Il nostro vero antidoto? L’Eucarestia e farci Popolo di Nostra Signora della Tenda nella Carità. Sapere che siamo in una battaglia vera e poter riconoscere il nemico: apatia, accidia, ignavia di fronte al Male che è là.
Il Motto sia: LIBERI, DALLE “MATRICI“ DI MAMMONA, PER LIBERARE
Qui vedrete il tempo della Fine, i Segni dei Tempi, annunciare la Parusìa
San Marco 13, San Matteo 24, San Paolo Tessalonicesi 2, San Giovanni Apocalisse 13, San Daniele 8, La Salette, Fatima
Confraternita Diaconale e Mariana di Comunità & Cooperative di Arcieri e Cattolici Resilienti – Arca della Bellezza
“Il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie, quanto per la mancanza del senso di meraviglia“
(G.K. Chesterton)
Il progetto Gruppo d’Eccellenza – “Admirabilem Scholam“ ha il preciso obiettivo di introdurre i giovani alla conoscenza cristiana della bellezza antropomorfa, naturale e spirituale; delle varie produzioni e attività umane con le loro maestranze e rispettive tecniche (uniche e irripetibili nel loro genere) acquisite nei secoli; nella storia intesa come superamento di conflitti e crescita sociale; nella geografia intesa come costumi di società, etnicità e antropologie con relativi comparazioni delle criticità e delle diversità, della morfologia del territorio e del clima, e forme di coabitazione con le preesistenze; nelle arti e nei mestieri perlustrando tutti i capolavori (artistici, letterari, musicali, architettonici, linguistici, coreografici, sportivi) di ogni epoca, civiltà e luogo ripercorrendo le singole culture nel tempo e nello spazio; uno studio iniziatico delle religioni immanenti a confronto con l’unica trascendente; nella scienza in tutte le sue implicazioni tecnologiche, energetiche, progettuali, mediche, chimiche, fisiche; nella conoscenza dell’altra faccia della storia, quella che si è impista al mondo con la compiacenza di chi avrebbe dovuto denunciarla per crimini contro l’umanità; e appresso, nella dieta, nell’igiene intima, nella cura e nella salute, nello spirito e tecniche di sopravvivenza, nell’attività fisica e nell’armoniosità la competitività.
In tal senso i giovani saranno introdotti in percorsi formativi di tipo sperimentale: partecipativi e concorsuali per idee, progettazioni, ricerche, approfondimenti, dossiers, reportage, indagine in loco e d’archivio; elaborazione e concettualizzazione di Format.
Il Gruppo potrebbe essere paragonabile allo scoutismo dell’Arca, fatte salve le differenze che consistono nell’essere parte integrante di comunità resilienti e che di fatto costituisce la Scuola dell’Arca; integrativa o sostitutiva non complementare alla scuola di Stato. In questo senso si dà minor risalto alla storia dei “vincitori” e apriamo le frontiere verso la scienza e la medicina occultata e forme di politica partecipativa e monetaria innovative. Ai giovani viene insegnato che il lavoro è fatto per la vita e non la vita per il lavoro; e saranno sempre consenzienti che ogni cosa impareranno in questa scuola sarà funzionale alla vocazione futura del proprio ruolo nella società Resiliente e non in quella di Mammona.
La scelta del corpo docente non è in funzione dei titoli, ma della capacità di donarsi secondo le proprie conoscenze e tecniche pedagogiche che devono essere prevalentemente impostate su un forte carisma cristiano di amore e disponibilità gratuita del dono di se come missione.
La Scuola è strutturata soprattutto con areopaghi, campi stuola, lab’oratori locali e destrutturati, spostamenti per visite in loco, interviste ai protagonisti, reportage fotografici, documentari e filmati, ricostruzioni, ecc.. Il tutto finalizzato alla creazione di un panel di informazioni da trasmettere, condividere e rielaborare in altre sedi e con altri attori. Non perdendo mai di mira che l’obiettivo è la piena integrazione con le funzioni che i Borghi Eucaristici di Xenobia hanno e avranno nella formazione della gioventù e delle future famiglie della resilienza.
spartan3000it says:
A me questa storia della “centesima scimmia” ricorda una espressione che gira nel mondo dell’”open source” che frequento per passione: “on the shoulders of giants”. Nei forum dedicati a linux persone molto competenti si mettono a disposizione per aiutare i neofiti, sono dei “giants” della programmazione libera e dell’informatica. Ma i forum sono aperti a tutti e non di rado l’ultimo degli arrivati ha lo spunto, pur avvalendosi delle conoscenze messe a disposizione dai piu’ esperti, per risolvere grossi problemi. Questo e’ salire sulle spalle dei giganti per dare ognuno il proprio contributo che puo’ risultare determinante. Se le cose della politica e dell’economia fossero organizzate “open source” e non in maniera chiusa e segreta sono sicuro che si potrebbero trovare soluzioni per i nostri problemi innovative e aperte al bene comune con il contributo partecipativo di tutti in modo orizzontale. Il drenaggio delle conoscenze dal mondo compiuto dal vertice gerarchico della piramide sociale per ottenere un fraudolento vantaggio non gioca a favore della risoluzione dei problemi almeno dal punto di vista di noi che non siamo al vertice della piramide. Occorre mettersi in rete e avere il coraggio dell’iniziativa se vogliamo scardinare i millenari archetipi del potere che ci costringono a rivivere le crisi e i cicli storici in modo incessante mentre il vertice della piramide rimane intatto.
Your comment is awaiting moderation.
Caro Lorenzo, mio amico, che saluto con il solito grande affetto di sempre, non potevi spiegare il titolo di questa proposta di Alberto in maniera più esaustiva.
Io è da una vita che mi cimento nell’arruolamento di persone speciali. Il sito escogitur è un inventario di cose da cui partire. I borghi sono i luoghi che ho eletto a presidi sul terriotorio per le famiglie e gli squadroni montfortiani e per i gruppi di lavoro. Mammona però ci ha fregati sul nascere. Le menti sono state logorate fino all’esaurimento.
Sài bene quanto ia difficile oggi mettere insieme 5 persone prese dallos tesso entusiasmo di fare qualcosa di buona insieme. Linux è un’ottima piattaforma, ma ha trovato tutto più semplice proprio per essere una risorsa che non richiede enormi sforzi: puoi rimanere accanto alla tua compagna o al tuo compagno e ai tuoi figli e agli amici senza doverti dividere, senza dover uscire di casa e lasciarti tutto alle spalle. La mia scelta è stato dire Apotàsso a tutto ma quanti sono pronti a farlo? Eppure Gesù è Lui ad insegnarci a guardare le cose del mondo con superficialità per aprire il cuore alle cose davvero più importanti: ubi major minor cessat. Ma sapete come la penso e non mi dilungherò.
Ora però vi propongo questi due link:
Lo scopo della guerra di Orwell
Un abbraccio e buona felicità a tutti
Case sugli alberi, sì ma solo per i turisti
Trento, primo via libera al ddl che introduce la possibilità di realizzare strutture abitative tra le “braccia” di pini e querce. Le costruzioni green, però, non potranno avere né cucina né bagno
In vacanza… come Tarzan
Dormire comodamente tra le “braccia” di una quercia sarà presto possibile. E’ infatti arrivato il via libera della Terza Commissione della Provincia di Trento al ddl proposto da Mauro Delladio (Pdl) che introduce la possibilità di realizzare case sugli alberi. La tipologia abitativa è però consentita “solo in presenza di immobili che offrano servizi centralizzati” e all’interno di strutture turistiche già esistenti, come villaggi e campeggi.
L’approvazione del disegno di legge è il primo passo: l’iter legislativo prevede, prima dell’ok definitivo, la discussione in consiglio della Provincia autonoma di Trento che dovrebbe avvenire intorno a metà giugno. Se per gli aspetti specifici (dalle metrature alle altezze fino alle modalità costruttive e alla distribuzione dei locali) si devono ancora attendere i dettagli della giunta provinciale, ciò che è già sicuro è che le case “sopraelevate” non potranno aver né bagno né cucina.
Il tutto rimarrà comunque collegato all’offerta turistica. Saranno campeggi, rifugi e villaggi turistici che, se il ddl diventerà legge, potranno vantare tra le offerte dei loro pacchetti viaggio la presenza di case sugli alberi. Già in diverse parti del mondo non manca la possibilità di dormire letteralmente immersi nel verde: dall’Inghilterra alle Hawaii, passando per Puerto Rico.
Pingback: Veritas Splendor in Caritate – Pensiero Resiliente per l’Azione GLocale di una Politica Sovrana e Partecipata | Escogitur.it