbe essere alla base di misurazione dell’efficacia di un vaccino. Infatti, questi anticorpi stimolati in modo totalmente innaturale generano reazioni incrociate [ad esempio contro la proteina basica della mielina – MBP], causano la rottura della tolleranza del sistema immunitario nel riconoscimento di ciò che è proprio rispetto a ciò che è estraneo [concetto del self e del non-self], scatenando reazioni autoimmunitarie.
E’ decisamente curioso come l’idrossido d’alluminio è iniettato in miliardi di persone ed è utilizzato da un secolo come adiuvante nei vaccini, ma il suo meccanismo d’azione ancora oggi non è del tutto chiaro ed è oggetto di studi approfonditi solo da cinque anni, ovvero dopo che vi sono stati tentativi [mai andati a buon fine] di eliminare la presenza di mercurio nei vaccini.
Sappiamo che l’idrossido di alluminio induce una risposta immunitaria attaverso l’attivazione della risposta infiammatoria all’interno delle cellule mieloidi, attraverso l’attivazione di una chiave immunomediata dell’infiammazione che è nota per indurre la morte celluare. Tuttavia, senza comprendere l’esatto meccanismo d’azione, risulta inaccettabile poter accettare per principio un simile pericolo per la salute dei neonati.
Qui di seguito trovate allegata una fotografia che racchiude [se non fosse che nulla c’è da ridere] il folle concetto dichiarato dal nostro Ministero della Salute in merito alla tossicità dell’alluminio, vecchio al 2003, e che spesso entra a far parte delle definizioni fuorvianti dei nostri media in merito agli imprecisati ”recenti studi di sicurezza dei vaccini del Board Scientifico Vaccinale” assunti come prova per rigettare la correlazione autismo e vaccinazioni
Il fosfato di alluminio contiene il 41,79% di alluminio molecolare mentre l’idrossido di alluminio ne contiene il 34,58%, e dato che ogni dose di ESAVALENTE ILLEGALE contiene rispettivamente 1,45 mg di fosfato di alluminio e 0,95 mg di idrossido di alluminio, risulta che ogni dose contiene 935 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE. Se poi pensiamo che al vaccino ESAVALENTE oggi combinano nella stessa seduta il vaccino ANTIPNEUMOCOCCICO che contiene altri 125 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE, se la matematica non è un’opinione comporta un carico totale di ALLUMINIO MOLECOLARE di 1060 mcg.
Pertanto, cari medici vaccinatori, quando iniettate 1060 mcg di ALLUMINIO MOLECOLARE in un neonato di 6 kg siete coscienti del potenziale danno che state provocando?
Lo scorso anno, uno studio pubblicato sulla rivista Current Medicinal Chemistry [intitolato “Adiuvanti vaccinali con alluminio: sono sicuri?”] ha sottolineato i problemi di sicurezza:
“L’alluminio è una neurotossina sperimentalmente dimostrata e l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini. Nonostante i quasi 90 anni di uso diffuso degli adiuvanti in alluminio, la comprensione medica e della scienza medica in merito al meccanismo di azione è ancora notevolmente scarsa. C’è anche una notevole scarsità di dati al riguardo della tossicologia e farmacocinetica di questi composti. Nonostante questo, la nozione che l’alluminio nei vaccini è sicuro sembra essere ampiamente accettata. La ricerca sperimentale, tuttavia, dimostra chiaramente che gli adiuvanti con alluminio inducono gravi disturbi immunologici negli esseri umani. In particolare, l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni autoimmunitarie, infiammazione cerebrale a lungo termine e relative complicazioni neurologiche, e possono avere profonde e diffuse conseguenze negative sulla salute. A nostro parere, la possibilità che il beneficio del vaccino è stato sopravvalutato e il rischio di potenziali effetti negativi sottovalutato, non è stata valutata rigorosamente dalla comunità medica e scientifica”.
Un altro studio pubblicato nel 2011 sulla rivista Journal of Inorganic Biochemistry ha sollevato il tema della correlazione tra autismo e vaccinazioni, concentrandosi sul ruolo cruciale degli adiuvanti in alluminio come agenti neurotossici. Vale veramente la pena leggere l’abstract dello studio, in quanto non sarà mai possibile ritrovare queste informazioni in alcun quotidiano, rivista o programma televisivo nazionale:
I Disturbi dello Spettro Autistico [DSA] sono gravi malattie mulsistemiche dello sviluppo e rivestono una urgente preoccupazione nella salute pubblica. Disfunzioni del sistema immunitario e disfunzioni cerebrali sono alla base delle carenze determinate nei DSA. L’alluminio, adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini, è una dimostrata tossina neurotossica e forte stimolatore immunitario. Quindi, l’alluminio ha le potenzialità per indurre disturbi neuroimmunitari. Nel valutare il grado di tossicità nei bambini, devono essere considerati alcuni punti chiave:
– i bambini non dovrebbero essere mai considerati come “piccoli adulti”, in quanto la loro particolare ed unica fisiologia li rende vulnerabili agli insulti tossici;
– se la sola esposizione all’Alluminio con pochi vaccini può portare alla compromissione cognitiva e immunitaria negli adulti, è irragionevole non domandarsi se i programmi vaccinali dell’infanzia [spesso contenenti 18 vaccini con vari adiuvanti] sono davvero sicuri;
Applicando i criteri di Hill per stabilire la causalità tra l’esposizione e l’esito, abbiamo valutato se l’esposizione all’Alluminio dei vaccini può contribuire all’aumento della prevalenza dei DSA nel mondo occidentale; i nostri risultati dimostrano che:
1) i bambini provenienti dai paesi con la più alta prevalenza di DSA hanno una maggiore esposizione ai vaccini contenenti alluminio;
2) l’aumento dell’esposizione agli adiuvanti con Alluminio è correlata con l’aumento della prevalenza di DSA osservata negli ultimi decenni negli Stati Uniti,
3) esiste una correlazione significativa tra la quantità di Alluminio somministrata in età pre-scolare e la prevalenza attuale di DSA in sette paesi occidentali, in particolare a 3-4 mesi d’età
4) l’applicazione dei criteri di Hill per questi dati indica che la correlazione tra l’Alluminio dei vaccini e i DSA può essere causale;
5) poichè i bambini rappresentano una frazione della popolazione più a rischio di esposizione all’Alluminio, una valutazione più rigorosa della sicurezza degli adiuvanti in Alluminio è giustificata.
L’Alluminio non ha alcuna nota funzione benefica in biologia. E’ necessario aumentare la consapevolezza della pericolosità di questo metallo nel ruolo del cancro alla mammella, per la sua proprietà d’azione “metalloestrogena”, e per la sua presenza anche nei prodotti per la cura del corpo [per esempio negli antitraspiranti], nei farmaci, nell’ambiente, e nel nostro cibo.
Ricordo il concetto più volte espresso dal 2008 dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare [EFSA] che ha affermato come la quantità settimanale di alluminio nella dieta [di una persona adulta!] non dovrebbe superare 1 mg/Kg di peso corporeo, riducendo di ben sette volte la soglia precedente, eppure si prosegue ad iniettare Alluminio in quantità criminali nel corpicino dei neonati [e qualcuno ha anche la faccia tosta di paragonare la dose diretta dell’iniezione intramuscolare in un neonato con la dose ipotetica assunta con la dieta dall’adulto].
Nel documento dell’EFSA si fa riferimento ad alimenti [pane, dolci, biscotti, cereali, spinaci, funghi, lattuga], ai latti artificiali per neonati [necessità di fare controlli]; si ritengono trascurabili le quantità di alluminio cedute da rotoli, vaschette, utensili da cucina e sono assolte le lattine. Si cita anche che:
“Dopo l’assorbimento, l’alluminio si distribuisce in tutti i tessuti degli animali e dell’uomo accumulandosi in alcuni di essi, in particolare nelle ossa. Il principale trasportatore degli ioni di alluminio nel plasma è la proteina legante il ferro, la transferrina. L’alluminio è in grado di penetrare nel cervello e raggiungere la placenta e il feto“.
E’ ormai chiaro che in osservanza del principio di precauzione, i vaccini che contengono Alluminio [e qualunque altro prodotto tossico] non dovrebbero essere somministrati in neonati di pochi mesi. Alluminio e Vaccini: accoppiata devastante per il cervello.
Per l’India i brevetti sono il cancro della medicina
Colpo contro Novartis: il suo farmaco anti-tumorale non sarà più protetto dal brevetto e si venderà come generico – L’azienda farmaceutica aveva provato ad “aggiornarlo” per allungare il diritto di esclusiva, ma la corte suprema indiana ha preferito aiutare i malati più poveri…
Una vittoria per i malati che non sono in grado di pagare decine di migliaia di dollari per curarsi. Una sconfitta per l’industria e per la ricerca innovativa. È la doppia lettura di una sentenza storica, capace di tracciare in modo definitivo una strada destinata ad essere percorsa da altri Paesi del Terzo Mondo.
La Corte suprema indiana ha respinto il ricorso della multinazionale svizzera Novartis per difendere il brevetto dell’antitumorale Glivec, nome chimico imatinib, uno dei farmaci più straordinari degli ultimi decenni, che ha cambiato l’evoluzione della temibilissima leucemia mieloide cronica attraverso un meccanismo d’azione rivoluzionario.
i brevetti uccidono i pazienti protesta contro novartis in indiai brevetti uccidono i pazienti protesta contro novartis in india
La patente non va tutelata, l’azienda non ha diritto all’esclusiva, hanno concluso i giudici. Questo significa che le imprese locali possono produrre lo stesso principio attivo sotto forma di generico low cost. Al primo posto viene «il diritto alla salute della popolazione».
Grazie alla sentenza anche i cittadini indiani meno abbienti (non certo i poveri e le famiglie con redditi miseri) avranno accesso ad una terapia che col marchio originale costa 2.500 euro al mese contro i 170-200 della sua copia.
Si conclude una battaglia legale avviata nel 2006 quando Novartis chiese la registrazione di Glivec (Gleevec per quel mercato) al governo di New Delhi. L’ufficio regolatorio negò l’autorizzazione sostenendo che si trattava della replica di una molecola già esistente, argomento non rispondente al vero secondo i legali svizzeri.
La sentenza di ieri ha tutte le caratteristiche per costituire un punto di forza per il mercato interno, all’avanguardia nel settore dei generici cioè di molecole copiate sulla base di formule messe a punto dalla ricerca delle grande industrie titolari. In India non esistono leggi per la protezione delle invenzioni. Già altre multinazionali erano scivolate sulla stessa buccia di banana. Lo scorso anno la Corte di appello ha revocato il brevetto di un prodotto anti epatite C della svizzera Roche accogliendo il ricorso della fondazione per la salute pubblica Sankalp Rehabilitation Trust. La stessa Roche pochi mesi prima aveva perso una battaglia per la protezione del patentino dell’antitumorale Tarceva.
Ed ecco Bayer che ha cercato di difendere l’esclusiva su una terapia per il tumore al fegato. Tutte queste molecole verranno prodotte a costi molto più bassi dall’industria locale del generico, la più sviluppata al mondo anche per quanto riguarda la tecnologia e molto meno cara rispetto all’Europa, visto il costo della manodopera. Non è un caso che molti Paesi occidentali commissionino alle imprese indiane per la produzione di materie prime.
Grida vittoria l’associazione Medici senza frontiere: «Non significa la fine del riconoscimento dei brevetti. Però è la fine degli abusi». Commenta la portavoce Leena Menghaney: «Non sarà più possibile ottenere l’esclusiva per molecole doppione. I prezzi scenderanno, più compagnie potranno produrre generici e mettere a disposizione di malati poveri terapie salvavita. I prezzi delle medicine contro l’Aids con questo meccanismo sono scesi anche del 95%»-
In Novartis la decisione è stata accolta malissimo: «Riflette i limiti del sistema di protezione della proprietà intellettuale e scoraggia il futuro dell’innovazione in India», affermano dalla sede italiana. E precisano che «non è mai stato riconosciuto un brevetto del Glivec in India, la seconda richiesta di autorizzazione è legata a un fatto tecnico. È un farmaco salvavita per determinate forme tumorali, tutelato in circa 40 Paesi tra cui Cina, Russia e Taiwan».
Ranjit Shalani, amministratore delegato di Novartis India guarda il futuro con pessimismo: «Non ci saranno nuove medicine e senza nuove medicine non ci saranno più generici. La prima sconfitta è per i pazienti che soffrono di grandi mali e non potranno contare su trattamenti nuovi». La multinazionale ricorda inoltre che attraverso gli ampi programmi di donazione fornisce gratuitamente il 95% di Glivec prescritto ai malati indiani, circa 16 mila persone. Il restante 5% viene rimborsato perché coperto da un’assicurazione.
Margherita De Bac
Fonte: http://www.corriere.it
2.04.2013
India, Novartis perde il ricorso
contro il farmaco low-cost anticancro
La battaglia legale dura da sette anni. Secondo la Corte Suprema l’industria locale può produrre il farmaco generico Glivec
La Corte Suprema indiana ha respinto oggi il ricorso dell’industria farmaceutica svizzera Novartis relativo al brevetto di un farmaco anti tumore. Lo riferisce la tv Cnn IBN. I giudici hanno deciso che l’industria locale ha il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico low cost per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione.
LA BATTAGLIA LEGALE – L’atteso verdetto giunge al termine di una battaglia legale di sette anni ingaggiata dal colosso elvetico per ottenere il rispetto delle leggi sulla proprietà intellettuale. Come motivazione, la Corte Suprema ha detto che il Glivec «non è un prodotto innovativo» perchè utilizza una molecola già nota e quindi non rientra nei criteri stabiliti per le «invenzioni». Secondo diverse associazioni indiane di difesa dei diritti umani si tratta di una sconfitta di «big pharma» e di una conferma dell’India come «farmacia dei poveri» mondiale. I giudici infatti hanno sentenziato che «il nuovo farmaco non corrisponde a criteri di novità. Si tratta di una vecchia molecola» stabilendo che «il farmaco non può essere nuovamente brevettato in India». Il verdetto consentirà ai pazienti indiani di acquistare a prezzi contenuti l’equivalente generico del farmaco prodotto da aziende nazionali. Si tratta, secondo gli osservatori, di un duro colpo per le multinazionali farmaceutiche che sul mercato indiano avranno maggiori difficoltà nel commercializzare i loro prodotti protetti da brevetto. Il Glivec, che viene utilizzato per il trattamento dei malati affetti da leucemia mieloide e altre forme tumorali, costa circa 2.600 dollari al mese. L’equivalente generico è attualmente disponibile per appena 175 dollari.
Redazione Salute Online1 aprile 2013 | 16:09
Questa la notizia pubblicata oggi su TGCOM (Berlusconi)
Influenza, stop alle consegne del vaccino: ritirate circa un milione di dosi in tutta Italia
L’azienda: sospetta pericolosità per la salute. Oggi parte la campagna nazionale. Il Ministero lavora per reperire le dosi mancanti e annuncia: “Nessun rischio per la salute”
e poi bla bla bla… fino a
11:30 – “Indagini interne hanno riportato risultati inattesi nei test”. Con queste motivazioni l’azienda farmaceutica Crucell ha sospeso la consegna del vaccino antinfluenzale Inflexal V per sospetta pericolosità. L’annuncio arriva nel giorno in cui parte la campagna nazionale. Secondo il Ministero della Salute sarebbero circa un milione le dosi ritirate in tutta Italia, 65mila solo a Milano.
“Non si è trattato di un ritiro del ministero, ma di una scelta dell’azienda produttrice di non distribuire i vaccini” Spiega a Tgcom24 Giuseppe Ruocco, direttore generale Prevenzione presso il Ministero della Sanità. “Dai controlli interni dell’azienda c’è stato qualche valore che non era in linea con gli standard molto stringenti. L’azienda ha deciso, quindi, di non commercializzare tutta la sua produzione di quest’anno”.
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…………………………….sì, udite, ci rassicurano che possiamo stare tranquilli….
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Ruocco spiega che non c’è alcun problema di sicurezza per i cittadini dato che il vaccino non è stato distribuito a nessuno. In una nota il Ministero precisa:
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”che l’azienda produttrice dei vaccini in questione non è tra le prime che riforniscono il mercato”. Altre aziende, precisano, hanno assicurato la garanzia delle dosi necessarie in modo che non vi sia alcun problema.
Oltre alla Crucell sono quattro le multinazionali farmaceutiche attive nella produzione del vaccino: Johnson & Johnson, Novartis, Sanofi, GlaxoSmithKline.
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CHISSA’ PERCHE’ QUALCOSA MI DICE CHE NON POSSIAMO STARE AFFATTO TRANQUILLI?
DIETRO QUESTE INDUSTRIE FARMACEUTICHE, QUELLE CHE IL MINISTRO CI RASSICURA CI SONO i killer alla Donald Rumsfeld. Ma noi lo sappiamo, vero?
● sdreng.it
● it.wikipedia.org
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Ai problemi sulla sicurezza che hanno portato alla sospensione delle consegne si sommano quelli riscontrati da altre ditte. La mancanza di alcuni componenti ha infatti rallentato il ciclo di produzione.
Nella lettera inviata dalla casa farmaceutica si precisa che “la decisione di Crucell di sospendere la forniture per l’intera campagna vaccini è stata presa in considerazione del rischio residuo associato a due lotti, sebbene non vi siano indicazioni che la qualità degli altri sia compromessa”.
● tgcom24.mediaset.it
Vaccini: partono le cause
Articolo di Alexis Myriel * Fonte: AAM Terra Nuova
Dopo il ritiro dei vaccini antinfluenzali di Crucelle e Novartis che presentavano anomalie, Codocacons e Assoconsumo annunciano cause e esposti.
Il Codacons sta studiando la prima causa risarcitoria per danni dai vaccini ritirati dell’azienda farmaceutica Novartis. L’associazione sta infatti assistendo due coniugi i quali hanno subito la somministrazione di uno dei vaccini bloccati da Ministero e Aifa. In data 23 ottobre, spiega il Codacons in una nota, la coppia “residente a Rozzano (MI), denuncia: sono state acquistate in una farmacia del paese due dosi di vaccino antinfluenzale AGRIPPAL prodotte dalla Novartis; un’ora dopo il medico di famiglia provvedeva ad iniettare il prodotto. Il giorno seguente la coppia apprende dalla televisione del blocco imposto dal Ministero della Salute e dall’Aifa proprio al vaccino da loro acquistato e utilizzato. Facile immaginare la paura e lo stato d’ansia causato dalla notizia, e il timore di possibili ripercussioni sul piano della salute”. I due coniugi hanno deciso quindi di rivolgersi al Codacons, al fine di ottenere tutela e assistenza legale. “Proprio in queste ore stiamo studiando la prima causa risarcitoria per danni da vaccini ritirati, nei confronti dell’azienda farmaceutica e di chi verrà ritenuto responsabile di errori e omissioni – spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi -. Indipendentemente da risvolti di tipo sanitario, appare palese come i due consumatori abbiano subito un danno, rappresentato dallo stato di paura, ansia e stress generato dall’aver utilizzato un prodotto vietato dal Ministero perchè potenzialmente pericoloso, e che potrebbe avere fastidiosi effetti collaterali”. “Abbiamo deciso dunque di offrire assistenza legale alla coppia, ed invitiamo tutti coloro che si trovino nelle medesime condizioni a prendere contatto con la nostra associazione, al fine di intraprendere analoghe iniziative di tutela”, conclude Rienzi.
Intanto Assoconsum presenterà un esposto a 61 Procure Italiane per denunciare la gravità del caso che ha coinvolto l’azienda Novartis Vaccines and Diagnostics. Lo annuncia l’associazione dei consumatori in una nota.
Novartis. La battaglia arriva sui nostri mercati
La sentenza di centododici pagine con cui la Corte Suprema dell’India ha respinto il ricorso di Novartis in reazione alla mancata assegnazione del brevetto alla forma beta cristallina del suo farmaco anti-leucemico Gleevec segna un precedente decisivo per l’affermazione del diritto alla salute a livello globale.
Anche per questo la notizia ha fatto il giro del mondo. Malgrado i triti commenti dell’industria svizzera, la decisione indiana non è un attacco contro la innovazione biomedica, né un’azione offensiva contro i brevetti.
Come scriveva ieri The Economic Times, Novartis ha perso la causa per motivazioni tecniche. La multinazionale non è riuscita a dimostrare – dati clinici alla mano – in che modo la versione beta cristallina del principio attivo imanitib mesilato (la molecola del farmaco Gleevec) potesse determinare un’efficacia terapeutica superiore rispetto alla base libera dello stesso principio attivo, prodotta in India in versione generica equivalente da diverse aziende. Sicché il brevetto, se fosse stato concesso, avrebbe semplicemente rinnovato la posizione di monopolio della Novartis in India, con l’esito di immettere sul mercato un farmaco ben più costoso di quelli già disponibili, senza beneficio alcuno per i pazienti affetti dal tumore in grado di pagarsi una confezione di Gleevec a 2600 dollari!
Una pratica diffusa nella quale si cimentano con dovizia di creatività le grandi industrie farmaceutiche. Un fenomeno oggi finalmente riconosciuto nei circuiti accademici come frivolous patenting, una deriva che ha banalizzato i tre requisiti fondamentali per conseguire un brevetto secondo l’accordo TRIPS sulla proprietà intellettuale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC): invenzione, innovatività, e applicazione industriale (Art. 27.1 dell’accordo TRIPS).
Con la nuova legge sulla proprietà intellettuale del 2005, l’India ha invece preso i brevetti molto sul serio. Ha inserito nella norma, questa volta estesa anche ai prodotti farmaceutici – dal 1970 l’India escludeva i brevetti sui medicinali, una scelta che le ha permesso di sviluppare l’industria farmaceutica nazionale, oggi settore trainante dell’economia – rigide clausole di salvaguardia, come il comma 3d. In nome dell’interesse pubblico, esso stabilisce criteri severi per la brevettabilità, e misure contro il prolungamento fittizio dei monopoli industriali. Novartis ci si scagliò contro per prima, nel 2006 e nel 2009 arrivò la prima sonora sconfitta per il gigante svizzero.
La battaglia è politica, filosofica ed economica, commentava Piero Bianucci su La Stampa. L’India combatte anche per salvaguardare il suo modello imprenditoriale ed il ruolo che si è conquistata come farmacia di qualità per i paesi del sud del mondo. Nuove prospettive inoltre si aprono verso i mercati occidentali, visto che sono in scadenza brevetti che hanno garantito a big pharma negli anni passati redditi stratosferici. E’ il caso del brevetto Pfizer sull’anti-colesterolico Lipitor; a novembre 2012 l’indiana Ranbaxy è stata autorizzata da Food and Drug Administration (FDA) a vendere l’equivalente generico negli USA.
Ma è troppo presto per cantar vittoria. Da anni l’India è sotto torchio per via di uno spinoso negoziato commerciale bilaterale con l’Unione Europea, che si trascina sul fil di lama. Il pericolo maggiore viene dal capitolo sulla proprietà intellettuale e sugli investimenti, che rischia di strangolare ogni ulteriore sviluppo dell’industria nazionale, compresa quella farmaceutica.
Nicoletta Dentico, presidente Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG)
Fonte: http://www.ilmanifesto.it
3.04.2013