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Lc-1:1 Poiché molti hanno intrapreso a ordinare una narrazione dei fatti che hanno avuto compimento in mezzo a noi,
Lc-1:2 come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, Lc-1:3 è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall’origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo, Lc-1:4 perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. Lc-1:5 Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote di nome Zaccaria, del turno di Abìa; sua moglie era discendente d’Aaronne e si chiamava Elisabetta. Lc-1:6 Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore. Lc-1:7 Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata. Lc-1:8 Mentre Zaccaria esercitava il sacerdozio davanti a Dio nell’ordine del suo turno, Lc-1:9 secondo la consuetudine del sacerdozio, gli toccò in sorte di entrare nel tempio del Signore per offrirvi il profumo; Lc-1:10 e tutta la moltitudine del popolo stava fuori in preghiera nell’ora del profumo. Lc-1:11 E gli apparve un angelo del Signore, in piedi alla destra dell’altare dei profumi. Lc-1:12 Zaccaria lo vide e fu turbato e preso da spavento. Lc-1:13 Ma l’angelo gli disse: “Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni. Lc-1:14 Tu ne avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Lc-1:15 Perché sarà grande davanti al Signore. Non berrà né vino né bevande alcoliche, e sarà pieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre; Lc-1:16 convertirà molti dei figli d’Israele al Signore, loro Dio; Lc-1:17 andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per volgere i cuori dei padri ai figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto”. Lc-1:18 E Zaccaria disse all’angelo: “Da che cosa conoscerò questo? Perché io sono vecchio e mia moglie è in età avanzata”. Lc-1:19 L’angelo gli rispose: “Io son Gabriele che sto davanti a Dio; e sono stato mandato a parlarti e annunziarti queste liete notizie. Lc-1:20 Ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo”. Lc-1:21 Il popolo intanto stava aspettando Zaccaria, e si meravigliava del suo indugiare nel tempio. Lc-1:22 Ma quando fu uscito, non poteva parlare loro; e capirono che aveva avuto una visione nel tempio; ed egli faceva loro dei segni e restava muto. Lc-1:23 Quando furono compiuti i giorni del suo servizio, egli se ne andò a casa sua. Lc-1:24 Dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta rimase incinta; e si tenne nascosta per cinque mesi, dicendo: Lc-1:25 “Ecco quanto ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui mi ha rivolto il suo sguardo per cancellare la mia vergogna in mezzo agli uomini”. Lc-1:26 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, Lc-1:27 a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. Lc-1:28 L’angelo, entrato da lei, disse: “Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te”. Lc-1:29 Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto. Lc-1:30 L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Lc-1:31 Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Lc-1:32 Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. Lc-1:33 Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine”. Lc-1:34 Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?” Lc-1:35 L’angelo le rispose: “Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. Lc-1:36 Ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese, per lei, che era chiamata sterile; Lc-1:37 poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace”. Lc-1:38 Maria disse: “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola”. E l’angelo la lasciò. Lc-1:39 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, Lc-1:40 ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Lc-1:41 Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, Lc-1:42 e ad alta voce esclamò: “Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! Lc-1:43 Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? Lc-1:44 Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo. Lc-1:45 Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento”. Lc-1:46 E Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore, Lc-1:47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, Lc-1:48 perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, Lc-1:49 perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome; Lc-1:50 e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono. Lc-1:51 Egli ha operato potentemente con il suo braccio; ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore; Lc-1:52 ha detronizzato i potenti, e ha innalzato gli umili; Lc-1:53 ha colmato di beni gli affamati, e ha rimandato a mani vuote i ricchi. Lc-1:54 Ha soccorso Israele, suo servitore, ricordandosi della misericordia, Lc-1:55 di cui aveva parlato ai nostri padri, verso Abraamo e verso la sua discendenza per sempre”. Lc-1:56 Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne tornò a casa sua. Lc-1:57 Compiutosi per lei il tempo del parto, Elisabetta diede alla luce un figlio. Lc-1:58 I suoi vicini e i parenti udirono che il Signore le aveva usato grande misericordia, e se ne rallegravano con lei. Lc-1:59 L’ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino, e lo chiamavano Zaccaria dal nome di suo padre. Lc-1:60 Allora sua madre intervenne e disse: “No, sarà invece chiamato Giovanni”. Lc-1:61 Ed essi le dissero: “Non c’è nessuno nella tua parentela che porti questo nome”. Lc-1:62 E con cenni domandavano al padre come voleva che fosse chiamato. Lc-1:63 Egli, chiesta una tavoletta, scrisse così: “Il suo nome è Giovanni”. E tutti si meravigliarono. Lc-1:64 In quell’istante la sua bocca fu aperta e la sua lingua sciolta, ed egli parlava, benedicendo Dio. Lc-1:65 E tutti i loro vicini furono presi da timore; e tutte queste cose si divulgavano per tutta la regione montuosa della Giudea. Lc-1:66 Tutti quelli che le udirono, le serbarono nel loro cuore e dicevano: “Che sarà mai questo bambino?” Perché la mano del Signore era con lui. Lc-1:67 Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo: Lc-1:68 “Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, Lc-1:69 e ci ha suscitato un potente Salvatore nella casa di Davide suo servo, Lc-1:70 come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti; Lc-1:71 uno che ci salverà dai nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano. Lc-1:72 Egli usa così misericordia verso i nostri padri e si ricorda del suo santo patto, Lc-1:73 del giuramento che fece ad Abraamo nostro padre, Lc-1:74 di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura, Lc-1:75 in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita. Lc-1:76 E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie, Lc-1:77 per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, Lc-1:78 grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio; per i quali l’Aurora dall’alto ci visiterà Lc-1:79 per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace”. Lc-1:80 Or il bambino cresceva e si fortificava nello spirito; e stette nei deserti fino al giorno in cui doveva manifestarsi a Israele. Lc-2:1 In quel tempo uscì un decreto da parte di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l’impero. Lc-2:2 Questo fu il primo censimento fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Lc-2:3 Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno alla sua città. Lc-2:4 Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, perché era della casa e famiglia di Davide, Lc-2:5 per farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta. Lc-2:6 Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; Lc-2:7 ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo. Lc-2:8 In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. Lc-2:9 E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. Lc-2:10 L’angelo disse loro: “Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: Lc-2:11 “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. Lc-2:12 E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia””. Lc-2:13 E a un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: Lc-2:14 “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch’egli gradisce!” Lc-2:15 Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: “Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere”. Lc-2:16 Andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; Lc-2:17 e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. Lc-2:18 E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. Lc-2:19 Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo. Lc-2:20 E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato loro annunziato. Lc-2:21 Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu messo il nome di Gesù, che gli era stato dato dall’angelo prima che egli fosse concepito. Lc-2:22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, Lc-2:23 come è scritto nella legge del Signore: “Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore”; Lc-2:24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi. Lc-2:25 Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest’uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d’Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; Lc-2:26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. Lc-2:27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, Lc-2:28 lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo: Lc-2:29 “Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; Lc-2:30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, Lc-2:31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli Lc-2:32 per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”. Lc-2:33 Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. Lc-2:34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: “Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione Lc-2:35 a te stessa una spada trafiggerà l’anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati”. Lc-2:36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. Lc-2:37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Lc-2:38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Lc-2:39 Com’ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città. Lc-2:40 E il bambino cresceva e si fortificava; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui. Lc-2:41 I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Lc-2:42 Quando giunse all’età di dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l’usanza della festa; Lc-2:43 passati i giorni della festa, mentre tornavano, il bambino Gesù rimase in Gerusalemme all’insaputa dei genitori; Lc-2:44 i quali, pensando che egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; Lc-2:45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme cercandolo. Lc-2:46 Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva loro delle domande; Lc-2:47 e tutti quelli che l’udivano, si stupivano del suo senno e delle sue risposte. Lc-2:48 Quando i suoi genitori lo videro, rimasero stupiti; e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena”. Lc-2:49 Ed egli disse loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?” Lc-2:50 Ed essi non capirono le parole che egli aveva dette loro. Lc-2:51 Poi discese con loro, andò a Nazaret, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. Lc-2:52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini. Lc-3:1 Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, quando Ponzio Pilato era governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell’Abilene, Lc-3:2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caiafa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Lc-3:3 Ed egli andò per tutta la regione intorno al Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati, Lc-3:4 come sta scritto nel libro delle parole del profeta Isaia: “Voce di uno che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Lc-3:5 Ogni valle sarà colmata e ogni monte e ogni colle sarà spianato; le vie tortuose saranno fatte diritte e quelle accidentate saranno appianate; Lc-3:6 e ogni creatura vedrà la salvezza di Dio””. Lc-3:7 Giovanni dunque diceva alle folle che andavano per essere battezzate da lui: “Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l’ira futura? Lc-3:8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non cominciate a dire in voi stessi: “Noi abbiamo Abraamo per padre!” Perché vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abraamo. Lc-3:9 Ormai la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero dunque che non fa buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco”. Lc-3:10 E la folla lo interrogava, dicendo: “Allora, che dobbiamo fare?” Lc-3:11 Egli rispondeva loro: “Chi ha due tuniche, ne faccia parte a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”. Lc-3:12 Vennero anche dei pubblicani per essere battezzati e gli dissero: “Maestro, che dobbiamo fare?” Lc-3:13 Ed egli rispose loro: “Non riscotete nulla di più di quello che vi è ordinato”. Lc-3:14 Lo interrogarono pure dei soldati, dicendo: “E noi, che dobbiamo fare?” Ed egli a loro: “Non fate estorsioni, non opprimete nessuno con false denunzie, e contentatevi della vostra paga”. Lc-3:15 Ora il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro se Giovanni fosse il Cristo. Lc-3:16 Giovanni rispose, dicendo a tutti: “Io vi battezzo in acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Lc-3:17 Egli ha in mano il suo ventilabro per ripulire interamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile”. Lc-3:18 Così, con molte e varie esortazioni evangelizzava il popolo; Lc-3:19 ma Erode, il tetrarca, rimproverato da lui a proposito di Erodiada, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, Lc-3:20 aggiunse a tutte le altre anche questa: rinchiuse Giovanni in prigione. Lc-3:21 Ora, mentre tutto il popolo si faceva battezzare, anche Gesù fu battezzato; e, mentre pregava, si aprì il cielo, Lc-3:22 e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce dal cielo: “Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto”. Lc-3:23 Gesù, quando cominciò a insegnare, aveva circa trent’anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe, di Eli, Lc-3:24 di Mattàt, di Levi, di Melchi, di Iannài, di Giuseppe, Lc-3:25 di Mattatìa, di Amos, di Naum, di Esli, di Naggai, Lc-3:26 di Maat, di Mattatìa, di Semèin, di Iosec, di Ioda, Lc-3:27 di Ioanan, di Resa, di Zorobabèle, di Salatiel, di Neri, Lc-3:28 di Melchi, di Addi, di Cosam, di Elmadàm, di Er, Lc-3:29 di Gesù, di Eliezer, di Iorim, di Mattàt, di Levi, Lc-3:30 di Simeone, di Giuda, di Giuseppe, di Ionam, di Eliachim, Lc-3:31 di Melea, di Menna, di Mattata, di Natan, di Davide, Lc-3:32 di Iesse, di Iobed, di Boos, di Sala, di Naàsson, Lc-3:33 di Aminadàb, di Admin, di Arni, di Esrom, di Fares, di Giuda, Lc-3:34 di Giacobbe, d’Isacco, d’Abraamo, di Tara, di Nacor, Lc-3:35 di Seruc, di Ragau, di Falec, di Eber, di Sala, Lc-3:36 di Cainam, di Arfàcsad, di Sem, di Noè, di Lamec, Lc-3:37 di Matusala, di Enoc, di Iaret, di Maleleel, di Cainam, Lc-3:38 di Enos, di Set, di Adamo, di Dio. Lc-4:1 Gesù, pieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, dove era tentato dal diavolo. Lc-4:2 Durante quei giorni non mangiò nulla; e quando furono trascorsi, ebbe fame. Lc-4:3 Il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane”. Lc-4:4 Gesù gli rispose: “Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo””. Lc-4:5 Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: Lc-4:6 “Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. Lc-4:7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua”. Lc-4:8 Gesù gli rispose: “Sta scritto: “Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto””. Lc-4:9 Allora lo portò a Gerusalemme e lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; Lc-4:10 perché sta scritto: “Egli ordinerà ai suoi angeli che ti proteggano; Lc-4:11 ed essi ti porteranno sulle mani,perché tu non inciampi con il piede in una pietra””. Lc-4:12 Gesù gli rispose: “È stato detto: “Non tentare il Signore Dio tuo””. Lc-4:13 Allora il diavolo, dopo aver finito ogni tentazione, si allontanò da lui fino a un momento determinato. Lc-4:14 Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la regione. Lc-4:15 E insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti. Lc-4:16 Si recò a Nazaret, dov’era stato allevato e, com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, Lc-4:17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov’era scritto: Lc-4:18 “Lo Spirito del Signore è sopra di me;perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato ad annunziare la liberazione ai prigionieri, e ai ciechi il ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi, Lc-4:19 e a proclamare l’anno accettevole del Signore”. Lc-4:20 Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. Lc-4:21 Egli prese a dir loro: “Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite”. Lc-4:22 Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: “Non è costui il figlio di Giuseppe?” Lc-4:23 Ed egli disse loro: “Certo, voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum!”” Lc-4:24 Ma egli disse: “In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria. Lc-4:25 Anzi, vi dico in verità che ai giorni di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e vi fu grande carestia in tutto il paese, c’erano molte vedove in Israele; Lc-4:26 eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, ma fu mandato a una vedova in Sarepta di Sidone. Lc-4:27 Al tempo del profeta Eliseo, c’erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu purificato; lo fu solo Naaman, il Siro”. Lc-4:28 Udendo queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni d’ira. Lc-4:29 Si alzarono, lo cacciarono fuori dalla città, e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale era costruita la loro città, per precipitarlo giù. Lc-4:30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. Lc-4:31 Poi discese a Capernaum, città della Galilea, e qui insegnava alla gente nei giorni di sabato. Lc-4:32 Ed essi si stupivano del suo insegnamento perché parlava con autorità. Lc-4:33 Or nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di demonio impuro, il quale gridò a gran voce: Lc-4:34 “Ahi! Che c’è fra noi e te, Gesù Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: Il Santo di Dio!” Lc-4:35 Gesù lo sgridò, dicendo: “Taci, ed esci da quest’uomo!” E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male. Lc-4:36 E tutti furono presi da stupore e discutevano tra di loro, dicendo: “Che parola è questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono”. Lc-4:37 E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione. Lc-4:38 Poi, alzatosi e uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Or la suocera di Simone era tormentata da una gran febbre; e lo pregarono per lei. Lc-4:39 Chinatosi su di lei, egli sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella subito si alzò e si mise a servirli. Lc-4:40 Al tramontar del sole, tutti quelli che avevano dei sofferenti di varie malattie, li conducevano a lui; ed egli li guariva, imponendo le mani a ciascuno. Lc-4:41 Anche i demòni uscivano da molti, gridando e dicendo: “Tu sei il Figlio di Dio!” Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era il Cristo. Lc-4:42 Poi, fattosi giorno, uscì e andò in un luogo deserto; e le folle lo cercavano e giunsero fino a lui; e lo trattenevano perché non si allontanasse da loro. Lc-4:43 Ma egli disse loro: “Anche alle altre città bisogna che io annunzi la buona notizia del regno di Dio; poiché per questo sono stato mandato”. Lc-4:44 E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea. Lc-5:1 Mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di Gennesaret e la folla si stringeva intorno a lui per udire la parola di Dio, Lc-5:2 Gesù vide due barche ferme a riva: da esse i pescatori erano smontati e lavavano le reti. Lc-5:3 Montato su una di quelle barche, che era di Simone, lo pregò di scostarsi un poco da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla. Lc-5:4 Com’ebbe terminato di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo, e gettate le reti per pescare”. Lc-5:5 Simone gli rispose: “Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti”. Lc-5:6 E, fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. Lc-5:7 Allora fecero segno ai loro compagni dell’altra barca, di venire ad aiutarli. Quelli vennero e riempirono tutt’e due le barche, tanto che affondavano. Lc-5:8 Simon Pietro, veduto ciò, si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: “Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore”. Lc-5:9 Perché spavento aveva colto lui, e tutti quelli che erano con lui, per la quantità di pesci che avevano presi, Lc-5:10 e così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Allora Gesù disse a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Lc-5:11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono. Lc-5:12 Mentre egli si trovava in una di quelle città, ecco un uomo tutto coperto di lebbra, il quale, veduto Gesù, si gettò con la faccia a terra e lo pregò dicendo: “Signore, se vuoi, tu puoi purificarmi”. Lc-5:13 Ed egli stese la mano e lo toccò, dicendo: “Lo voglio, sii purificato”. In quell’istante la lebbra sparì da lui. Lc-5:14 Poi Gesù gli comandò di non dirlo a nessuno. “Ma va’”, gli disse, “mòstrati al sacerdote e offri per la tua purificazione ciò che Mosè ha prescritto; e ciò serva loro di testimonianza”. Lc-5:15 Però la fama di lui si spandeva sempre più; e moltissima gente si radunava per udirlo ed essere guarita dalle sue infermità. Lc-5:16 Ma egli si ritirava nei luoghi deserti e pregava. Lc-5:17 Un giorno Gesù stava insegnando; e c’erano, là seduti, dei farisei e dei dottori della legge, venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compiere guarigioni. Lc-5:18 Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Lc-5:19 Non trovando modo d’introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e, fatta un’apertura fra le tegole, lo calarono giù con il suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù. Lc-5:20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: “Uomo, i tuoi peccati ti sono perdonati”. Lc-5:21 Allora gli scribi e i farisei cominciarono a ragionare, dicendo: “Chi è costui che bestemmia? Chi può perdonare i peccati se non Dio solo?” Lc-5:22 Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro: “Che cosa pensate nei vostri cuori? Lc-5:23 Che cosa è più facile, dire: “I tuoi peccati ti sono perdonati”, oppure dire: “Àlzati e cammina?” Lc-5:24 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra il potere di perdonare i peccati, “Io ti dico”, disse al paralitico, “àlzati, prendi il tuo lettuccio, e va’ a casa tua””. Lc-5:25 E subito il paralitico si alzò in presenza loro, prese il suo giaciglio e se ne andò a casa sua, glorificando Dio. Lc-5:26 Tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio; e, pieni di spavento, dicevano: “Oggi abbiamo visto cose straordinarie”. Lc-5:27 Dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Lc-5:28 Ed egli, lasciata ogni cosa, si alzò e si mise a seguirlo. Lc-5:29 Levi gli preparò un grande banchetto in casa sua; e una gran folla di pubblicani e di altre persone erano a tavola con loro. Lc-5:30 I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesù: “Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?” Lc-5:31 Gesù rispose loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, bensì i malati. Lc-5:32 Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento”. Lc-5:33 Essi gli dissero: “I discepoli di Giovanni digiunano spesso e pregano; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono”. Lc-5:34 Gesù disse loro: “Potete far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro? Lc-5:35 Ma verranno i giorni in cui lo sposo sarà loro tolto: allora, in quei giorni, digiuneranno”. Lc-5:36 Disse loro anche una parabola: “Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo a un vestito vecchio; altrimenti strappa il nuovo, e il pezzo tolto dal nuovo non si adatta al vecchio. Lc-5:37 Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo fa scoppiare gli otri, il vino si spande, e gli otri vanno perduti. Lc-5:38 Ma il vino nuovo va messo in otri nuovi. Lc-5:39 E nessuno, che abbia bevuto vino vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: “Il vecchio è buono””. Lc-6:1 Avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i campi di grano. I suoi discepoli strappavano delle spighe e, sfregandole con le mani, mangiavano il grano. Lc-6:2 E alcuni farisei dissero: “Perché fate ciò che non è lecito di sabato?” Lc-6:3 Gesù rispose loro: “Non avete mai letto ciò che fece Davide, quand’ebbe fame, egli e coloro che erano con lui? Lc-6:4 Come entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, ne mangiò e ne diede anche a quelli che erano con lui, benché non sia lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti?” Lc-6:5 E diceva loro: “Il Figlio dell’uomo è signore del sabato”. Lc-6:6 Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era lì un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Lc-6:7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se avrebbe fatto una guarigione di sabato, per trovare di che accusarlo. Lc-6:8 Ma egli conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: “Àlzati, e mettiti in mezzo!” Ed egli, alzatosi, stette in piedi. Lc-6:9 Poi Gesù disse loro: “Io domando a voi: è lecito, di sabato, far del bene o far del male? Salvare una persona o ucciderla?” Lc-6:10 E, girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell’uomo: “Stendi la mano!” Egli lo fece, e la sua mano fu guarita. Lc-6:11 Ed essi furono pieni di furore e discutevano tra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù. Lc-6:12 In quei giorni egli andò sul monte a pregare, e passò la notte pregando Dio. Lc-6:13 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Lc-6:14 Simone, che chiamò anche Pietro, e suo fratello Andrea; Giacomo e Giovanni; Filippo e Bartolomeo; Lc-6:15 Matteo e Tommaso; Giacomo, figlio d’Alfeo, e Simone, chiamato Zelota; Lc-6:16 Giuda, figlio di Giacomo, e Giuda Iscariota, che divenne traditore. Lc-6:17 Sceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante, dove si trovava una gran folla di suoi discepoli e un gran numero di persone di tutta la Giudea, di Gerusalemme e della costa di Tiro e di Sidone, Lc-6:18 i quali erano venuti per udirlo e per essere guariti dalle loro malattie. Lc-6:19 Quelli che erano tormentati da spiriti immondi erano guariti; e tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva un potere che guariva tutti. Lc-6:20 Egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: “Beati voi che siete poveri, perché il regno di Dio è vostro. Lc-6:21 Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Lc-6:22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell’uomo. Lc-6:23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; perché i padri loro facevano lo stesso ai profeti. Lc-6:24 Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Lc-6:25 Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Lc-6:26 Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché i padri loro facevano lo stesso con i falsi profeti. Lc-6:27 “Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; Lc-6:28 benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano. Lc-6:29 A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l’altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. Lc-6:30 Dà a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. Lc-6:31 E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. Lc-6:32 Se amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori amano quelli che li amano. Lc-6:33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. Lc-6:34 E se prestate a quelli dai quali sperate di ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. Lc-6:35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi. Lc-6:36 Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro. Lc-6:37 “Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato. Lc-6:38 Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi”. Lc-6:39 Poi disse loro anche una parabola: “Può un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Lc-6:40 Un discepolo non è più grande del maestro; ma ogni discepolo ben preparato sarà come il suo maestro. Lc-6:41 Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? Lc-6:42 Come puoi dire a tuo fratello: “Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che hai nell’occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nell’occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall’occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello. Lc-6:43 Non c’è infatti albero buono che faccia frutto cattivo, né vi è albero cattivo che faccia frutto buono; Lc-6:44 perché ogni albero si riconosce dal proprio frutto; infatti non si colgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva dai rovi. Lc-6:45 L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene; e l’uomo malvagio, dal malvagio tesoro tira fuori il male; perché dall’abbondanza del cuore parla la sua bocca. Lc-6:46 “Perché mi chiamate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Lc-6:47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi assomiglia. Lc-6:48 Assomiglia a un uomo il quale, costruendo una casa, ha scavato e scavato profondamente, e ha posto il fondamento sulla roccia; e, venuta un’alluvione, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto smuoverla perché era stata costruita bene. Lc-6:49 Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, assomiglia a un uomo che ha costruito una casa sul terreno, senza fondamenta; la fiumana l’ha investita, e subito è crollata; e la rovina di quella casa è stata grande”. Lc-7:1 Dopo che egli ebbe terminato tutti questi discorsi davanti al popolo che l’ascoltava, entrò in Capernaum. Lc-7:2 Un centurione aveva un servo, molto stimato, che era infermo e stava per morire; Lc-7:3 avendo udito parlare di Gesù, gli mandò degli anziani dei Giudei per pregarlo che venisse a guarire il suo servo. Lc-7:4 Essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano con insistenza, dicendo: “Egli merita che tu gli conceda questo; Lc-7:5 perché ama la nostra nazione ed è lui che ci ha costruito la sinagoga”. Lc-7:6 Gesù s’incamminò con loro; ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: “Signore, non darti quest’incomodo, perché io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; Lc-7:7 perciò non mi sono neppure ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Lc-7:8 Perché anch’io sono uomo sottoposto all’autorità altrui, e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: “Vai”, ed egli va; a un altro: “Vieni”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo”, ed egli lo fa”. Lc-7:9 Udito questo, Gesù restò meravigliato di lui; e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: “Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una così gran fede!” Lc-7:10 E quando gli inviati furono tornati a casa, trovarono il servo guarito. Lc-7:11 Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. Lc-7:12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della città era con lei. Lc-7:13 Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: “Non piangere!” Lc-7:14 E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: “Ragazzo, dico a te, àlzati!” Lc-7:15 Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Lc-7:16 Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: “Un grande profeta è sorto tra di noi”; e: “Dio ha visitato il suo popolo”. Lc-7:17 E questo dire intorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutto il paese intorno. Lc-7:18 I discepoli di Giovanni gli riferirono tutte queste cose. Lc-7:19 Ed egli, chiamati a sé due dei suoi discepoli, li mandò dal Signore a dirgli: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?” Lc-7:20 Quelli si presentarono a Gesù e gli dissero: “Giovanni il battista ci ha mandati da te a chiederti: “Sei tu colui che deve venire o ne aspetteremo un altro?”” Lc-7:21 In quella stessa ora, Gesù guarì molti da malattie, da infermità e da spiriti maligni, e a molti ciechi restituì la vista. Lc-7:22 Poi rispose loro: “Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi ricuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, il vangelo è annunziato ai poveri. Lc-7:23 Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!” Lc-7:24 Quando gli inviati di Giovanni se ne furono andati, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: “Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Lc-7:25 Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano degli abiti sontuosi e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. Lc-7:26 Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più di un profeta. Lc-7:27 Egli è colui del quale è scritto: “Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero, che preparerà la tua via davanti a te”. Lc-7:28 Io vi dico: fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni; però, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Lc-7:29 Tutto il popolo che lo ha udito, anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni; Lc-7:30 ma i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno respinto la volontà di Dio per loro. Lc-7:31 A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? A chi sono simili? Lc-7:32 Sono simili a bambini seduti in piazza, che gridano gli uni agli altri: “Vi abbiamo sonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto”. Lc-7:33 Difatti è venuto Giovanni il battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “Ha un demonio”. Lc-7:34 È venuto il Figlio dell’uomo che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori! Lc-7:35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli””. Lc-7:36 Uno dei farisei lo invitò a pranzo; ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. Lc-7:37 Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; Lc-7:38 e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l’olio. Lc-7:39 Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: “Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice”. Lc-7:40 E Gesù, rispondendo gli disse: “Simone, ho qualcosa da dirti”. Ed egli: “Maestro, di’ pure”. Lc-7:41 “Un creditore aveva due debitori; l’uno gli doveva cinquecento denari e l’altro cinquanta. Lc-7:42 E poiché non avevano di che pagare condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?” Lc-7:43 Simone rispose: “Ritengo sia colui al quale ha condonato di più”. Gesù gli disse: “Hai giudicato rettamente”. Lc-7:44 E, voltatosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non mi hai dato dell’acqua per i piedi; ma lei mi ha rigato i piedi di lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Lc-7:45 Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Lc-7:46 Tu non mi hai versato l’olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Lc-7:47 Perciò, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama”. Lc-7:48 Poi disse alla donna: “I tuoi peccati sono perdonati”. Lc-7:49 Quelli che erano a tavola con lui, cominciarono a dire in loro stessi: “Chi è costui che perdona anche i peccati?” Lc-7:50 Ma egli disse alla donna: “La tua fede ti ha salvata; va’ in pace”. Lc-8:1 In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunziando la buona notizia del regno di Dio. Lc-8:2 Con lui vi erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Lc-8:3 Giovanna, moglie di Cuza, l’amministratore di Erode; Susanna e molte altre che assistevano Gesù e i dodici con i loro beni. Lc-8:4 Or come si riuniva una gran folla e la gente di ogni città accorreva a lui, egli disse in parabola: Lc-8:5 “Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Lc-8:6 Un’altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità. Lc-8:7 Un’altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono. Lc-8:8 Un’altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno”. Dicendo queste cose, esclamava: “Chi ha orecchi per udire oda!” Lc-8:9 I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola. Lc-8:10 Ed egli disse: “A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano. Lc-8:11 Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio. Lc-8:12 Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati. Lc-8:13 Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro. Lc-8:14 Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità. Lc-8:15 E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza. Lc-8:16 “Nessuno accende una lampada e poi la copre con un vaso, o la mette sotto il letto; anzi la mette sul candeliere, perché chi entra veda la luce. Lc-8:17 Poiché non c’è nulla di nascosto che non debba manifestarsi, né di segreto che non debba essere conosciuto e venire alla luce. Lc-8:18 Attenti dunque a come ascoltate: perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, anche quello che pensa di avere gli sarà tolto”. Lc-8:19 Sua madre e i suoi fratelli vennero a trovarlo; ma non potevano avvicinarlo a motivo della folla. Lc-8:20 Gli fu riferito: “Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori, e vogliono vederti”. Lc-8:21 Ma egli rispose loro: “Mia madre e i miei fratelli sono quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. Lc-8:22 Un giorno egli salì su una barca con i suoi discepoli, e disse loro: “Passiamo all’altra riva del lago”. E presero il largo. Lc-8:23 Mentre navigavano, egli si addormentò; e si abbattè sul lago un turbine di vento, tanto che la barca si riempiva d’acqua, ed essi erano in pericolo. Lc-8:24 I discepoli, avvicinatisi, lo svegliarono, dicendo: “Maestro, Maestro, noi periamo!” Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti che si calmarono, e si fece bonaccia. Lc-8:25 Poi disse loro: “Dov’è la vostra fede?” Ma essi, impauriti e meravigliati, dicevano l’uno all’altro: “Chi è mai costui che comanda anche ai venti e all’acqua, e gli ubbidiscono?” Lc-8:26 Approdarono nel paese dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. Lc-8:27 Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demòni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe. Lc-8:28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: “Che c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi”. Lc-8:29 Gesù, infatti, aveva comandato allo spirito immondo di uscire da quell’uomo, di cui si era impadronito da molto tempo; e, anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti. Lc-8:30 Gesù gli domandò: “Qual è il tuo nome?” Ed egli rispose: “Legione”; perché molti demòni erano entrati in lui. Lc-8:31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell’abisso. Lc-8:32 C’era là un branco numeroso di porci che pascolava sul monte; e i demòni lo pregarono di permetter loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise. Lc-8:33 I demòni, usciti da quell’uomo, entrarono nei porci; e quel branco si gettò a precipizio giù nel lago e affogò. Lc-8:34 Coloro che li custodivano videro ciò che era avvenuto, se ne fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna. 8:35 La gente uscì a vedere l’accaduto; e, venuta da Gesù, trovò l’uomo, dal quale erano usciti i demòni, che sedeva ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente; e si impaurirono. Lc-8:36 Quelli che avevano visto, raccontarono loro come l’indemoniato era stato liberato. Lc-8:37 L’intera popolazione della regione dei Gerasèni pregò Gesù che se ne andasse via da loro; perché erano presi da grande spavento. Egli, salito sulla barca, se ne tornò indietro. Lc-8:38 L’uomo dal quale erano usciti i demòni, lo pregava di poter restare con lui, ma Gesù lo rimandò, dicendo: Lc-8:39 “Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che Dio ha fatte per te”. Ed egli se ne andò per tutta la città, proclamando tutto quello che Gesù aveva fatto per lui. Lc-8:40 Al suo ritorno, Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti lo stavano aspettando. Lc-8:41 Ecco venire un uomo, di nome Iairo, che era capo della sinagoga; e, gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di entrare in casa sua, Lc-8:42 perché aveva una figlia unica di circa dodici anni, che stava per morire. Or mentre Gesù vi andava, la folla faceva ressa intorno a lui. Lc-8:43 Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni [e aveva speso tutti i suoi beni con i medici] senza poter essere guarita da nessuno, Lc-8:44 si avvicinò di dietro e gli toccò il lembo della veste; e in quell’istante il suo flusso ristagnò. Lc-8:45 E Gesù domandò: “Chi mi ha toccato?” E siccome tutti negavano, Pietro e quelli che erano con lui risposero: “Maestro, la folla ti stringe e ti preme”. Lc-8:46 Ma Gesù replicò: “Qualcuno mi ha toccato, perché ho sentito che una potenza è uscita da me”. Lc-8:47 La donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò, in presenza di tutto il popolo, per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita in un istante. Lc-8:48 Ma egli le disse: “Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace”. Lc-8:49 Mentr’egli parlava ancora, venne uno dalla casa del capo della sinagoga, a dirgli: “Tua figlia è morta; non disturbare più il Maestro”. Lc-8:50 Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: “Non temere; solo abbi fede, e sarà salva”. Lc-8:51 Arrivato alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui all’infuori di Pietro, Giovanni, Giacomo, il padre e la madre della bambina. Lc-8:52 Or tutti piangevano e facevano cordoglio per lei. Ma egli disse: “Non piangete, perché non è morta, ma dorme”. Lc-8:53 E ridevano di lui, sapendo che era morta. Lc-8:54 Ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: “Bambina, àlzati”. Lc-8:55 Lo spirito di lei ritornò ed ella si alzò subito; Gesù comandò che le dessero da mangiare. Lc-8:56 E i genitori di lei rimasero sbalorditi; ma egli ordinò loro di non dire a nessuno quello che era avvenuto. Lc-9:1 Gesù, convocati i dodici, diede loro l’autorità su tutti i demòni e il potere di guarire le malattie. Lc-9:2 Li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire i malati. Lc-9:3 E disse loro: “Non prendete nulla per il viaggio: né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non abbiate tunica di ricambio. Lc-9:4 In qualunque casa entrerete, in quella rimanete e da quella ripartite. Lc-9:5 Quanto a quelli che non vi riceveranno, uscendo dalla loro città, scotete la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro di loro”. Lc-9:6 Ed essi, partiti, andavano di villaggio in villaggio, evangelizzando e operando guarigioni dappertutto. Lc-9:7 Erode, il tetrarca, udì parlare di tutti quei fatti; ne era perplesso, perché alcuni dicevano: “Giovanni è risuscitato dai morti”; Lc-9:8 altri dicevano: “È apparso Elia”; e altri: “È risuscitato uno degli antichi profeti”. Lc-9:9 Ma Erode disse: “Giovanni l’ho fatto decapitare; chi è dunque costui del quale sento dire queste cose?” E cercava di vederlo. Lc-9:10 Gli apostoli ritornarono e raccontarono a Gesù tutte le cose che avevano fatte; ed egli li prese con sé e si ritirò in disparte verso una città chiamata Betsàida. Lc-9:11 Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono; ed egli li accolse e parlava loro del regno di Dio, e guariva quelli che avevano bisogno di guarigione. Lc-9:12 Or il giorno cominciava a declinare; e i dodici, avvicinatisi, gli dissero: “Lascia andare la folla, perché se ne vada per i villaggi e per le campagne vicine per trovarvi cena e alloggio, perché qui siamo in un luogo deserto”. Lc-9:13 Ma egli rispose: “Date loro voi da mangiare”. Ed essi obiettarono: “Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci; a meno che non andiamo noi a comprar dei viveri per tutta questa gente”. Lc-9:14 Perché c’erano cinquemila uomini. Ed egli disse ai suoi discepoli: “Fateli sedere a gruppi di una cinquantina”. Lc-9:15 E così li fecero accomodare tutti. Lc-9:16 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci, alzò lo sguardo al cielo e li benedisse, li spezzò e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero alla gente. Lc-9:17 Tutti mangiarono a sazietà e dei pezzi avanzati si portarono via dodici ceste. Lc-9:18 Mentre egli stava pregando in disparte, i discepoli erano con lui; ed egli domandò loro: “Chi dice la gente che io sia?” Lc-9:19 E quelli risposero: “Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia, e altri, uno dei profeti antichi che è risuscitato”. Lc-9:20 Ed egli disse loro: “E voi, chi dite che io sia?” Pietro rispose: “Il Cristo di Dio”. Lc-9:21 Ed egli ordinò loro di non dirlo a nessuno, e aggiunse: Lc-9:22 “Bisogna che il Figlio dell’uomo soffra molte cose e sia respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, sia ucciso, e risusciti il terzo giorno”. Lc-9:23 Diceva poi a tutti: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. Lc-9:24 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la propria vita per amor mio, la salverà. Lc-9:25 Infatti, che serve all’uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde o rovina sé stesso? Lc-9:26 Perché se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figlio dell’uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e dei santi angeli. Lc-9:27 Ora io vi dico in verità che alcuni di quelli che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio”. Lc-9:28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo, e salì sul monte a pregare. Lc-9:29 Mentre pregava, l’aspetto del suo volto fu mutato e la sua veste divenne di un candore sfolgorante. Lc-9:30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, Lc-9:31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi in Gerusalemme. Lc-9:32 Pietro e quelli che erano con lui erano oppressi dal sonno; e, quando si furono svegliati, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. Lc-9:33 Come questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: “Maestro, è bene che stiamo qui; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli non sapeva quello che diceva. Lc-9:34 Mentre parlava così, venne una nuvola che li avvolse; e i discepoli temettero quando quelli entrarono nella nuvola. Lc-9:35 E una voce venne dalla nuvola, dicendo: “Questi è mio Figlio, colui che io ho scelto: ascoltatelo”. Lc-9:36 Mentre la voce parlava, Gesù si trovò solo. Ed essi tacquero e in quei giorni non riferirono nulla a nessuno di quello che avevano visto. Lc-9:37 Il giorno seguente, quando essi scesero dal monte, una gran folla andò incontro a Gesù. Lc-9:38 Un uomo dalla folla gridò: “Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio: è l’unico che io abbia. Lc-9:39 Ecco, uno spirito si impadronisce di lui, e subito egli grida; e lo spirito lo contorce, facendolo schiumare, e a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato. Lc-9:40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto”. Lc-9:41 Gesù rispose: “O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Porta qui tuo figlio”. Lc-9:42 Mentre il ragazzo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e cominciò a contorcerlo con le convulsioni; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il ragazzo e lo rese a suo padre. Lc-9:43 E tutti rimasero sbalorditi della grandezza di Dio. Mentre tutti si meravigliavano di tutte le cose che Gesù faceva, egli disse ai suoi discepoli: Lc-9:44 “Voi, tenete bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini”. Lc-9:45 Ma essi non capivano queste parole che erano per loro velate, così da risultare incomprensibili, e temevano di interrogarlo su quanto aveva detto. Lc-9:46 Poi cominciarono a discutere su chi di loro fosse il più grande. Lc-9:47 Ma Gesù, conosciuto il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo pose accanto e disse loro: Lc-9:48 “Chi riceve questo bambino nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato. Perché chi è il più piccolo tra di voi, quello è grande”. Lc-9:49 Allora Giovanni disse: “Maestro, noi abbiamo visto un tale che scacciava i demòni nel tuo nome, e glielo abbiamo vietato perché non ti segue con noi”. Lc-9:50 Ma Gesù gli disse: “Non glielo vietate, perché chi non è contro di voi è per voi”. Lc-9:51 Poi, mentre si avvicinava il tempo in cui sarebbe stato tolto dal mondo, Gesù si mise risolutamente in cammino per andare a Gerusalemme. Lc-9:52 Mandò davanti a sé dei messaggeri, i quali, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani per preparargli un alloggio. Lc-9:53 Ma quelli non lo ricevettero perché era diretto verso Gerusalemme. Lc-9:54 Veduto ciò, i suoi discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che diciamo che un fuoco scenda dal cielo e li consumi?” Lc-9:55 Ma egli si voltò verso di loro e li sgridò. [E disse: “Voi non sapete di quale spirito siete animati. Lc-9:56 Poiché il Figlio dell’uomo è venuto, non per perdere le anime degli uomini, ma per salvarle”.] E se ne andarono in un altro villaggio. Lc-9:57 Mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse: “Io ti seguirò dovunque andrai”. Lc-9:58 E Gesù gli rispose: “Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. Lc-9:59 A un altro disse: “Seguimi”. Ed egli rispose: “Permettimi di andare prima a seppellire mio padre”. Lc-9:60 Ma Gesù gli disse: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; ma tu va’ ad annunziare il regno di Dio”. Lc-9:61 Un altro ancora gli disse: “Ti seguirò, Signore, ma lasciami prima salutare quelli di casa mia”. Lc-9:62 Ma Gesù gli disse: “Nessuno che abbia messo la mano all’aratro e poi volga lo sguardo indietro, è adatto per il regno di Dio”. Lc-10:1 Dopo queste cose, il Signore designò altri settanta discepoli e li mandò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dov’egli stesso stava per andare. Lc-10:2 E diceva loro: “La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse perché spinga degli operai nella sua mèsse. Lc-10:3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Lc-10:4 Non portate né borsa, né sacca, né calzari, e non salutate nessuno per via. Lc-10:5 In qualunque casa entriate, dite prima: “Pace a questa casa!” Lc-10:6 Se vi è lì un figlio di pace, la vostra pace riposerà su di lui; se no, ritornerà a voi. Lc-10:7 Rimanete in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno del suo salario. Non passate di casa in casa. Lc-10:8 In qualunque città entriate, se vi ricevono, mangiate ciò che vi sarà messo davanti, Lc-10:9 guarite i malati che ci saranno e dite loro: “Il regno di Dio si è avvicinato a voi”. Lc-10:10 Ma in qualunque città entriate, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: Lc-10:11 “Perfino la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scotiamo contro di voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi”. Lc-10:12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città. Lc-10:13 “Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida; perché se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute tra di voi, già da tempo si sarebbero ravvedute, prendendo il cilicio e sedendo nella cenere. Lc-10:14 Perciò, nel giorno del giudizio, la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. Lc-10:15 E tu, Capernaum, sarai forse innalzata fino al cielo? No, sarai abbassata fino al soggiorno dei morti! Lc-10:16 Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me, e chi rifiuta me rifiuta Colui che mi ha mandato”. Lc-10:17 Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: “Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome”. Lc-10:18 Ed egli disse loro: “Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. Lc-10:19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. Lc-10:20 Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”. Lc-10:21 In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli! Sì, Padre, perché così ti è piaciuto! |
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