MICROCHIP nel cervello innestato fraudolentemente!
Lo diceva da anni. Adesso sostiene di avere le prove: «Sono finalmente in possesso di un coraggioso referto, adesso è provato che nella mia testa hanno impiantato dei corpi estranei». Paolo Dorigo (nella foto), il maestro di Mira coinvolto nell’inchiesta per l’attentato alla base Usaf di Aviano da cui è uscito completamente pulito visto che la Corte europea ha giudicato la sua condanna non equa, convoca la stampa a Marghera, nella sede dell’Associazione esposti amianto, per mostrare una serie di radiografie e consegnare pacchi di carte, dalla sentenza della Corte europea al dossier sul “nazismo soft” riguardante il controllo mentale e le torture tecnologiche. Dorigo ha 47 anni, dallo scorso 31 marzo si è sposato con una giovanissima nigeriana, ha ripreso a lavorare («Stampo dei libri»), continua a definirsi “militante comunista maoista, editore, artista, lavoratore, ex prigioniero politico, torturato e perseguitato in permanenza dal sistema”. Dorigo sostiene che tutto è iniziato nel ’96: in carcere a Novara si dà fuoco con una bomboletta di gas, viene ricoverato a Torino ma viene operato solo dopo sei giorni. Secondo Dorigo, è stato durante quell’intervento chirurgico che nell’orecchio e in testa gli sono stati impiantati dei “corpi estranei”. I suoi disturbi – rumori, voci – sono iniziati dopo che una psicologa è andata a trovarlo in ospedale e a un certo punto «ha premuto un telecomando». Ha fatto esami, tac, radiografie, senza però riuscire ad avere un referto. «Adesso il referto c’è, l’ha firmato un direttore ospedaliero di radiologia di una città italiana che ha chiesto di tutelare la sua identità, l’originale del referto ce l’ha il mio avvocato Vittorio Trupiano: è la prova di quanto vado denunciando». Dorigo ora cerca un chirurgo per espiantare i “corpi estranei” disposto a farsi filmare durante l’intervento. Perché Dorigo vuole portare tutto al tribunale di Venezia.
Paolo Dorigo ha fondato L’Associazione Vittime armi elettroniche-mentali (Avae), il cui sito si trova qui:
http://www.paolodorigo.it/ASSOCIAZIONE/index.html
Segnalo in particolare il referto di cui si parla nell’articolo:
http://www.avae-m.org/referto/referto.htm
E la rassegna stampa su questo sviluppo:
http://www.paolodorigo.it/rassegna-stampa.html
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Fonte: http://lanuovabq.it/it/articoli-tre-genitori-biologici-bambini-ogm-nel-regno-unito-7562.htm Tratto da: http://www.losai.eu/gran-bretagna-pronti-per-i-bambini-ogm-solo-34-parlamentari-ue-contrari-2-italiani/
Tre genitori biologici: bambini Ogm nel Regno Unito
di Gianfranco Amato
La Gran Bretagna si ostina a voler detenere il guinness dei primati nelle mefistofeliche sperimentazioni genetiche, praticate nel sempre più inquietante laboratorio faustiano dell’Università di Newcastle. Dopo i noti tentativi di realizzazione di ibridi e chimere, ora è il turno della creazione di una nuova razza umana, attraverso procedimenti che avrebbero mandato in visibilio l’alchimista rinascimentale svizzero Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, detto Paracelso, il primo a tentare la creazione in laboratorio dell’homunculus.
Il governo di Sua Maestà britannica, infatti, ha deciso di concedere il via libera alla fecondazione in vitro mediante l’utilizzazione del Dna di tre persone diverse. Secondo questa tecnica l’embrione viene prodotto con materiale genetico dei due genitori, fatta eccezione per una parte, corrispondente al Dna mitocondriale, che invece deriva da una donatrice. Si dovrebbero evitare così circa centocinquanta malattie derivanti dal mitocondrio materno, ovvero la centrale energetica della cellula. Per il miglioramento della specie umana, e l’eliminazione di possibili patologie genetiche, ecco arrivare i figli di tre genitori biologici. La nuova super razza destinata a sconfiggere le malattie e a soppiantare gli umani di serie B finora conosciuti dalla nostra civiltà. È qualcosa che fa venire i brividi, e più che ricordare le farneticazioni eugenetiche naziste del Neue Mensch, sembra richiamare alla mente le profezie distopiche di Aldous Huxley.
Fortunatamente c’è ancora qualcuno, però, che riesce ad indignarsi pubblicamente. Lodevole, ad esempio, è l’iniziativa di trentaquattro membri dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa – tra cui due soli italiani: l’on. Elena Centemero del Pdl e l’on. Jonny Crosio della Lega Nord – che hanno deciso di sottoscrivere una formale dichiarazione (written declaration no. 557 – doc.13325 del 3 ottobre 2013)* contro l’iniziativa governativa britannica. I coraggiosi trentaquattro, infatti, hanno riconosciuto la discutibile tecnica procreativa come una evidente «pratica di carattere eugenetico», e in quanto tale vietata dalla normativa internazionale. Nella dichiarazione si cita, infatti, l’art. 24 della Dichiarazione Universale sul Genoma e sui Diritti Umani dell’Unesco che ritiene «contrari alla dignità umana gli interventi sulle cellule germinali»; l’art. 13 della Convenzione sui Diritti Umani e la Biomedicina, il quale sancisce che «un intervento finalizzato a modificare il genoma umano non può essere intrapreso che per delle ragioni preventive, diagnostiche o terapeutiche e solamente se non ha come scopo di introdurre una modifica nel genoma dei discendenti»; l’art.3, secondo comma, lett.b), della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, il quale stabilisce che nell’ambito della medicina e della biologia deve essere sempre rispettato «il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone»; l’art.13, paragrafo 91, del rapporto esplicativo della Convenzione dei Diritti dell’Uomo e della Biomedicina, il quale proclama che «qualunque intervento finalizzato alla modifica del genoma dei discendenti è vietato», con la conseguenza che «per quanto riguarda, in particolare, le modifiche di spermatozoi od ovociti nell’ambito di un processo di fecondazione, queste non possono essere autorizzate». C’è, quindi, qualcuno ancora disposto a protestare contro quest’assurda idea di creare bambini geneticamente modificati.
A questo proposito vengono in mente la accese polemiche scaturite tempo fa dalla decisione della Commissione europea di autorizzare la coltivazione della patata Ogm Amflora, prodotta dalla multinazionale Bayer, decisione con cui si è posto fine all’embargo sulle nuove colture di organismi geneticamente modificati, che resisteva nell’Ue dall’ottobre del 1998. Un carosello vivace di proteste si è levato contro il provvedimento comunitario anche da parte di ambientalisti, verdi, greenpeacer, ecologisti, naturalisti, forti di un sondaggio che mostrava come il 74% degli europei fosse contrario agli Ogm. Allora volarono parole grosse. Si parlò di «aberrazione contro natura», di «arrogante atto di violenza per forzare la natura ai progetti dell’uomo», di «stupro dell’ordine naturale del creato». Chissà cosa pensano questi strenui difensori dell’ordine naturale del creato – sempre pronti ad indignarsi quando si tratta di piante o animali – di quello che gli scienziati di Newcastle e il governo britannico intendono fare della natura umana.
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Dalle tessere magnetiche ai microchip: un progetto di mondo orwelliano

Fatto sta che adesso quasi tutti ci siamo trovati piano piano ad avere queste benedette tessere magnetiche, una per il supermercato A, una per il supermercato B, una per il negozio C, che si sono affiancate al bancomat che nel frattempo era stato ideato come “comodo strumento di pagamento”. Devo dire che all’inizio non ne volevo sapere di prendermi queste tessere, ad istinto percepivo qualcosa di negativo, qualcosa di infido. D’altronde ragionavo: perché un supermercato appartenente alla grande distribuzione, e quindi facente parte della struttura alienante della società moderna ed obbediente solo ai meccanismi del profitto, avrebbe dovuto agevolarmi regalandomi quella tessera? Era evidente che se lo facevano avevano il loro tornaconto, non era certo nel mio interesse.

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28 giu – Jacques Attali è uno dei padri fondatori dell’Unione europea e dei Trattati europei. Il “visionario” tecnocrate è un ex banchiere francese, economista di Mitterrand e Sarkozy, grande amico di Massimo D’Alema che, come il sicario economico Georges Soros, gioca anche a fare il filantropo e il sociologo, nonché lo scrittore. E’ anche l’ideatore e il promotore del “poliamore“, cioé della nuova forma di poligamia che sarà introdotta in Europa subito dopo che tutti gli Stati avranno approvato lenozze gay.
Per Attali è l’ora del pluriamore. E l’Occidente riflette sulla poligamia
Alcuni lo ritengono un “visionario”; in realtà è uno di quei potentissimi manovratori, semi-sconosciuti al grande pubblico, che stanno costruendo il nostro futuro da decenni ed è per questo motivo che già lo conoscono. Dal denaro al sesso – ormai è chiaro – sono i banchieri che decidono delle nostre vite.
Per comprendere MEGLIO di chi parliamo, basta dire che Attali una volta ha dichiarato: “ma cosa credeva la plebaglia europea, che l’Euro fosse stato creato per la sua felicità ?”
Il 24 gennaio 2011, all’Università partecipativa, ha candidamente affermato:
«Abbiamo minuziosamente “dimenticato” di includere l’articolo per uscire da Maastricht.. In primo luogo, tutti coloro, e io ho il privilegio di averne fatto parte, che hanno partecipato alla stesura delle prime bozze del Trattato di Maastricht, hanno…o meglio ci siamo incoraggiati a fare in modo che uscirne … sia impossibile.
Abbiamo attentamente “dimenticato” di scrivere l’articolo che permetta di uscirne. NON È STATO MOLTO DEMOCRATICO, naturalmente, ma è stata un’ottima garanzia per rendere le cose più difficili, per costringerci ad andare avanti».
Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=54490
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“Aaron Russo, direttore e produttore cinematografico hollywoodiano, approfondisce per la prima volta una eccezionale confessione di Nick Rockefeller*, che include il preannuncio della strage dell’11 settembre, la bufala della guerra al terrorismo, la creazione del movimento di liberazione della donna e, dulcis in fundo, il piano finale per una riduzione della popolazione mondiale e l’avvento di una società globale controllata dal microchip. Aaron Russo è attualmente impegnato nella lotta contro il cancro, ma ha trovato il tempo per essere intervistato dal collega e conduttore radiofonico Alex Jones. Durante l’intervista Russo ha sciorinato una rivelazione sensazionale dietro l’altra su quanto Rockefeller gli riferì a proposito della direzione che l’élite globale vuole imprimere al mondo intero. Dopo l’uscita del suo popolare film Mad As Hell (Pazzo come l’Inferno) e la candidatura a governatore del Nevada, Russo fu notato da Rockefeller, a cui fu introdotto tramite una avvocatessa. Rockefeller apprezzò la passione e l’abilità dimostrate da Russo nel proporre cambiamenti sociali e si impegnò in una sottile missione di reclutamento nella élite. Rockefeller chiese a Russo, durante una conversazione privata, se fosse disposto a far parte del Consiglio per le Relazioni Estere** (Council on Foreign Relations, CFR), ma Russo declinò l’invito precisando di non essere interessato a schiavizzare la gente, al che Rockfeller replicò freddamente, chiedendogli il motivo del suo attaccamento ai servi. Russo dichiara: Gli chiesi quale era il senso di tutto ciò. Aggiunsi: Avete tutto il denaro e tutto il potere che vi serve, quale è il vostro fine ultimo?. Rockefeller rispose: Il nostro fine è di controllare tutti con il microchip, di controllare l’intera società, di far controllare il mondo dai banchieri e dagli appartenenti all’élite. Rockefeller giunse al punto di assicurare Russo che se si associasse all’élite verrebbe segnalato in modo tale da evitargli indebite ispezioni da parte delle autorità. Russo rivela che, undici mesi prima del fatidico 11 settembre 2001, Rockefeller gli disse: Si sarebbe verificato un evento che avrebbe portato all’invasione dell’Afganistan per far passare gli oleodotti attraverso il Mar Caspio, e all’invasione dell’Iraq per accaparrarsi i suoi pozzi petroliferi e stabilire una base nel Medio-Oriente. Successivamente si sarebbero regolati i conti con il presidente venezuelano Chavez. Rockefeller disse anche a Russo che avrebbe visto i soldati nelle cave dell’Afganistan alla ricerca di Osama Bin Laden e che ci sarebbe stata una Interminabile guerra al terrorismo, mentre in effetti non c’è un reale nemico e tutta l’operazione è una gigantesca menzogna che consente al governo di ottenere il consenso del popolo americano. Rockefeller, secondo Russo, fece la straordinaria predizione con tono ilare e beffardo. Durante una successiva conversazione, Rockefeller chiese a Russo cosa ne pensava dell’emancipazione delle donne. Russo rispose che riguardasse il diritto […] ”
http://www.giovanidubbiosi.it/alessan…
Aaron Russo è deceduto il 24 agosto 2007
Fu autore fra l’altro di un lungometraggio :”America:dalla libertà al fascismo”, diffuso su youtube in versione autorizzata dal regista per la libera visione.
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Obamacare: dal 2013 microchip sottocutanei per tutti i cittadini americani
A cura della d.ssa Enrica Perucchietti
Premessa
Se verrà confermato alla Casa Bianca nelle presidenziali del prossimo 6 novembre, Obama ha chiarito che renderà obbligatorio nel corso del 2013 l’inserimento del microchip sottocutaneo in tutta la popolazione americana. L’obiettivo è di creare un registro nazionale di identificazione che permetterà di “seguire meglio i pazienti avendo a disposizione tutte le informazioni relative alla loro salute”. Il nuovo progetto relativo alla salute (HR 3200) è stato adottato recentemente dal Congresso e alla pagina 1001, contiene l’indispensabile necessità per tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario di essere identificati con un microchip, il cui prototipo definitivo è allo studio della FDA (Food and Drug Administration) dal 2004.
Un passo indietro
Né George Orwell, né Aldous Huxley nelle loro distopie si erano spinti così lontano da poter prevedere l’avvento di una popolazione controllata da microchip sottocutanei. 1984 e Il Mondo Nuovo ci hanno tramandato due sistemi totalitari che hanno preceduto sulla carta, con inquietante forza visionaria, innovazioni politiche che ci hanno reso progressivamente sempre più “trasparenti” e schiavi di fronte all’ingerenza statale.
Già nel 1932 Huxley era arrivato a prevedere addirittura un sistema in cui gli abitanti sono concepiti e prodotti industrialmente in provetta. Sotto il mito del progresso i cittadini vengono condizionati fin dall’infanzia con tecnologia e droghe e da adulti si ritrovano ad occupare ruoli sociali prestabiliti dalla nascita. La rinuncia a ogni emozione, privacy, libero arbitrio che contraddistingue il Grande Fratello di Orwell e lo stato totalitario di Huxley offrono però ancora in minima parte una via di fuga, di reazione anarchica alla violenza livellatrice dello Stato. In 1984 il protagonista Winston Smith può ancora provare almeno a ribellarsi, allontanandosi dai centri abitati e tramando con l’amante lontano dall’occhio onnipresente del Grande Fratello. Questo perché nel mondo immaginato da Orwell i cittadini non sono ancora totalmente “trasparenti”. Essi sono sottomessi a un controllo quasi totale ma non del tutto globale.
La transizione sta per essere attuata ora sotto l’amministrazione democratica di Barack Obama che si avvia alla riconferma nelle Presidenziali del 2012. A dimostrazione che il Presidente americano più che un outsider della politica si è rivelato in linea con gli interessi delle lobby, che non distinguono tra democratici o repubblicani. È la Casta americana che macina provvedimenti per il proprio tornaconto e che sulla propria agenda politica ha l’ennesimo chiodo da piantare nella bara della nostra privacy.
Microchip per tutti
“Se posso mettere un microchip al mio cane per ritrovarlo quando scappa, perché dovrebbe essere illegale fare lo stesso con un messicano?”. La provocazione a dir poco delirante è stata lanciata dal candidato repubblicano al Congresso USA Pat Bertroche. In attesa che la proposta di siglare gli stranieri irregolari o non regolari sul territorio sbarchi anche in terra Padana, l’argomentazione ha suscitato un putiferio in America. Il pensiero è corso subito ai tatuaggi dei deportati nei campi di concentramento nazisti.
Si sbaglierebbe chi ritenesse questo genere di proposta soltanto una provocazione estrema in materia di sicurezza. Il ricorso a microchip sottocutanei per “mappare”, controllare e, chissà, manipolare a distanza gli individui non interessa soltanto gli stranieri. Le iniziative da stato fascista globale si stanno infatti insinuando in campo medico grazie anche ai democratici. Quale metodo migliore per controllare la popolazione che dotarla di microchip come le bestie dietro motivazioni sanitarie? Violare i diritti civili di stranieri per quanto illegale desterà sempre reazioni contrastanti, anche violente perché i detrattori della proposta faranno appello a concetti quali razzismo, violenza sui più deboli, etc. Ma se si convincesse invece la popolazione della necessità dell’inserimento di chip sottocutanei in ogni membro del Paese per il proprio bene – come nel caso di vaccini forzati per contrastare fantomatiche pandemie – allora si raccoglierebbero minori resistenze. Ci verrà detto che è per il nostro Bene e molti di noi cadranno nella trappola facendosi impiantare i dispositivi sottocutanei, senza riflettere prima sulle conseguenze.
La paura come metodo
Per la costituzione di uno stato totalitario che ceda progressivamente il passo un nuovo ordine mondiale, il primo passo è manipolare il pensiero, le credenze delle persone, inserendo emozioni di terrore, destabilizzazione, rabbia, ansia, per poi proporre una soluzione alle paure collettive. È il sistema di azione-reazione descritto ampiamente da David Icke nei suoi saggi. Creare un sistema di paura pubblica con l’identificazione di un nemico visibile o invisibile che sia – terroristi, epidemie, crisi finanziarie – alimentare costantemente queste paure fino al parossismo bombardando le persone con immagini o notizie quotidiane di violenza, scardinando ogni sicurezza per poi costringere i cittadini ad accettare delle limitazioni alla propria privacy come ovvie misure di sicurezza. Una limitazione delle proprie libertà civili. Da qui le ben note norme contenute nel Patriot Act, l’introduzione di telecamere, bodyscanner negli aeroporti o nei luoghi ad alto rischio attacco, satelliti, intercettazioni di conversazioni telefoniche o mail private etc. Un graduale allentamento delle libertà individuali per garantire la sicurezza dal nemico che si aggira tra noi. Un insieme di limitazioni che Obama, lungi dal sopprimere come promesso in campagna elettorale, sta portando avanti seguendo le orme di George W. Bush: con la notizia della “morte” di Osama bin Laden – vera o falsa che sia – gli USA si sono visti “costretti” a incrementare gli investimenti sul fronte Sicurezza. Dal 2001 a oggi la Difesa americana ha stanziato 2 mila miliardi di dollari in programmi di antiterrorismo. Ma anche in Europa siamo mappati, marchiati, monitorati e neanche ce ne rendiamo conto. O forse ci fa comodo non rendercene conto per aggrapparci a quell’idea di sicurezza effimera che ci propinano i governanti. Alle norme di controllo globale per garantire la sicurezza – attraverso l’accrescimento delle paure collettive – si affianca un processo più strisciante che affonda i propri tentacoli in quell’apparato che dovrebbe invece garantire la salute delle persone: la sanità. L’introduzione dei microchip passerà in primis dal campo psichiatrico, dove le vittime sono da sempre le più deboli…
I Verichip per salvarvi la vita
La FDA (Food and Drug Administration) ha infatti concesso il permesso alla vendita dei Verichip, prodotti in Florida dalla Applied Digital Solution, e al loro impiego in campo medico. Il dispositivo, della grandezza ormai di un granello di sabbia, verrebbe inserito sotto la pelle del braccio o della mano con una siringa. Contiene un numero per l’identificazione del paziente. Il portatore del dispositivo, una volta arrivato in ospedale anche in stato incosciente, se dotato di Verichip, sarebbe in grado di trasmettere una cifra legata alla cartella personale. In questo caso il beneficio promesso sarebbe la possibilità di effettuare diagnosi più veloci e la riduzione di rischi legati a somministrazione di farmaci sbagliati qualora vi siano delle intolleranze o allergie. Per favorire l’utilizzo del Verichip negli USA la Applied Digital ha gentilmente promesso gratuitamente a più di 200 ospedali e istituti privati gli scanner per leggere i dispositivi sottocutanei. Lo scenario di orwelliana memoria assume contorni più chiari in vista della Riforma Sanitaria di Obama: se tutti possono accedere alle cure, tutti possono essere altresì curati e sottoposti a trattamenti obbligatori quali vaccini o impianti…
I VeriChip sono già realtà
Vi sembrano teorie fantascientifiche?
Sappiate invece che il VeriChip è già approdato in Messico, dove la società distributrice Solusat ha già impiantato diverse migliaia di pazienti. Il dispositivo è arrivato anche in Europa. In Italia è ancora al vaglio.
Che cosa c’entra Obama con tutto questo?
Dietro l’estensione della riforma sanitaria a tutti i cittadini americani – che come spiego nel mio libro L’altra faccia di Obama avrà come conseguenza primaria l’arricchimento delle società di Assicurazione, non il benessere dei contribuenti – potrebbe esserci una ragione occulta, meno umanitaria del previsto.
La legge di riforma sanitaria introdotta da Obama fa infatti riferimento all’introduzione di un dispositivo di “registro di sistema” di classe 2 che viene descritto come “un dispositivo impiantabile di transponder a radiofrequenza che sia in grado di registrare i crediti, i dati di anamnesi del paziente – standardizzati e con immagini analitiche che permettano la condivisione degli stessi in diversi ambiti – oltre a qualsiasi altro dato ritenuto opportuno dal Segretario”. Insomma, per poter avere un’anamnesi immediata di un paziente, per poter monitorare i senzatetto e i pazienti psichiatrici – e magari gli stranieri – per razionalizzare la sanità, Obama ha pensato bene di inserirlo, anche se per ora non in via obbligatoria, all’interno della riforma. All’approvazione della Food and Drug Administration la percentuale della popolazione favorevole all’impianto del dispositivo, nel 2004, salì dal 9 al 19%. E se il chip venisse promosso, consigliato o addirittura obbligatorio per accedere alle cure statali a quanto salirebbe il consenso?
Se il Verimed nasce sul mercato civile per le sue applicazioni mediche, il Verichip più in generale può essere usato in vari campi della società, sicurezza, finanza, identificazione di emergenza, etc. Il chipping avviene in una ventina di minuti in anestesia locale. Una volta inserito sottopelle, il chip rimane invisibile a occhio nudo. Intanto una piccola quantità di energia in radiofrequenza parte dallo scanner e stimola il dispositivo inattivo che emette il numero di verifica tramite segnali in radiofrequenza. In questo modo il portatore del chip può essere sempre rintracciato, da qui l’idea di inserirlo tra i senzatetto e gli stranieri…
Il sistema di introduzione del chip tra la popolazione di una nazione avverrà infatti con la sua applicazione medica in forma di VeriMed; una volta raccolto il consenso della maggior parte dell’opinione pubblica potrà essere reso obbligatorio come certi vaccini ed esteso ad altre applicazioni: nel caso della riconferma di Obama alla casa Bianca, sembra infatti che il chippaggio dell’intera popolazione americana avverrà obbligatoriamente nel 2013.
Non occorre molta immaginazione per prevedere le conseguenze di tale progetto: una volta marchiati saremmo controllati da uno stato fascista globale, ben oltre l’Occhio elettronico del Grande Fratello, che poteva almeno sfuggire ad alcune zone out della società… Non bastava il controllo attraverso dispositivo GPS dei cellulari o dei navigatori satellitari, delle etichette nei vestiti, delle tracce lasciate da carte di credito, tessere fedeltà, bancomat etc. Con l’introduzione dei chip saremo sempre raggiungibili, controllati. Insomma, trasparenti.
Verso una popolazione di “vetro”
Se in 1984 l’azione sovversiva contro il totalitarismo era ancora possibile anche se ardua, una volta impiantato il chip il controllo sarà globale. Chi è davvero disposto a rinunciare alla propria libertà pur di vivere in una società – forse più ordinata – ma controllata in tutto e per tutto fin nell’intimità, senza possibilità di autodeterminazione, di scelta? La distopia orwelliana è forse vicina più di quanto non si pensi? Il controllo capillare e pervasivo sarebbe completo in caso di chipping di tutta la popolazione: nessuno sfuggirebbe ai Sorveglianti. Ognuno di noi sarebbe un “uomo di vetro”, trasparente, sotto costante controllo, addomesticato. Lo sguardo del Governo ci seguirebbe in ogni attimo della nostra esistenza. L’occhio elettronico del Grande Fratello accompagnerebbe costantemente ogni nostra azione grazie alle frequenze emesse dal chip. E non si può escludere che le sperimentazioni di impulsi a distanza nel campo della guerra – che vedremo più avanti – per modificare il comportamento dei soldati non vengano adottate anche nella vita quotidiana.
La degenerazione della democrazia in totalitarismo sarebbe completa con la realizzazione di un sistema di ingerenza totale nella vita quotidiana dei cittadini: il rischio di una “gogna elettronica” avanzato dal giurista Stefano Rodotà, già presidente della Commissione scientifica dell’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea, pende davvero sulle nostre teste? Stiamo rinunciando alle nostre libertà individuali per l’illusione di più sicurezza e controllo sulle nostre strade? Dalla videosorveglianza sulle strade, negozi, luoghi pubblici alle banche date che da carte di credito, abbonamenti tv e web registrano ogni nostro consumo, tendenza, interesse. Siamo già controllati, schedati. La ricerca e l’attuazione di un sistema di trasparenza e controllo globale sono valori o rischiano di degenerare in un incubo collettivo? Fino a che punto siamo disposti a sacrificare il diritto alla privacy per l’illusione di sentirci più sicuri?
Una popolazione di ibridi
Con l’aumento degli attentati veri o presunti, del terrore, di stragi o sparizioni di bambini la popolazione mondiale si sentirà obbligata ad accettare l’inserimento dei chip sottocutanei per tutelarsi dalle “atrocità” che ogni giorno si sentono in televisione o ci raccontano i giornali. Con spontaneità l’obbligo ai microchip diventerà globale e la popolazione diventerà infine simile a un gregge schedato di pecore. Chi si rifiuterà di divenire un “ibrido di intelligenza elettronica e anima” – citando il dottor Peter Zhou, creatore del microchip Angelo Digitale – verrà bollato come probabile criminale, avendo sicuramente qualcosa da nascondere. Verrà segnalato alle autorità, costretto a piegarsi o a vivere fuori dalla società.
I VeriChip non sono gli unici dispositivi per ora sul mercato. La Motorola ha prodotto per la Mondex Smartcard dei dispositivi dotati di GPS che i Paesi dell’Unione Europea stanno pensando di adottare per la semplificazione dell’unificazione monetaria. Dall’anamnesi del paziente passiamo così alla giustificazione dell’impianto per i pagamenti! Così come il VeriChip misura 7 mm di lunghezza e 0,0775 di larghezza, contiene un transponder e una batteria a litio ricaricabile tramite la temperatura corporea. La Mondex, che ha acquisito il 51% del pacchetto azionario della Mastercard, ha speso 1,5 milioni di dollari per effettuare studi sul Biochip.
Da queste ricerche sarebbe emerso che i posti più adatti per inserire il dispositivo sarebbero il capo sotto la fronte e nella mano destra. In questo caso la ragione ufficiale per l’impianto sarà la facilitazione del pagamento in sostituzione di denaro corrente o carta di credito, a cui si andrà ad affiancare la procedura di riconoscimento della persona e il ritrovamento di persone scomparse, siano essi bambini oppure criminali… Insomma una carta d’identità elettronica munita di GPS per essere rintracciati ovunque. Ed ecco che il Grande Fratello è realtà! Inoltre per evitare la clonazione dell’impianto o meglio l’estrazione individuale del chip, il dispositivo contiene litio che nell’ipotetico tentativo di estrazione si romperebbe creando una vescica sottocutanea e la dispersione di sostanze chimiche dannose. Oltre, ovviamente, a essere rintracciati immediatamente dai Sorveglianti…
Manipolazione a distanza
Tra i teorici del complotto a insistere sull’ipotesi di un progetto segreto di ricerca sul controllo mentale mediante microchip, a fianco di David Icke si schiera la meno nota dottoressa Rauni-Leena Luukanen-Kilde, ex medico finlandese nota tra gli appassionati di ufologia per i suoi saggi nel campo UFO. La Rauni Kilde sostiene che sia possibile controllare il comportamento delle persone e influenzarne a distanza le azioni medianti l’impianti di microchip nel cervello, simili a quelli che le entità aliene impianterebbero nell’encefalo degli addotti nella zona ipofisaria. Sul giornale Spekula la Rauni Kilde pubblicò un lungo articolo sugli impianti sottocutanei mettendo in guardia gli americani dal pericolo di controllo di massa imminente. Ecco alcuni stralci: “È tecnicamente possibile inserire ad ogni neonato un microchip che potrebbe servire per identificare una persona per il resto della sua vita. Simili piani sono stati discussi segretamente negli Stati Uniti, senza nessuna esposizione delle questioni relative alla privacy […] Gli esseri umani con impianti possono essere seguiti ovunque: le funzioni cerebrali possono essere monitorate a distanza da supercomputers e persino alterare mediante il cambiamento delle frequenza. Cavie di esperimenti segreti sono stati detenuti, soldati, malati di mente, bambini portatori di handicap, audiolesi, ciechi, omosessuali, donne single, anziani, scolari e qualsiasi gruppo di persone considerato marginale dalle elites di sperimentatori”. La Rauni Kilde cita come esempi di primi esperimenti i dispositivi cerebrali impiantati chirurgicamente nel 1974 nello stato dell’Ohio, ma anche in Svezia a Stoccolma: “Elettrodi cerebrali furono inseriti nei crani di bambini, nel 1946, senza che i genitori ne fossero a conoscenza. Negli anni ’50 e ’60, impianti elettrici furono usati nel tentativo di cambiare il comportamento umano e i suoi atteggiamenti. Influenzare il funzionamento del cervello umano divenne un obiettivo importante dei servizi segreti e militari”. E ancora: “Il sistema elettronico di sorveglianza della NSA può simultaneamente seguire e gestire milioni di persone. Ognuno di noi ha un’unica frequenza di risonanza bioelettrica nel cervello, proprio come abbiamo impronte digitali uniche. Con stimoli cerebrali completamente decodificati dalle frequenze elettromagnetiche, segnali elettromagnetici pulsanti possono essere inviati al cervello creando la voce desiderata ed effetti visivi, perché vengano percepiti dal soggetto prescelto. È una forma di guerra elettronica”. Stando alla teoria della Rauni Kilde sarebbe possibile non solo la costituzione di un esercito composto da cyber soldati da controllare a distanza, ma anche la manipolazione di individui normalissimi che potrebbero essere “accesi” in qualsiasi momento e indotti a credere alla realtà di impulsi elettromagnetici quali allucinazioni visive o uditive creati ad hoc. Allo stesso modo si potrebbe torturare una persona dotata di microchip causandole dolore insopportabile e piegandola alla propria volontà.
Retroingegneria: chi copia chi?
La persona dotata di chip può esser manipolata in molti modi. Usando frequenze diverse, si può modificare la vita emotiva di una persona creando una specie di realtà virtuale – come sembra accada anche nelle abductions – attraverso la stimolazione dell’encefalo: “La si può rendere aggressiva o letargica. La sessualità può venire influenzata artificialmente. I segnali del pensiero e le riflessioni del subconscio possono essere letti, i sogni influenzati e persino indotti, tutto senza che la persona con l’impianto lo sappia o acconsenta”. La somiglianza con i rapimenti alieni pone alcuni quesiti che approfondisco in L’altra faccia di Obama: chi copia chi? I militari terrestri hanno adottato la retroingegneria aliena piegandola ai propri obiettivi, oppure le abductions si riducono per lo più a MILABS, ovvero rapimenti da parte di militari che ricostruiscono scenari virtuali in cui sarebbero entità extraterrestri ad agire sugli addotti? Come se questo scenario non fosse abbastanza agghiacciante, ecco aggiungersi in parallelo all’irradiamento tramite impulsi elettromagnetici, i metodi chimici di controllo delle masse. E qua il pensiero corre alle misteriose scie chimiche di più recente comparsa e agli esperimenti che ufficialmente dovrebbero modificare il clima. Droghe, sostanze chimiche tossiche e gas da inalazione potrebbero essere diffusi nell’aria o negli acquedotti. Se negli USA il metodo per influenzare la popolazione a scegliere di farsi impiantare un microchip passerà molto probabilmente per la via della riforma sanitaria, in Europa i governi sembrano aver scelto la strada della moneta unica: sostituire il denaro corrente, carte di credito e bancomat con un chip. La crisi, il caos economico non sarebbero altro che scorciatoie per condurre la popolazione il più velocemente possibile verso il controllo globale. “Quando le nostre funzioni cerebrali saranno ormai connesse ai supercomputers, tramite impianti radio e microchips, sarà ormai troppo tardi per protestare. Questa minaccia può essere sconfitta solo istruendo il pubblico” ha avvisato la Rauni Kilde. E con uno scenario del genere meglio essere pronti e passare per pazzi che farsi trovare impreparati, o come diceva Karl Popper, “il prezzo della libertà è la costante vigilanza”.
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- Se i segnali dal microchip possono essere ricevuti da uno studio medico, a miglia e miglia di distanza, chiunque con le apparecchiature adeguate li può intercettare, come viene già fatto con le intercettazioni telefoniche di conversazioni, SMS e email.
- Se il microchip è in grado di rilevare quali farmaci un paziente sta prendendo e quando li sta prendendo, quali altre sostanze può rilevare nel sangue?
- Quando anche i chip cerebrali usciranno dalla fase sperimentale e si potrà scegliere scegliere di scaricare un intero corso universitario direttamente nella propria mente, quali altre informazioni potranno essere scaricate senza esserne nemmeno a conoscenza?
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5 marzo 2013 – Riforma Obama: approvato il chip RFID
L’introduzione dei chip corporei per fini sanitari non è più un mito. E’ stato infatti convalidata nel 2012 (dalla Corte Suprema USA – n.d.t.) la legge HR 3962 denominata Obamacare, nella quale si prospetta la introduzione di microchip RFID per fini ‘sanitari.’ A far capo dalla pagina 1501 sono descritte le peculiarità dei dispositivi.
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Cud telematico, è allarme tra i pensionati
Lo si ritrovava puntuale tra le scartoffie nella buchetta delle lettere. Oggi possiamo ufficialmente dire addio alla tradizionale busta contenente il Cud in formato cartaceo. L’Inps ha stabilito che da quest’anno la certificazione dei redditi sarà disponibile in versione telematica. La normativa di stabilità, per contenere la spesa, cancella l’invio automatico del Cud cartaceo e si consegna completamente ‘nelle mani’ dei canali informatici. Scorrendo le indicazioni fornite dall’Inps appare chiaro fin da subito che l’innovativo processo non garantisce una realizzazione così immediata.
Sarà possibile visualizzare, si legge dal sito, e stampare il rispettivo Cud automaticamente dall’indirizzo web dell’Inps, www.inps.it, seguendo cronologicamente il percorso: Servizi al cittadino- inserimento codice identificativo PIN- Facsicolo previdenziale per il cittadino- Modelli. Il primo intoppo che si pone riguarda le modalità di reperimento del codice segreto. Il PIN può essere richiesto direttamente in una sede Inps, lo si può domandare al Contact Center 803.164, infine può essere ricavato dal sito Inps alla voce “Servizi/Pin online”.
Si passa così alla fase in cui si chiede di scaricare il documento. La parola scaricare, già da sola, potrebbe far storcere gli occhi a molti pensionati italiani, poco avvezzi ai dinamismi tecnologici e ancora più restii ad utilizzarli se dispiegati a pratiche burocratiche, specie quelle che hanno a che fare con la dichiarazione dei redditi. A parte gli anziani guru del computer, ahimè tanto portentosi quanto rari, ai pensionati avulsi al web l’Inps concede la possibilità di richiedere il Cud a domicilio contattando il Contact Center (803.164 da rete fissa gratuita, e 06.164164 da rete mobile a pagamento), è stato attivato anche un ulteriore numero verde, 800.434320, che è possibile chiamare per far pervenire a casa il tradizionale modello in carta.
Un altro ostacolo che si profila ai pensionati riguarda poi il sevizio, attivo 24 ore su 24, in modalità completamente automatica. Per poter parlare con una voce che sia umana e non computerizzata, gli anziani possono sempre telefonare agli operatori del Contact Center, disponendo di salda pazienza per i lunghi momenti d’attesa, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 ed il sabato dalle 8 alle 14. In alternativa per chi può muoversi da casa, è previsto il ritiro del Cud presso gli sportelli veloci e le postazioni self service dell’Inps, in una qualsivoglia sede territoriale, sia ex Indap che ex Enpals. Questa prerogativa rimane valida però solo per il mese di marzo, già da aprile infatti la conservazione della ‘corsia preferenziale Cud’ verrà rimessa alla facoltà delle singole sedi Inps.
Il Cud può essere richiesto anche agli uffici postali presso il cosiddetto “Sportello amico”, si ricorda come non tutte le sedi siano dotate della suddetta abilitazione e nel qual caso essa fosse prevista, ai fini dell’ottenimento documentale, subentra il pagamento aggiuntivo di una lieve mora di 3,30 euro iva compresa. Nei confronti degli utenti con oltre ottantacinque anni di età, che siano anche titolari dell’indennizzo di accompagnamento, si prevede la richiesta telefonica, inoltrata agli operatori dello Sportello Mobile della rispettiva sede Inps, del certificato reddituale che verrà così spedito direttamente all’indirizzo domiciliare.
Sarà possibile, infine, ritirare il documento fiscale al posto del genitore o del parente che sia invalido o impossibilitato a condizione che venga esibito il proprio documento identificativo, la delega e il documento di riconoscimento del soggetto interessato in fotocopia. La speranza che si prospetta è dunque una sola: che il gioco al risparmio sia utile realmente ad allentare i costi pubblici, pur a fronte dei disagi e dei disguidi che il ‘taglio’ può comportare.
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DI SIMON BLACK
sovereignman.com
All’inizio di questa settimana abbiamo scritto di un’agenzia di noleggio auto argentina, che aveva iniziato ad accettare “bitcoins” per scavalcare i controlli fiscali locali.
Abbiamo ricevuto un mucchio di domande sull’articolo, la più frequente delle quali era “Cosa diavolo è un BITCOIN?”
Iniziamo dando un’occhiata al nostro attuale sistema monetario.
Nella maggior parte dei paesi, un’esigua elite bancaria esercita il controllo sulla scorta monetaria del paese.
E noi, dovremmo semplicemente credere in buona fede che quelli siano dei bravi ragazzi.
Eppure le banche centrali del mondo hanno tirato fuori dal nulla trilioni di dollari, svalutando la moneta. E’ un concetto che persino un bimbo di sei anni capirebbe. Se il denaro crescesse sugli alberi, non varrebbe poi così tanto.
Questo è uno dei motivi chiave per cui la gente compra oro. Non si può fare l’oro dal nulla. Ci vogliono anni di esplorazioni e investimenti per tirarlo fuori dal suolo.
Nell’era informatica però, abbiamo un’alternativa.
Bitcoin è una valuta digitale. Non esiste effettivamente nel nostro mondo fisico, ma solo sui computer.
Se ciò può sembrare esoterico e inverosimile, beh non lo è. La maggior parte del nostro sistema monetario di oggi, è già digitale.
Solo una piccola percentuale del denaro circolante oggi nel mondo esiste come banconota o assegno. Il resto solo meri conti bancari inseriti nei database delle banche. Gran parte delle transazioni finanziarie, sono rimpasti di tali dati bancari. Il denaro fisico, raramente cambia proprietario.
Il Bitcoin è simile in questo aspetto… niente esiste fisicamente. Ma ci sono dei vantaggi importanti.
Numero uno, il Bitcoin non è controllato da nessun governo o banca centrale. E numero due, è privato.
Nel mondo finanziario convenzionale, lo Stato può vedere ogni qualvolta usi la tua carta di credito, prelievi soldi da uno sportello automatico, o effettui un bonifico bancario.
Mentre con Bitcoin, lo Stato non ha tale abilità. E questo è uno dei motivi chiave per cui il Bitcoin diventato così popolare, specialmente in posti come l’Argentina, dove la gente è soffocata dal Governo.
Pochi giorni fa ho scritto di un’agenzia d’auto a noleggio argentina che aveva iniziato ad usare i Bitcoins. Il mio amico Sir Charles di pricedingold.com era nei loro uffici; ha scattato una foto e mi ha passato delle ottime informazioni.
L’affitto di un auto modello base per un giorno, era di 380 pesos argentini. Al cambio ufficiale di valuta dovrebbero essere 74 dollari statunitensi. In Bitcoins, la stessa auto è in affitto per 1.13 BTC (Bitcoins)… che sono approssimativamente 54 dollari USA, ossia il 30% più conveniente!
Il beneficio, per l’agenzia di noleggio è la privacy. Possono evitare tutte le imposte statali, la burocrazia, e i debilitanti controlli finanziari associati ad una normale transazione. In più, possono stivare Bitcoins invece dei pesos argentini, così rapidi nella svalutazione.
Se pensate che questa sorta di tattiche –insensibile burocrazia finanziaria, tasse e confische, e controlli finanziari- non possano succedere dove vivete, ripensateci.
Questa mattina stavo giusto tenendo una conversazione sull’argomento con Jim Rickards, autore del best-seller Currency Wars ed uno degli speaker del nostro imminente Offshore Tactics Workshop.
Jim mi ha ricordato che, oltre al fatto che Roosevelt confiscasse oro negli anni 30, anche il governo USA aveva imposto un’improvvisa tassa sui guadagni sui carburanti, negli anni 70. In aggiunta, per gran parte del 20esimo secolo, i controlli finanziari sono stati la legge in giro per il mondo, non l’eccezione.
Per esser giusti, il Bitcoin non è senza rischi. Ma l’ipotesi di una moneta digitale, presenta un’elegante alternativa alla distruzione della valuta.
Se volete saperne di più sul Bitcoin, questo sito offre un mucchio di ottime informazioni introduttive.
Simon Black
Fonte: http://www.sovereignman.com
Link: http://www.sovereignman.com/finance/what-in-the-world-is-a-bitcoin-11234/
15.03.2013
Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di STEFANO GRECO
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10 PUNTI PER IL CONTANTE LIBERO «Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere». (George Orwell, 1984) 1- Eliminare o limitare il CONTANTE è un grave atto contro la libertà dei cittadini. 2- Eliminare o limitare il CONTANTE significa affidarsi a canali elettronici tenuti sotto controllo da poche entità che avrebbero in mano il monopolio dei mezzi di transazione finanziaria. La Moneta Elettronica è assolutamente lecita ed assai utile e comoda ma deve rimanere una Libera Scelta. 3-Eliminare o limitare il CONTANTE è un “regalo” alle Banche ed alla Finanza che guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti. 4- Eliminare o limitare il CONTANTE significa colpire un MEZZO di pagamento semplice, efficace, poco costoso e uguale per tutti. Affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni ad ogni atto di pagamento. 100 euro in contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro. 55 euro sono “svaniti” per finire in mano a Banche&affini. 5- Eliminare o limitare il CONTANTE significa perdere la proprietà diretta e MATERIALE dei propri risparmi che diventano virtuali, sotto la tutela ed il controllo di terzi. E’ pertanto possibile, con un semplice click, impedirci di accedere alla nostra liquidità o di prelevare i nostri risparmi, che appartengono solo a noi ed a nessun altro. In tempi di Grande Crisi e di rischio Default questo punto è quanto mai vitale ed importante. 6- Eliminare o limitare il CONTANTE significa infliggere un durissimo colpo al nostro diritto alla PRIVACY. “L’occhio di una telecamera” ci spierebbe 24 ore su 24, rendendoci soggetti non solo ad un controllo pervasivo ma anche arbitrario, in balia alle imprevedibili evoluzioni socio-politiche della Storia. Immaginate se un domani questo potere finisse in mano ad un novello Hitler o Stalin, o peggio, ad un banchiere. 7- Eliminare o limitare il CONTANTE è contro la natura dell’uomo: otterrai solo un fiorente mercato nero. 8- Eliminare o limitare il CONTANTE come misura di Lotta all’Evasione è un’assurdità che nasconde i veri scopi dei promotori di questa “crociata”: il contante è un MEZZO ad ampia diffusione che solo marginalmente viene usato in modo illegale. La vera evasione passa attraverso ben altri canali, quasi tutti elettronici e sotto il controllo delle banche. 9- Invertendo lo slogan delle lobbies che vogliono eliminare il contante, possiamo affermare che “La difesa del contante è una vera e propria battaglia di civiltà” (e di libertà). 10- PER IMPEDIRE CHE AVVENGA L’ELIMINAZIONE DEL CONTANTE bisogna diffondere le nostre critiche razionali e far sentire il nostro grido di protesta e disapprovazione. http://www.contantelibero.it/documenti/10-punti-per-il-contante-libero/
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Il microchip RFID come strumento di controllo totale sul posto di lavoro e nella vita
Area di servizio Pioppa Ovest alle porte di Bologna, i lavoratori MyChef indossano una cintura con microchip per registrare che non si verifichino pause oltre i 90 secondi.
Ovviamente tutto questo rende piuttosto esile il confine tra «Big Data» e «Big Brother», il «grande fratello». E la fissazione maniacale per i dati analitici, la diffusione di sensori ovunque, l’occhio fisso sul dipendente ogni momento del giorno, possono sfociare facilmente nell’inquietante o nel grottesco: una specie di «Tempi moderni» di Charlie Chaplin in versione XXI secolo.
Come se non bastasse tutto questo orrore tecnologico ecco che su La stampa appare un articolo che parla di un apprendista stregono, tale Warwick, docente di cibernetica in Gran Bretagna
che nel 1998 si è fatto impiantare un microchip a radiofrequenza nel braccio sinistro e nel 2002 innestare un centinaio di microelettrodi nelle terminazioni nervose dello stesso arto, il prossimo passo – spiega – «sarà un impianto cerebrale per realizzare la comunicazione direttamente da cervello a cervello. Tra sette, al massimo 10 anni».
e che ammette che tra i possibili pericoli di tali tecniche ci sarebbe il fatto che …
«I segnali inviati del computer potrebbero “colonizzare” sia il cervello sia l’organismo, alterandoli, tanto da diventare veri e propri virus»
Forse si dimentica il fatto che chi fornirebbe e gestirebbee tale tecnologia potrebbe manipolare le menti oltre ogni livello immaginabile fino a ridurci in totale schiavitù.
Concludo l’articolo con una testimonianza del giornalista Aaron Russo che racconta quanto gli avrebbe confidato il potentissimo e ricchissimo Rockefeller. Da tenere presente che anche certi “rilasci di informazione” che paiono causali potrebbero in realtà essere intenzionalmente programmati, essere studiati per influenzare e creare il terrore.
Infatti sembra molto strano leggere che (http://giacintobutindaro.org/2013/02/09/attenzione-al-microchip-sotto-la-pelle/)
Nel 2007, poco tempo prima di morire, Aaron Russo (1943-2007), un produttore cinematografico americano e politico, durante una intervista rilasciata al giornalista Alex Jones, parlò di alcune cose che aveva saputo personalmente da Nicholas Rockefeller (di cui era stato per un tempo amico) sull’intento di una elite di governare il mondo intero.
Russo affermò infatti che Rockefeller gli chiese, durante una conversazione privata, se fosse disposto a far parte del Consiglio per le Relazioni Estere (Council on Foreign Relations, CFR) – che è uno di quei gruppi facenti parte degli Illuminati i quali vogliono instaurare il Nuovo Ordine Mondiale – ma Russo rifiutò l’invito spiegando di non essere interessato a ‘schiavizzare la gente’. Russo poi disse: ‘Gli chiesi quale era il senso di tutto ciò’. Aggiunsi: ‘Avete tutto il denaro e tutto il potere di cui avete bisogno, quale è il vostro fine ultimo?”. Rockefeller rispose: ‘Il fine ultimo è di far mettere in tutti il microchip, per controllare l’intera società, per far controllare il mondo dai banchieri e dagli appartenenti all’élite’.
E mi chiedo, come possa mai Aaron Russo, che realizza film di denuncia del fascismo americano e delle guerre insensate degli USA, essere stato amico di Rockefeller e poi ricevere da lui queste confidenze poco prima di morire, ovvero quando ormai si era da tempo chiarito come Russo e Rockefeller fossero assolutamente antitetici, come il diavolo e l’acqua santa.
Ciò non toglie che il progetto di sostituire la moneta reale con quella elettronica è in fase avanzata di attuazione e che la possibilità di sostituire i bancomat con un microchiop RFID impiantato nel corpo umano è più che mai realizzabile con le tecnologie attuali. In fin dei conti tutti i cani ed i gatti sono già stati microchippati …
Maggiori informazioni reperibili al link:
http://giacintobutindaro.org/2013/02/09/attenzione-al-microchip-sotto-la-pelle/
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IN SPAGNA E’ INIZIATA LA CORSA AL BITCOIN
DI TYLER DURDEN
zerohedge.com
In Europa sta accadendo qualcosa di eccezionale. Bloomberg Businessweek riferisce che da domenica scorsa ci sono tre applicazioni di Bitcoin (1) che sono salite alle stelle nelle classifiche dei download spagnoli, in coincidenza con la notizia che per la mancanza di liquidi a Cipro, avevano intenzione di razziare i conti correnti per pagare un gettone di salvataggio da 13 miliardi di dollari.
“Questo è un risultato del tutto prevedibile e razionale per quello che sta succedendo a Cipro”, dice Nick Colas di ConvergEx . “Se si vuole capire il sentimento di stress dei risparmiatori europei, basta guardare i prezzi di Bitcoin.”
Il valore della moneta virtuale è salito di quasi il 30% negli ultimi due giorni. “Il 100% di questo aumento è stato causato da Cipro”, dice Colas. “Significa che gli europei si sentono coinvolti.” Come aveva avvertito anche l’economista tedesco Peter Bofinger in un’intervista a Spiegel Online: “I cittadini europei ora devono temere per i loro soldi.”
Gli stessi dati sul download delle applicazioni, tuttavia, dimostrano che gli italiani non sono pronti ad abbandonare le tradizionali banche commerciali, perché molti italiani ricordano ancora quel brutto giorno del 1992 quando si svegliarono e si accorsero di un prelievo sui loro risparmi per puntellare le traballanti finanze della nazione.
Il prezzo di un Bitcoin è balzato negli ultimi due giorni da 37 euro a oltre 50 Euro, perché la realtà delle cose colpisce … e guardiamo il volume …
“Bitcoin è l’inizio di qualcosa di grande: una moneta senza governi, qualcosa di necessario e di inevitabile”.
Nota :
- Bitcoin è una moneta elettronica creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto. È anche il nome del progetto software open source sviluppato per l’uso di questa moneta. Bitcoin è una delle prime implementazioni del concetto chiamato cryptomoneta, che fu per la prima volta descritto nel 1998 da Wei Dai. Costruito sulla nozione che la moneta è ogni oggetto, o ogni dato, che sia accettato come pagamento per beni e servizi e pagamenti per i debiti in un dato paese o contesto socio-economico. Bitcoin è sviluppato attorno all’idea dell’uso della crittografia per controllare la creazione e il trasferimento di moneta, invece di appoggiarsi ad autorità centrali. Wikipedia.
Tyler Durden
Fonte: http://www.zerohedge.com
Link: http://www.zerohedge.com/news/2013-03-20/spain-bitcoin-run-has-started
21.03.2013
Traduzione per http://www.ComeDonChisciotte.org a cura di BOSQUE PRIMARIO
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C’E’ QUALCOSA NELL’ARIA CHE M’INQUIETA
DI GIORGIOFRA
cobraf.com
Eppure, la cosa non mi persuade.
C’è qualcosa nell’aria che mi inquieta, nel senso che fa nascere in me il sospetto che stia per avverarsi qualcosa di eclatante, di assolutamente inaspettato. Sono troppi gli indizi che, letti con attenzione e con mente aperta, mi portano alla conclusione che ci sia un’attività sotterranea volta a sostenere un progetto di cui ancora mi sfuggono i particolari.
Mi riferisco alla moltitudine di piccoli atti posti in essere allo scopo di impedire a chiunque sia di detenere liquidità, sia di poter nascondere tale liquidità. Dalla tracciabilità del denaro, all’abolizione assoluta del segreto bancario, dallo smantellamento dei paradisi fiscali, all’obbligo di tutte le banche mondiali di rendere trasparenti i propri archivi.
Mi pare che si stia facendo di tutto, attraverso una serie di piccoli passi di cui i popoli non percepiscono la gravità, per raggiungere due obiettivi concreti: conoscere la disponibilità finanziaria di chiunque e fare in modo che tale disponibilità non possa uscire dal sistema bancario.
Io non credo che i motivi con i quali vengono giustificati questi provvedimenti abbiano davvero a che fare con la lotta all’evasione fiscale o alla criminalità. Si tratta, a mio parere, di pretesti volti a truffare una popolazione composta prevalentemente da rincoglioniti.
La ragione vera deve essere diversa, tanto grave da essere tenuta segreta. Provo, correndo il rischio di essere tacciato di complottismo, a formulare delle ipotesi. Come diceva qualcuno: a pensar male si fa peccato, ma…
1) Il sistema finanziario mondiale è al collasso. La probabilità che si arrivi al punto di rottura in modo repentino ed incontrollato è altissima. Occorre quindi cautelarsi per attutirne i devastanti effetti. Se per ipotesi, a seguito di qualche fallimento bancario o nazionale, si dovesse verificare una corsa agli sportelli, l’intero sistema salterebbe. Ecco quindi la necessità di poter controllare l’intera massa monetaria e, nel caso, sottrarne la disponibilità ai legittimi proprietari.
2) La massa dei debiti, a livello mondiale, è tale da essere praticamente inestinguibile. La sua inevitabile crescita raggiungerà il punto in cui bloccherà la crescita economica, ed innescherà una recessione a 2 cifre. Non esiste alcun modo per evitare questa evenienza se non il rapido e repentino abbattimento di questa massa di debiti. Che lo si faccia con l’emissione di nuova moneta, e quindi inflazionando quella esistente, oppure con una super patrimoniale che tagli del 50% tutti i depositi e gli asset finanziari, non cambia la necessità di avere il controllo totale di tutta la massa monetaria.
3) La tecnologia, l’aumento del costo dell’energia, la scarsità delle risorse, produrranno un aumento continuo del tasso di disoccupazione. Nessuno sa come uscirne, mentre tutti sanno che questo provocherà forti tensioni sociali che potrebbero degenerare in vere e proprie rivolte. L’abolizione del contante serve ad avere un maggiore controllo sugli individui, e quindi ad agevolare la sottomissione di grandi masse di diseredati.
4) Gli stati, per garantire la remunerazione ai detentori del debito pubblico, disporranno di sempre minori risorse da destinare al walfare, con la conseguenza dell’acuirsi delle diseguaglianze e dell’esasperazione delle masse che, ad un certo punto, potrebbero rivoltarsi ed abbattere in modo cruento il sistema di potere attuale.
5) La plutocrazia giudo massonica raggiunge l’obiettivo che si era prefissata 2 secoli fa. Con l’abolizione del denaro contante ogni transazione deve necessariamente passare attraverso le banche, le quali trarranno un profitto più o meno grande da ogni nostra spesa. Con la conseguenza che quotidianamente il sistema bancario sottrarrà all’intero pianeta una parte della sua ricchezza, e lo farà sostenendo costi minimi, dato che tutto potrà essere gestito da pochi elaboratori elettronici. Con le enormi ricchezze di cui disporrà, questa demoniaca plutocrazia sarà in grado di controllare qualunque governo e tutta l’informazione planetaria. Si instaurerà, in pratica, la peggiore delle tirannidi, tanto più subdola in quanto pochi ne percepiranno l’esistenza.
Naturalmente spero che le mie ipotesi siano solo il frutto della mia fantasia, e che l’abolizione del contante sia solo il frutto della stupidità dei nostri governanti.
Speriamo bene.
Giorgiofra
Fonte: http://www.cobraf.com
14.04.2013
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Il contante (banconote e monete metalliche) è già ridotto a pochi punti percentuali della massa monetaria in circolazione. La sua totale abolizione non farebbe una gran differenza, anche se importante nel momento di massima crisi (default sistemico incontrollato, misure emergenziali drastiche, ecc. ecc.). Direi che la situazione reale è quella descritta, se non peggio. Nelle altre crisi cicliche questa sitazione era occasione di shopping per i creditori, che consolidavano facilmente il loro vantaggio patrimoniale e di conseguenza il loro potere di controllo, tramite sistema bancario. Questa volta non è così, nel senso che un blocco sistemico è cosa assai più grave e travolgente di una “normale” concentrazione di ricchezza e di potere. La seconda guerra mondiale al confronto sarebbe poca cosa. Qui si rischia un’involuzione talmente grave da travolgere anche i “paradisi artificiali” che la cupola dei creditori universali pensa siano intangibili. Insomma un armageddon su tutti i fronti, estinzione della specie compresa tra gli esiti più probabili. Di fronte alla sopravvivenza l’umanità ha sempre saputo reagire, anche di fronte a problemi REALI ben più gravi del problema VIRTUALE della separazione sociale tra elite dei creditori e grande massa di debitori “diseredati” (già in questa parola c’è tutta l’analisi e la soluzione del problema). Per uscire dal MATRIX della fiat-money gestita demenzialmente in forma antidemocratica basta la consapevolezza diffusa, di testa o di pancia non importa, perchè la soluzione reale sta in un tratto di penna, in una scelta democratica. Si tratta della più grande RIVOLUZIONE nella storia dell’umanità, tecnicamente supportata da una gestione democratica della moneta, attraverso una radicale riforma del sistema bancario. Basta Banca-Azienda-Privata a scopo di lucro, ma Banca come Istituzione portante del sistema democratico, prestatotrice del servizio indispensabile di gestione della moneta e del suo uso, cioè regolamentazione dei commerci.
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La mia paura è che i (falsi) protocolli degli anziani savi di Sion siano in realtà veri
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Ecco il documento (in inglese):
http://www.rockefellerfoundation.org/uploads/files/bba493f7-cc97-4da3-add6-3deb007cc719.pdf
Il Nuovo Ordine Mondiale scopre le carte


Tratto da: informarexresistere.fr
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Riportiamo un articolo de “Il Sole 24 Ore”, in cui si parla delle pressioni che la Federal Reserve americana sta facendo sul sistema bancario europeo affinchè acceleri il percorso di unificazione del sistema bancario. Sorvoliamo pure sul fatto che non si capisce perchè debba essere la Fed ad indicare la strada a quella che dovrebbe essere una sua acerrima rivale (si capisce invece se teniamo conto che in realtà i due colossi privati, FED e BCE, sono controllati dallo stesso giro di brave persone), L’Italia, stando a quello che dice l’articolo è intensamente schierata a favore della creazione di una unione bancaria europea. Quale è il beneficio reale di un unione bancaria europea? Semplice, un controllo ancora più diretto e verticale della finanza da parte dei poteri centrali. Niente di nuovo sotto il sole: un giro di vite in più verso la realizzazione del piano globalista, che come posssiamo vedere, va avanti tranquillamente: i giornalisti de “Il Sole” non devono scervellarsi tanto per sapere da che lato si schieri l’Italia, ormai lo sanno tutti che Napolitano e Letta significano supporto completo e indefesso a tutti i tipi di accelerazione delle perdite di sovranità, un si deciso a tutto quello che ci porta allo stato dispotico europeo, ed eventualmente al superstato globale. Perchè questa esternazione da parte della Fed, però? Per dare i segnali giusti a chi ha oreccgie per intendere.
Non preoccupiamoci più di tanto, gli accentratori non fanno altro che quello che hanno sempre fatto. Occupiamoci di diffondere orizzontalmente queste informazioni, di fare le giuste scelte con i nostri acquisti, e di far circolare le giuste forme pensiero. Basta questo per rendere la loro vita molto più difficile.
“La Federal Federal Reserve ha lanciato ieri un affondo contro le lentezze nel percorso verso l’unione bancaria in Europa, un affondo dunque soprattutto contro la Germania che chiede prudenza e tempi più lunghi di quelli che vorrebbero altri Paesi fra i quali l’Italia. La posizione formale e articolata della Banca centrale americana è stata annunciata ieri dal presidente della Fed di New York William Dudley nel suo intervento alla Conferenza per le sfide politiche e l’interdipendenza economica transatlantiche, a cui ha partecipato anche Olli Rehn, il vicepresidente della Commissione Ue
L’intervento di Dudley ha colpito i presenti per la portata – non solo tecnica, ma anche politica ed economica – e per i dettagli del suo messaggio che riassume in otto punti i vantaggi di una rapida integrazione del sistema bancario europeo sotto la supervisione primaria della Bce. Dal punto di vista politico, pur senza dirlo apertamente, Dudley avalla la posizione secondo cui introdurre un’assicurazione dei depositi e altri rafforzamenti per l’unione bancaria richiederà una direttiva europea e non una riscrittura del Trattato Europeo che richiederebbe tempi biblici. Dudley in questo gioca di sponda con la Commissione che sta lavorando a una direttiva; chiede l’introduzione rapida di un’assicurazione sui depositi comune, prende atto che l’attivismo della Bce è stato un passo avanti, ma ritiene che l’unione bancaria potrà compiere l’opera contribuendo in modo più diretto alla crescita attraverso una riallocazione più equa delle risorse finanziarie in Europa.
Del resto, la crescita resta oggi uno degli obiettivi condivisi fra tutte le principali economie industrializzate: «L’eurozona è ancora in recessione – ha detto Dudley – il sistema finanziario europeo resta frammentato e le parziali politiche accomodanti per il debito sovrano dei Paesi periferici non si sono tradotte in una diminuzione del costo di indebitamento del settore privato in questi Paesi».
Il problema riguarda direttamente l’Italia, il nostro modello competitivo e i nostri ditretti industriali strozzati da sperequazioni nell’accesso al credito. Le imprese italiane vengono penalizzate dal punto di vista competitivo rispetto a concorrenti tedesche o francesi di pari solidità e qualità di bilancio solo perché sia banche che aziende restano legate a un parametro “nazionale”. L’appello di Dudley è quello di superare «politiche macroeconomiche, regolamenti e supervisioni ancora di matrice nazionale quando viviamo in un’economia globale con un sistema finanziario globale: meglio coordinarsi che procedere lungo percorsi solitari».
I vantaggi che potrebbero derivare sono molteplici. Procedere verso una rapida unione bancaria pan europea, afferma Dudley, «dimostrerà l’impegno verso un’integrazione più profonda e darà più credibilità all’idea che l’unione monetaria è irreversibile»; non solo: «nel nuovo regime un euro sarà un euro in tutt’Europa riducendo le percezione di un rischio di ridenominazione». Questo vuol dire – sottolinea Dudley – che nel contesto di un’unione bancaria a tutto campo, ci sarà una caduta della propensione dei depositanti a trasferire i loro fondi da Paesi periferici a Paesi centrali. L’unione bancaria renderà la politica monetaria più efficace nei Paesi periferici. Il problema, continua Dudley è che Paesi come la Germania, hanno un costo dell’indebitamento privato molto basso nel contesto di un’economia che opera quasi a piena capacità produttiva, mentre per Paesi come l’Italia o la Spagna, che faticano dal punto di vista della performance economica, è molto elevato. Ma ci sono altri effetti collaterali. L’unione bancaria scoraggerà la frammentazione e promuoverà la re-integrazione del sistema bancario europeo, contribuirà all’integrazione macroeconomica, interromperà il legame diretto fra i bilanci dei governi e la salute delle loro banche; darà maggiore fiducia al mercato che grandi perdite “nascoste” non saranno facilmente “sepolte” nel sistema bancario.
«In sostanza – chiude Dudley – l’unione bancaria europea ha il potenziale per dare un forte contributo alla stabilità e alla crescita dell’eurozona». Dudley ha anche confermato che la Fed manterrà politiche monetarie accomodanti ma non ha risposto a critiche in arrivo invece dal commissario Ue ai Servizi finanziari Michel Barnier per l’imposizione di forti coefficenti di capitale per le banche straniere che operano in America.”
Di seguito l’articolo de l’Espresso, che presenta un nuovo libro dedicato al “Club Bilderberg”; non conosciamo il libro e l’autore in oggetto, ma se vi interessa capire l’oscura trama del Bilderberg vi consigliamo caldamente la lettura del libro di Daniel Estulin: l’uomo che ha svelato al mondo la vera natura di questo gruppo elitario che decide le sorti del mondo: dalle guerre ai mercati…
CIRCA DANIEL ESTULIN E IL SUO LIBRO:
- “Il club Bilderberg” – La storia segreta dei padroni del Mondo. di Daniel Estulin
- Daniel Estulin denuncia il progetto criminale del club Bildeberg
- Il mondo in mano ad una casta: il “Club Bilderberg” + video intervista a Estulin
staff nocensura.com
Fino a un paio di anni fa in pochi parlavano di gruppo Bilderberg e Commissione Trilaterale. E quei pochi venivano facilmente tacciati di complottismo (non sempre a torto, per la verità). Gli eventi successivi hanno però cambiato le cose, almeno in Italia.
Nell’ultimo anno e mezzo il Parlamento e i partiti si sono indeboliti, i decreti-legge hanno sempre più spesso sostituito l’attività legislativa delle Camere, il ruolo della presidenza della Repubblica si è espanso come mai era avvenuto e sono stati scelti due premier (Mario Monti ed Enrico Letta) che sono membri o habituée del gruppo Bilderberg.
E tutto questo è successo in un periodo nel quale i paradigmi auspicati dalla grande finanza internazionale, cioè proprio dai membri del Bilderberg e della Trilaterale (avvicinamento al sistema presidenzialista, finanziarizzazione dell’economia, liberismo e libero scambio senza barriere, politiche di austerità, lenta erosione dei salari e dello Stato sociale) sono diventati in buona parte esplicito programma di governo.
Oggi insomma diventa difficile sostenere che le riunioni semi-segrete di queste due organizzazioni (e un discorso simile si potrebbe fare per le centinaia di associazioni e think thank liberal-conservatori sparsi per il mondo) non influiscano pesantemente sui destini delle democrazie. E diventa perciò necessario occuparsene.
E’ quanto fa il giornalista e studioso Domenico Moro con il saggio, in uscita il 2 maggio, ‘Club Bilderberg. Gli uomini che comandano il mondo’ (edito da Aliberti, euro 14).
Chi cerca nelle 176 pagine del libro rivelazioni clamorose su qualche piano segreto resterà deluso. Chi invece vuole sapere dettagliatamente che cosa sono, come funzionano, di che cosa discutono e da chi sono composte queste due organizzazioni nelle quali confluiscono leader politici, capi militari, boiardi di Stato, esponenti delle grandi famiglie della finanza internazionale, top manager delle multinazionali, troverà tutto quanto gli serve.
Se infatti le riunioni di questi due organismi sono a porte chiuse, non sono affatto segreti location, date, temi e partecipanti agli incontri. E, nel caso della Trilaterale, pubblici sono persino i resoconti – anche se non sappiamo fino a che punto fedeli – del dibattito tra i partecipanti.
Il libro di Moro non si limita però a descrivere l’attività dei due organismi. Ma cerca anche di rispondere alle domande che la loro esistenza pone. E si tratta di domande di enorme portata.
Le ultime vicende italiane, compreso la nomina dell’«uomo Bilderberg» Enrico Letta alla presidenza del Consiglio, indicano infatti che «la realtà sembra essersi adattata al programma della Trilaterale. La governabilità (…) è diventata il principio regolatore della democrazia, mentre i vecchi partiti organizzati delle classi subalterne sono progressivamente scomparsi o si sono trasformati. Allo stesso tempo lo Stato si è ritirato dall’economia e l’integrazione europea è andata avanti, concretizzandosi nella realizzazione della moneta unica».
In altri termini: gli eventi ci dimostrano sempre di più che i piani e i progetti del Bilderberg e della Trilaterale, che poi altro non sono che i disegni, anche legittimi, della classe dominante, si stanno sempre di più realizzando.
Questa situazione è accettabile? Fino a che punto si può definire ancora “democratica” una società nella quale i posti di potere sono in mano a poche ma potentissime lobby?
E ancora, si chiede il libro, «èlites selezionate solo in virtù della propria enorme ricchezza, che appartengono a pochi Paesi, non sono elette da nessuno né delegate da alcuna autorità pubblica, agiscono in modo segreto e sono ispirate al dogma del mercato autoregolato» sono in grado di guidare l’intera società oppure, come mostra la gravissima crisi dell’Eurozona, non finiscono poi per portare caos?
Forse, viene da rispondere, dobbiamo ripensare la nostra democrazia. I potenti della terra, infatti, hanno tutto il diritto di riunirsi e fare lobby. Ma uno Stato deve essere abbastanza forte da mediare tra i diversi interessi e non farsi imporre la linea da nessun organismo di parte. Anche se è potente e si chiama Bilderberg.
Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/perche-ha-vinto-il-club-bilderberg/2206119



2. Disporre di un controllo centralizzato di tutta la popolazione. Lavando il cervello alla popolazione, attraverso mass media, Internet e farmaci, per rendendoci servi obbedienti.
3. Realizzare una società a crescita zero. Se c’è prosperità, c’è progresso e questo impedisce d’esercitare la repressione.
4. Indurre uno stato di disequilibrio perpetuo. Si creano crisi artificiali che sottomettono la popolazione ad una coazione continua.
5. Disporre di un un controllo centralizzato dell’educazione. Sterilizzando e censurando il più possibile la storia del mondo.
6. Avere un controllo centralizzato di tutte le politiche nazionali ed internazionali.
7. Ottenere la concessione di un maggior potere alle Nazioni Unite. Per poi operare una tassazione diretta su tutti i cittadini in quanto “cittadini mondiali”.
8. Determinare un blocco commerciale occidentale.
9. Espandere la NATO. Man mano che la ONU continuerà ad intervenire sempre più nei conflitti bellici in Medio Oriente, Africa e così via, la NATO si convertirà nell’esercito mondiale, sotto comando della ONU.
10. Creare un sistema giuridico unico. Il tribunale Internazionale di Giustizia diventerà l’unico sistema giuridico del mondo.
11. Vivere in uno stato di benessere socialista. Nel quale si compensano gli schiavi obbedienti e si sterminano gli anticonformisti.

È ora che ascoltiate di più le voci della verità e meno baggianate dei politici in tv.
AMERICA
UNA DEMOCRAZIA VERSO IL COLLASSO?
ECCO ALCUNE CREPE!
IL MARCHIO DELLA
BESTIA È VICINO….
(a cura di Claudio Prandini)
La frana è in atto… macinio dopo macinio
INTRODUZIONE
DEMOCRAZIE IN EUROPA ED USA IN CRISI
L’economia globale è malata, ha la febbre alta, ma anche il sistema democratico non sta tanto bene. Anzi, in un anno, il suo quadro clinico si è aggravato. La preoccupante diagnosi è fatta dagli esperti dell’Economist Intelligence Unit (Eiu), il “braccio analitico” del gruppo giornalistico a cui fa capo anche il più autorevole settimanale londinese fondato nel 1843. La quarta edizione del “Democracy Index”, il rapporto annuale che «fornisce un quadro sullo stato delle democrazie» in 167 Paesi nel mondo, è significativamente intitolato “Democrazia sotto stress”.
MESI TURBOLENTI Quello che si è appena chiuso è stato un anno difficile, segnato dalla recrudescenza della crisi economica. Ma anche i sistemi politici dell’Occidente, di certo non solo dal 2011, sono entrati in una sorta di «recessione della democrazia», avverte il rapporto. «Negli ultimi cinque anni, c’è stato un regresso nei processi democratici e la crisi finanziaria globale ha accentuato questi trend negativi». Le aree più colpite dalla “regressione” sono state la vicina Europa orientale – dove ci si chiede quanto stabile sia la «transizione democratica» – ma anche l’America Latina, distinta da un ritorno al populismo e dall’erosione delle libertà dei media. Ue e Usa non fanno purtroppo eccezione e vivono un’epoca marcata da «un precipitoso declino della partecipazione politica, dalla debolezza funzionale dei governi e da limitazioni alle libertà civili», che hanno un sempre maggior «effetto corrosivo» anche sulle democrazie più antiche e salde.
IL QUADRO «Sebbene la metà dei Paesi possano essere considerati democrazie», l’indice segnala che quelle «complete» sono solo 25 (11% della popolazione mondiale), mentre 53 – tra cui il Belpaese – vivacchiano o sono state di recente relegate nella “serie B”, quella delle «democrazie imperfette», in cui competono squadre storicamente di alta classifica come quelle di Francia, Grecia e Italia – retrocesse nel 2010 – e del Portogallo, la new entry del 2011. Ancora più in basso si collocano i «regimi ibridi» (un esempio, la Bosnia), democrazie spesso solo sulla carta e concentrate soprattutto nell’Est Europa e in America del Sud, e infine i «regimi autoritari», nei quali vivono ben 2,6 miliardi di persone.
ANNUS HORRIBILIS L’anno appena trascorso ha visto «le democrazie essere sotto pressione in molte parti del mondo». Il punteggio democratico di 48 Paesi su 167 è diminuito, in particolare nella “Nuova Europa”, gli Stati entrati nell’Ue negli ultimi dieci anni, mentre in Russia «un lungo processo di involuzione è culminato nel declassamento da regime ibrido ad autoritario». Il tandem Putin-Medvedev e la decisione, «cinica», dello “zar” Vladimir di farsi rieleggere presidente non è piaciuta affatto oltremanica. Coloro che hanno intrapreso invece il percorso opposto sono la Tunisia – con miglioramenti record nello score democratico dopo la “Primavera araba” – Mauritania, Niger e Zambia.
L’AUSTERITY Cosa ci aspetta nel 2012? Forse una nuova «erosione della democrazia» causata anche dalle risposte alla crisi dell’Eurozona. Già dal 2010, si legge nell’Indice, «quindici Paesi» dell’Europa occidentale «hanno visto diminuire il proprio punteggio a causa della crisi». E ancor peggio, «in due casi, Grecia e Italia, politici democraticamente eletti sono stati rimpiazzati da tecnocrati», mentre si registra una generalizzata «diminuzione della coesione sociale e della fiducia nelle istituzioni. Un quadro che sembra calzare a pennello per l’Italia del 2012, che perde ancora due posizioni in classifica rispetto al 2010 e incassa voti sempre più bassi, una modesta sufficienza, soprattutto in aree-chiave come il funzionamento del governo e la partecipazione politica.
2013 RFID obbligatorio per tutti gli americani
Obamacare:
dal 2013 microchip sottocutanei
per tutti i cittadini americanii
Premessa
Se verrà confermato alla Casa Bianca nelle presidenziali del prossimo 6 novembre, Obama ha chiarito che renderà obbligatorio nel corso del 2013 l’inserimento del microchip sottocutaneo in tutta la popolazione americana. L’obiettivo è di creare un registro nazionale di identificazione che permetterà di “seguire meglio i pazienti avendo a disposizione tutte le informazioni relative alla loro salute”. Il nuovo progetto relativo alla salute (HR 3200) è stato adottato recentemente dal Congresso e alla pagina 1001, contiene l’indispensabile necessità per tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario di essere identificati con un microchip, il cui prototipo definitivo è allo studio della FDA (Food and Drug Administration) dal 2004.
Un passo indietro
Né George Orwell, né Aldous Huxley nelle loro distopie si erano spinti così lontano da poter prevedere l’avvento di una popolazione controllata da microchip sottocutanei. 1984 e Il Mondo Nuovo ci hanno tramandato due sistemi totalitari che hanno preceduto sulla carta, con inquietante forza visionaria, innovazioni politiche che ci hanno reso progressivamente sempre più “trasparenti” e schiavi di fronte all’ingerenza statale.
Già nel 1932 Huxley era arrivato a prevedere addirittura un sistema in cui gli abitanti sono concepiti e prodotti industrialmente in provetta. Sotto il mito del progresso i cittadini vengono condizionati fin dall’infanzia con tecnologia e droghe e da adulti si ritrovano ad occupare ruoli sociali prestabiliti dalla nascita. La rinuncia a ogni emozione, privacy, libero arbitrio che contraddistingue il Grande Fratello di Orwell e lo stato totalitario di Huxley offrono però ancora in minima parte una via di fuga, di reazione anarchica alla violenza livellatrice dello Stato. In 1984 il protagonista Winston Smith può ancora provare almeno a ribellarsi, allontanandosi dai centri abitati e tramando con l’amante lontano dall’occhio onnipresente del Grande Fratello. Questo perché nel mondo immaginato da Orwell i cittadini non sono ancora totalmente “trasparenti”. Essi sono sottomessi a un controllo quasi totale ma non del tutto globale.
La transizione sta per essere attuata ora sotto l’amministrazione democratica di Barack Obama che si avvia alla riconferma nelle Presidenziali del 2012. A dimostrazione che il Presidente americano più che un outsider della politica si è rivelato in linea con gli interessi delle lobby, che non distinguono tra democratici o repubblicani. È la Casta americana che macina provvedimenti per il proprio tornaconto e che sulla propria agenda politica ha l’ennesimo chiodo da piantare nella bara della nostra privacy.
Microchip per tutti
“Se posso mettere un microchip al mio cane per ritrovarlo quando scappa, perché dovrebbe essere illegale fare lo stesso con un messicano?”. La provocazione a dir poco delirante è stata lanciata dal candidato repubblicano al Congresso USA Pat Bertroche. In attesa che la proposta di siglare gli stranieri irregolari o non regolari sul territorio sbarchi anche in terra Padana, l’argomentazione ha suscitato un putiferio in America. Il pensiero è corso subito ai tatuaggi dei deportati nei campi di concentramento nazisti.
Si sbaglierebbe chi ritenesse questo genere di proposta soltanto una provocazione estrema in materia di sicurezza. Il ricorso a microchip sottocutanei per “mappare”, controllare e, chissà, manipolare a distanza gli individui non interessa soltanto gli stranieri. Le iniziative da stato fascista globale si stanno infatti insinuando in campo medico grazie anche ai democratici. Quale metodo migliore per controllare la popolazione che dotarla di microchip come le bestie dietro motivazioni sanitarie? Violare i diritti civili di stranieri per quanto illegale desterà sempre reazioni contrastanti, anche violente perché i detrattori della proposta faranno appello a concetti quali razzismo, violenza sui più deboli, etc. Ma se si convincesse invece la popolazione della necessità dell’inserimento di chip sottocutanei in ogni membro del Paese per il proprio bene – come nel caso di vaccini forzati per contrastare fantomatiche pandemie – allora si raccoglierebbero minori resistenze. Ci verrà detto che è per il nostro Bene e molti di noi cadranno nella trappola facendosi impiantare i dispositivi sottocutanei, senza riflettere prima sulle conseguenze.
La paura come metodo
Per la costituzione di uno stato totalitario che ceda progressivamente il passo un nuovo ordine mondiale, il primo passo è manipolare il pensiero, le credenze delle persone, inserendo emozioni di terrore, destabilizzazione, rabbia, ansia, per poi proporre una soluzione alle paure collettive. È il sistema di azione-reazione descritto ampiamente da David Icke nei suoi saggi. Creare un sistema di paura pubblica con l’identificazione di un nemico visibile o invisibile che sia – terroristi, epidemie, crisi finanziarie – alimentare costantemente queste paure fino al parossismo bombardando le persone con immagini o notizie quotidiane di violenza, scardinando ogni sicurezza per poi costringere i cittadini ad accettare delle limitazioni alla propria privacy come ovvie misure di sicurezza. Una limitazione delle proprie libertà civili. Da qui le ben note norme contenute nel Patriot Act, l’introduzione di telecamere, bodyscanner negli aeroporti o nei luoghi ad alto rischio attacco, satelliti, intercettazioni di conversazioni telefoniche o mail private etc. Un graduale allentamento delle libertà individuali per garantire la sicurezza dal nemico che si aggira tra noi. Un insieme di limitazioni che Obama, lungi dal sopprimere come promesso in campagna elettorale, sta portando avanti seguendo le orme di George W. Bush: con la notizia della “morte” di Osama bin Laden – vera o falsa che sia – gli USA si sono visti “costretti” a incrementare gli investimenti sul fronte Sicurezza. Dal 2001 a oggi la Difesa americana ha stanziato 2 mila miliardi di dollari in programmi di antiterrorismo. Ma anche in Europa siamo mappati, marchiati, monitorati e neanche ce ne rendiamo conto. O forse ci fa comodo non rendercene conto per aggrapparci a quell’idea di sicurezza effimera che ci propinano i governanti. Alle norme di controllo globale per garantire la sicurezza – attraverso l’accrescimento delle paure collettive – si affianca un processo più strisciante che affonda i propri tentacoli in quell’apparato che dovrebbe invece garantire la salute delle persone: la sanità. L’introduzione dei microchip passerà in primis dal campo psichiatrico, dove le vittime sono da sempre le più deboli…
I Verichip per salvarvi la vita
La FDA (Food and Drug Administration) ha infatti concesso il permesso alla vendita dei Verichip, prodotti in Florida dalla Applied Digital Solution, e al loro impiego in campo medico. Il dispositivo, della grandezza ormai di un granello di sabbia, verrebbe inserito sotto la pelle del braccio o della mano con una siringa. Contiene un numero per l’identificazione del paziente. Il portatore del dispositivo, una volta arrivato in ospedale anche in stato incosciente, se dotato di Verichip, sarebbe in grado di trasmettere una cifra legata alla cartella personale. In questo caso il beneficio promesso sarebbe la possibilità di effettuare diagnosi più veloci e la riduzione di rischi legati a somministrazione di farmaci sbagliati qualora vi siano delle intolleranze o allergie. Per favorire l’utilizzo del Verichip negli USA la Applied Digital ha gentilmente promesso gratuitamente a più di 200 ospedali e istituti privati gli scanner per leggere i dispositivi sottocutanei. Lo scenario di orwelliana memoria assume contorni più chiari in vista della Riforma Sanitaria di Obama: se tutti possono accedere alle cure, tutti possono essere altresì curati e sottoposti a trattamenti obbligatori quali vaccini o impianti…
I VeriChip sono già realtà
Vi sembrano teorie fantascientifiche?
Sappiate invece che il VeriChip è già approdato in Messico, dove la società distributrice Solusat ha già impiantato diverse migliaia di pazienti. Il dispositivo è arrivato anche in Europa. In Italia è ancora al vaglio.
Che cosa c’entra Obama con tutto questo?
Dietro l’estensione della riforma sanitaria a tutti i cittadini americani – che come spiego nel mio libro L’altra faccia di Obama avrà come conseguenza primaria l’arricchimento delle società di Assicurazione, non il benessere dei contribuenti – potrebbe esserci una ragione occulta, meno umanitaria del previsto.
La legge di riforma sanitaria introdotta da Obama fa infatti riferimento all’introduzione di un dispositivo di “registro di sistema” di classe 2 che viene descritto come “un dispositivo impiantabile di transponder a radiofrequenza che sia in grado di registrare i crediti, i dati di anamnesi del paziente – standardizzati e con immagini analitiche che permettano la condivisione degli stessi in diversi ambiti – oltre a qualsiasi altro dato ritenuto opportuno dal Segretario”. Insomma, per poter avere un’anamnesi immediata di un paziente, per poter monitorare i senzatetto e i pazienti psichiatrici – e magari gli stranieri – per razionalizzare la sanità, Obama ha pensato bene di inserirlo, anche se per ora non in via obbligatoria, all’interno della riforma. All’approvazione della Food and Drug Administration la percentuale della popolazione favorevole all’impianto del dispositivo, nel 2004, salì dal 9 al 19%. E se il chip venisse promosso, consigliato o addirittura obbligatorio per accedere alle cure statali a quanto salirebbe il consenso?
Se il Verimed nasce sul mercato civile per le sue applicazioni mediche, il Verichip più in generale può essere usato in vari campi della società, sicurezza, finanza, identificazione di emergenza, etc. Il chipping avviene in una ventina di minuti in anestesia locale. Una volta inserito sottopelle, il chip rimane invisibile a occhio nudo. Intanto una piccola quantità di energia in radiofrequenza parte dallo scanner e stimola il dispositivo inattivo che emette il numero di verifica tramite segnali in radiofrequenza. In questo modo il portatore del chip può essere sempre rintracciato, da qui l’idea di inserirlo tra i senzatetto e gli stranieri…
Il sistema di introduzione del chip tra la popolazione di una nazione avverrà infatti con la sua applicazione medica in forma di VeriMed; una volta raccolto il consenso della maggior parte dell’opinione pubblica potrà essere reso obbligatorio come certi vaccini ed esteso ad altre applicazioni: nel caso della riconferma di Obama alla casa Bianca, sembra infatti che il chippaggio dell’intera popolazione americana avverrà obbligatoriamente nel 2013.
Non occorre molta immaginazione per prevedere le conseguenze di tale progetto: una volta marchiati saremmo controllati da uno stato fascista globale, ben oltre l’Occhio elettronico del Grande Fratello, che poteva almeno sfuggire ad alcune zone out della società… Non bastava il controllo attraverso dispositivo GPS dei cellulari o dei navigatori satellitari, delle etichette nei vestiti, delle tracce lasciate da carte di credito, tessere fedeltà, bancomat etc. Con l’introduzione dei chip saremo sempre raggiungibili, controllati. Insomma, trasparenti.
Verso una popolazione di “vetro”
Se in 1984 l’azione sovversiva contro il totalitarismo era ancora possibile anche se ardua, una volta impiantato il chip il controllo sarà globale. Chi è davvero disposto a rinunciare alla propria libertà pur di vivere in una società – forse più ordinata – ma controllata in tutto e per tutto fin nell’intimità, senza possibilità di autodeterminazione, di scelta? La distopia orwelliana è forse vicina più di quanto non si pensi? Il controllo capillare e pervasivo sarebbe completo in caso di chipping di tutta la popolazione: nessuno sfuggirebbe ai Sorveglianti. Ognuno di noi sarebbe un “uomo di vetro”, trasparente, sotto costante controllo, addomesticato. Lo sguardo del Governo ci seguirebbe in ogni attimo della nostra esistenza. L’occhio elettronico del Grande Fratello accompagnerebbe costantemente ogni nostra azione grazie alle frequenze emesse dal chip. E non si può escludere che le sperimentazioni di impulsi a distanza nel campo della guerra – che vedremo più avanti – per modificare il comportamento dei soldati non vengano adottate anche nella vita quotidiana.
La degenerazione della democrazia in totalitarismo sarebbe completa con la realizzazione di un sistema di ingerenza totale nella vita quotidiana dei cittadini: il rischio di una “gogna elettronica” avanzato dal giurista Stefano Rodotà, già presidente della Commissione scientifica dell’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione Europea, pende davvero sulle nostre teste? Stiamo rinunciando alle nostre libertà individuali per l’illusione di più sicurezza e controllo sulle nostre strade? Dalla videosorveglianza sulle strade, negozi, luoghi pubblici alle banche date che da carte di credito, abbonamenti tv e web registrano ogni nostro consumo, tendenza, interesse. Siamo già controllati, schedati. La ricerca e l’attuazione di un sistema di trasparenza e controllo globale sono valori o rischiano di degenerare in un incubo collettivo? Fino a che punto siamo disposti a sacrificare il diritto alla privacy per l’illusione di sentirci più sicuri?
Una popolazione di ibridi
Con l’aumento degli attentati veri o presunti, del terrore, di stragi o sparizioni di bambini la popolazione mondiale si sentirà obbligata ad accettare l’inserimento dei chip sottocutanei per tutelarsi dalle “atrocità” che ogni giorno si sentono in televisione o ci raccontano i giornali. Con spontaneità l’obbligo ai microchip diventerà globale e la popolazione diventerà infine simile a un gregge schedato di pecore. Chi si rifiuterà di divenire un “ibrido di intelligenza elettronica e anima” – citando il dottor Peter Zhou, creatore del microchip Angelo Digitale – verrà bollato come probabile criminale, avendo sicuramente qualcosa da nascondere. Verrà segnalato alle autorità, costretto a piegarsi o a vivere fuori dalla società.
I VeriChip non sono gli unici dispositivi per ora sul mercato. La Motorola ha prodotto per la Mondex Smartcard dei dispositivi dotati di GPS che i Paesi dell’Unione Europea stanno pensando di adottare per la semplificazione dell’unificazione monetaria. Dall’anamnesi del paziente passiamo così alla giustificazione dell’impianto per i pagamenti! Così come il VeriChip misura 7 mm di lunghezza e 0,0775 di larghezza, contiene un transponder e una batteria a litio ricaricabile tramite la temperatura corporea. La Mondex, che ha acquisito il 51% del pacchetto azionario della Mastercard, ha speso 1,5 milioni di dollari per effettuare studi sul Biochip.
Da queste ricerche sarebbe emerso che i posti più adatti per inserire il dispositivo sarebbero il capo sotto la fronte e nella mano destra. In questo caso la ragione ufficiale per l’impianto sarà la facilitazione del pagamento in sostituzione di denaro corrente o carta di credito, a cui si andrà ad affiancare la procedura di riconoscimento della persona e il ritrovamento di persone scomparse, siano essi bambini oppure criminali… Insomma una carta d’identità elettronica munita di GPS per essere rintracciati ovunque. Ed ecco che il Grande Fratello è realtà! Inoltre per evitare la clonazione dell’impianto o meglio l’estrazione individuale del chip, il dispositivo contiene litio che nell’ipotetico tentativo di estrazione si romperebbe creando una vescica sottocutanea e la dispersione di sostanze chimiche dannose. Oltre, ovviamente, a essere rintracciati immediatamente dai Sorveglianti…
Manipolazione a distanza
Tra i teorici del complotto a insistere sull’ipotesi di un progetto segreto di ricerca sul controllo mentale mediante microchip, a fianco di David Icke si schiera la meno nota dottoressa Rauni-Leena Luukanen-Kilde, ex medico finlandese nota tra gli appassionati di ufologia per i suoi saggi nel campo UFO. La Rauni Kilde sostiene che sia possibile controllare il comportamento delle persone e influenzarne a distanza le azioni medianti l’impianti di microchip nel cervello, simili a quelli che le entità aliene impianterebbero nell’encefalo degli addotti nella zona ipofisaria. Sul giornale Spekula la Rauni Kilde pubblicò un lungo articolo sugli impianti sottocutanei mettendo in guardia gli americani dal pericolo di controllo di massa imminente. Ecco alcuni stralci: “È tecnicamente possibile inserire ad ogni neonato un microchip che potrebbe servire per identificare una persona per il resto della sua vita. Simili piani sono stati discussi segretamente negli Stati Uniti, senza nessuna esposizione delle questioni relative alla privacy […] Gli esseri umani con impianti possono essere seguiti ovunque: le funzioni cerebrali possono essere monitorate a distanza da supercomputers e persino alterare mediante il cambiamento delle frequenza. Cavie di esperimenti segreti sono stati detenuti, soldati, malati di mente, bambini portatori di handicap, audiolesi, ciechi, omosessuali, donne single, anziani, scolari e qualsiasi gruppo di persone considerato marginale dalle elites di sperimentatori”. La Rauni Kilde cita come esempi di primi esperimenti i dispositivi cerebrali impiantati chirurgicamente nel 1974 nello stato dell’Ohio, ma anche in Svezia a Stoccolma: “Elettrodi cerebrali furono inseriti nei crani di bambini, nel 1946, senza che i genitori ne fossero a conoscenza. Negli anni ’50 e ’60, impianti elettrici furono usati nel tentativo di cambiare il comportamento umano e i suoi atteggiamenti. Influenzare il funzionamento del cervello umano divenne un obiettivo importante dei servizi segreti e militari”. E ancora: “Il sistema elettronico di sorveglianza della NSA può simultaneamente seguire e gestire milioni di persone. Ognuno di noi ha un’unica frequenza di risonanza bioelettrica nel cervello, proprio come abbiamo impronte digitali uniche. Con stimoli cerebrali completamente decodificati dalle frequenze elettromagnetiche, segnali elettromagnetici pulsanti possono essere inviati al cervello creando la voce desiderata ed effetti visivi, perché vengano percepiti dal soggetto prescelto. È una forma di guerra elettronica”. Stando alla teoria della Rauni Kilde sarebbe possibile non solo la costituzione di un esercito composto da cyber soldati da controllare a distanza, ma anche la manipolazione di individui normalissimi che potrebbero essere “accesi” in qualsiasi momento e indotti a credere alla realtà di impulsi elettromagnetici quali allucinazioni visive o uditive creati ad hoc. Allo stesso modo si potrebbe torturare una persona dotata di microchip causandole dolore insopportabile e piegandola alla propria volontà.
Retroingegneria: chi copia chi?
La persona dotata di chip può esser manipolata in molti modi. Usando frequenze diverse, si può modificare la vita emotiva di una persona creando una specie di realtà virtuale – come sembra accada anche nelle abductions – attraverso la stimolazione dell’encefalo: “La si può rendere aggressiva o letargica. La sessualità può venire influenzata artificialmente. I segnali del pensiero e le riflessioni del subconscio possono essere letti, i sogni influenzati e persino indotti, tutto senza che la persona con l’impianto lo sappia o acconsenta”. La somiglianza con i rapimenti alieni pone alcuni quesiti che approfondisco in L’altra faccia di Obama: chi copia chi? I militari terrestri hanno adottato la retroingegneria aliena piegandola ai propri obiettivi, oppure le abductions si riducono per lo più a MILABS, ovvero rapimenti da parte di militari che ricostruiscono scenari virtuali in cui sarebbero entità extraterrestri ad agire sugli addotti? Come se questo scenario non fosse abbastanza agghiacciante, ecco aggiungersi in parallelo all’irradiamento tramite impulsi elettromagnetici, i metodi chimici di controllo delle masse. E qua il pensiero corre alle misteriose scie chimiche di più recente comparsa e agli esperimenti che ufficialmente dovrebbero modificare il clima. Droghe, sostanze chimiche tossiche e gas da inalazione potrebbero essere diffusi nell’aria o negli acquedotti. Se negli USA il metodo per influenzare la popolazione a scegliere di farsi impiantare un microchip passerà molto probabilmente per la via della riforma sanitaria, in Europa i governi sembrano aver scelto la strada della moneta unica: sostituire il denaro corrente, carte di credito e bancomat con un chip. La crisi, il caos economico non sarebbero altro che scorciatoie per condurre la popolazione il più velocemente possibile verso il controllo globale. “Quando le nostre funzioni cerebrali saranno ormai connesse ai supercomputers, tramite impianti radio e microchips, sarà ormai troppo tardi per protestare. Questa minaccia può essere sconfitta solo istruendo il pubblico” ha avvisato la Rauni Kilde. E con uno scenario del genere meglio essere pronti e passare per pazzi che farsi trovare impreparati, o come diceva Karl Popper, “il prezzo della libertà è la costante vigilanza”.
Microchip il Marchio della Bestia
Mondex scenario futuro
Negli Stati Uniti è in vigore la Legge
Marziale ma nessuno ne parla
Per coloro che non sono ancora convinti che ci troviamo alla vigilia di un evento di portata globale, il sito ufficiale della Casa Bianca pubblica al link WhiteHouse.gov alla data di Venerdì 16 marzo 2012 un Ordine Esecutivo del Presidente, denominato Preparazione Nazionale Risorse per la Difesa. Tale ordine istituisce di fatto la legge marziale in tempo di pace sul territorio degli Stati Uniti. Vediamo cosa significa in questo articolo di cui riportiamo link e contenuti. http://beforeitsnews.com/story/1906/406/Obama_Executive_Order:_Peacetime_Martial_Law.htm
Questo ordine esecutivo è un progetto di legge marziale in tempo di pace e dà al Presidente il potere di prelevare qualsiasi cosa ritenuta necessaria per “difesa nazionale”, qualunque cosa decidono che lo sia. E ‘tempo di pace, perché, come il titolo dell’ordine, dice, è per “preparazione”.
Una copia di tutto l’ordine segue la fine di questo articolo.
In base a tale fine i capi di gabinetto queste posizioni di livello, Agricoltura, Energia, Salute e dei Servizi Sociali, Trasporti, Difesa e del Commercio possono prendere il cibo, bestiame, fertilizzanti, macchine agricole, tutte le forme di energia, risorse idriche, tutte le forme di trasporto civile ( il che significa tutti i veicoli, barche, aerei), e qualsiasi altro materiale, compresi i materiali da costruzione da qualunque parte esse sono disponibili. Questo è probabilmente perché il governo ha visitato aziende con dispositivi GPS, in modo da sapere esattamente dove andare quando si attiva questa via.
In particolare, il governo è autorizzato ad assegnare i materiali, servizi e strutture secondo quanto ritenuto necessario o opportuno. Essi decidono quali mezzi necessari od opportuni.
UPDATE: il lettore Kent Welton scrive: Questo permette di regalare dei beni USA e sussidi alle imprese private: “(b) prevedere la modifica o ampliamento di strutture private, inclusa la modifica o il miglioramento dei processi di produzione, quando intraprendere azioni di cui alle sezioni 301, 302, 303 o della legge, 50 USC App. 2091, 2092, 2093, e (c) vendere o comunque trasferire attrezzature di proprietà del governo federale ed installati ai sensi della sezione 303 (e), della legge 50 USC App. 2093 (e), ai proprietari di tali impianti, fabbriche, o altri impianti industriali.“
Cosa succede se il governo decide che ha bisogno di tutte queste cose da preparare, anche se non c’è la guerra? Probabilmente non saremo in grado di entrare in un negozio per acquistare praticamente nulla perché tutto sarà requisito, “razionato” e controllato dal governo. Materiali da costruzione, prodotti alimentari come carne, burro e zucchero, tutto importato, ricambi, pneumatici e carburante per i veicoli, abbigliamento, ecc diventerà probabilmente introvabile, o almeno molto scarse. Quante cose sono ormai più fabbricate qui negli USA?
Un po ‘di storia … Durante la seconda guerra mondiale, il prezzo di stabilizzazione non cominciò fino al maggio del 1942, che ha congelato i prezzi su quasi tutti i beni di ogni giorno e il razionamento è iniziato nel 1943. Perché il governo vuole controllare tutto prima di una guerra?
Tutto questo assomiglia alle carte annonarie del gas durante la seconda guerra mondiale. Ci saranno razionamento in questo tipo di sistema? Quale modo migliore per controllare il movimento e le azioni del popolo…
Dell’epoca della Seconda Guerra Mondiale carte annonarie gas attraverso Old Chester PA. Non si poteva andare in vacanza senza un “pass vacanza”.
Nell’ambito di questo nuovo ordine esecutivo, i capi gabinetto sono autorizzati a prestare denaro, offrono garanzie di prestito e anche sovvenzionare i pagamenti ai tassi di mercato di cui sopra (nessun contratto offerta?) Per qualsiasi di cui hanno bisogno. Ciò potrebbe rendere Solyndra o Halliburton sembrare Junior Achievement. Niente come una guerra genera questo tipo di enormi profitti per le aziende “partner” e si può scommettere i banchieri e gli appaltatori sono già in fila per questo – perché in questo ordine la guerra non è nemmeno necessaria!
In una situazione di crisi, il governo sarà in grado di prendere ciò che è necessario, stampare soldi per ottenere quello che vogliono e distribuirlo come meglio credono …. a vantaggio di uno “sforzo bellico” o le corporazioni e gli individui politicamente connessi. Tutti i contratti ad eccezione di quelle per l’occupazione siano superati dal presente ordine esecutivo, è tutto qui, in bianco e nero.
In particolare, provvede:
“A richiedere l’accettazione e le prestazioni priorità di contratti o di ordini (ad eccezione dei contratti di lavoro) per promuovere la difesa nazionale sulle prestazioni di altri contratti o ordini, e di assegnare i materiali, servizi e strutture secondo quanto ritenuto necessario o opportuno per promuovere il nazionale difesa, è delegata ai capi di agenzia seguenti:
(1) il Ministro dell’Agricoltura rispetto alle risorse alimentari, strutture di risorse alimentari, le risorse del bestiame, le risorse veterinarie, fitosanitarie, le risorse e la ripartizione interna delle macchine agricole e fertilizzanti commerciali;
(2) il segretario per l’energia rispetto a tutte le forme di energia;
(3) il Segretario di Salute e Servizi Umani rispetto alle risorse sanitarie;
(4) il Ministero dei Trasporti per quanto riguarda tutte le forme di trasporto civile;
(5) il segretario della Difesa per quanto riguarda le risorse idriche;
(6) il segretario al Commercio rispetto a tutti gli altri materiali, servizi e strutture, compresi i materiali da costruzione.
La Casa Bianca
Ufficio del Segretario Press
Per diffusione immediata
16 Marzo 2012
FEMA camps: I campi di concentramento degli USA
FEMA ovvero Federal Emergency Management Agency, l’Agenzia Federale degli Stati Uniti per la Gestione delle Emergenze,ha più di 800 campi di concentramento negli Stati Uniti. Alcuni campi sono stati recentemente costruiti e / o rinnovati e sono pienamente equipaggiati. L’esistenza dei campi, accanto agli ordini esecutivi presidenziali che danno al presidente e al Dipartimento di Sicurezza Nazionale (del quale la FEMA è ora parte) il controllo sulle ‘essenziali funzioni nazionali’ nel caso di ‘emergenza catastrofica’ hanno portato alla preoccupazione che i campi possano essere usati per detenere con forza i cittadini americani per scopi incostituzionali.
Federal Emergency Management Agency (FEMA)
Storia
La FEMA è stata creata il 1 aprile 1979 ai sensi ordine esecutivo 12127del presidente Jimmy Carter. Essa è la fusione della Federal Insurance Administration, la National Fire Prevention e Control Administration, la National Weather Service Community Preparedness Program, la Federal Preparedness Agency e la Federal Disaster Assistance Administration. Assunse anche la difesa civica dal Dipartimento della Difesa, che era incaricato di preparare i cittadini di un attacco militare. [1]
Nel 1993 Bill Clinton trasformò la direzione della FEMA in una posizione di gabinetto. Nel 2003 la FEMA divenne parte del Department of Homeland Security Emergency Preparedness e Response Directorate. [2]
Scopo dichiarato
Lo scopo dichiarato della FEMA è quello di ridurre “la perdita di vite e di proprietà e proteggere la nazione da tutti i rischi, compresi disastri naturali, atti di terrorismo e altri disastri causati dall’uomo, conducendo e sostenendo la nazione in caso di pericolo, comprendendo il sistema di preparazione, protezione, risposta, recupero e mitigazione della gestione delle emergenze”. [3]
Operazioni recenti
La più notevole operazione su larga scala della FEMA in tempi recenti è stata in seguito di agosto 2005 l’uragano Katrina, che si è verificato lungo il centro-nord della costa del Golfo, riguardanti in particolare New Orleans, Louisiana. La risposta della FEMA al disastro è stata ampiamente criticata a causa di una reazione lenta e inadeguata, bloccando l’assistenza esterna pubblica e privata da individui e gruppi tra cui la Croce Rossa, [4] ha impedito fotografie dei morti [5] e confiscato l’equipaggiamento dei giornalisti [6] e armi da fuoco legalmente possedute in casa. [7]
La relazione del 2006 del Congresso sulla gestione della FEMA di Katrina ha dichiarato che è “… un fallimento nazionale, un’abdicazione del più solenne obbligo di provvedere al benessere comune” [8]
Critiche
Alcuni hanno criticato il fallimento della FEMA imputandolo al suo concentrarsi sulla ‘difesa civile’ della continuità del governo e dei programmi di risposta al terrorismo a danno della sua prontezza a rispondere ai disastri naturali. È stato inoltre affermato che l’uragano Katrina è stato utilizzato come test per eseguire il programma di continuità del governo, permettendo alla FEMA di provare a radunare e ricollocare un gran numero di persone nei campi, sospendendo i loro diritti costituzionali e militarizzando la regione [9] con l’aiuto di privati appaltatori militari (mercenari). Black Water USA, un’azienda di sicurezza privata, è stata utilizzata nel dopo Katrina. [10]
Poteri e Preparativi per uno Stato di Emergenza Dichiarato
REX-84 e l’Operazione Garden Plot
Readiness Exercise 1984 (REX-84) è un programma di risposta alle emergenze che comprende l’instaurazione della legge marziale, lo spostamento delle popolazioni civili e l’arresto e la detenzione di segmenti della popolazione. Una prova del programma è stata effettuata dal 5 a l13 Aprile del 1984. E’ stata diretta dalla FEMA e dal Dipartimento della Difesa e riguardava il coordinamento di 34 altri dipartimenti e agenzie federali. [11] REX-84 è stato menzionato durante la seduta Iran-Contra [12] ed esposta pubblicamente dal Miami Herald Domenica 5 Luglio 1987. [13]
Simili esercitazioni su larga scala di preparazione alle emergenze sono state compiute regolarmente da allora. Le più recenti annunciate, organizzate dalla NORTHCOM, sono previste per il 15-20 Ottobre. [14] Alcuni affermano che le esercitazioni continuano ad includere preparativi per la sospensione della Costituzione e l’attuazione della legge marziale. [15]
L’Operazione Garden Plot è un esercito degli Stati Uniti ed un programma della National Guard sotto il controllo dello US Northern Command (NORTHCOM) per fornire appoggio militare federale durante disordini civili interni. Un esempio di attuazione del programma è stato durante la rivolta di Los Angeles 1992, quando l’esercito americano e le forze dei Marine sono stati utilizzati in combinazione con la National Guard della California. [16] A Los Angeles è stato emanatoun ordine esecutivo per permettere l’uso dell’esercito federale a sostegno delle leggi nazionali ai sensi del Posse Comitatus Act del 1878 che pone delle restrizioni sull’uso nazionale dell’esercito a fini di contrasto. [17]
Recentemente, tuttavia, la Sezione 1076 Public Law 109-364, o detto anche “John Warner Defense Authorization Act of 2007″ (HR5122) ha modificato il Posse Comitatus e l’Insurrection Act (che pure pone dei limiti sullo spiegamento nazionale dell’esercito) per permettere al governo Federale di prendere il controllo unilaterale della National Guard dello stato e le truppe federali in qualsiasi parte del paese durante un ‘emergenza pubblica’. [18]
Ordini esecutivi
Per tutto il 1960 sono stati emessi numerosi ordini esecutivi presidenziali che autorizzano le agenzie Federali ad assumere funzioni essenziali in caso di un’emergenza dichiarata. I poteri includono, tra tanti altri, l’autorità del governo federale di prendere il controllo delle infrastrutture di trasporto, comprese autostrade e porti marittimi (10990), risorse alimentari e fattorie (10998) e mobilitare i cittadini in brigate di lavoro supervisionate dal governo (11000). [19]
Il 9 maggio 2007, il Presidente George Bush ha riaffermato il ruolo del governo federale durante un’emergenza dichiarata pubblicando l’Ordine Esecutivo NSPD 51 / HSPD-20. L’Ordine afferma che in caso di ‘emergenza catastrofica’ tutte le ‘essenziali funzioni nazionali’ possano essere assunte dal ramo esecutivo del governo e dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale (FEMA inclusa). [20]
Campi di detenzione
Sviluppi e costruzione
Nell’agosto del 2002 l’allora procuratore generale John Ashcroft chiese che i cittadini americani che vengono definiti ‘combattenti nemici’ vengano detenuti a tempo indefinito e senza accusa, indipendentemente dall’autorità giudiziaria. [21] Questa posizione legale fu confermata nel caso di un cittadino Usa detenuto all’estero dalla sentenza del Gennaio 2003 della 4 ° corte d’appello circoscrizionale degli Stati Uniti. [22]
Nell’ottobre 2006 il Military Commissions Act fu approvato dal Congresso. [23] La legge si applica ai cittadini non statunitensi e permette di imprigionare gli individui etichettati come ‘combattenti nemici’ a tempo indefinito e senza accusa. Questo nega anche la revisione giudiziaria sulla detenzione del tribunale non-militare (Sezione 7), non tiene conto dei trattati internazionali come la Convenzione di Ginevra, e afferma che è il Presidente che definisce cosa costituisca tortura (sezioni 5 e 6).
Nel gennaio del 2007 l’American Civil Liberties Union ha pubblicato un rapporto basato su documenti ottenuti tramite il Freedom of Information Act, che mostra che il Pentagono ha monitorato almeno “186 proteste anti militari negli Stati Uniti e raccolto più di 2800 rapporti, riguardanti americani, in un archivio di minacce anti-terroristiche “. [24]
Da qualche tempo la FEMA si sta rinnovando e costruendo nuovi campi di detenzione in tutto il paese. Nel gennaio 2006 la Haliburton, filiale della KBR, ha annunciato di aver ricevuto un contratto, a quantità e tempo indefinito, per la costruzione di strutture detentive per il Department of Homeland Security per un valore massimo di 385 milioni dollari in 5 anni. [25]
Scopo dichiarato
Poco è stato detto sullo scopo dei campi di detenzione, ma quando un commento ufficiale è stato fatto, hanno dichiarato che i campi sono per la temporanea detenzione di immigrati illegali. [26]
Quantità e Sedi
I cittadini che sono preoccupati sullo scopo e sul potenziale uso dei campi di detenzione si sono documentati e, quando possibile, hano filmato le strutture detentive. Una stima attuale del numero di campi di detenzione è di oltre 800 situati in tutte le regioni degli Stati Uniti con diverse capacità massime (NDR: Arrivano ad ospitare in media 20.000 persone). [27] Se si includono gli edifici governativi attualmente utilizzati per altri scopi, il numero è di gran lunga maggiore. E’ stato pubblicato un video dei campi di detenzione ristrutturati ma vuoti. [28]
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Vedere le note qui
Occupy Wall Street Protest – Brooklyn Bridge – October 1, 2011
Negli Usa dilaga la povertà estrema
Si è portati a pensare che le persone che campano con pochi dollari al giorno risiedano nei paesi in via di sviluppo, non i quelli ricchi come gli Stati Uniti. Ma un recente studio afferma che milioni di americani a fatica tirano avanti con 2 dollari al giorno.
Il National Poverty Center dell’Università del Michigan ha scoperto che il numero di famiglie americane che vivono in stato di “povertà estrema” – ovvero con meno di 2 dollari a testa al giorno – per almeno un mese all’anno, è più che raddoppiato dal 1996 al 2011, passando da 636.000 a 1.460.000. Dato che la famiglia americana media è costituita da 2,58 persone, ciò significa che rientrano in questo gruppo 3,8 milioni tra adulti e bambini.
La ricerca compiuta da H. Luke Shaefer e Kathryn Edin calcola che 2,8 milioni di queste persone sono bambini. Circa 866.000 famiglie si sono ritrovate nella fascia dei 2 dollari a testa per un periodo di 3 mesi interi.
Da quando nel 1996 è stata approvata la riforma del welfare, il numero di americani poveri che ricevono mensilmente aiuti in denaro di provenienza governativa è precipitato da 12,3 milioni ai 4,4 milioni del giugno 2011. Coloro che negli Stati Uniti si trovano in povertà estrema vengono sottratti a condizioni peggiori mediante il piano SNAP (buoni pasto; programma federale di aiuti finanziari per alimentare cittadini con un reddito basso, N.d.T.), nonché mediante il diritto all’assicurazione sanitaria per i bambini. Circa uno su cinque riceve poi sussidi per gli alloggi.
Il 55% della popolazione che vive in zone di povertà estrema è costituita da afroamericani, mentre i due terzi hanno terminato i loro studi dopo la scuola secondaria superiore.
APPROFONDIMENTO
Gli Usa alla ricerca di giustizia economica ed etica sociale
Occupy Wall Street è stato definito il primo movimento progressista dopo quello dei diritti civili degli anni Sessanta. Le sue basi morali e il parallelismo con Martin Luther King.
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Impianti di Microchip agli uomini. Fine della teoria del complotto. 30 articoli di media ufficiali!
Big Pharma to begin microchipping drugs
http://www.naturalnews.com/030341_microchips_drugs.html
Sources for this story include:
http://www.reuters.com/article/idUSTRE6A754720101108
Traduzione in italiano:
In Arrivo le Smart Pill: Chip in Pillole
http://www.anticorpi.info/2010/11/in-arrivo-le-smart-pill-chip-corporei.html
Qui 30 et + articoli provenienti dai media ufficiali:
Look Out, Your Medicine Is Watching You
www.foxnews.com/health/2010/11/09/smart-pill-embedded-microchip/
The CIA wants to spy on you through your TV:
www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-2115871/The-CIA-wants-spy-TV-A…
One in four Germans wants microchip under skin: poll
www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/one-i…
Microchip to allow wallet-free drinking
www.telegraph.co.uk/news/uknews/4194899/Microchip-to-allow-wallet-free…
Microsoft collects locations of Windows phone users
news.cnet.com/8301-31921_3-20057329-281.html
Warning over need for safeguards in email and web monitoring plan
www.bbc.co.uk/news/uk-politics-17580906
Wells Fargo Tests Microchips Card Clients
www.bloomberg.com/news/2011-04-13/wells-fargo-to-test-microchips-for-g…
Microchip Implant to Link Your Health Records, Credit History, Social Security
www.cbsnews.com/8301-505123_162-42843125/microchip-implant-to-link-you…
Tracking File Found in iPhones
www.nytimes.com/2011/04/21/business/21data.html?_r=1
Implanted Microchip Future of Drug Delivery
www.nlm.nih.gov/medlineplus/news/fullstory_122017.html
Mint promotes digital-chip currency penniless future
www.vancouversun.com/technology/Mint+promotes+digital+chip+currency+pe…
Microchips Everywhere: a Future Vision
www.foxnews.com/wires/2008Jan26/0%2C4670%2CChippingAmericaIII%2C00.html
FDA approves computer chip for humans
www.msnbc.msn.com/id/6237364/ns/health-health_care/t/fda-approves-comp…
Brain Cells Fused With Computer Chip
www.foxnews.com/story/0,2933,189323,00.html
US ‘plans stealth shark spies’
news.bbc.co.uk/2/hi/americas/4767428.stm
Man infects himself with computer virus
www.msnbc.msn.com/id/37360942
Brain sensor allows mind-control
news.bbc.co.uk/2/hi/health/5167938.stm
Tracking Junior With a Microchip
www.wired.com/science/discoveries/news/2003/10/60771#
VeriChip Says RFID Chips Safe for Humans
www.ihealthbeat.org/Articles/2007/9/12/VeriChip-Says-Implantable-RFID-…
India plans biometric IDs for all its 1.16 billion citizens
www.dw.de/dw/article/0%2c%2c4527221%2c00.html
Implantable RFID Microchips to Monitor Blood Sugar
medgadget.com/2006/10/implantable_rfi.html
VeriChip Sells First Baby Protection System, in Talks with Military
www.eweek.com/c/a/Health-Care-IT/VeriChip-Sells-First-Baby-Protection-…
Implant Chip, Track People
abcnews.go.com/Technology/story?id=98077&page=1
Every new pet dog must have a £35 microchip:
www.dailymail.co.uk/news/article-1380039/Every-new-pet-dog-35-microchi…
On sale, smart pill with ‘edible microchip’
www.dailymail.co.uk/health/article-2087275/New-smart-pill-tells-patien…
Where’s Jimmy? Just Google His Bar Code
www.foxnews.com/scitech/2010/05/14/radio-frequency-rfid-implant/?loomi…
Microchips implanted in Mexican officials
www.msnbc.msn.com/id/5439055/ns/technology_and_science-tech_and_gadget…
Scientists develop remote-controlled pigeon
www.telegraph.co.uk/news/worldnews/1544015/Scientists-develop-remote-c…
Live rats driven by remote control
www.guardian.co.uk/world/2002/may/02/animalwelfare.highereducation
Implant Chip, Track People
abcnews.go.com/Technology/story?id=98077&page=1
Every new pet dog must have a £35 microchip:
www.dailymail.co.uk/news/article-1380039/Every-new-pet-dog-35-microchi…
Install microchips in illegal immigrants, GOP candidate says
iowaindependent.com/32926/install-microchips-in-illegal-immigrants-gop…
Successful human tests for first wirelessly controlled drug-delivery chip
medicalxpress.com/news/2012-02-successful-human-wirelessly-drug-delive…
Microchips Linked to Cancer in Animals
abcnews.go.com/GMA/OnCall/story?id=3580510
Human or Cow, PositiveID Has an Implantable Microchip for You
www.cbsnews.com/8301-505123_162-42845772/human-or-cow-positiveid…
BITCOIN: la rivoluzione della cripto moneta
Segnalazione di http://www.nocensura.com
ALTERAZIONE DELLE FREQUENZE PER ATTIVARE L’AUTODISTRUTTIVITA’ UMANA
Uno scienziato descrive il frutto delle sue ricerche sull’alterazione delle frequenze prodotte dalle scie chimiche. Da ascoltare assolutamente e con molta attenzione.
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http://www.youtube.com/watch?v=xsCVTx3MEjA
Jacques Attali e Ambrose Evans-Pritchard si uniscono al coro degli evocatori di guerra
5 gennaio 2014 (MoviSol) – Due esponenti dell’attuale alleanza strategica-imperiale tra Regno Unito e Francia, Jacques Attali e Ambrose Evans-Pritchard, hanno evocato una prossima guerra mondiale come sbocco alla crisi finanziaria. I loro scenari presentano i tempi e le dinamiche come lo sviluppo inevitabile e meccanicistico della crisi, ma vanno invece interpretati come dichiarazioni di intenti da parte di un’oligarchia che punta alla guerra pur di evitare una soluzione alla crisi che sacrifichi i suoi privilegi e il suo potere.
Intervistato il 29 dicembre 2013 da un gruppo di giornalisti sulla francese Radio Europe 1 (ascolta dall’istante di tempo 13:30), Jacques Attali, consigliere permanente di Mitterrand, Sarkozy e Hollande, e sempre in linea con l’oligarchia finanziaria globale, ha affermato che il mondo è pronto per un nuovo crac finanziario e per l’esplosione di conflitti armati tra superpotenze.
“È molto probabile” che il 2014 sia l’anno del peggio, ha detto Attali, “dunque non accadrà, poiché è sufficiente dire che le cose avranno luogo affinché si possa creare le condizioni per cui non abbiano luogo. Sul piano internazionale, è un anno estremamente pericoloso. Molti conflitti si fanno sentire in Cina, nel Mare della Cina, in Africa e in molti altri luoghi. Globalmente, la crisi finanziaria non è stata affrontata in alcun modo, anche se registriamo una forte crescita negli Stati Uniti, che è una crescita gonfiata da una politica à la [Bernard] Madoff. L’unica differenza sostanziale tra Madoff e i governi occidentali è che Madoff è in prigione. Prescindendo da ciò, le loro politiche sono identiche”.
Invitato a parlare della possibilità di un nuovo crac finanziario, Attali ha affermato che il crac ci sarà, “ma non credo nel 2014; nel 2016-2017, non sappiamo. Guardate i grafici: il debito pubblico sta crescendo ovunque; ovunque si stampa moneta dal nulla; i veri fattori di crescita da riscontrare nel progresso tecnologico sono disfunzionali”.
E saremmo minacciati da una iperinflazione o da una crisi di deflazione? “Da entrambe”, ha risposto Attali, “o da una guerra capace di sostituire l’inflazione come motore di crescita. Conosciamo da sempre questo fenomeno. Un forte conflitto tra Cina e Giappone potrebbe coinvolgere gli Stati Uniti tramite una reazione a catena di alleanze, come nel 1914. Altri potrebbero essere gli scenari, ma questa è l’ipotesi più probabile. Potrebbe accadere qualcosa intorno al Kurdistan, ove interagirebbero tutti i ‘covi di serpi’ della regione… Si deve pensare a tutti gli scenari i quali potrebbero, tramite una reazione a catena di reciproche alleanze, scatenare le grandi potenze e coinvolgerle in una guerra. Questo è possibile. Penso che da qualche parte vi sarà una grande tensione militare che creerà le condizioni per l’affiorare di una sorta di ‘economia di guerra’ capace di ingurgitare il debito pubblico mondiale, poiché il debito pubblico è ridotto soltanto dalla crescita o dalla trasformazione di debito in tasse. E oggi siamo piuttosto nel secondo scenario”.
Questa settimana anche Ambrose Evans-Pritchard, l’agente dell’MI6 piazzato nella redazione del londinese Daily Telegraph, ha unito la sua alle voci che delineano un parallelo tra il 1914 e il presente. Evans-Pritchard prevede che una grande turbolenza a livello globale avrà una pesante influenza sul dollaro americano: secondo lui gli investitori saranno costretti a ritirare 4 migliaia di miliardi di dollari dai mercati emergenti per sostenere il tesoro americano. La migrazione di capitale, simile a quella che si ebbe nel 1998 dall’Asia orientale, lascerà alle sue spalle altra instabilità, nelle regioni più rilevanti del mondo in via di sviluppo.
Anche nella sua analisi globale è previsto l’acuirsi degli attriti tra Giappone e Cina, “passi di quasi-guerra” che i due Paesi in realtà stanno già compiendo sul piano monetario (le svalutazioni dello yen comportano ulteriori riduzioni del valore dello yuan, mentre la Cina tenta di negoziare il suo debito di 24 migliaia di miliardi di dollari).
Per l’Asia sudoccidentale Evans-Pritchard ha questo paragone: si tratta di una Guerra dei Trent’Anni tra sunniti e sciiti.
Cinicamente Evans-Pritchard fa osservare come la miglior prova del fatto che siamo alla vigilia di una guerra sia in ciò che egli definisce l’indice Dow Aerospace and Defense. Aggiunge che la Raytheon e altre società produttrici di armamenti e sistemi difensivi, negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, hanno incassato profitti senza precedenti, lo scorso anno. Il mondo dunque è al riarmo.
Evans-Pritchard auspica anche un Quantitative Easing europeo da mille miliardi di euro, proposto come rimedio alla infinita spirale del debito, prima che le elezioni europee di maggio portino all’affermazione di partiti anti-euro di estrema destra, contrari a un tale programma di salvataggi iperinflattivo.
Microchip ? Obbligatorio per tutti i Neonati da Maggio 2014
by Dharma Cristiano Botti
Il microchip è un circuito integrato applicato nel tessuto sottocutaneo. I microchip sono delle dimensioni circa di un chicco di riso e sono basati su una tecnologia passiva NWO. I microchip sono particolarmente utili in caso di rapimento o scomparsa dei bambini.Molte nazioni già utilizzano e richiedono il microchip insieme alla vaccinazione.
Da Maggio 2014 entrerà in vigore, in tutta Europa, l?obbligatorietà di sottoporre
i neonati all?installazione del microchip sottocutaneo che dovrà essere applicato negli ospedali pubblici al momento della nascita.
Il microchip in questione è dotato, oltre che di una scheda tecnica con le informazioni relative all?individuo, (nome, cognome, gruppo sanguigno, data di nascita ecc) anche di un potente rilevatore GPS che funzionerà con una micro batteria sostituibile ogni 2 anni presso i centri ospedalieri statali. Il GPS all?interno del microchip è di nuova generazione e dunque consente un margine di errore del rilevamento pari o inferiore ai 5 metri. Sarà collegato direttamente ad un satellite, che gestirà le connessioni. Chi vorrà, potrà farsi impiantare gratuitamente (o far impiantare ai propri figli) il microchip, anche se nato/i prima del Maggio 2014, compilando un modulo di richiesta all?ASL di appartenenza.
Finalmente una buona notizia dal mondo della tecnologia. Grazie a questo chip, finalmente, si eviteranno tutti i casi di scomparsa o rapimenti che hanno turbato il mondo in tutti questi anni. Inoltre sarà possibile, grazie a questa tecnologia, nel futuro,
rintracciare facilmente tutti i criminali latitanti.
I MICROCHIP RFID SOTTOCUTE SONO LA FINE DELL´ESSERE UMANO QUALE LO CONOSCIAMO.
28/09/2011 Fonte: http://www.positanonews.it/articoli/64740/i_microchip_rfid_sottocute_sono_la_fine_dellessere_umano_quale_lo_conosciamo.html
I MICROCHIP RFID SOTTOCUTE SONO LA FINE DELL’ESSERE UMANO QUALE LO CONOSCIAMO, di Carla Villa Maji
Potrebbe essere presto introdotto anche in Europa il microchip rfid sottocute reso definitivamente obbligatorio quest’estate dal Congresso americano e dal governo di Obama per i cittadini statunitensi. L’assordante silenzio dei media, del nostro governo e della Chiesa, ieri gli organizzatori della marcia della pace di Assisi e Papa Benedetto XVI ormai alla vigilia del raduno inter-religioso del 27 ottobre non ci hanno spiegato se il microchip fa parte della loro opzione pacifista o no e cioè di quale pace parlano quando ne parlano.
Potrebbe essere presto introdotto anche in Europa il microchip rfid sottocute reso obbligatorio dal Congresso americano e dal governo di Obama per i cittadini americani. Vi ricordate come dopo l’11 di settembre 2001, strage sulla quale il governo americano non ha dato ancora molti chiarimenti perché evidentemente è già tutto molto chiaro, sono state velocemente introdotte norme sospensive di diritti costituzionali e di come subito sia stato introdotto il passaporto biometrico per tutti i cittadini americani e poi NEL GIRO DI POCHI MESI per i cittadini europei stessi? Del resto, questi Americani anche con Obama ci chiedono sempre un certo appoggio nelle loro iniziative…Dobbiamo attenderci l’ennesima strage o epidemia anche nel vecchio continente che ci convinca definitivamente e in fretta, oltreché a non fare politiche energetiche che non garbino agli Usa, che il microchip serve alla “nostra” sicurezza? Urge unacampagna di informazione per la libertà e la dignità e l’inviolabilità umana. E’ bene che tutte le organizzazioni umanitarie si uniscano e raccolgano le firme e chiedano una legge che vieti in Europa e nel mondo questo scempio!
Personalmente già sapevo da anni che il programma di assistenza sanitaria americano nascondeva un programma di schedatura e controllo della popolazione, infatti io non avrei mai votato chi lo proponeva. Non spetta a me del resto ricordare quali gruppi di potere hanno finanziato la campagna elettorale del Presidente Obama, beniamino anche della nostra sinistra, potete trovare questi dati sul web, in verità il microchip è l’ultimo anello di un piano per il controllo mentale della popolazione attraverso le onde elettromagnetiche ormai in atto da decenni, non solo con appositi programmi studiati dai servizi segreti ma anche attraverso i sempre più sofisticati oggetti della vita quotidiana… Non cerchiamo la falsa libertà, le piccole libertà che ci vengono dalle cose così come vengono proposte dalla pubblicità, perché diventeremmo schiavi per esse.
I dettagli del programma di assistenza sanitaria statunitense.
Il progetto per la salute HR 3200 che rende obbligatorio l’impianto rfid per tutti cittadini americani è stato in via definitiva adottato dal Congresso e a pagina 1001 prescrive la necessità di essere identificati con tale congegno per tutti coloro che usufruiscono del sistema sanitario nazionale. Tale provvedimento era già previsto nel 2004, come si può leggere in un documento del 10 Dicembre 2004 della Food and Drug Administration, “Class II, Special Guidance Document: Implantable Radiofrequency Transponder System for Patient Identification and Health Identificatio”. Transponder è una parola sintesi tra transmitter e responder. “The America’s affordable Health Choices Act” del 2009 prevede una scheda personale per ciascuno che abbia subito l’impianto del microchip. A pagina 1006 del progetto approvato in via definitiva dal Congresso si legge che dall’entrata in vigore dell’atto, nel 2013, tutti gli assistiti dovranno sottoporsi all’impianto del microchip entro i 36 mesi successivi. Gli Americani non hanno molto tempo ma neanche noi! Ripeto, ricordiamoci con quale rapidità il passaporto con i dati biometrici sia stato introdotto negli USA e di seguito in Europa, salvo per chi non avesse il nuovo passaporto sottoporsi alla presa dell’impronta digitale e della foto dell’iride alla frontiera in aeroporto, cosa faranno ora? Ci metteranno il microchip appena scesi dalla scaletta dell’aereo? Certo che no! Ci chiederanno di microchipparci tutti anche da questa sponda dell’oceano! Ve li ricordate i nostri politici a farsi vedere nel dare l’impronta e a dire che andava tutto bene, che non c’era nulla da nascondere, come se il problema fosse quello! Chi non ha avuto motivi per recarsi negli USA finora e che ha ancora un passaporto a lettura ottica, al prossimo rinnovo del documento dovrà accettare di essere schedato e trattato dallo Stato come un potenziale delinquente, allo stesso modo chi si è stufato di andare a votare in Italia con leggi elettorali incostituzionali e truffaldine potendo non andarci non ci è andato più, io sono uno di quei cittadini che ormai da dieci anni vanno a votare solo per i referendum, ma è libertà questa? Direi di no, direi che il trucco dei nuovi e rinverditi padroni delle ferriere supportati da burocrazie che stanno rodendo il potere dei rappresentanti dei cittadini e sostituendosi a essi, è questo, togliere ai cittadini tutti i giorni qualche cosa di importante, un pezzo di dignità, di libertà, minimizzando…stanno mettendo il microchip alla gente, perché hanno capito che la gente vuole cambiare il sistema, che è stufa di essere condizionata sfruttata e avvelenata e mandata a fare la guerra da un ristretto gruppo di famiglie multimiliardarie che considerano il pianeta e chi ci abita come cosa loro, l’Umano con l’impianto di microchip è un oggetto, e allora, se non si è più che attenti e vigili, se non si lotta contro lo sfinimento psicofisico, la tentazione è quella di raccontare a sé medesimi che va bene anche così, che in fondo le cose vanno come devono andare…
Dettagli essenziali sul microchip
Rfiid significa “radio frequency identifier”, quelli da impiantare sottocute sono piccoli e di non difficile installazione, praticamente impossibili e comunque molto dolorosi da togliere, qualora resi obbligatori vi ritrovereste inermi e immediatamente individuati e arrestati se cercaste di liberarvene, costituiscono un mezzo con il quale sarete completamente privati della vostra privacy e alla mercé di qualsiasi forma di controllo e manipolazione mentale attraverso le onde, il vostro pensiero stesso, le vostre stesse emozioni saranno sotto controllo e manipolabili, così anche le ghiandole del vostro corpo, il che significa che chi avrà accesso al computer centrale potrà influire anche sulla vostra salute cominciando dalla fertilità. Ricordatevi che non avrete modo di difendervi. Questa bestialità chiamata rfid sarà la fine dell’essere umano come lo conosciamo, sarà la fine di ogni libertà, non sarà più possibile resistere ai soprusi di chi ha perso o non ha mai avuto la legittimità democratica per sedere sugli scranni del potere, è urgente che la gente si renda conto della situazione e che chieda e promuova una legge che proibisca la produzione e l’uso dei microchip e degli impianti elettronici destinati agli Umani, limitandoli ai soli casi in cui servano a guarire o curare da specifiche patologie come già accade.
L’assordante silenzio dei media e dei Ministeri della Sanità. E il Papa? E la stampa così detta cristiana? Assisi tra marce della Pace e raduno inter-religioso.
Avete visto una qualsivoglia trasmissione informativa in Italia su di un problema di tanta gravità e imminenza o avete letto qualche articolo dettagliato sui principali quotidiani? I vari presentatori e giornalisti alla moda, strapagati insieme agli ospiti più o meno fissi dei loro ripetitivi e narcotizzanti salottini di fronte ai quali il popolo italiano, vuoi perché pigro vuoi perché esausto, prende sonno alla sera, sedicenti professionisti strapagati grazie a un sistema che coinvoglia il reddito prodotto dalla società nelle loro tasche attraverso il sistema pubblicitario e alla faccia di tutti i cittadini e le cittadine che svolgono qualche onesto lavoro effettivamente utile alla società e non al medesimo sistema di potere vigente, dal quale tali presentatori e giornalisti sono lussuosamente mantenuti, che con il liberismo ha ben poco a che fare e con la libertà ancora meno e che ormai non è neanche poi così occulto, vi stanno informando?
E che dire dei Ministeri della Sanità? Essi continuano a proporre una cultura fondata sulla fretta la farmacologia l’ospedalizzazione…del resto sappiamo che storicamente il medico è sempre stato alleato del sovrano e del prete nell’imposizione del potere attraverso l’azione sul corpo del suddito, in alcuni paesi non ci sarebbe più la tortura, ci sono altri sistemi però e se ne trovano di sempre nuovi… E’ vero che Don Verzè progettava l’uso dell’rfid per gli assistiti del San Raffaele? Nel caso ciò rispondesse al vero, diventerebbero più chiare alcune questioni.
Perché il Vaticano continua a tacere sul problema rfid? Bisogna affiancare tale silenzio all’invito a ritornare ai confessionali, una pratica inventata dall’Inquisizione? Soprattutto, è il Papa libero di esprimersi o è ricattato? Questa domanda mi sorse anche quando scrissi del rapporto vacillante e in parte accondiscendente degli ultimi Papi con il darwinismo e con una serie di altre teorie spacciate come scientifiche ma in verità ben poco fondate… Del resto noi sappiamo che il Papa ha dovuto vestire i panni della Luftwaffe durante il nazismo, ha dovuto certo perché evidentemente non aveva la vocazione al martirio, e se anche oggi si trovasse nella condizione di non potere e sapere dire di no? E a chi?
E il resto della stampa cristiana? In Assisi si è svolta ieri la marcia della pace, si sono posti il problema questi pacifisti? La pace la vogliono con o senza microchip? Nelle edizioni che verranno della manifestazione hanno idea di sfilare con o senza impianto rfid? Come la vogliono questa pace, come pecore belanti? Sfileranno anche per farsi inserire l’ago che inietterà loro quell’impiantino sottocute con il quale diventeranno fidi cittadini del nuovo ordine mondiale auspicato dagli ultimi due Papi grandi fautori tra l’altro dell’aperura della Chiesa ai media elettronici? Non si capisce. Questa retorica, che da un po’ di tempo assorda la cittadina umbra, che io amo e che da quindici anni considero dopo Cagliari e Milano la mia terza città ma che sta diventando un simbolo totalmente svuotato dei propri oggetti interni – vi rimando a qualche mio articolo precedente in “La Voce di Carla Villa Maji” sezione qui sul Positano News tra quelle segnalate sotto il titolo “cultura” – è drammatica per chi vive seriamente l’impegno francescano. L’organo stampa dei Frati Conventuali di Assisi, sul web “sanfrancescopatronod’italia”, ieri trasmetteva un video e pubblicava un articolo sulla marcia assolutamente privi di riferimenti al fatto che la pace e la non violenza significano anche resistenza passiva e non cooperazione, altroché scampagnate in Assisi e visitina alla tomba del Santo e poi tutti a casa come prima e peggio di prima, altroché servizio civile perché in fondo è un po’ più comodo di quello militare, si mangia si dorme e si fa la doccia a casa di mamma, a parte qualche raro idealista nessuno si fa trasferire in Afghanistan, glielo hanno spiegato bene i Frati e i Padri a questi ragazzi cosa significa non violenza, e la violenza non è solo fisica, cosa significano resistenza passiva e non cooperazione? Glielo hanno spiegato che si può morire peggio che in una guerra?
E cosa dobbiamo aspettarci da un convegno inter-religioso con Papa Benedetto XVI e i capi delle religioni mondiali quale si attende nella cittadina umbra a fine ottobre, giusto appena prima del mio compleanno, proprio la ciliegina sulla torta che mi mancava tanto, se le premesse sono queste? Fumo, oppio…per lo più maschi con lunghe gonnelle, adoratori di un dio non si capisce più se trino uno multiverso o come lo si debba chiamare, la gente era confusa prima figuriamoci adesso, un dio al di fuori di ogni logica primariamente padre e non madre, quasi solo maschi tutti in fila con paramenti ridondanti e variamente colorati…ma perdonatemi, l’oppio non usa più…onde elettromagnetiche, fra poco anche la Messa la si vedrà così con il computer che interagisce con il vostro impiantino interno, magari, considerata la crisi di vocazioni si potrà ricorrere a qualche surrogato virtuale…lo Spirito di Assisi è lo Spirito di Verità? Direi di no, questo l’avevo già scritto altrove, superficialmente potrebbe rassomigliarGli, ma è un inganno, infatti non vi sta avvertendo mentre lo Spirito di Verità avverte sempre in tempo quando il male è in agguato…
I modi con i quali si stanno rendendo il microchip sottocute e altri impianti elettronici nel cervello umano allettanti…
Il microchip sottocute è già stato testato, viene ormai inserito nei contratti di alcune categorie professionali e non c’è alcuna legge che lo vieti. Anni fa avevo svolto una indagine chiedendo agli intervistati se avrebbero accettato l’imposizione del microchip per motivi di lavoro e una delle risposte più frequenti era stata, ahimè, “dipende da quanto mi pagano”. E’ chiaro che le grandi sacche di disoccupazione e i continui attacchi che provengono dal mondo finanziario e industriale ai diritti dei lavoratori unitamente al fatto che tali diritti neanche esistono in fette ormai importanti del pianeta come la Cina rendono difficilissimo non sottostare a tale ricatto. Ma non solo. Si stanno costruendo una serie di congegni, dai computer alle automobili, che operano attraverso le onde celebrali umane e che pertanto possono aver bisogno di una interfaccia per ora esterna che in breve verrebbe proposta e imposta con impianto interno per ragioni presentate come di comodità prima e di efficienza e sicurezza poi. Questo vale anche per ciò che riguarda quei dati che riguardano le nostre carte di debito e credito, che verrebbero inseriti nel microchip sottocute, con la totale contestuale eliminazione del denaro contante. Gli impianti nel cervello verrebbero proposti e imposti non solo per interagire con le macchine ma anche per migliorare le prestazioni mentali e fisiche, in ciò facendo leva sullo spirito di competizione e sulla vanità umana, o magari si proporrebbe di fare la spesa con il microchip comprando tre e pagando due…convincente vero? I pubblicitari, fateci caso, sono molto abili nell’associare sempre più frequentemente la parola libertà a cose che sono perfino il contrario di essa o a cose che producono piccole libertà che non sono la libertà in senso proprio.
Per resistere a tutto questo bisogna avere ben presente non solo che il cervello umano è tuttora inesplorato e che è molto più sofisticato delle macchine, anche se in certe cose sembra più lento esso deve essere considerato come un organismo la cui violazione da parte di altri sistemi porterà inevitabilmente a un depauperamento complessivo in particolare delle facoltà superiori, ma anche che l’invasività della tecnologia produce schiavitù.
Il rapporto corpo macchina alla luce della filosofia semiotica e della conoscenza spiritualista.
Coloro che, con un percorso differente secondo le proprie attitudini, hanno realizzato l’essenza spirituale della Realtà, sanno quanto sia imprescindibile la relazione tra il corpo grossolano quello mentale e quello astrale, ovvero come il primo altro non sia che una risultante a livello macrostrutturale correlata a processi e relazioni semiotiche più sottili e articolate, e quanto sia indispensabile e insostituibile nell’evoluzione umana il rispetto di alcuni valori quali la dignità e la libertà e cioè quanto sia illusoria e foriera di dolore e distruzione la proposta di qualsiasi progresso fondata sulla loro cancellazione.
Più studio il problema del microchip e delle strategie di controllo mentale di massa che già lo precedono più mi chiedo se il nemico non sia la stessa tecnologia con i propri modelli e le proprie necessità che impone all’immaginario della gente e ciò indipendentemente dai disegni di specifici gruppi di potere, certo chi è veramente cristiano o consapevole della propria origine spirituale non permetterà mai che il microchip gli venga impiantato, in un articolo di qualche mese fa avevo scritto che avrebbero dovuto passare sul mio cadavere per impormelo, ma forse è proprio per questo che i cristiani e le persone spiritualmente consapevoli sembrano destinate a sparire prima della fine di questa era, subendo le persecuzioni di diversa natura che già vediamo intorno, il silenzio di quella che oggi riserva a sé medesima il nome di Chiesa Cattolica ha quindi varie spiegazioni che possono andare dal collaborazionismo all’impulso verso la sopravvivenza a qualsiasi costo… un film già visto, mi pare…
Carla Villa Maji
Milano, 26 settembre 2013
Leggete “La Voce di Carla Villa Maji” la sezione filosofica di tradizione spiritualista qui sul Positano News. Potete scrivere a cv.maji@yahoo.it.
Braccio di ferro sull’Obamacare,
gli Usa rischiano lo “shutdown”
30 settembre 2013
Il mancato accordo sulla legge finanziaria comporterebbe l’assenza di fondi per alcune agenzie federali non essenziali e oltre un milione di dipendenti statali potrebbe essere messo in congedo non retribuito
07:49 – L‘ora X è fissata alle 12.01 di martedì, fuso di Washington: se prima di allora non sarà trovato un accordo tra democratici e repubblicani e votato il bilancio federale, il governo Usa dovrà di fatto “chiudere bottega”. Con una prima grande conseguenza: oltre un milione di dipendenti statali saranno messi in congedo non retribuito. Solo alle agenzie federali fondamentali per la sicurezza, e ai loro dipendenti, sarà assicurato il “mantenimento”.
Braccio di ferro sull’Obamacare – Ma un accordo sembra sempre più lontano: al centro della disputa resta la controversia riforma sanitaria fortemente voluta da Barack Obama. La Camera, a maggioranza repubblicana, ha bocciato infatti una risoluzione relativa ad un budget temporaneo promossa dal Senato, che prevedeva il finanziamento dell’Obamacare, approvando invece una legge finanziaria che rimanda di un anno l’entrata in vigore della riforma, attualmente prevista a partire dal primo di ottobre.
Difficilmente la proposta di legge finanziaria approvata alla Camera passerà al Senato dove i democratici sono pronti a dare battaglia per una rapida entrata in vigore della riforma sanitaria. E nel frattempo si avvicina la fine dell’anno fiscale negli Usa e con il primo ottobre, senza un accordo scatterà lo “shutdown”: il governo federale ha bisogno dell’autorizzazione del Congresso per spendere i propri fondi, ma senza una legge finanziaria non può farlo e per questo dovrebbe spegnere tutti i servizi non essenziali, ovvero tutto ciò che non riguarda ordine pubblico e sicurezza nazionale.
Stipendi solo per i militari – Il “shutdown” è visto come ormai inevitabile, tanto che, alla Camera, sia repubblicani che democratici hanno approvato una legge (con 423 voti a favore e nessuno contrario), che consente di continuare a pagare il salario dei militari anche se il governo non dispone di fondi per finanziare molti programmi federali. Altri servizi di emergenza sono comunque garantiti per legge, ma oltre un milione di dipendenti federali, se non si troverà un accordo, saranno messi in congedo non retribuito.
Chi resterà a casa con lo “shutdown” – Fra le agenzie federali più colpite da un eventuale “shutdown” c’è la Nasa: il 97% dei suoi dipendenti, oltre 18mila persone, potrebbero infatti restare a casa, così come il 94% degli impiegati dell’agenzia per l’ambiente, l’81% di quelli del ministero dell’Interno, il 33% degli impiegati del dipartimento dei Trasporti e il 14% dello staff della Sicurezza interna.
L’ultimo “shutdown” con Clinton – Nell’ultimo precedente, dovuto ad un braccio di ferro sul bilancio tra il presidente Bill Clinton e i repubblicani allora guidati da Newt Gingrich, lo “shutdown” del governo andò avanti dal 16 dicembre del 1995 fino al 6 gennaio del 1996.
Transumanesimo e Metacomunicazione
di LVB
Il corpo è debole, ma la mente può essere immortale. La gente può morire, ma può essere conservata e fatta risorgere.
Questo mondo può in molti casi assomigliare ad un inferno, tuttavia noi siamo in grado di creare il paradiso in terra.
L’universo può essere un luogo di caos ed entropia, ma possiamo riempirlo con ordine e intelligenza. Attraverso la ragione ed il potere della tecnologia siamo in grado di piegare la realtà alla nostra volontà, rendendo possibile l’impossibile.”
C. G. Darwin
C. G. Darwin
La parola ‘Satana’ proviene dallo ebraico ‘Sathane’, che significa avversario. In origine [vedi il libro di Giobbe] Satana era l’avversario non di Dio, ma del genere umano. Cioè l’angelo incaricato da Dio di dimostrare che la umanità fosse una creazione indegna.
Nel contesto transumanistico Lucifero rappresenta l’ambizione, la ribellione, la illuminazione razionale, e il lato oscuro del transumanesimo.
Essa risiede nel tono della voce, o nel modo in cui qualcosa viene detto. Quindi, abbiamo ciò che viene detto e il modo in cui viene detto.
Il tono è in realtà la parte ‘comando’ della comunicazione, in quanto istruisce il ricevitore (o vittima) della comunicazione ad interpretare il messaggio in un determinato modo.
Qualsiasi comunicazione – sostiene Bateson – contiene una relazione [il messaggio esplicito] ed un comando [tono]. Mentre la relazione fornisce informazioni su uno stato di cose, il comando istruisce il ricevitore ad adottare un atteggiamento particolare verso la relazione, rispondendo ad essa in un certo modo. L’elemento di comando del messaggio è una metacomunicazione attiva nel contesto del messaggio.
Per cui, si dice una cosa e contemporaneamente se ne fa un’altra, intenzionalmente, con lo intento di ingannare. Così, tenendo bene a mente la definizione di doppiezza, diamo un’occhiata ai messaggi presenti a diversi livelli di comunicazione nel video dei Black Eyed Peas.
Ma risulta piuttosto chiaro che in questo caso sia utilizzata per creare il significato letterale: ‘I’m a Bee.’
A ciò corrisponderebbero – secondo il loro ordine di idee – i concetti di reincarnazione ed energia immortale.
I robot agiscono come esseri umani, e gli esseri umani come robot: dissonanza cognitiva.
I Black Eyed Peas giungono poi in città, e sono diventati dei robot illuminati e migliori, più intelligenti, più veloci. Giungono dal cielo in un flash accecante di luce bianca, come stelle del mattino.
Tutti gli esseri umani presenti nel video (che sono inceppati e non possono andare avanti senza lo intervento del transumanesimo) amano il ‘dono’ ricevuto dai borg illuminati Black Eyed Peas. A quanto pare in questo modo si è inteso mostrare quanto inutile sia opporre resistenza al futuro. Come Will dice all’inizio del video, ‘Non si può essere progressisti ed avere paura del futuro.’
Il bello è che la maggior parte degli spettatori probabilmente non si è neanche accorta di avere appena assistito ad una rappresentazione della estinzione della loro specie, soppiantata dagli esseri sovrumani della visione transumanistica. Il che la dice lunga su quanto potenti ed efficaci siano in realtà questi strumenti di guerra psicologica.
Le idee transumanistiche vengono spesso riproposte, più o meno esplicitamente dai mass media, in particolare da film, spettacoli televisivi e video musicali.
La ricorrenza di tali temi non può essere una banale coincidenza; si tratta piuttosto del risultato di un progetto di desensibilizzazione, ri-programmazione e buon marketing vecchio stile. Ed il trend è tutt’altro che sopito. Ecco Rihanna che copula con alcuni robot nella sua esibizione presso Echo 2010.
Link diretto all’articolo:
http://vigilantcitizen.com/musicbusiness/transhumanism-psychological-warfare-and-b-e-p-s-imma-be/
Traduzione a cura di Anticorpi.info
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Bitcoin, wild-west per narcotrafficanti e criminali
Il Comitato per la sicurezza interna e gli affari nazionali del Senato americano ha avviato un’indagine per verificare l’utilizzo da parte di alcune start-up finanziarie della moneta «virtuale» Bitcoin. «Con tutte le tecnologie emergenti – si legge – il governo federale deve essere sicuro di poter gestire e superare rapidamente i rischi e le sfide proposte dalla nuova moneta, e garantire che azioni illegali isolate non soffochino lo sviluppo di nuova tecnologia dalle grandi potenzialità finanziarie»
Venti società che lavorano con la valuta virtuale fondata da uno sconosciuto utente che utilizza lo pseudonimo Satoshi Nakamoto dovranno dunque fornire informazioni di trasparenza alla Commissione su strategie, transazioni e misure di protezione dei consumatori.
Tra queste c’è anche il fondo dei gemelli Winklevoss, i quali hanno investito i soldi del processo contro il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg (accusato di aver loro rubato l’idea del social network), 65 milioni di dollari, in un fondo di exchange-traded fund (Etf) dedicato allo scambio della valuta.
La lettera arriva pochi giorni dopo la decisione della Securities and Exchange Commission, la Consob americana, di perseguire uno speculatore del Texas colpevole di avere architettato uno schema Ponzi attraverso il suo Bitcoin Saving Trust e «rubato» così cinque milioni di dollari. Quasi contemporaneamente il Dipartimento di Giustizia americano ha imposto la chiusura della banca digitale di Arthur Budovsky, con sede in Costa Rica, con l’accusa di riciclaggio per sei miliardi di dollari attraverso 55 milioni di transazioni anonime.
«Crediamo che l’adozione di misure di salvaguardia darà benefici di lungo termine nel rafforzamento del settore delle valute virtuali», ha dichiarato Benjamin Lawsky, a capo del Dipartimento dei servizi finanziari, convinto che se le valute virtuali restano «un Wild West per narcotrafficanti o criminali» non si mette solo a rischio la sicurezza nazionale, ma «l’esistenza stesse delle valute». Dichiarazioni che sanciscono la legittimità della moneta nata nel 2009 grazie a un algoritmo crittografato come reazione alla sovranità degli Stati e al ruolo delle banche nella vita dei cittadini e diventata, in soli tre anni, una realtà impossibile da ignorare.
«Il valore in dollari del mercato virtuale ha oscillato fortemente ma nel complesso ha avuto una crescita vertiginosa – ha scritto Paul Krugman sul New York Times -. Ma questo rende l’esperimento un successo? Non proprio. Quello che vogliamo da un sistema monetario non è arricchire singoli individui, ma facilitare le operazioni e rendere l’economia nel complesso più ricca».
Sembra che gli enti regolatori stiano prendendo in seria considerazione le parole del Nobel americano. Anche perché quello di Bitcoin è ormai un mercato da 1,3 miliardi di dollari: la moneta vale 102 dollari al cambio attuale (20 dollari appena un anno fa).
Secondo la Electrical and Electronic Engineers è stata la crisi europea a dare una spinta alla valuta virtuale trasformandola in un’alternativa concreta.
bitcoinbitcoin
Il picco del valore – 130 dollari – si è raggiunto durante i giorni di Cipro quando Bitcoin è diventata un bene rifugio per gli speculatori in fuga dalle rovine finanziarie. Al momento circa l’80% delle transazioni sono gestite da una società giapponese, la Mt.Gox, e avvengono – come vuole l’anima «anarchica» del progetto – in maniera del tutto anonima. Le fluttuazioni del valore possono superare il 60% in una sola seduta.
bitcoinbitcoin
Gli hacker creatori della moneta si sono dati alcune regole: la creazione di nuovi Bitcoin è limitata a un massimo di 21 milioni, inoltre le transazioni sono verificabili e non falsificabili grazie al ruolo svolto da garanti detti «miner» che controllano le operazioni. Misure sufficienti certo in un mondo virtuale alla Second Life, ma che oggi – nella vita adulta – richiedono l’intervento dei nemici di sempre.
Serena Danna
Fonte: http://www.corriere.it
14.08.2013
Fisco, in arrivo un decreto anti-evasione
L’obiettivo del governo è quello di incentivare la diffusione delle carte di credito. Il provvedimento dovrebbe essere varato entro l’estate
21.7.2013
foto Dal Web
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07:15 – Contro l’evasione si pensa a un decreto per favorire la diffusione delle carte di credito. Il provvedimento potrebbe essere preso entro l’estate tramite un decreto congiunto del ministero dell’Economia e del ministero dello Sviuppo economico. I contenuti del testo dovrebbero essere misure di riduzione delle commissioni per utilizzare le card, soprattutto per le transazioni molto basse, e incentivi alla diffusione dei pos anche tra i commercianti.
La volontà di spingere l’acceleratore sui pagamenti elettronici era stata annunciata agli stessi commercianti dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, che di fronte alla platea di Confesercenti aveva parlato di misure per abbattere i costi, a beneficio soprattutto dei negozi più piccoli. Con il risultato di dare una sferzata alla crescita e di contrastare l’evasione.
Secondo uno studio dell’Istituto per la competitivita’ I-Com, basato su dati forniti dalla Banca Centrale Europea, infatti, un aumento di 10 milioni di carte (incremento inferiore a quello registrato nel nostro Paese tra il 2006 e il 2011) porterebbe a un calo del 3,6% dell’economia sommersa e a un recupero dell’evasione fiscale stimato in oltre 5 miliardi di euro. Ma anche un solo milione in più di carte di pagamento coinciderebbe, in media, con una variazione del Pil del +0,65%, pari a oltre 10 miliardi di euro.
I principi sui quali dovrebbe fare leva il decreto sono quattro: trasparenza, divieto di commissioni a pacchetto, correlazione delle commissioni al volume delle transazioni (con revisione periodica, che incentivi gli esercenti ad aumentare i pagamenti elettronici); incentivi ai micro pagamenti elettronici sotto i 30 euro con commissioni più basse. Anche se valutati, dovrebbero invece rimanere fuori dal pacchetto possibili interventi di defiscalizzazione dei pagamenti elettronici o di tassazione del contante.
La mossa dei due ministeri arriverebbe quasi in concomitanza con quella dell’Unione europea che entro mercoledì 24 luglio metterà un tetto alle tariffe interbancarie, cioé al “costo” di una transazione con carta di credito o debito che la banca che ha emesso quella carta carica alla banca dell’esercizio commerciale dove il pagamento è stato effettuato. La Commissione ritiene infatti anti-concorrenziali le tariffe fissate da molti operatori.
Il progetto BRAIN di Obama, i microchip cerebrali per l’epilessia e l’alzheimer e … il Dalai Lama
Il libro di Linus Pauling (fondatore della medicina ortomolecolare e due volte vincitore del premio nobel) “Come vivere più a lungo e sentirsi meglio”, è scaricabile da link http://www.enzoverga.it e comemigliorare.com.
USA, studenti rifiutano di essere microchippati, la scuola li punisce
In Texas alcuni studenti che si sono rifiutati di indossare i microchip per i documenti sarebbero stati ”puniti”. La notizia non mancherà di scatenare un vespaio di polemiche, tanto in Usa, quanto all’estero. Stiamo parlando di una scuola in Texas, dove alcuni ragazzi avrebbero osato rifiutarsi di indossare i microchip per i documenti di identità. Intervistati, questi studenti hanno detto di sentire sulla propria pelle le ripercussioni per il loro rifiuto. Dal primo di ottobre gli studenti della John Jay High School e della Anson Jones Middle School in San Antonio, Texas, hanno dovuto far sapere se volevano avere le loro foto nei documenti d’identità munite con un chip RFID (radio-frequency identification) in modo così da monitorare ogni loro spostamento. Gli educatori insistono sull’importanza del progetto, e se questi chips RFID dovessero avere successo, preso oltre 112 scuole potrebbero utilizzarli, coinvolgendo oltre 100.000 studenti. Gli studenti che si rifiutano invece, pare che vengano letteralmente tormentati dagli istruttori, e siano anche esclusi dalla partecipazione ad alcuni progetti oltre che esclusi da alcune zone come caffetterie e librerie interne all’istituto.
Come riportato da RT.COM, Andrea Hernandez studentessa al John Jay, ha accusato gli educatori di aver ignorato la sua domanda di rispetto della privacy e di averle detto che non poteva partecipare alle elezioni scolastiche senza prima accettare il RFID. In una intervista Hernandez ha quindi rifiutato di indossare il RFID, e le autorità scolastiche hanno persino scritto ai suoi genitori nel vano tentativo di convincerli a forzare la figlia a farlo. Il padre della ragazza non ha voluto ascoltare la scuola e soprattutto si è rifiutato di rinunciare a parlar male di un programma che, lui e sua figlia, ritengono ingiusto. Dal momento che il programma costerà anche un mucchio di soldi, c’è da chiedersi quali saranno le conseguenze cui si potrebbe andare incontro lungo questa strada.
Fonte: http://www.stampalibera.com/?p=55378
Pillola password. Ecco l’ultima frontiera della sicurezza informatica
3 giugno 2013
Fonte: http://www.huffingtonpost.it/2013/06/03/pillola-password-ecco-lultima-frontiera-della-sicurezza-informatica_n_3377402.html?ncid=edlinkusaolp00000003
Francesco Bisozzi, L’Huffington Post | Pubblicato: 03/06/2013 13:41 CEST | Aggiornato: 03/06/2013 13:41 CEST
Altro che impronta digitale, riconoscimento facciale e codici cifrati: per accedere al sistema operativo del proprio smartphone in futuro potrebbe essere sufficiente mandar giù una pillola, peraltro già approvata dalla Food and drug administration, l’ente statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, con un chip al suo interno.
Una pillola come tante altre, verrebbe da dire a prima vista. Solo che una volta ingerita trasforma il corpo della persona che l’ha ingoiata in una password vivente. La capsula, entrando in contatto con i succhi gastrici, si attiva e inizia a emettere un segnale che viene riconosciuto dai dispositivi situati intorno all’utente, autorizzandone così l’uso da parte del proprietario. Dai test condotti in laboratorio la pasticca sembrerebbe priva di effetti nocivi per l’uomo.
Il concetto tradizionale di password, insomma, rischia di avere le ore contate. Prodotta dalla Proteus digital health, società specializzata nel trovare soluzioni ad alto tasso tecnologico per il sistema sanitario, la pillola farebbe gola a Motorola, quindi a Google. Il colosso dei cellulari, ora in mano al motore di ricerca, da quanto emerso nel corso della conferenza D11 che si è appena svolta in California starebbe sperimentando sistemi alternativi in grado di rivoluzionare le modalità di accesso agli smartphone. E la capsula hi-tech è uno di questi.
«Mentre il mondo dei computer in questi anni non ha mai smesso di evolvere, i sistemi di autenticazione sono rimasti fermi alle password classiche», ha esorditoRegina Dugan, Senior vice president di Motorola Mobility. Che in passato ha diretto la Darpa, la Defense advanced research projects agency del Pentagono, responsabile dello sviluppo dei progetti di ricerca avanzata per la difesa. «Oggi Motorola», ha proseguito, «sta lavorando a una serie di opzioni in grado di aumentare i livelli di protezione ma anche di sveltire le procedure di entrata».
Opzioni che potrebbero arrivare sul mercato in tempi brevi: oggi le password mostrano segni di cedimento allarmanti. In un esperimento condotto dal sito americano Ars Technica è stato chiesto ad esempio a una squadra di hacker di provare a scassinare oltre 16mila parole segrete: quasi 15mila quelle infrante alla fine dai pirati digitali ingaggiati per eseguire il test. Ecco perché la pillola tecnologica potrebbe diventare a breve una soluzione di largo consumo. Non per forza solo e esclusivamente in ambito smatphone.
Ma l’obbiettivo è anche di velocizzare l’apertura dei cancelli virtuali. «In media agli utenti viene richiesto di digitare una password 39 volte al giorno e per farlo spendono circa 2,3 secondi a operazione», ha sottolineato l’ex responsabile del Pentagono. Per questo Motorola starebbe pensando, oltre alla pillola digitale, anche a dei tatuaggi elettronici grazie ai quai sarà possibile accedere automaticamente al proprio cellulare
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In questi stessi giorni, le banche inglesi stanno facendo impazzire milioni di pecoroni, ma molto British, con i lettori rfid che sugli autobus leggono le carte di credito direttamente nel portafogli del pecorone suddetto. Invece della carta prepagata dei trasporti. Fra pochi gironi Bilderberg a watford, uk. Coincidenze? O i ricconi vanno a godersi lo spettacolo in prima fila? Volevano rifilare agli ammeregani il chip sanitario sotto pelle, adesso vanno direttamente per bocca, siamo alla fase orale…povero mondo di fessacchiotti, consumatori consumabili…
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ralasciando un attimo l’abnormità, non vedo il beneficio sul lato sicurezza visto che le password utente continueranno a trovarsi laddove oggi sono, sui server che,come ci dicono questi esperti, vengono hackerati senza troppe difficoltà. E quindi ?!. L’unico beneficio se vogliamo trovarne uno, è quello di non digitare ogni volta le password. Ma per questo c’è veramente bisogno di ingoiare una pillola? Come e quanto se la ridono questi qua!
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Attendiamo solo che inizi a mangiarle pubblicamente la Jolie; per incrementarne l’uso basterebbe che dicesse che fanno ricrescere il seno…..
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La usano già per capre e pecore….noi lo siamo….
Siamo come le pecore:
Pecore in rivolta per i microchip:
http://www.reporternuovo.it/2013/01/30/pecore-in-rivoltacontro-i-microchip/
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Notare che tutto deriva da personaggi che hanno operato nel sistema della difesa , e già questo dovrebbe essere un primo segnale di allerta. Poi , mi chiedo , potrebbero trovare una scusa più plausibile che non guadagnare 2,3 secondi ad operazione , che moltiplicato per la media di 39 porta , udite udite, ad un risparmio giornaliero di ben 1 minuto e mezzo del nostro prezioso tempo.
A parte che è tutta da dimostrare l’utilità di affidare alla rete la gestione della vita quotidiana , il lato triste sarà che la maggioranza dei pecoroni si vanterà davanti agli amici di accedervi automaticamente ingurgitando questa ultima scemenza.
Domanda da profano : un succo gastrico quanto resta attivo ? quante pillole occorrerà mandare giù in un mese , un anno ? … nessun effetto collaterale ? : il primo che mi viene in mente è l’inquinamento da campi magnetici provocati da impianti wireless , e più wireless di così …
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Le priorità da risolvere nei pc non sono le password ma la cosa che è rimasta uguale è la quantità di cavi dei pc domestici, ventole, consumo di corrente, etc… Eliminiamo queste cose prima di passare alle password che in ogni caso sono già evolute con la lettura delle impronte digitali o dell’iride.
il progetto transumanista procede… Obama ha dichiarato un finanziamento di 100 milioni di USD per il progetto BRAIN, acronimo per “ricerche sul cervello attraverso innovative neurotecnologie”
http://www.cbsnews.com/8301-250_162-57577467/obama-announces-the-next-great-american-project/
Jerusalem Post il giorno dell’insediamento di Francesco
Netanyahu to gift Obama with gold-coated nano-chip
By JPOST.COM STAFF
03/18/2013 09:44
Prime Minister Binyamin Netanyahu will be giving US President Barack Obama a gold-coated nano-chip etched with the Israeli and US declarations of independence, a Prime Minister’s Office spokesman said Monday.
Obama was set to arrive in Israel for a three-day visit on Wednesday.
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Il primo ministro Binyamin Netanyahu darà a Barack un nanochip (microchip miniaturizzato) placcato oro su cui è litoghrafata la dichiarazione di indipendenza di USA e Israele
Obama è atteso in arrivo in Israele per una visita di tre giorni mercoledì
Usa: Obama autorizzerà agenzie di intelligence ad aver dati su conti correnti cittadini
Usa: Obama autorizzerà agenzie di intelligence ad aver dati su conti correnti cittadini
di Radio Italian IRIB
WASHINGTON (IRIB) – Il presidente Obama dichiarerà a breve la sua decisione sul conferire alle agenzie di intelligence americane l’autorizzazione di avere a disposizione tutti i dati economici dei cittadini Usa e di tutti coloro che hanno conti correnti negli Stati Uniti.
Secondo documenti del Dipartimento del Tesoro, visionati dall’agenzia Reuters, la nuova legge permetterà alle agenzie di intelligence di combattere in maniera più efficiente contro i terroristi ed i gruppi criminali. Bisogna però vedere quale sarà la reazione della società civile a questa ennesima misura che va chiaramente ad infrangere il diritto di privacy dei cittadini.
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